Serie TV > Sherlock (BBC)
Ricorda la storia  |      
Autore: James7350    28/06/2012    3 recensioni
Sherlock Holmes. John Watson. Qualcosa di diverso dal solito cliché? No. Nulla. È solo un'altra storia. Il punto di vista è differente e Sherlock Holmes è molto più.. Sherlock.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Do you feel cold and lost in desperation ?
You build up hope
But failure’s all you’ve known
Remember all the sadness and frustration
[Linkin Park - Iridescent]

 

 

 

Iridescent

«Sherlock! Sei in casa?»

La sua voce ti interrompe. Il suo corpo entra nel tuo palazzo mentale e vedi i tuoi pensieri andare in frantumi. Irritante. Lo guardi. Lo osservi. Deduzione. Il fango sulle sue scarpe è prova della sua mattinata trascorsa al parco, probabilmente con Marta la figlia del droghiere. Ha una sbavatura di rossetto sulla guancia destra perché Marta è destrosa, ma lui deve non aver gradito quel gesto perché quei pochi segni scuri rimasti sono strisce, quasi pennellate imperfette che l'esimio dottor Watson ha cercato di rimuovere con la mano, sempre destra. Irritante. Odioso. I risvolti della sua camicia sono stati messi in ordine in tutta fretta, probabilmente si erano stesi e, a giudicare dall'odore d'erba che ti invade le narici, alzati da poco più di un minuto e mezzo. Due minuti. Lo guardi andare via. Come prova della sua teoria, la stoffa del suo 'lato B' è sgualcita. I pantaloni che la signora Hudson aveva stirato sono disordinati, ma almeno la zona attorno al loro cavallo non era sgualcita. A John non piace Marta. Conclusione. Sospiri.

«Scusa, ti ho disturbato.» dice abbassando lo sguardo. È andato in camera. Ha preso qualcosa che ora giace nella sua giacca. Il rigonfiamento è troppo grande per poter essere un preservativo. Hai trovato dei sigari in camera sua, mentre era via. Sono solo sigari. Sospiri di nuovo e non parli. Guardi lo schermo spento della televisione.


«Stavo andando via.» continua a dire, ignorandoti. «Ci vediamo..»

«..domani, John?»
concludi con una calma studiata. La tua solita calma. Non vuoi che ritorni domani. Vuoi che lui resti adesso. Aiuta a mettere in ordine i tuoi pensieri. Possibile che non si renda conto mai di nulla? Fingi che non ti importa. Ti perdi nel filo logico dei tuoi pensieri e, attraverso lo schermo spento della televisione, lo studi. È fermo. Attende qualcosa. Ti attende. Vuole che tu dia una risposta a quella domanda che nessuno ha posto, almeno non direttamente. Sapete entrambi che nessuno oserà proferire parola. Respiri. Respira. Chiude gli occhi. Chiude la porta. Senti i suoi passi scendere le scale, resta fermo sul penultimo dei centoventisette gradini. Si è dimenticato qualcosa. Ritorna indietro. Apre la porta. Ti supera. È agitato. Ha la bocca semi-aperta. Dici qualcosa, John. Chiedigli se lavorerà ad un caso. Chiediglielo John. Chiedimelo. Irritante. Noioso. Sentimenti. Manda un messaggio veloce. Digita una volta il quattro, due volte il due, poi una volta il sei, una sola volta l'uno ed infine - VITTORIA! - l'otto. Non posso. I can't.

«No, penso che questa sera rimarrò a casa.»

«Il contatore di visite sul blog?»
domandi, ma rimanendo nella stessa posizione.


«Diecimila visitatori.»

«Nessun caso.»

Rimane in silenzio. C'è qualcosa che lo preoccupa. Alzati, Sherlock, avvicinati. Che cos'è che ti fa più paura? Rimanere ferito o ferirlo? hai paura, Sherlock. Guardi i suoi occhi e pensi che qualcosa è sbagliato nelle idee che hai elaborato. Sono dieci idee tutte sbagliate. Una più improbabile dell'altra perché non è possibile che cisa qualcosa che vada a scombussolare la tua realtà perfetta. Il primo momento che lo hai visto non hai visto quanto c'era da vedere. Era solo un soldato che cercava alloggio. Tu non hai osservato, Sherlock Holmes. Chi pensa che sia Irene Adler il tuo mistero è fuori come il cadavere che hanno trovato la settimana scorsa. Interessante. Non noioso.  È John Hamish Watson, il tuo mistero. Colui che ti ha catturato solo con una stupida domanda ed un'andatura zoppa.

«Hai fame?»

«Oh, Dio! John! Vieni qui e baciami!»

Urli. Urli. Hai urlato al tuo migliore e unico amico di baciarti. Ha le pupille dilatate e un non indifferente rossore su tutta la faccia. Si avvicina a te. Non vuole andarsene. Non vuole picchiarti. È serio. Il soldato John non sorride. Il soldato John non ha posato quel fucile. Il soldato John è confuso, ma esegue sempre i tuoi ordini e non perché tu sei il suo padrone. Il soldato John ti tocca le spalle. Il soldato John poggia le labbra sulle tue. Non sai cosa fare ma lo fai. Rispondi al bacio, ti insinui nel suo organismo fatto di cellule e amore e violi il suo spazio. Assaggi avido quella portata, l'unica del pranzo eterno, assapori ogni parte di essa. Il soldato John ti ama.







«Sherlock! Credo sia giunto il momento di andare da Lestrade, apri gli occhi.» dice John svegliandoti dall'ennesima fantasia. 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: James7350