In the sunshine

Vacanze. Estate. Sole. Caldo.

- Mamma, io vado! Jasmine è arrivata. -
- Certo cara, e ricordati la crema solare! -

Che palle, era la centesima volta che me lo ripeteva. La memoria a breve termine ce l'ho ancora funzionante fortunatamente! E poi vado in piscina, non nel deserto del Sahara.

Finalmente Jas, la mia migliore amica era arrivata. Perennemente in ritardo, ma questi sono dettagli secondari.

- Hei Cher, pronta per la piscina? – mi disse con uno sguardo che significava più “pronta per non fare altro che guardare i bagnini?”.
- Ciccia, è da mezz'ora che ti aspetto, ma per stavolta ti perdono. -
- E allora andiamo, su. -
Arrivammo in piscina in mezz'ora di autobus e subito ci fiondammo all'entrata, pagammo e subito vedemmo due lettini liberi a bordo piscina.
- Quelli sono nostri! – urlò Jasmine, neanche avesse visto una montagna di cibo Nandos, per cui andava pazza.
- Ok, ok. Calma ragazza! - Sistemammo gli asciugamani e Jas mi aiutò a spalmare la crema solare sulla schiena. Dopo le mille raccomandazioni della mamma, chi se la scordava? Infilammo cuffia e occhialini e ci tuffammo subito in acqua. Era gelida. Ma dopo un po' continuando a muoversi e nuotare ci scaldammo.
- Cheeeeeer!!! - Sentii urlare.
- Oddio Jas, che hai? Sei caduta, stai affogando, ti sei scontrata con un figo, hai visto un extraterrestre? -
- Ba-ba-bagnino -
- Ancora con 'sti bagnini, Jas. Ho capito che sei in cerca del principe azzurro però non puoi ogni volt... - Non riuscii a finire la frase perchè mi girai e rimasi incantata da due bellissimi occhi verdi e un cespuglio di capelli ricci che mi rapirono.
- Scusa, dicevi? - Mi prese in giro Jasmine
– Comunque è da mezz'ora che il 'riccio bagnino' ti sta fissando, sai? -
- C-cosa? Smettila di prendermi in giro - - No, no è verissimo. Guarda un po'! - Mi girai e il ragazzo, che avrà avuto 18 anni, mi fece l'occhiolino.

Oh mio Dio. Il bagnino figo mi aveva fatto l'occhiolino? Ok. Calma. Respira. Non affogare.

Decisi di fare una nuotatina per rilassarmi. Ero poco distante dal bordo della piscina. Ad un certo punto mi sentii catapultata sott'acqua, e provai un gran dolore alla gamba. Ad un certo punto non vidi più niente.

Poi riuscii a percepire delle mani nei miei fianchi che mi aiutavano a risalire a poco dopo riuscii a respirare. Aria, finalmente.

Avevo il fiatone. Quelle mani mi fecero sedere a bordo piscina e le uniche parole cosa che riuscii a dire furono: - Che cazzo è successo? -

- Tranquilla, un ragazzino tuffandosi ti è saltato sopra, e tu stavi quasi anneggando, come ti senti? - Ma il ragazzo che mi ha salvato era il bagnino figo, pensai prima di rispondere, quardandolo negli occhi.
- Mi fa male qui, ma per il resto bene – dissi indicando l'ematoma nella gamba.
- Vieni in infermeria, ti do del ghiaccio. Ce la fai a camminare, vero? -
- Certamente! - feci due passi e per poco non caddi in piscina.
- Presa! - disse lui, salvandomi per la seconda volta e prendendomi poi in braccio.

Diciamo che ero un po' imbarazzata, un po' tanto, forse.
- Allora ragazzachevuolesuicidarsi, come ti chiami? - mi disse mentre io ero sempre tra le sue braccia, aspettando di arrivare in infermeria.

- Ehm, mi chiamo Cher, piacere. E colui che mi ha salvato da morte certa come si chiama? -

- Sono Harry, e comunque è il mio lavoro – disse lui guardandomi.

- Grazie Harry. -

Quegli occhi, quei capelli, quelle labbra. Ci stavamo guardando intensamente da ormai troppi secondi. Ad un certo punto sentii il suo respiro sempre più vicino, dopo pochissimo le sue labbra si appoggiarono alle mie con delicatezza, la stessa con cui mi aveva presa per i fianchi poco prima. Ci staccammo e sorridemmo. Che sorriso!

- Che significa? - chiesi in preda a una crisi di imbarazzo totale.
- Indovina un po' Cher. Non è che mi metto a baciare la prima che capita, sai? Evidentemente mi piaci. -
- Si beh, neanche tu sei male - dissi ironica.
- Io sono un gran figo, è diverso – affermò ridendo. Arrivammo in infermeria e, dopo avermi fatta sedere su una delle tante sedie mi diede il ghiaccio che appoggiai sopra la gamba.
- Sei libera stasera? -
- Mmmh, fammi pensare... Sì! - dissi dopo aver pensato agli appuntamenti della settimana.
- Allora stasera andiamo a farci un giro, che dici? -
- Fatta, ragazzo. Allora a stasera! - dissi dirigendomi verso la porta per andare da Jas, che ormai si stava chiedendo dove fossi finita.

- A stasera bella! -

Appena uscii dall'infermeria avvistai Jas sotto l'ombrellone. Le corsi incontro e le spiegai l'accaduto.

- Cher fa conquiste – disse con il sorriso sulle labbra

- Smettila Jas. Piuttosto, ti sei già fatta la doccia? - chiesi, guasrdando l'orologio.
- Sì, sono appena tornata. Siccome non arrivavi allora io sono andata -
- Ok, allora in tre minuti mi lavo e poi torniamo a casa, va bene? -
- Ok, ciccina mia -

- Eccomi, andiamo! Non vorrei perdere l'autobus -

- Perfetto, speriamo di aver preso tutto -

Salimmo e ci sedemmo negli ultimi posti. Dopo circa cinque minuti squillò il cellulare. Un messaggio. Numero sconosciuto.

“Hei bellissima! Stasera passo io per le 8. Non preoccuparti ho scoperto dove abiti. Harry xx”

- Chi è? - mi chiese Jas

- E' Harry. Maaaa.. Jasmine! Come ha fatto a scoprire dove abito? -

- Tu eri in doccia e... -

- Ok, ok tranquilla. Sai, ti voglio bene. -

- Anch'io, e tanto -