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Autore: keeponfeelingbetter_    29/06/2012    4 recensioni
pov Harry-
-io .... io Louis, non ce la faccio. Ho bisogno di vedera, di sentirla. Ti prego dimmi come devo fare- dissi prendendomi a testa fra le mani esasperato.
-Devi lasciarle tempo- disse Lou con la voce ridotta ad un sussurro.
-ne ha avuto abbastanza- sbottai incazzato.
Una lampadina si accese nella mia testa. Forse ...
-la finestra- esclamai balzando in piedi.
-la finestra? ma cosa centra? Harry, dimmi che non hai fumato erba!- disse il mio migliore amico serio.
-ma che erba IDIOTA! Dicevo, la fnestra che c'è in camera di Mel, forse se è aperta, posso arrampicarmi sull'albero e entrare nella sua stanza.- dissi con un piccolo sorriso sulle labbra
-non mi sembra un'idea geniale- esclamò Louis
-non mi interessa, se va, è bene, altrimenti non lo so- dissi già avviandomi alla porta-finestra per uscire in giardino.
Andai sul retro della casa e mi avvicinai all'albero un po' impaurito. 'Oh andiamo Harry, non fare il senza palle' pensai
-bene vecchio mio, tienimi forte- esclamai dandomi subito dopo dello stupido. Ora parlavo anche con gli alberi.
Mi arrampicai cercando di non guardare in basso. Arrivai alla finestra e con un balzo entrai nella stanza. Lo scenario fu raccapricciante
 
Prima ff. Questo pezzo è preso dal capitolo 18.
Spero che la mia storia vi piaccia. :*  
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 Stava appoggiato alla porta d’ingresso dell’hotel. Gli andai vicino e picchiai una mano sulla sua spalla.
-credevo non arrivassi più. Sei una bomba-
Il suo complimento non mi aveva fatta arrossire perché troppo sdolcinato, come lo era stato prima quello di Harry, ma perché troppo sfacciato. Mi irritai un po’.
Mio malgrado gli sorrisi.
Mi prese per mano e ci avviammo ad un auto. Il viaggio fu silenzioso, io guardavo fuori dal finestrino, beandomi del paesaggio di Parigi illuminata.
Arrivammo davanti ad un ristorante elegante, e io mi sentivo tremendamente in imbarazzo.
Ci sedemmo ad un tavolo appartato.
-allora come stai?- chiese lui guardandomi
-bene, tu che hai fatto in questi giorni?-
La voglia di rispondergli ‘seduta’ alla domanda ‘come stai?’ fu troppa, ma mi trattenni.
-ho fatto un po’ di tutto, da organizzare a … -
Non ascoltai più niente, ogni tanto annuivo. Ma quanto parlava? Era peggio di Alice, e nessuno poteva essere peggio di Alice!
Per fortuna arrivò la cameriera che mi salvò da quel ‘bla,bla,bla’. Le avrei fatto una statua di cera.
Mangiammo tranquillamente, dove Ben mi raccontò della sua vita, dei suoi successi, delle star che aveva conosciuto, insomma parlò solo lui. Io non lo ascoltavo e ridevo quando lo faceva lui. Mi stavo annoiando a morte e pensai come sarebbe stato diverso se al suo posto ci fosse stata un’altra persona.
-ti va di andare a fare un passeggiata?-
Mi svegliai dal mio stato comatoso e accettai
Tirai un sospiro di sollievo, non riuscivo a respirare stando in quel ristorante di lusso e poi mi sentivo una strana sensazione addosso. Era come se qualcuno avesse gli occhi puntati fissi su di me, e non erano quelli di Ben.
-sediamoci qui-
Mi accorsi che eravamo poco distante dalla torre Eiffel. Dovevo aspettarmelo.
Accavallai le gambe e il vestito si fece più su. Bennet mi fissava insistentemente le gambe. Quella sensazione di essere osservata si fece più forte tanto che mi guardai intorno. Tutto quello che riuscì a vedere fu una signora con il suo cane e due ragazzi parlare poco distante da me.
-allora Ben, quante ragazze hai avuto?-
Sparai la prima cavolata che mi venne in mente
-precisamente? Non ricordo. Tu?-
-tre, ma durati massimo un mese. Una storia seria ed importante fin ora- dissi abbassando la testa
-ho capito anche con chi. Senti Mel, tu mi piaci, sei belle ed intelligente. Se mi darai una possibilità io potrò farti dimenticare di lui, ne sono sicuro. Ho intenzioni serie-
Intenzioni serie? Ma se nemmeno mi conosceva.
-voglio farti dimenticare Styles!-
Lo guardavo senza dire niente.
-lasciati andare-
Mi mise una mano dietro il collo per avvicinarmi a lui.
Non capivo più niente, le mie labbra sfiorarono le sue. Subito dopo però sentì che venne strattonato e quando riaprì gli occhi, lo vidi con il naso sanguinante e a terra.
Alzai lo sguardo e c’era Harry che teneva una mano stretta a pugno.
-che cazzo hai fatto?- urlai avvicinandomi a Ben
-quello che avrei dovuto fare sin dall’inizio. Ti avevo avvisato brutto bastardo-
Ben si alzò da terra e andò a un palmo dal naso di Harry che era poco più alto di lui.
Tirai Harry dal maglioncino che indossava e lo allontanai, mettendomi tra i due. Chiamai un taxi mentre guardavo Harry furiosa.
-forse è meglio che tu vada a casa Ben- dissi fredda
-non ti lascio da sola con lui-
-non sono una bambina, e per la cronaca NON BACIO AL PRIMO APPUNTAMENTO- gli urlai nell’orecchio.
Bene, la sfuriata era arrivata
-volevo solo aiutarti-
-volevi solo aiutar … ma che cazzo hai in quella testa? Sai a mala pena come sono andati i fatti, hai parlato praticamente solo tu stasera e non mi hai chiesto niente. Te lo dico io cosa volevo fare, volevi solo portarmi a letto-
Una nuova consapevolezza incominciò a farsi spazio nella mia testa.
-forse- rispose
Sgranai gli occhi e sentì Harry muoversi dietro di me. Gli presi un polso bloccandolo.
-va via-
Si mise nella sua macchina e sparì.
Mi massaggiai le tempie.
-prendi il taxi e vai all’albergo- dissi rivolta a Harry
-non ti lascio qui da sola-
-prenderò un altro taxi va bene?-
-aspetto con te- disse toccandosi la mano con cui evidentemente aveva preso a pugni Bennet
-entra- dissi indicandogli il taxi e seguendolo
-mi dispiace- sussurrò
-non ho detto che potevi parlarmi-
Voltai la testa dalla parte del finestrino mordendomi la lingua
Arrivammo all’albergo e mi precipitai nella mia stanza.
-aspetta-
Mi bloccò da un polso.
-cosa?-
-ti prego ascoltami-
-se ti ascolto, mi lascerai in pace?-
-forse-
Quella risposta mi fece sorridere appena e per paura che potesse vederlo, mi voltai verso la porta della mia stanza aprendola.
Ci sedemmo sul letto.
-avanti parla-
-Mel, non volevo tradirti credimi, anzi fondamentalmente non l’ho fatto. Quel giorno ricevetti una telefonata da Amber, dove diceva di stare male. Si è anche messa a piangere. Non ti dissi niente, per non farti preoccupare, perche lei non significava niente per me. Io avevo finalmente quella che avevo desiderato da tanto, non mi importava di nessun’altra. Dicevo, sono andato al Bar e lei mi ha baciato. Ti giuro amore, non ho sentito niente, e quando sei arrivata tu mi sono sentito il mondo crollarmi addosso. Non ti ho vista per tre giorni e mi mancava l’aria. Tu mi rifiutavi e io mi sentivo ancora di più una merda. Ti ho vista dopo sorridere a quel ‘coso’ e ho pensato che non potevo lasciarti andare per nulla al mondo. Per finire a oggi, quando ho visto che ti ha messo le mani addosso non ci ho visto più. Mel ti prego perdonami, io ti amo. Ma se vuoi sono disposto anche a riaverti come amica, so che è difficile per te, ma ti prego non allontanarmi dalla tua vita-
Mi prese le mani
-non voglio perderti per nessun motivo al mondo-
Finì il suo monologo e si morse le labbra.
Un fiume di lacrime sgorgò dai miei occhi. Lo abbracciai di slancio e piansi bagnandogli la maglia. Lui mi accarezzava i capelli
-sei un cretino stronzo deficiente Styles, ma ti perdono, voglio esserti amica, perchè anche tu mi sei mancato troppo-
-per adesso mi può bastare- disse accarezzandomi una guancia.
Sorrisi riabbracciandolo e gli lasciai un bacio sulla guancia. Ci guardammo negli occhi e io ritrovai la mia casa. Scoppiammo a ridere subito dopo.
-mi fa male la mano-
-questo è il pegno per chi va in giro a picchiare la gente-
-ma l’ho fatto per salvare la mia principessa-
-non ci provare Styles-
Com’era possibile che sembrava come se niente fosse successo? Una sola cosa era cambiata, eravamo ‘amici’. Avrei solo dovuto resistergli. Sapevo già che ci avrebbe provato.
-posso dormire con te stanotte?-
Ecco, come non pensato.
-Harry, gli amici non dormono insieme-
-e chi te lo dice?- si mise sotto le coperte
-va beh ti faccio restare solo perché non ho la forza di sbatterti fuori a calci nel sedere-
Andai in bagno mettendomi la solita maglia lunga che usavo per dormire. Saltai da una parte all’altra emettendo un gridolino non troppo forte per non farlo sentire a Harry.
Tornai in camera constatando che Harry si era spogliato rimanendo solo con un paio di boxer neri. ‘Okay Mel tranquilla, non guardare troppo e mettiti sotto le coperte’ pensai.
Si tuffò sul letto e io alzai un sopracciglio
-stai cercando di sedurmi? Non attacca Harry, siamo amici punto-
-e chi ha detto niente- disse ridacchiando
-buonanotte-
-buonanotte-
Mi abbracciò e stavo per rimproverarlo, ma mi accorsi che stavo tememndamente bene tra le sue braccia.
Per adesso mi basta saperti vicino.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
MY SPACE
E SIAMO ARRIVATI AL PENULTIMOOO
Il prossimo capitolo, sarà un po’ lunghetto.
Aniway, come credete che si concluderà la storia? Si rimetteranno insieme? Sono una grande fan dei lieto fine, ma chissà.
Finalmente Mel si è decisa a perdonarlo e Harry si è dichiarato un’altra volta.
Ben si è tolto dalle scatole yeeeep
 
 
Prima mi è preso un colpo perché è saltato tutto in aria, si è spento il computer e io credevo di dover riscrivere tutto, ma fortunatamente si è salvato da solo. Sapete perché sono morta quasi dallo spavento? Perché mia madre aveva acceso il ferro da stiro. Non sta mai ferma quella donna.
 
 
Dopo le vicissitudini della mia vita quotidiana (?) passiamo ai ringraziamenti
GRAZIE A:
-CHI LA SEGUE (36)
-CHI LA LEGGE
-CHI LA PREFERISCE (25)
-CHI LA RECENSISCE
-CHI LA RICORDA (7)
GRAZIE, GRAZIE GRAZIE.
UN BACIO
-A 

  
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