One shot cretina. Parto di un pomeriggio di nullafacere.
Abbiate pietà... mi annoiavo.

"Voglio qualcuno che mi ami per finta. Tutti prima dicono di amarmi per davvero e poi fanno come puff il cane."
"Puff il cane?"
"Massì... Puff il cane attraversava la strada, poi passò un auto e... puff il cane."
"Chloè, faceva schifo." Tessy interruppe la passeggiata tre le vie di Seoul per esprimere il suo dissenso.
Lei alzò le spalle: "Sei tu che mi hai chiesto di raccontartela."
"Ritornando all'argomento principale..."
"Sì... sono di nuovo single. Tanto non era un granchè. E baciava da far pena. Ma perchè i principi azzurri sono tutti gay?"
"Prova a travestirti e ad andare ad un gay pride. Magari la trovi lì, l'anima gemella. Guarda... tra una settimana in questo locale danno addirittura una festa in maschera per soli uomini... appassionati alla boy band Super junior  e di età compresa fra i 18 e i 35. Macheccazz...? Ce n'è di gente pazza in giro."
In quel momento, se qualcuno avesse aperto il cranio di Chloè, avrebbe visto delle rotelline steampunk che giravano e facevano muovere degli sbuffanti pistoni.
"Andrò a quella festa."
L'amica sollevò un sopracciglio: "Ti taglierai i capelli?"
"Gli idols li portano anche lunghi ... mi fascerò il seno e prenderò dei pantaloni larghi... tipo quelli alla Aladino che vanno in questo periodo. Solo neri. Con il frac e la fascia. Rossa. No... Viola. No... Blu oceano. Colore del fandom... e la maschera abbinata."
"... In questo momento mi licenzio dal ruolo di tua migliore amica per incarichi troppo gravosi."
"Eddai, non rompere. Vuoi venire anche tu?"
"..."
"Allora è fatta! Andiamo a comprare l'occorrente."

"Sono il conte Draaaaacula. Allora... sono abbastanza sexy?" Chloè appoggiò una spalla allo stipite della porta e incrociò una gamba.
"Oooh... ti farei subito. Ma quella fascia non è un po' troppo stretta? Riesci a respirare?" Tessy guardò allo specchio la sua amica e poi sè stessa, infilata in un completo prugna con una camicia color bronzo e una maschera piumata nera e bronzo.
"Al massimo svengo tra le braccia di qualcuno. Dai, siamo in ritardo." E fece svolazzare il mantello teatralmente. Tessy si chiese se si sarebbe anche messa a testa in giù su qualche lampadario, prima di seguirla.
Ed ecco che giunserò al fatidico locale, dove già le precedeva una fila di gente abbastanza nutrita.
Nel senso che erano tutti al di sopra degli 80 kg.
Una volta varcata la porta le due paladine furono investite dal Minuetto di Boccherini e dalla visione di gente che conversava, che mangiava, che ruttava, che pomiciava, che camminava... chissà dove si trovava l'organizzatore?
Tessy fermò un ossigenato con una fossetta sulla guancia sinistra: "Mi scusi... l'organizzatore dov'è?"
"Non lo so." Il suo sorriso si allargò: "Nessuno lo sa. E' questo il bello."
"Ok. Grazie." Si voltò come una molla verso Chloè: "Appuntamenti al buio! Ecco perchè è stata organizzata 'sta cosa. E ancora non capisco perchè bisogna essere per forza appassionati ai Super Junior."
"Forse perchè chi ha organizzato è uno di loro." Le strizzò l'occhio il biondo.
"Ahahahahhahaha! Bella questa... sì. E io ho uno yacht di 36 m. Vai a fantasticare da un'altra part... Chloè!"
Illuminazione divina!
Che folgorò Tessy sulla via di Damasco (?) e la fece svenire.
Chloè la afferrò al volo e un nugolo di uomini la attorniò come piccioni in piazza Duomo per farla rinvenire, escludendo Chloè dai soccorsi.
"Ehi! Lasciatelo stare! Cavallette."
Nulla da fare. Tessy: sparita.
Il ragazzo appena conosciuto, in tutto questo, stava fissando un punto indeterminato dietro Chloè.
"Lui non si sta divertendo... E' decisamente a disagio."
Chloè si voltò e rimase fulminata.
Il ragazzo che si muoveva elegantemente nella sala aveva i capelli bruni di media lunghezza, un delicato viso affilato e delle labbra sottili, che erano visibilmente infastidite.
Era bellissimo.
"Come si chiama?" Articolò con difficoltà la giovane.
"Eeeh... è un mistero. Perchè non vai a chiederglielo?"
Senza nemmeno rispondergli Chloè si diresse verso la sua preda e, una volta raggiunto, fece finta di scivolare vicino a lui. "Ooops. Stavo cadendo... eheh... scusa"
"Non fa nulla... " Lui diede una mano alla ragazza e si voltò dall'altra parte.
Lei ritornò alla carica: "Come ti chiami?"
"Mistero... Nessuno lo sa." Rispose svogliatamente.
"Bene. Siamo in due. Ricordi Donghae dei Super Junior, sai? La somiglianza è impressionante... forse te lo dicono in tanti..."
"Eeeh... già. Per fortuna me lo dico tutte le mattine appena mi sveglio."
"Per fortuna? Beh... Devi essere richiestissimo per questo."
"Fin troppo. Perchè non vai da quel ragazzo biondo lassù? Lui ha l'aria di divertirsi un mondo."
"Perchè lui mi ha mandato qui da te."
"Ah... bene. Digli che Donghae sbaracca. Me ne vado..."
Chloè si ridiresse verso il biondo, che solo ora si rendeva conto assomigliasse al leader dei Super Junior. Coincidenze? No... le coincidenze non esistono.
Tipo che sembra Donghae + Tipo che assomiglia a Leeteuk + Invitati tutti E.L.F + Tessy che sviene colta da illuminazione...
"Questo posto è peggio di un raduno di hippie."
Raggiunto il punnto d'arrivo: "Donghae ha detto di dirti che sbaracca."
"Nel senso che si spoglia?" La guardò interessato.
"Penso nel senso che se ne stia andando."
"Aaah... capito... Se ne va?? Come se ne va? E tu come fai a sapere il suo nome? Gli avevo ordinato di far rimanere segreta la nostra identità."
"Lui è quello vero?"
"Sì che è quello vero miseriaccia! Oops... non lo sapevi?" Orrore! Leeteuk già immaginava le orde di fan che si riversavano su di lui e lo calpestavano, e lo abbracciavano, e gli sgualcivano i vestiti...
"No. Quindi tu sei..."
"Un babbuino!" E si fiondò al piano di sotto per andare a recuperare Donghae.
"Hae, sbaracciamo! Codice rosso... la nostra copertura è saltata."
"Tanto io me ne stavo già andando."
"SJ modalità ninja! Usiamo la porta sul retro."
"SONO DONGHAE E LEETEUK!"
L'orribil grido squarciò l'aere.
Mille e più occhi si conficcarono come dolenti spilli nel volto dei pueri.
Si levò dalle gole il sinistro srtidio di giubilo e perverso godimento.
"Cazzo." replicò Leeteuk sempre con il sorriso.
"CORRIIIIIIIIII!" E Donghae si fiondò verso la prima uscita che trovava, seguito dal coraggioso compagno. Aprirono una breccia nell'oceano** di gente che si stagliava dinnanzi a loro come uno tsunami, un'onda pericolosa che avrebbe scaricato tutta la sua potenza devanstante sui due idols.
Si riversarono persino in strada, per rincorrerli.
Ah, che dura vita, quella dell'idol.