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Autore: Anto_Sandry    28/06/2012    2 recensioni
Ero sola in camera. Ero sola anche nella vita.
Ma c'era quel respiro a far svanire la mia solitudine.
Forse era vero. O forse l'avevo solo sognato.
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Non facevo nulla di eccezionale nella vita. Scuola, studio, serate fuori sì e no. Le tipiche giornate quotidiane di chiunque adolescente, insomma. Capitò un periodo in cui dormire divenne un optional. Una volta spento il pc, m'infilavo sotto le coperte e fissavo il vuoto. Gli occhi mi si perdevano, in quel vuoto. Vagavano tra cerchi neri e grigi che somigliavano a sbuffi di fumo deformi, e i pensieri... Ah, i pensieri. Mi si appiccicavano sulla pelle, sulla canottiera blu notte, sui capelli unti dallo smog di città, dalle vaghe parole della gente. Non riuscivo a liberarmene. Mi sentivo imprigionata da me stessa. Il giorno seguente, poi, dormivo sul banco di scuola, con gli sguardi dei miei compagni incollati sui libri e quello degli insegnanti che facevano finta di non vedere. Una mia amica mi consigliò di prepararmi una camomilla e di riposare: ascoltai il suo consiglio. Stando di nuovo sotto quelle coperte, cercai di concentrarmi sul colore bianco della fodera del cuscino. Lo feci con tutta la mia buona volontà. E ci riuscii. Dormii poco. Giusto qualche ora, il tempo di sentire il cellulare squillare sul comodino nel cuore della notte. Risposi. Nessuno parlava. Il silenzio era soffocante. Avevo gli occhi appiccicati e la luce dello schermo del cellulare m'infastidiva. Stavo per attaccare quando sentii un sospiro, poi piu' nulla. Il giorno dopo mi svegliai frastornata, come se mi avessero svegliato a suon di tamburi. Ci misi un po' prima di ricordarmi della telefonata notturna. Controllai il cellulare: l'avevo ricevuta per davvero. Allora pensai che non stavo impazzendo come credevo. Questo mi rassicurò. Poi pensai a quel sospiro. Non ricordavo se fosse reale o no. Ero curiosa di saperlo. Poi, all'improvviso, dall'appartamento accanto, un urlo.
  
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