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Autore: Irishkoala    29/06/2012    8 recensioni
Come richiudere due animali in gabbia. Sarebbe lo stesso.
Ma potrebbe essere che parole, rabbie e, forse, anche situazioni incomprese portino a qualcos'altro.
Due uomini che si confrontano per un bene comune, l'unico su cui andranno d'accordo.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Faith.'
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like a cage

Questo esperimento va dedicato alla mia sissyJ ed è il mio/nostro modo di vedere la faccenda ^^ 
Una situazione che non avevo ancora trattato e che mi ha divertito molto scrivere ;)
Fatemi sapere quali sono le vostre idee, magari alcune non la pensano nello stesso modo e potrete dirlo tranquillamente :D
Un bacino e a presto :*

Leia



Like a Cage




Sapevo che mi sarei dimenticato qualcosa.

Succedeva sempre quando finivo le giornate con la mente per aria perché impegnata su qualcos'altro che consisteva, in particolare, nell'avere una certa persona sotto di me.

Quel pomeriggio avevamo avuto neanche due ore ma le avevamo sfruttate a dovere anche se ora non ero un granché attivo mentalmente rispetto a com'ero stato quando ero arrivato. Ero abituato anche a quello ormai.

Infatti fu solo dopo quasi due isolati da casa sua, fermo ad un semaforo, che mi resi conto che avevo lasciato pc, cellulare e la giacca -non raro il fatto che avessi dimenticato soprattutto quella- al Lab e dell'ultima avrei anche potuto fregarmene, ma gli altri due mi servivano o chiunque in ambito lavorativo mi avrebbe tirato parecchi nomi.

Sbuffando e non risparmiando improperi a quell'essere che, non definivo uomo perché gli avrei potuto dire molto di peggio, visto che la colpa era sua se mi riduceva a quello stato di cellula unicellulare, feci manovra appena trovai uno spiazzo libero a bordo della strada e tornai indietro, ripercorrendo lo stesso tragitto.

Ero sicuro che l'avrei trovata vuota, Jared era uscito con me, ma avevo una copia delle chiavi dell'entrata secondaria, quindi nessuno si sarebbe reso conto di nulla.

Dopo una decina di minuti parcheggiai nello stesso posto lasciato neanche mezz'ora prima per poi muovermi silenziosamente, sperando che fossi davvero da solo anche se il problema paparazzi in quella parte delle Hollywood Hills non erano un problema.

Almeno non a casa Leto.

Non avevo ancora capito come avesse fatto a toglierseli di torno o a depistarli per non fargli sapere dove abitasse ma in anni che la frequentavo non ne avevo mai vista l'ombra.

Raggiunsi comunque il giardino interno senza rotture, scendendo la scala che dava alla piscina e allo studio, su un lato, dove avevo lasciato quello che stavo cercando prima che ci fossimo spostati in camera.

Ovviamente ero davvero convinto che non ci fosse nessuno e, in ogni caso, avevo pensato la stessa cosa anche nelle precedenti ore passate, non avevo immaginato che qualcuno presente ci fosse.

Quando entrai nello studio alla ricerca degli oggetti non mi aspettai l'imprecazione che uscì da dietro la console principale e, in un primo momento, non mi fu chiaro nemmeno a chi appartenesse la voce.

Chi diavolo.....Farrell? Cosa cazzo ci fai qui dentro?!”

Per il sobbalzo che feci sbattei contro la porta, ancora aperta alle mie spalle e, questa, per il colpo cominciò a chiudersi lentamente.

No-no-no la porta! Ferma quella dannata port...”

Troppo tardi.

Si chiuse e io non capii cosa ci fosse di così preoccupante in quel fatto ma non ci misi molto ad arrivarci. Afferrai la maniglia con forza e tirai.

Niente.

Provai con più forza ma non cambiò una virgola e, in quel preciso istante, l'orrore mi salì alla testa e agli occhi come il peggior incubo di tutta la mia vita.

Mi voltai lentamente incontrando una stessa espressione che però stava lasciando il posto alla rabbia furente e io avrei voluto scomparire piuttosto che essere rinchiuso nella stessa stanza, da un metro per due, con Shannon Leto.




Il Leto maggiore in questione prese fiato un istante, poi mettendo le mani avanti come per calmarsi a forza, ma non gli venne benne nessuna delle due cose.

Prima di tutto il resto, te lo richiedo di nuovo: cosa cazzo ci fai qui dentro?!”

Tu cosa ci fai qui dentro, era vuota la casa prima!” ribattei con il suo stesso tono indicandolo ma lui rimase a bocca aperta, mettendosi le mani sui fianchi dopo essersi alzato dalla sedia che aveva occupato fino a un secondo prima della mia intromissione.

Sei idiota per caso? Ci lavoro e ci vivo! Sei tu che non dovresti essere qui!”

Sbuffai “Sono solo venuto a prendere questi, dammi la chiave e me ne vado, questo è l'ultimo posto in cui vorrei rimanere chiuso con te...come qualsiasi altro” ci scambiammo una smorfia entrambi ma lui non limitò il tono sarcastico appena rispose.

Vale anche per me, cosa credi? E non ce l'ho la chiave genio! E' in casa e quella porta si apre solo dall'esterno!”

Ora l'orrore, il terrore, lo sconcerto e lo spavento puri mi presero davvero la gola e sgranai lo sguardo molto più del normale.

Scherzi vero?” chiesi con tono leggermente più acuto ma Shannon roteò gli occhi sbuffando e alzando le mani in aria con una muta imprecazione.

Secondo te non mi sarei già fiondato fuori da qui se fosse uno scherzo?”

Lo guardai stranito “E perché avete messo una porta che si apre solo da fuori?” chiesi, ora quasi sull'orlo dell'isteria.

L'ha voluta così Jared, perché diceva sempre che non vuole nessuno che lo rompa e quando è qui si chiude dentro”

Annuii tra me e me, pensando che fosse esattamente da lui.

E come esce, sentiamo?”

Sei veramente lento di tuo o lo fai apposta?” lo guardai male e non era colpa mia, ero ancora rincoglionito da prima “...secondo te come fa? Vengo io o Tomo, o chiunque altro della crew che ci sia in casa ad aprire. Ma guarda caso ora non c'è nessuno e io mi stavo solo godendo un'ora di lavoro in santa pace, mentre chi arriva? Tu e, come sempre, combini un casino!”

Ehi, sempre molto gentile vero Leto?! E' nel tuo stile. Come facevo a sapere che eri qui? E poi chi diavolo fa le porte in questo modo che abbia una testa normale?....a parte Jared!” chiarii, mettendo una mano avanti ma facendo alterare ancora di più l'altro.

Il problema è che non possiamo uscire e comunque tu come hai fatto ad entrare in casa?...” ma poi si zittì da solo, aprendo di più lo sguardo come se un'evidenza gli fosse appena caduta sul naso e quando mi guardò di nuovo capii che c'era arrivato.

Non ci credo, mio fratello ti ha fatto le chiavi?!!!!” nonostante la stanza fosse insonorizzata quell'urlo avrebbe potuto sentirlo chiunque....se ci fosse stato.

Non gli servì nemmeno la mia risposta perché cominciò a scuotere la testa di fretta imprecando di nuovo.

Dio, lo strozzo appena torna!” si disse tra sé e sé ma io cominciai a perdere la pazienza a mia volta e comunque mi dava fastidio il modo in cui ci vedeva o la pensava riguardo alla nostra relazione.

Senti, falla finita di parlare così di lui e, se ti calmi, facciamo presto: lo chiamo e gli dico di tornare indietro”

Primo: ti ripeto per la centesima volta che è mio fratello e ne parlo come mi pare, secondo:...” si interruppe un istante chiudendo gli occhi e facendo un respiro profondo come se gli costasse davvero tanto dire le parole successive “...per una volta hai ragione” lo guardai storto “ hai il telefono? Il mio è in casa” chiese, cercando finalmente di moderare il tono e utilizzandone uno lievemente più calmo.

Annuii soffiando fuori aria, poi allungandomi del tutto verso il ripiano che avevo accanto e su cui c'erano quei benedetti pc e cellulare.

Accidenti alla mia testa e al fatto che me li fossi dimenticati! Se li avessi presi subito non sarei finito in quella situazione del cazzo, perché già era sempre stato difficoltoso dover sopportare Shannon in circostanze normali, ossia quando lo incrociavo per casa per due secondi.

Ora, essere nello stesso posto e non poterne uscire, era davvero il peggior incubo che la mia mente riuscisse a creare.

Composi il suo numero, senza bisogno di andarlo a cercare perché lo sapevo a memoria, e mi portai l'Iphone all'orecchio aspettando il segnale a vuoto senza guardare Shannon che, invece, non voleva mollarmi.

Andiamo...dove diavolo sei?” biascicai tra i denti, sottovoce, in maniera retorica ma dopo il quindicesimo squillo mi rassegnai a lasciar perdere.

Quando riabbassai il braccio lo sguardo di Shannon si ingrandì ancora di più, come le braccia che aprì di lato come per rimarcare la richiesta interrogativa che mi fece subito dopo.

Allora?”

Non risponde”

Come sarebbe a dire 'non risponde'? Ce l'ha sempre in mano quel dannato telefono! Persino nelle interviste! E' praticamente un prolungamento del suo braccio!”

Leto calmati ok? La tua isteria mi sta già dando sui nervi, non risolviamo niente così se non farmi perdere la pazienza!”

Ah, la tua pazienza? La mia pazienza! Ti giuro Farrell tra tutte le persone esistenti su questa terra tu sei veramente l'ultimo con cui vorrei trovarmi da qualsiasi parte da solo!”

Ti ho detto che per me è la stessa cosa Leto, ma se tu non fossi stato qui non sarebbe sorto il problema!”

Shannon sgranò lo sguardo “Quindi sarebbe mia la colpa ora? Sei tu che sei entrato e hai chiuso la porta e, se vuoi sentirtelo dire ancora una volta perché, a quanto pare, sei veramente lento di tuo, qui ci lavoro! Ho qualsiasi diritto di esserci, tu no!”

Ok, se avesse continuato con quel tono ancora un po', per il modo in cui parlava, gli sarei saltato addosso per sfogarmi finalmente di tutto il nervoso represso che avevo dovuto trattenere in quegli anni per causa sua.

Non ero molto lontano dall'essere sicuro che anche lui avrebbe voluto fare lo stesso ma, almeno, non ci eravamo ancora mossi di un millimetro dalla posizione che avevamo preso, forse perché entrambi, inconsciamente, sapevamo come sarebbe finita se ci fossimo avvicinati.

Non ribattei nell'immediato a quell'ultima sfuriata e, appena terminò, anche lui buttò fuori aria sgonfiandola dalle guance, per auto-calmarsi e cercare di parlare più tranquillamente.

Ok senti..non voglio nemmeno sapere perché sei spuntato qui dentro, anche se so perfettamente cosa devi essere venuto a fare prima che io arrivassi, perché Jared crede di essere furbo o di farmela ma può rifilarmi qualsiasi cazzata per nascondere le tue 'visite', quando invece mi è già chiaro dall'inizio cosa mi stia nascondendo davvero”

Lo guardai male “E' libero di fare quello che ti pare e anche se non ti vado a genio, non potrai comunque impedirci di vederci”

Non direi che non mi vai solo a genio ma forse sarebbe troppo offensivo aggiungere qualcosa in più e..oh, te lo assicuro, se potessi impedirlo davvero lo farei. Non lo faccio solo perché, anche se non la penso così, quello che prova Jared per te ormai non credo lo potrà mai provare per nessun altro quindi mi limito solo per lui...non credere che sia un favore nei tuoi confronti”

No non lo penserei mai, non preoccuparti” cantilenai con presa in giro, seguendoci subito un'altra smorfia ma perché fu lui a farmela per prima, però quell'ultima frase mi fece pensare e non gli avevo mai sentito dire niente del genere.

Dai riprova, magari adesso lo sente..” aggiunse subito dopo, non dandomi il tempo di ribattere, indicando con un gesto svogliato della mano il telefono che stavo ancora stringendo nella mia, poi si lasciò cadere seduto a peso morto sulla sedia reclinabile su cui era stato fino a prima.

Lo assecondai, anch'io volevo uscire il più in fretta possibile da quella situazione ma, Jar, o era diventato sordo in meno di un'ora oppure avrebbe dovuto darci una risposta davvero plausibile sul perché non rispondeva.

Scossi la testa soffiando “Niente”

Shannon sbuffò ancora di più “Cazzo”

E adesso?” lamentai, quasi con più voglia di essere immerso in una vasca con gli squali piuttosto che in uno studio di registrazione con Shannon Leto.

Era il suo territorio quello, cazzo, mi odiava, non mi aveva mai sopportato dalla prima volta che mi aveva visto e io avevo sempre preferito non rivolgergli la parola se non lo stretto necessario o quando Jared mi obbligava.

Non avevo idea di quanto ci avrebbe messo a tornare e il solo passare qualche minuto con lui mi terrorizzava, se fossero diventate ore avrei potuto sotterrarmi da solo che avrei fatto prima.

Adesso non dici una parola, oppure i miei nervi salteranno del tutto” affermò molto carinamente, tanto che lo fulminai con sguardo insofferente, mentre lui mi rimandò la stessa espressione.

Mi viene anche voglia di fare male a mio fratello in questi casi”

Piantala”

No tu piantala di girargli intorno dannazione!”

Perché non te ne fai una ragione cazzo? Non lascerò perdere perché Jared è molto più che solo importante per me, ma tanto tu fai finta di non sentire se escono frasi del genere, quindi non importa nemmeno che mi sprechi a dirtele!”

Infatti! Non le voglio neanche ascoltare”

Bene, sto zitto”

Fantastico, grazie!”

Sbuffammo di nuovo entrambi, reciprocamente, poi mi passai una mano tra i capelli grattandoli con nervosismo, mentre lui fece lo stesso scorrendole sul viso.

Mi guardai intorno, improvvisamente mi mancava l'aria e la stanza attuale non è che fosse esattamente l'ideale per non ritenerla claustrofobica. Non avevo mai capito come facesse Jared a rinchiudersi in uno spazio persino ancora più ristretto come quello dove cantava o provava le acustiche.

Ma, ora, lo studio mi sembrava decisamente piccolo e l'unica finestra su una parete non aiutava.

Mi sedetti appoggiando la schiena alla porta per togliermi dalla posizione statica che avevo tenuto fino a quel momento e piegai le ginocchia al petto, appoggiandoci sopra i gomiti.

Spostai il viso di lato nascondendo la bocca nel palmo e, per qualche secondo, feci finta che non fosse successo nulla.

Non era una novità e nemmeno una situazione recente il fatto che io e Shannon non ci soffrivamo reciprocamente ma la vera questione era che io non gli avevo mai dato un reale pretesto per odiarmi.

O forse sì: ero il compagno di suo fratello.

E per un lungo periodo di tempo, soprattutto agli inizi, 'compagno' non era stato il termine adatto per definirmi, forse non eravamo stati un emerito cazzo, un nulla, perché tutti e due avevamo sempre cercato di ammettere cose diverse da quelle che volevamo davvero.

Lui l'aveva sempre presa di petto, non volendo accettare o ascoltare ragioni e, in un modo per niente velato, non ci aveva mai negato palesemente il fatto che non volesse proprio che io e Jared stessimo insieme.

Al contrario me l'aveva sempre fatto capire tranquillamente come la pensava.

A quel punto avevo cominciato a reagire di conseguenza, aggredendolo a parole per non essere da meno o rispondendo a tono, niente era mai cambiato e tutt'ora eravamo nella stessa situazione. Meno ci vedevamo e meglio era.

Anzi, per lui se fossi completamente sparito dalla loro orbita e, in particolare, da quella di Jared sarebbe stata la perfezione. Se fosse stato per me invece non avrei avuto nessun problema a conoscerlo in maniera decente, soprattutto perché sapevo quanto fosse forte il legame che aveva con Jared e, all'inizio, non avevo pensato che l'avrebbe presa in quel modo.

Ormai, invece, sapevo che non sarebbe stato più possibile arrivati a questo punto e che, qualsiasi cosa avessi provato a dirgli, non avrebbe cambiato idea.

Però, dopo quello che aveva detto per un breve istante di suo pensiero diretto, avrei anche potuto tentare l'impossibile...almeno per togliermi una curiosità.

Il silenzio si era fatto ancora più pesante, come l'aria e Shannon mi aveva dato anche le spalle voltandosi con la sedia per dare attenzione a un pc.

Mi morsicai distrattamente un'unghia per il nervosismo ancora presente ma, ora, anche per l'incertezza, poi mi decisi perché forse quella sarebbe stata davvero l'unica possibilità che avrei avuto.

Dimmi una cosa Leto..” la mia voce spezzò l'atmosfera quasi afosa e, anche se utilizzai un tono basso, la sentii come amplificata all'interno delle pareti.

Shannon non si scomodò a rispondermi ma voltò solo di sbieco il viso facendomi capire che attenzione me l'aveva data, anche se infima.

Cos'è che ti ha sempre dato davvero fastidio di me? E non rispondermi 'Jared' perché so che non è l'unico motivo....è perché sono un uomo? Oppure..” venni interrotto.

Non c'entra niente il tuo 'sesso' Farrell” e fece apposta a dirlo, anche utilizzando un tono scocciato “..è l'ultimo dei problemi se vuoi saperlo”

Allora cosa?”

Shannon sbuffò, voltandosi di nuovo e inviandomi perfettamente la totale poca voglia che aveva di rispondermi e affrontare quell'argomento, ma io non demordei fissandolo con decisione e sostenendo il suo sguardo fino a che non fu lui a spostarlo di lato facendo un respiro profondo.

Il vero problema è che per te è sempre stato tutto lecito quando, invece, non hai mai capito cosa volesse....anzi, cosa voglia davvero mio fratello perché ti è sempre stato più comodo nascondere i fatti per rigirarla come ti pareva”

Ci rimasi, perdendo le parole e non trovandole per rispondere all'istante perché mi prese alla sprovvista.

E' questo che mi da estremamente fastidio Farrell! Per te è sempre stato un gioco, all'inizio hai creduto che fosse tutto 'tranquillo', comodo ed efficace per te perché vi siete conosciuti e incontrati in un contesto che ve lo permetteva. Eravate nascosti da tutto e tutti poi, appena è arrivato il momento di tornare nella vita vera, hai preferito sotterrare la testa vero? Tanto era facile...una notizia inventata, magari una donna presa dal nulla e fatta spacciare per possibile spasimante, e poi un'altra e un'altra ancora, tanto per mantenere 'normali' le apparenze, mentre pensavi che un incontro fugace o due in un appartamento di notte fossero sufficienti per mio fratello vero?” si stava trattenendo per mantenere la rabbia e non liberarla ma c'era qualcos'altro che mi fece ancora più male di ciò che le sue parole stavano riuscendo a fare.

Gli occhi lucidi.

Vaffanculo, ok? Perché poteva andare bene a te ma Jared c'è sempre stato di merda, come per tutte le altre stronzate che hai continuato a rifilargli in questi anni e, sinceramente, di vederlo stare male, soffrire o essere nervoso con chiunque per causa tua non è esattamente quello che intendo come accettare una persona che pretenda di essere nella sua vita, ma che non lo è”

Deglutii, non mi ero mai sentito così da schifo in vita mia e le sue parole, non solo mi stavano scendendo veramente nel profondo, ma era come se stessero descrivendo perfettamente la psicologia che, anche se mi faceva schifo ammetterlo, avevo inscenato per un po' di anni.

Prese fiato poi buttando fuori altra aria e mettendo le mani avanti, facendosi passare il momento di debolezza per non mostrarmelo ancora.

Puoi divertirti quanto ti pare, ma non con mio fratello perché lui, a differenza tua, ha saputo da subito cosa voleva e ha anche cercato di fartelo capire in molti modi ma tu hai fatto finta di niente...oppure lo fai apposta” scosse la testa “questo non sono mai riuscito a capirlo se vuoi la verità ma, in ogni caso, è il giocare con i sentimenti di una persona che mi da veramente sui nervi, soprattutto se questa persona è Jared e lui sono anni che si fa enormi viaggi mentali su voi due, che aspetta e continua ad aspettare e che te le da vinte tutte solo perché sei tu che te lo compri con delle parole o del sesso...quindi, non so se così ti sia più chiaro Farrell ma no, il non andarmi a genio non è un termine esattamente appropriato. Vorrei che sparissi completamente dalla sua vita e, ancora meglio, che quel dannato film non l'abbiate fatto insieme” terminò, ora con il tono che stava cedendo a un leggero tentennamento che sfumò perché deglutì zittendosi del tutto.

Ora ero io che stavo lottando per contenere il magone, il ricordare certi eventi e periodi mi faceva ancora un male cane e mi sorprese il modo diretto e sicuro con cui disse le cose.

Non avevo immaginato che Jared gli avesse sempre detto davvero tutto di noi, o forse solo gli aspetti negativi....ma non avrei dovuto meravigliarmene.

Fu trovare la forza e il coraggio di rispondere che mi costò un enorme fatica e, in quel momento, preferii non avergliela fatta la domanda.

Non hai idea di cosa sia successo veramente e quello che non sai è che ho mai voluto giocare con i sentimenti di Jared, piuttosto avrei fatto finire tutto subito che tentare di continuare”

Fece un verso di scherno interrompendomi “E sarebbe stato meglio! Non mi interessa qualsiasi cosa vorrai dire per affermare il contrario ma non puoi non ammettere che ti faccia comodo la situazione messa in questo modo!”

Forse era così all'inizio ma ora non lo è”

Oh davvero? E come mai continuate a vedervi solo in 'segreto', di nascosto oppure quando nessuno dei due sta lavorando? Forse perché tu ancora non vuoi che si sappia?” incassai l'accusa del tono ma scossi la testa energicamente.

Prova a metterti nei nostri panni...accettarlo all'inizio e poi capire cosa stava succedendo non era una cosa semplice”

Sono d'accordo su questo...ma all'inizio. Non dopo, quanti?, nove-dieci anni che va avanti questa faccenda? Non ti sembra un po' una presa per il culo vista in questo modo? Jared l'ha accettato, lui non ha mai avuto problemi al riguardo, sei tu che non hai le palle per dimostrare davvero che tieni a lui e che vuoi stare con lui! Te l'ho detto, ti è comodo fino a che tutto rimane contenuto, gli puoi snocciolare le paroline che ti pare e il problema è che lui ci crede, ma poi rimane sempre fottuto per via delle mazzate che prende nello stomaco subito dopo per causa tua! Vedi che qualcosa non quadra? Quindi non venirmi a dire che è stato difficile...non c'è niente di difficile se fossi veramente convinto di quello che fai ed è questo che Jared spera, ma tu ti sei sempre fermato alle apparenze e hai voluto prendere ciò che preferivi...Jared sono anni che aspetta, che crede davvero che prima o poi finirete insieme come una coppia 'normale', ma non potrà aspettare all'infinito e quando accadrà chi si sentirà davvero una merda completa?...” fece una pausa studiata ma io non fui più in grado di guardarlo negli occhi e lui annuì soddisfatto.

Bravo, risposta esatta” confermò lapidario.

Non ho mai mentito su quello che provo per Jared, né su quanto sia forte, su quello che mi ha sempre dato e fatto per me...e anch'io farei di tutto per lui ma..”

No, zitto. Non dirlo! Perché è una stronzata bella e buona. L'unica cosa che vorrebbe non gliela darai mai quindi non dirlo” ripeté secco facendomi spostare di nuovo lo sguardo su di lui.

Lo so che non riuscirò a farti cambiare idea, ho fatto degli errori ne sono consapevole, mi sono comportato da stronzo in altre ma non l'ho mai fatto davvero per fare del male a Jared. Questa era ed è l'ultima cosa che vorrei e nessuno ha mai inciso così tanto la mia vita come lui, quindi puoi pensare che io stia fingendo o che il mio interesse sia più basso di quello di Jared ma non è così”

Dimostralo” affermò fissandomi dritto nello sguardo “...e se vuoi un altro motivo del perché mi stai veramente sulle palle è che per te Jared farebbe veramente di tutto quando non te lo meriteresti neanche di striscio. Non venirmi a parlare di troppa gelosia perché non hai idea di quello che io provi per lui come mio fratello e vederlo penare per te mi fa incazzare pesantemente...” scosse la testa e anche una mano davanti al viso, facendomi capire che non ne voleva più sapere “...basta, smettiamola con questo argomento o ti riempio davvero di tutte quelle che avrei voluto darti in questi anni”

Non ribattei, non ne ebbi la forza. Mi sentii svuotato, codardo come era già successo in molte situazioni del passato che avevano riguardato proprio Jared e che Shannon era riuscito a riassumere alla perfezione.

Se prima l'aria mi era sembrata pesante, ora era davvero irrespirabile e se non fossi uscito da lì il più velocemente possibile sarei impazzito.

C'è anche altro vero?” riuscii a biascicare dopo qualche minuto.

Lui mi inviò uno sguardo spazientito ma non aprì bocca.

Hai paura che ti porti via tuo fratello...” affermai piatto facendogli aprire di più lo sguardo per poi spostarlo di lato “...ma non succederà, dovresti saperlo. Per quanto possa provare dei sentimenti per me, Jared non modificherà mai ciò che prova nei tuoi confronti quindi non dovresti nemmeno metterlo in dubbio”

Non interferire su cose che non sai e che non saprai mai...qui non si tratta di me e Jared...” ma lasciò la frase a metà facendomi capire, invece, che in parte ci avevo preso.

Però non puoi non ammettere che..”

Farrell..” mi bloccò, anche alzando una mano per enfatizzare il gesto “...mi stai sulle palle ok? Non so in quale altro modo dirtelo, e non cambierò idea anche se rimanessimo qui a parlarne per mesi, perciò stà zitto e fammi finire quest'agonia in 'pace'! Giuro che a mio fratello non verrà mai più l'idea di mettere porte così” terminò dicendo l'ultima frase a sé stesso ma mi zittii anch'io perché aveva ragione.

Era inutile provarci e qualsiasi cosa avrei detto non avrei cambiato la situazione di una virgola, né i suoi pensieri.

Dio dov'è diavolo è finito?! Io avrei dovuto anche fare delle cose se non ti avessi auto tra i piedi!”

Anch'io avrei avuto di meglio da fare, sappilo”

E allora prova a richiamarlo dannazione! Magari si riprende da qualsiasi cosa stia facendo o su dove sia!” sbraitò indicandomi e annuii con scocciatura, alzando un braccio per riprendere il telefono dal ripiano al mio fianco e ricomposi il numero per l'ennesima volta.

Di nuovo gli squilli a vuoto ma, questa volta, non servì a nulla comunque.

Jared interruppe la chiamata, nello stesso momento vidi Shannon alzarsi di scatto dalla sedia e sollevare le braccia in aria mandando un ringraziamento retorico al cielo, e io spostai lo sguardo di lato incontrando quello del Leto minore che era appena entrato.

Che?....” ci rimase un istante, facendo una panoramica della stanza, inquadrando me seduto a terra poi Shannon che uscii in fretta da dietro alla scrivania per spostarsi verso di lui.

Cole...cosa ci fai ancora qui? Che diavolo sta succedendo...perché ti eri chiuso dentro?” chiese in una volta, prima riferendolo a me poi al fratello, con espressione interrogativa e lo sguardo leggermente allucinato.

Grazie 'bro, grazie! Non voglio neanche sapere dov'eri finito ma grazie!” disse Shannon con enfasi, dopo averlo raggiunto, dandogli una stretta sulle braccia veloce per rimarcare la frase.

Jared ci rimase un attimo non sapendo a cosa si fosse riferito ma non riuscì a chiederglielo, il fratello si defilò fuori dallo studio subito dopo aver lanciato un'ultima occhiata per niente amichevole a me che mi ero appena alzato in piedi.

Dopo qualche secondo Jared lo spostò su di me, ancora più in domanda ma, con quello che era appena successo, non sarei stato in grado di affrontare nessun tipo di discorso.

Scusa Jar, ci sentiamo” il tono completamente a terra che gli fece aggrottare ancora di più le sopracciglia e non mi rispose neanche al bacio che gli diedi perché fu troppo veloce e praticamente a stampo.

L'istante dopo ero già fuori da lì, ricordandomi quello che ero tornato a prendere perché non avrei più fatto un'errore del genere.

Aspetta Cole..che..”

Non riuscii a fermarmi.

Pensavo che mi fosse passata quella fase, che avessi finalmente trovato una nuova dimensione di me stesso e della mia vita con lui, invece erano bastate le parole di Shannon, l'evidenza in esse e la sua decisione a far vacillare tutto.

Non volevo affrontarlo adesso, anche se erano anni che stavo ripetendo la stessa frase quando avrei dovuto smettere e prendere in mano realmente la situazione per quella che era.

Ora come ora però, l'unica cosa che avrei cercato di evitare finché sarei rimasto in vita, sarebbe stata quella di rimanere chiuso dentro ad una stanza con Shannon Leto.













   
 
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