“Dire che la mia vita è facile è come dire che le mucche volano. Per carità, può anche darsi che in qualche dimensione parallela possano farlo, ma nel mio incasinato mondo… no. Ho iniziato a scrivere questo diario perché non so più come sfogarmi. Sono Colinne, ho 18 anni e vivo a New York da qualche annetto. Faccio la ballerina e la coreografa per gruppi musicali e comitive varie per pagarmi da vivere. Ho ballato per molte persone importanti, sono conosciuta in alcuni show televisivi.. ma pochi sanno che ogni giorno devo convivere con un tumore. Mi hanno sempre detto che sono forte, non ho ancora perso capelli. Ma nessuno esterno ha idea di come sia difficile vivere tutto ciò. Stamattina non avevo voglia di alzarmi, come al solito. Mi sono alzata dal latto e ho trascinato i piedi in bagno. Dopo essere stata venti minuti sotto l’acqua gelida, sono andata al lavoro. Il mio capo, Tom, mi ha detto che oggi avremo degli ospiti molto importanti, a cui dovevo creare delle coreografie. Questa gentaglia aveva richiesto di vedermi prima ballare, così avrebbero scelto se ero adatta o meno. Fantastico, dovrò passarmi la mattina a provare! Che pizza. Mi hanno chiesto di preparare tre balletti: classico, moderno e hip hop. Come canzoni ho scelto ‘My immortal’ degli Evanescence per il classico (scelta azzardata, lo so), ‘Run the world’ di Beyoncé per il moderno e ‘Hard’ di Will.I.Am. Ho provato tutta la mattina, cuffiette dell’ i-pod impiantate nelle orecchie con volume a palla.” Erano le 15.00 e mi stavano aspettando. Cercai di parlare con Tom, ma mi disse di raggiungere il palcoscenico, non voleva dirmi di chi si trattava. Mi preparai psicologicamente, non ero agitata. La platea era al buio, non vedevo nessuno. Con un sospiro, iniziai a ballare. Le tre coreografie passarono in fretta, sentii qualcuno applauidire. Sorrisi. -ok, lei è perfetta-, una voce roca fece capolino. - direi che non c’è dubbio.-, scandì una voce veloce con una pronuncia un po’ strana. Finalmente Tom accese le luci, e vidi i miei sogni di due anni materializzarsi davanti a me. “ ‘Noooo, è un miraggio’, ho pensato. Maddai, non è possibile. Non ci posso credere, insegnerò delle coreografie… ai One Direction?! OH MY GOD.” Rimasi a bocca spalancata come una cogliona. Due occhietti azzurro-verdi mi guardarono. -tutto bene?-, mi chiese Louis. Non uscì suono dalla mia bocca. Corsi e saltai in braccio a Liam, il primo a portata di mano, urlando come una deficiente e ridendo. -aioweufsdhnvjzcsweodijbx non ci creeeedooooo! Io vi amo vi amo vi amo vi amo vi amooooo! In ragazzi risero. -sai, pensavamo di uscire tutti insieme, per conoscerci un po’ prima di lavorare insieme..- disse Harry - ehm.. da quando l’avremmo deciso scusa?- rise Zayn. - l’ho deciso io e basta, ok? Qualche problema? -Nono, assolutamente, è bellissimo uscire con una ragazza dall’accento irlandese.- disse Niall “si, sono irlandese, di Dublino. Sono venuta qui per sbarcare il lunario. Non mi ero mai accorta che il mio accento si sentisse tanto!” -ahahah si in effetti lo sono. Beh, dove si va? ---------- Beh, spero che non faccia troppo schifo :3 recensiteee ♥