Oggi è il mio primo giorno di scuola nella mia nuova scuola. Sono Francesca, ho 16 anni, sono nata ad Holmes Chapel e ora vivo a Londra, l’unico ricordo che ho di quel posto è lui: Harry Styles, era il mio migliore amico, ricordo ancora quando ci incontrammo… Flash back: -mamma,mamma, aiutami non so scendere più- sono bloccata sopra lo scivolo e ho paura di scivolare, chiamo mamma ma lei non mi risponde ad un certo punto un bambino di circa 7 anni, grande quanto me che mi si avvicina. -vuoi una mano?-che vergogna, ho sette anni e non so scendere da uno scivolo?-non preoccuparti ci sono io ti prendo io se cadi- mi disse e da allora era il mio migliore amico. Fine flash back: si era trasferito 4 anni dopo quando entrambi avevamo 11 anni, nei primi mesi ci sentivamo sempre giorno e notte poi perdemmo l’abitudine e ora non avevo idea di dove fosse, ogni tanto mi domandavo come era stato il suo primo bacio? Se l’aveva già avuto? Se era fidanzato? Se si era trovato degli amici? Ancora mi ricordo dei suoi bellissimi occhi verdi e dei suoi capelli riccissimi con i quali giocavo sempre. Vorrei incontrarlo ogni tanto anche semplicemente per un suo sguardo, quello sguardo che mi faceva sentire bene quando andavo da lui piangendo perché i miei avevano litigato di nuovo, e lui era sempre lì anche se era piccolo e aveva voglia di giocare a calcio magari, lui mi ascoltava, mi cantava la ninna nanna e mi aiutava a scendere dallo scivolo alle elementari tutti mi prendevano in giro perché i miei genitori erano separati e mio padre si era risposato con una donna con la quale aveva avuto due gemelline, lui mi consolava e mi diceva che dato che papà non c’era sarebbe potuto diventare lui l’uomo della mia vita e io ci credevo e mi addormentavo con questo pensiero ogni notte e lo faccio tutt’ora. Harry è sempre stato l’unico mio amico fidato, tutti gli altri avevano sempre qualcosa da dire su di me e sulla mia famiglia. quando si trasferì ricordo che non mangiai per due settimane, e stavo solo con i miei gatti perché mi facevano pensare a lui, lui adora i gatti e io da quando se ne era andato ne avevo comprati 4, quattro magnifici gattini… -Francesca sei pronta?- mi gridava mia mamma, quella mattina sarei arrivata nella mia nuova scuola a Londra, io vivo da sola con mia madre e i gatti, di mio padre ne parlo sempre meno, adesso lui aveva una famiglia grande lui, Adrienne (la sua nuova moglie), Giulia e Viola (le due gemelle) e Spot il cane; la dichiarazione ufficiale del nostro fallimento. Il mio non era un padre di quelli che ti porta in pizzeria, a prendere un gelato e neanche uno di quelli che urlavano “quella è la mia bambina”. Lui a casa sembrava un’ospite, uno che molto probabilmente da un momento all’altro ti chiederà il conto della camera e se ne andrà, e così fece, non scorderò mai quel giorno che decise di abbandonarci mi disse esattamente così: “Non piangere,fai la brava anche se vivrò con altre 2 bambine non vuol dire che non sarò il tuo papà” che a casa mia vuol dire “coraggio, non essere egoista dai il tuo papà anche ad altre bambine”. Erano le 8:00 e sto per varcare il cancello della mia nuova scuola quella che mi cambierà la vita per sempre, desideravo solo una cosa e poi tutto sarebbe stato perfetto, volevo Harry vicino a me come alle scuole elementari quando mi asciugava le lacrime oppure piangeva direttamente insieme a me per non farmi sentire sola, Harry il mio Harry, quello che se non c’era lui il vaccino non lo facevo, quello che mi accompagnava ai saggi di danza quando papà non si presentava, quello che era nei miei sogni tutte le notti da quando si era trasferito. Lui non mi aveva abbandonata quel giorno, quando si trasferì mi disse, non preoccuparti io lo so che un giorno ci rincontreremo e la mia promessa verrà mantenuta, sarò l’unico uomo della tua vita e prenderò il posto che non è mai stato occupato dal tuo papà. Io ci speravo ancora magari un giorno lui sarebbe potuto essere qui con me. La campanella suonò e la mia nuova vita stava per iniziare, un ragazzo riccio con gli occhi verdi mi si avvicinò e disse: “vuoi una mano?”… Harry c’era era li con me, era sempre stato con me. 10 anni dopo… Ho ripreso questo vecchio diario dalla vecchia soffitta di casa mia, quanti ricordi, quante lacrime, quante sofferenze e quante risate su questo diario, ogni pagina è incorniciata da un “Ciao a presto”, erano 10 anni ormai che non lo prendevo per scriverci, mi sembrava questo il momento più adatto… Caro diario, si sono sempre io Francesca, con la differenza che adesso ho 26 anni e la mia vita è cambiata di nuovo, e non vedevo l’ora che tutto questo succedesse, pensare che l’ultima volta che ti scrissi avevo 16 anni e avevo ritrovato Harry nella mia nuova scuola ed ero la persona più felice del mondo si ti dissi proprio così, be’ non era vero ora sono la persona più felice del mondo, da quel giorno di 10 anni fa non ho mai smesso di sognare, perché uno dei miei sogni più grandi si era realizzato, Harry era tornato da me per compiere la sua promessa, sono andata a studiare alla London accademy ballet e sono diventata prima ballerina, ho conosciuto 4 ragazzi magnifici: Liam, Niall, Louis e Zayn che sono diventati la mia vita, mi sto per sposare con Harry che ora diventerà a tutti gli effetti l’uomo della mia vita e sono contenta, contentissima, infine ora so per certo che non sarò mai sola o forse non lo sono mai stata, da quasi 9 mesi vive dentro di me un bimbo o una bimba chissà, si esatto sto per diventare mamma e la mia vita è magnifica, hai presente papà ecco non ci siamo mai più sentiti da quando ho varcato la soglia di quella scuola mai più una chiamata né un messaggio, poco tempo fa ero venuta a sapere che era scappato con un gruppo musicale che si era creato lasciando Adrienne e le gemelle da sole così adesso anche loro vivono qui con noi o meglio con mamma, perché io vivo con Harry e gli altri in una mega villa al centro di Londra, ieri sono stata al parco con Harry e ti posso confidare un segreto? Ho ancora paura di scendere dallo scivolo, ma Harry è li ad aiutarmi come quando avevamo 7 anni, ora ti lascio credo che sia arrivato il momento di andare in ospedale, vado a far nascere la nostra piccola o piccolo, esatto non ho voluto sapere il sesso adesso scappo credo sia arrivato il momento….. Ciao a presto (magari la prossima volta che ti scriverò starò diventando nonna) sempre tua Francesca.