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Autore: Glowen    14/01/2007    7 recensioni
Un bambino che non vuole dormire, una storia cantata nel vento; Lucius Malfoy, papà improbabile. Malfoy Manor, 1982.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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* Good Night *

Un bambino che non vuole dormire, una storia cantata dal vento; Lucius Malfoy, papà improbabile.

Malfoy Manor, 1982.

**

Lucius Malfoy passeggia per i corridoio di pietra della sua casa, nel sud dell’Inghilterra.

E’ notte fonda ma lui non è ancora andato a letto; è appena tornato a casa da Londra, dove ha incontrato alcuni....colleghi.

Ora comunque non ha voglia di ripensare a quell’incontro.

Sale le grandi scale di pietra, che elegantemente si avvolgono su loro stesse e collegano i saloni del pian terreno con il piano delle camere.

Fa qualche passo nel largo corridoio, quando improvvisamente si blocca.

Una voce di donna, coperta dal rumore del vento, sta cantando una canzone dolce come il canto del mare.

Lucius apre piano la porta alla sua destra e gli occhi gli cadono sulla bella culla imbottita di suo figlio, importata dall’Asia; è vuota.

Draco è tra le braccia di Narcissa, che cammina per la stanza cullandolo e cantando.

Lucius non riesce a capacitarci di quanto sia bella, così delicata mentre il vento che entra dalla portafinestra le sbatte l’elaborata vestaglia. Le sue braccia sembrano incredibilmente fragili introno al corpo paffuto di Draco, ma lei lo sostiene senza difficoltà.

La sua voce è così bella che Lucius quasi si commuove; nessuno ha mai cantato così per lui.

Cissy?” la chiama.

Lei si volta delicatamente, i riccioli biondi seguono il suo movimento.

Rivolge un piccolo sorriso al marito, poi Draco si agita tra le sua braccia e lei torna a cantare.

Lucius avanza nella stanza e gli sembra di essere di troppo, di rompere quell’intesa che madre e figlio hanno creato durante le sue numerose assenze.

Si avvicina alla donna che ama e la guarda ancora; è delicata come un fiore ed elegante come una regina dei tempi perduti.

Lucius sa che ultimamente è anche molto stressata. Da troppe notti non dorme per cullare Draco e spesso non mangia, per far mangiare lui.

Le sue occhiaie sono profonde ma non impediscono al viso sottile di risplendere in tutta la sua delicatezza, e a Lucius sembrano meravigliose.

La guarda ancora; è stanca, esausta ma non lascerà Draco solo nel buio di cui ha tanta paura.

“ E’ andato tutto bene?” gli domanda lei in un sussurro, quando si avvicina.

“ Sei splendida” è l’unica cosa che lui riesce a dire.

Narcissa sorrise e torna a cantare e Lucius pensa che la sua voce potrebbe sostituire un Imperius tanto è magnifica.

“ Dai a me, Draco. Ci penso io” dice l’uomo, facendo per prendere il bambino in braccio.

Lei lo guarda. Draco ha quattordici mesi e da quando è venuto al mondo Lucius non ha ancora fatto un solo gesto paterno.

“ Vai a dormire, ne hai bisogno” sussurra lui prendendo Draco dalle braccia della moglie. Non saprebbe spiegare perchè parla così a bassa voce, ma qualcosa in quell’atmosfera glielo suggerisce.

Narcissa lo guarda e un’ombra di riconoscenza le attraversa i grandi occhi arrossati.

“ Sei sicuro?”

“Vai” dice lui, spingendola verso la porta.

Lei sorride e Lucius pensa che quel sorriso è la cosa più meravigliosa del mondo; passa una mano tra i capelli del figlio poi, delicata come se fluttuasse, esce dalla porta e se la chiude piano alle spalle.

Rimasto solo, Lucius guarda Draco che sta iniziando ad agitarsi.

“ Su, fai il bravo che ora papà ti racconta una storia”

Draco coglie l’ultima parola e felice inizia a ripetere “stoi, stoi, stoia!”

Lucius lo culla un po’, va verso la portafinestra che Narcissa ha lasciato aperta e che spinge nella stanza un vento gelido.

Lucius Malfoy non ne conosce di favole; non gliene hanno mai raccontate.

I suoi non ne hanno mai avuto il tempo e lui non ne ha mai sentito il bisogno.

Ora vorrebbe tanto che ci fosse qualcuno che gliene racconta; quando hai le mani sporche di sangue hai bisogno di sentire che si può viver e ‘felici e contenti’.

“ Allora...tu sai cos’è l’amore, Draco?”

il bambino lo fissa con i grandi occhi azzurri di Narcissa.

“ Te lo racconterò io; e lo farò parlandoti di un ragazzo”

Lucius passeggia avanti e indietro per la terrazza di fuori camera di suo figlio, mentre il vento gelido gli muove la veste.

“ Il ragazzo di cui ti voglio parlare era figlio di una nobile famiglia di maghi purosangue.

Vive in un castello più grande e più lussuoso di questo, ma sua madre non aveva mai cantato una ninnananna per lui.

Era ricco e puro, ogni suo desiderio veniva esaudito ancora prima di essere espresso e la sua camera era piena di giocattoli, uno per ogni assenza dei suoi genitori. Il piccolo principe della nostra storia, crebbe viziato e sicuro di e a undici anni iniziò a frequentare Hogwarts, nella nobile casa di Serpeverde.

Riusciva ad andare benissimo in tutte le materie senza impegnarsi troppo e dedicava il suo tempo ad esercitarsi in Magie molto più utili e avanzate insieme ai suoi amici, ragazzi ricchi e belli quanto lui; erano la compagnia più ambita ed erano il gruppo in cui tutti sognavano di entrare.

Il ragazzo era davvero contento di essere rispettato e amato e non perdeva occasione per mostrare la sua superiorità di sangue e la sua classe innata. Era freddo, superficiale e presuntuoso, una di quelle persone che non chiedono mai. Era così con tutti, con gli amici, con le numerose ragazze che lo circondavano e soprattutto con la sua famiglia, alla quale non aveva mai voluto davvero bene.

Probabilmente sarebbe rimasto per sempre così, se quel giorno non avesse incontrato lei.

Partecipava a un pranzo di Natale a casa di alcuni parenti lontani e passeggiava per il salone da ballo, gremito di gente ed era piuttosto annoiato. Sbuffava in continuazione e si chiedeva se qualcuno dei suoi amici fosse stato invitato.

Si era girato, aveva visto lei e la sua vita era cambiata.

Lei stava dall’altra parte del salone, splendida come una fata nel suo abito bianco, che le fasciava il corpo esile. Aveva un viso pallido, dai lineamenti sottili, e splendidi boccoli biondi che le scendevano sulla schiena. A soli 14 anni, il ragazzo seppe che qualunque cosa avesse fatto si sarebbe innamorato di quella ragazza, presto o tardi che fosse; quello era il suo destino.

Lei era figlia di un’altrettanto nobile e antica famiglia Purosangue e aveva 11 anni. Era stata una bambina brutta e antipatica, con cui il nostro ragazzo non aveva mai voluto giocare. Aveva stretto invece amicizia con sua sorella e quel giorno, nel salone di Villa Carrow, stentò a riconoscere quella fata dagli occhi azzurri per la bambina cicciotella con cui l’avevano obbligato a giocare negli anni prima di Hogwarts.

Lei iniziò la scuola l’anno dopo e non passava giorno senza che il ragazzo le regalasse un fiore o una poesia. Le fece per mesi una corte spietata e i suoi amici sostennero che si era bevuto il cervello e che era diventato irriconoscibile.

Ma ormai lui non poteva stare senza avere quella ragazza. Smania di vincere? Forse all’inizio si.

Forse, abituato ad avere tutto ciò che desiderava, si sentiva offeso dal fatto di non poter avere lei; ma col passare del tempo gli bastava sapere che lei era lì, seduta nella stessa Sala Comune, per stare bene.

Un giorno, qualche anno dopo, il ragazzo rientrò tardi nella Sala Comune e trovò la sua fata addormentata sul divano.

Si sedette al suo fianco e la osservò, decidendo cosa fare. Alla fine non fece niente.

E sai una cosa, Draco? Quello fu il momento che capì d’amarla. Quando passerai la notte a guardare la tua bella dormire e non potrai chiedere nulla di più, allora sarai innamorato.

Entro la fine di quell’anno scolastico, il ragazzo riuscì infine a conquistarla e mentre diventavano una delle coppie più belle della scuola, lui si sentiva incredibilmente completo.

Rimasero insieme anni, lui finì la scuola e iniziò a lavorare per il Ministero, ma si vedevano ogni fine settimana libero a Hogsmeade e spesso lui sgattaiolò in segreto nel castello per poter stare con lei.

Quando anche lei finì la scuola, si fidanzarono ufficialmente ed erano una coppia così..perfetta...che la madre del ragazzo morì dalla felicità il giorno in cui annunciarono il loro imminente matrimonio.

Tutti i conoscenti del ragazzo, dagli amici ai parenti, sostenevano che lui stesse con lei perchè lei era assolutamente splendida ed era tutto ciò che uno come lui potesse desiderare; niente di più falso.

Quel ragazzo è diventato un uomo, un uomo impegnato sul lavoro e impegnato in una nobile causa con il Signore Oscuro e ha trascurato la ragazza che da tanti anni amava e anche loro figlio.

Continuerà a trascurarli per sempre, perchè questo è il suo destino e lui ha compiti a cui non può sottrarsi senza mettere in pericolo loro, le persone a cui tiene di più.

Ma qualunque cosa tu sentirai, Draco, ricordati di questa storia.

Quel ragazzo non farebbe mai nulla che potrebbe ferirla; la ama. La amerà sempre”

Lucius guarda Draco.

Poco prima ha sbadigliato sonoramente e ora dorme.

Gli sorride e lo mette nella culla, chinandosi a lungo per rimboccargli le coperte e cullarlo.

Narcissa Black Malfoy ha la schiena appoggiata contro al muro e una mano davanti alla bocca per impedire ai singhiozzi d riecheggiare per tutto il maniero.

Le lacrime che le scendono dagli occhi spengono la candela che tiene in mano. Pallida come non mai si lascia scivolare lungo al muro, fino a sedersi per terra.

<< Ti amo anch’io, Lucius>>

***

 

Primo esperimento di genere "sdolcinato", applicato ad una coppia che il fanon fa tanto oscura e inaffettiva, e che io immagino come l'esatto contrario.

  
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