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Autore: Lady Nobody e Pankun    28/06/2012    3 recensioni
questa fic è dedicata ad una persona molto importante per me. l'ho scritta di getto e spero che non sia venuta tanto schifosa. ma tu, sì, proprio tu, sappi che l'ho scritta con il cuoricino
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ne~ Xion-chan!!-
la mora sospirò voltandosi giusto in tempo per vedere l’amica saltargli addosso.
Una volta riuscita a staccarla dal suo collo la guardò per bene. Sorrideva, come faceva a sorridere alle 8 del mattino?
-Quante volte ti ho detto che il mio nome è Allison?-
chiese facendo la finta seccata, cercando di nascondere un sorriso. La divertiva quel fatto. Erano migliori amiche eppure l’una l’opposto dell’altra. Dal canto suo, aveva capelli corvini tagliati corti ed era alta mentre invece lei era bassino con i capelli lunghi biondo cenere (guai a definirla castana, aveva ucciso per molto meno!).
-Ma Xion è più faigo no~?-
come era pimpante nella sua maglietta blu, caratteristica degli animatori della parrocchia dove andavano quell’estate ad “animare” i bimbi.
Lei invece era ancora intorpidita, ma d’altronde, si era svegliata da poco, bisognava comprenderla.
-Fai come vuoi, Hokori!-
-Come al solito! YEPPA!!-
Allison si portò una mano alla faccia, disperata. Era un caso perso.
A distrarla dall’idea di chiamare un centro psichiatrico, eccetto l’idea che LEI avrebbe fatto impazzire LORO, vi fu il freddo improvviso sul suo braccio scoperto. Sorridendo Nene stava sventolando una bottiglia di coca-cola davanti a lei.
-Ne vuoi~??-
-Ok.-
prese il magico liquido capace di svegliare chiunque e ne bevve qualche sorso. Poi si incamminarono verso la fermata dell’autobus.
Mentre attendevano sedute sulla panchina bianca Hokori tirò fuori dalla borsa nera il suo mitico Ipod! Mise una cuffia al suo orecchio sinistro e lasciò l’altra a Xion. La prima canzone di quella giornata non poteva che essere “You wanna be on top”! E, come erano solite fare, cominciarono ad inventare una coreografia. Mentre muovevano le braccia ridevano come sceme, si divertivano con poco.
Dopo una buona decina di minuti ecco arrivare il magico 716! Destinazione…
-Balla Rin!- esclamò la più bassino mentre saltava su come una molla per farsi vedere dal conducente.
-Capita la battuta~?- disse poi voltandosi verso l’amica che rideva.
-Si! E me lo sto immaginando che balla!!-
ridendo salirono una volta che le porte automatiche si furono aperte.
Trovarono fortunatamente due posti a sedere, l’uno accanto all’altro.
-Ora metterò una canzone…ma non so se ti piacerà…-
e intanto Hokori scorreva tutte le sue canzoni per trovare quella desiderata.
Non appena la musica partì Xion sorrise, voltandosi verso di lei e cominciando a cantare “On the floor”. La conosceva!
Improvvisamente, ecco partire una nuova coreografia tutta di braccia, Hokori seguiva l’amica cercando di andare il più a tempo possibile, con discreti risultati. Non gli importava se la gente sull’autobus le guardava storto, specialmente quell’anziana signora qualche posti davanti a loro, erano talmente prese che non ci facevano caso!
 
Dopo vari brani, fra i quali: “I wanna”, “When I grow up” e “Sexy, naughty, bitchy”, tutte canzoni molto puttanesche, ma che si prestavano bene alle migliori coreografie, arrivarono alla loro fermata. Per tutto il tragitto fino alla parrocchia continuarono imperterrite a chiacchierare e ridere, ascoltando la musica.
 
Gli piaceva veramente tanto stare insieme, si divertivano in modo assurdo, anche se ogni tanto (spesso) Hokori faceva non pochi dispetti a Xion. Ma che ci poteva fare? Adorava vederla mentre divertita ed incazzata si voltava e cominciava ad inseguirla! Poi lì, in quel bel centro estivo, si divertivano anche a bagnarsi, ad “animare” i bambini che scorrazzavano felici ovunque, ma soprattutto, adoravano osservarlo da lontano. Chi? Molto semplice: Simon!
Era semplicemente un gran figo, probabilmente stupido, ma figo. Ogni volta che una delle due lo avvistava picchiettava sulla spalla dell’altra sorridendo in modo quasi ebete. E l’amica capiva che Lui stava passando. Si sbrigava quindi a lanciare un’occhiata di sottecchi, per poi fare commenti, non riportabili su questa racconto, sul suddetto ragazzo da sbavo.
-Sono stanca e scazzata!-
mugolò imbronciata Hokori seduta sopra Xion, a causa di una stupida litigata con l’amica Rin.
-Oh…guarda, c’è Simon!-
disse la mora con voce sognante. A quel magico nome Hokori sembrò destarsi e fissò il punto indicato da Xion.
-…Ahhh…-
sospirarono in coro.
 
C’è da dire che queste attenzioni verso un ragazzo da parte della piccoletta, facevano incazzare non poco Ai, che puntualmente le copriva gli occhi, impedendole la vista. Ma poverina, era gelosa marcia!
 
In questo fantastico ambiente che era la parrocchia, le due amiche passavano le mattine ed i pomeriggi, attendendo i funesti giorni dei corsi di recupero che, ahi loro, erano ormai vicini.
 
Più di tanto però non le interessava. Erano felici di passare quei giorni insieme, perché stavano veramente bene l’una con l’altra, perché fra di loro si capivano al volo senza bisogno di parlare troppo, perché riuscivano sempre a far sorridere l’altra quando le giravano o le cose le andavano male, perché insieme ridevano e facevano cose ridicolizzanti in pubblico senza che gliene importasse una cespia! Perché erano come madre e figlia, perché insieme ne facevano e pensavano di tutti i colori.
 
 
Perché ti voglio bene amica mia~ 

  
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