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Autore: Ams_    28/06/2012    2 recensioni
Finchè avessi avuto tutto questo,una parte di Claire sarebbe sempre stata al mio fianco...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 PREMESSE...
sono giorni un po' difficili per me,in genenrale...
Sono spesso giù di tono e svogliata,sarà il caldo sarà l'aria,non lo so...
La cosa buona(?) è che mi vengono spesso in mente storie da scrivere e per quanto sia,malinconiche...
Bene,senza annoiarvi ulteriormente...
ecco quello che è saltato fuori questo pomeriggio...
spero vi piaccia e che mi lasciate qualche recensione ^^
bye!
Leil_



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Claire,18 anni,ragazza per bene, capelli corvini ricci lunghi fino all’incavo della schiena e occhi di un bellissimo azzurro…
Bassina,ma slanciata,formosa ed estremamente dedicata…
E’ questa la descrizione che tutti davano della ragazza,rimarcando principalmente la sua formosità.
La conobbi diversi anni fa in Inghilterra,quando i miei genitori decisero finalmente di lasciarmi passare le vacanze estive a casa dei miei zii…
Fu un’estate indimenticabile..
Arrivai a Londra circa a metà Giugno,solo quando i miei genitori erano stati sicuri che fossi stata ammessa all’anno successivo,senza debiti,trovandomi spiazzata da tanta bellezza…
Avevo sempre pensato all’Italia,l’unica fonte d’arte al mondo,ma me ne ero subito pentita..
Londra conservava un enorme patrimonio artistico,scoprii dalle innumerevoli visite ai musei…
Mia Zia,appassionata di arte tanto quanto me,riuscii a farmi entrare in tutte le mostre che si tenero a Londra in quel periodo..
Mi meravigliai di quanto anche gli inglesi conoscessero Leonardo,Michelangelo e Raffaello,i maestri, e solo dopo un paio di giorni riuscii ad ambientarmi…
Gli zii erano estremamente disponibili,sia per passeggiate in città,che per visite veloci alle cittadine vicine…
Per quanto mia zia volesse che lo zio restasse a casa per farmi sentire sempre più a mio agio,Jack aveva troppo da fare…
Non capii immediatamente quale fosse il suo lavoro,ma ci arrivai pian piano con il passare delle settimane…
Riceveva continue chiamate da persone che non conoscevo,ma che sembravano tanto giovani,rideva con loro quasi fosse un ragazzino..
Era affascinante origliare le sue conversazioni,poiché il viso gli si illuminava e la sua risata iniziava a riecheggiare nell’intera villa…
Iniziai a comprendere quale fosse lo scopo del suo lavoro solo quando,verso metà Luglio,mia zia Matildha,impose a mio zio di portarmi con lui,ovunque stesse andando…
 
“Deve capire con CHI lavori,Jack!”
 
Aveva detto la donna…
Dallo spioncino della porta dello studio,avevo visto mio zio sospirare per poi rivolgersi alla moglie…
 
“Spero solo che i ragazzi non facciano storie!”
 
Prima che i due avessero potuto scoprirmi a spiarli,ero corsa in camera,salendo le scale e mi ero stesa sul letto a pancia in su…
Mi ero così,finta sorpresa quando i due avevano bussato alla porta e mi avevano proposto di seguire lo zio nel suo lavoro…
Avevo accettato con un bel sorriso,contenta finalmente di aver un modo per capire quel lavoro tanto particolare…
Mi ero preparata di corsa ed ero salita in auto con mio zio,salutando Matildha con la mano da lontano..
Esattamente quel giorno,dopo ore che parvero infinite,conobbi Claire…
Ricordo che quando l’auto aveva svoltato in una strada piuttosto piccola,una folla si ragazza ci aveva accolto..
Avevo visto mio zio sbiancare,prima di riuscire a prendere le redini in mano e assicurarmi che tutto sarebbe andato bene,nonostante lui non potesse sapere che io ero assolutamente tranquilla.
Ero scesa dall’auto con fare sereno e avevo seguito lo zio oltre l’auto,nella mischia di ragazze che circondavano una casa fatta di mattoni rossi,esattamente identica alle altre vicine.
Iniziai ad innervosirmi,però,quando la mano di mio zio mi sfuggii dalla presa,facendomi ritrovare sola,senza sapere chi fosse tuta quella gente…
Sentivo alcune ragazze alle mie spalle spingermi contro quelle davanti e altre lanciarmi distrattamente qualche colpetto con i gomiti..
Stavo per urlare il nome di mio zio,quando una forza improvvisa mi prese dal cappuccio e mi trascinò fuori dalla mischia,a lato della strada…
Caddi a terra,sbattendo il sedere sul marciapiede,mentre l’aria tornava a riempirmi i polmoni..
Prima di alzare lo sguardo e incontrare due occhi azzurri,mi assicurai che tutte le ossa fossero al loro posto…
La ragazza si chinò e mi sorrise…
 
“Non avresti dovuto immischiarti lì dentro!”
 
No sorrisi..
Era abbastanza ovvio che non l’avrei fatto se avessi saputo cosa sarebbe successo,no?!
 
“piacere,Claire!”
 
Strinsi quella mano che mi venne posta e sorrisi per la prima volta..
 
“Amanda!”
 
Mi alzai,massaggiandomi il fondoschiena,brutalmente colpito da quel marciapiede tanto duro..
 
“M-ma chi sono tutte quelle ragazze?!”
 
Mi sporsi oltre la strada,cercando di vedere meglio i volti delle ragazze;alcune si dimenavano come matte,urlando nomi che da laggiù non capivo..
Altri invece stringevano tra le mani dei grossi cartelloni alzandoli e sventolandoli sopra alle proprie teste…
 
“Sono fan,fan un po’ troppo…mmmh,dedicate diciamo!”
 
Scoppiai a ridere a quell’affermazione..
Dedicate loro?!
Più che altro sembravano OSSESSIONATE!
 
“Fan di chi?!”
 
La ragazza dagli occhi azzurri si voltò a guardarmi,sconcertata a quella mia domanda..
 
“Siamo a Holmes Chapel!”
 
Annuii…
Avevo letto il cartello di benvenuto,ma per quanto avessi voluto saperne di più,ero punto e a capo,come prima..
 
“Non sai chi abita a Holmes Chapel,DAVVERO?!”
 
Mi grattai la testa,cercando di pensare il più rapidamente possibile a un qualche personaggio famoso che avessi sentito vivesse da quelle parti,ma scossi al testa negativamente…
La mora,si portò una amno alla testa,sbattendola con un sonoro ‘ciack’ contro la fronte,scioccata..
 
“Bhe,qui ci vi..”
 
“Amanda!!Eccoti!!”
 
Mi voltai di scatto,trovando mio zio Jack preoccupato…
 
“Ziao,scusa…non ti ho più visto e lei mi ha aiutata..:”
 
Indicai la ragazza che,nel frattempo,aveva spalancato gli occhi e la bocca,senza però emettere alcun suono…
 
“Andiamo,dai!”
 
Annuii a mio zio,voltandomi a salutare la ragazza che mi aveva gentilmente aiutata…
 
“Ehi,tieni…possiamo sentirci se ti va,posso raccontarti di loro..”
 
Rimasi parecchio impressionata dal suo cambiamento di espressione  quando indicò fugacemente la casa…
Presi quel pezzo di carta e mi allontanai,non ancora consapevole che quella ragazza sarebbe diventata la mia migliore amica…
 
Iniziammo ad uscire insieme,a chiacchierare animatamente e finalmente,dopo i primi incontri,mi feci raccontare di quel ‘loro’ che tanto mi aveva  ossessionata in quelle settimane..
 
 
“Oh,non sei inglese ecco perchè non li hai mai conosciuti!!”
 
Annuii,ascoltando la sua breve ma intensa storia su cinque ragazzi che per pura fortuna erano riusciti a passare le selezioni di X-factor,che erano stati messi insieme come band e soprattutto di come si fossero trovati come amici…
Claire mi raccontò delle performances fatte nello show e della delusione per il loro terzo posto alla finale…
Avevo ascoltato attentamente tutto ciò che la ragazza mi raccontava,compresi tutti i pettegolezzi su Zayn e Rebecca,altra concorrente del programma.
Iniziai a conoscerli pian piano,un po’ per volta,scoprendo il loro talento e con loro la fama…
Cercavo di passare ogni istante libero con Claire,perché ero  estremamente affascinata dal modo in cui la ragazza parlava di loro..
La vedevo sorridere ogni volta che nominava uno di loro,vedevo i suoi occhi illuminarsi quando mi raccontava delle canzoni incise dopo X-factor e mi emozionavo,ascoltandola esprimere il suo orgoglio per quei cinque ragazzi che le avevano rapito il cuore..
Dai racconti di Claire,iniziai a conoscere Louis,allegro e vivace,Zayn misterioso e alquanto timido,conobbi Niall,l’unico irlandese della band,solare e sereno,Liam intelligente e simpatico e conobbi Harry,sfacciato ma dolcissimo…
Presi ad ascoltare le loro canzoni,un auricolare io e uno Claire,cantando a squarciagola..
Mi invitò a casa sua,per farmi vedere gli immensi e innumerevoli poster che aveva appeso ai muri,mi presentò un suo pupazzo,il suo preferito chiamato Jawaad,mi fece vedere l’album in cui conservava ogni foto dei ragazzi,mi fece sorridere e al tempo stesso soffrire,quando con il tempo mi accorsi di una cosa terribile…
La sua chioma, scura e fluente iniziò a perdere la sua tonalità,i suoi occhi persero vitalità e la sua carnagione colore…
La invitai a casa mia,dopo il consenso dei miei zii,le feci esplorare l’intera casa e per il suo 18esimo compleanno le regalai la cosa più bella che mi venne in mente…
 
“..e pensa che su Ebay è stato venduto un toast mangiato da Niall!!”
 
Spalancai gli occhi,una volta che il prezzo esorbitante venne a galla…
Sorrisi,ammirando quella sua espressione tanto bella,ma parecchio spenta…
Presi la busta dalla borsa e gliela porsi…
 
“Buon compleanno Claire!”
 
Quasi iniziai a piangere,quando i suoi occhi presero a illuminarsi di una luce che da troppo tempo non avevo visto…
Due biglietti…
Un concerto,il LORO concerto…
Mi saltò addosso,stringendomi forte in un abbraccio,per poi sussurrarmi un ‘ti voglio bene’ davvero dolce all’orecchio..
Il concerto era previsto per il 12 Ottobre a Londra e per quel giorno le avrei fatto una seconda sorpresa;grazie all’aiuto di mio zio,loro manager imparai,riuscii a trovare due pass per il backstage..
L’avrei stupita,ne ero certa!
 
Esattamente una settimana prima,Claire iniziò ad accusare dolori lancinanti alla schiena,ancor più forti di quelli che già sopportava e i dottori ci confessarono chiaramente che la ragazza non avrebbe terminato i suoi 18 anni…
E così successe…
La persi…
La persi per un maledettissimo cancro,uno dei più dolorosi e inguaribili,il mostro che divora il sangue,avvelenandolo:La leucemia…
La persi e non riuscii nemmeno a salutarla,la vidi così pallida e addormentata quel giorno,quando andai a trovarla…
La vidi morta su quel letto d’ospedale che già da troppo tempo aveva iniziato ad essere la sua casa…
La vidi andarsene senza che ebbi il tempo di fare qualcosa,senza che ebbi la possibilità di raccontarle di LORO,la sua unica fonte di gioia ormai…
La persi e non la ritrovai…
 
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Per quanto mi parve difficile,andai a quel concerto quel 12 Ottobre e cantai ogni singola canzone,stringendo la sua lettera al petto,quella lettera che qualche giorno prima avevo trovato sotto i libri di scuola nel suo cassetto,quando sua madre mi chiese si aiutarla a svuotare la sua camera…
La trovai e l’aprii,iniziando a leggerla,mentre le lacrime scivolavano silenziose sulle mie guance..
Fu un concerto bello,ma al tempo stesso doloroso e lo fu ancor più consegnare quella lettera,che per giorni interi avevo letto e riletto..
La consegnai nelle mani di Louis,mentre le lacrime intrattenibili,cadevano solcandomi il viso…
Raccontai ai ragazzi di lei,di noi,di ciò che aveva cercato di combattere,di quanto avesse resistito,ma di come quella terribile malattia l’avesse portata via…
Raccontai a quei cinque ragazzi di quanto Claire,mi avesse parlato di loro,di quanto gi fosse affezionata e di quanto,ora,lo fossi anche io…
E fu esattamente in quel momento,quando Harry si alzò dal divanetto in cui tutti e cinque erano seduti e mi abbracciò forte,che capii che Claire non se ne sarebbe mai andata…
Che finchè avessi avuto la possibilità di stringere tra le braccia Harry,di vedere il sorriso di Niall,di assistere agli scherzi di Louis,di ascoltare la voce di Zayn e di guardare il viso allegro di Liam…finchè avessi avuto tutto quello una parte di Claire sarebbe sempre stata al mio fianco
SEMPRE…
   
 
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