Ciao Ed,

so che, molto probabilmente, tu non leggerai queste parole che sto scrivendo per te.

Non m’importa.

Volevo raccontarti un po’ di cose, dirtene altre che per me sono davvero, davvero importanti e che tu devi sapere per forza.

Ti conosco da poco, molto poco. Quand’è che è uscita Cold Coffee? Beh, da allora.

Un pomeriggio, mentre stavo su twitter, una mia amica ha voluto che la ascoltassi. Questa mia amica mi fa ascoltare davvero troppe canzoni, quindi non l’avevo nemmeno fatto. Dopo un’ora, forse due, mi sono detta: «Vabbè dai, perché non sentirla? Che mi costa?».

Ho preso la decisione migliore della mia vita.

Dopo un minuto che la ascoltavo, mi ero già innamorata.

Ed, credimi quando ti dico che hai cambiato la mia vita.

Sai cos’è? Oggi è il 25 giugno e io sto scrivendo queste cose così stupide per te, la notte del mio compleanno, senza riuscire a mettere tutto ciò che vorrei qui, per iscritto, perché ho così paura di non riuscire a incontrarti o ad averti vicino a me che mi tremano le mani.

Sai che ore sono? L’1.52 di mattina.

E io sono una folle.

Dopo Cold Coffee, ho cominciato ad essere interessata a “questo ragazzo mezzo irlandese”, come ti chiamavo prima. Ho scaricato tutta la tua discografia, e ho cominciato a sentire le tue canzoni ogni sera.

Lentamente, notavo che le tue canzoni accendevano qualcosa di strano in me, qualcosa che non ho sentito mai.

Senza nemmeno rendermene conto, collegavo ogni tua canzone con i miei stati d’animo. Lo faccio anche adesso.

La sera che mi sono addormentata cullata da This, ti ho sognato.

Ho sognato che tu mi guardavi negli occhi e mi dicevi che eri mio.

La mattina dopo ero completamente frastornata, e credimi quando ti dico che a me, queste cose, non sono mai capitate.

E credimi quando ti dico che ti amo, Ed.

Sappi che non sono una di quelle ragazze che si fidanza e si innamora così, su due piedi.

Io non ho mai amato nessuno. Non ho mai, mai provato amore verso qualcuno. Questo te lo giuro su di me.

Ogni tua parola mi fa innamorare di te un po’ in più.

Non credo mi passerà in fretta, Ed.

So che non dovrei nutrire false speranze, non dovrei proprio, ma so che tu non leggerai questa specie di lettera e io starò male, male, male.

Ma almeno ci avrò provato.

Non potevo di certo sprecare la mia unica possibilità di vederti.

Ti amo Ed, e volevo dirti grazie.

Grazie di esistere.

Grazie di aver cambiato e stravolto totalmente la mia vita.

Non voglio che tu non legga questa lettera perché è troppo lunga, per questo la finisco qui.

Ci sarò sempre per te, come tu ci sarai sempre per me, anche se non lo sai.

T’amo.

Benedetta.

Su Twitter @BenedettaMingio,

non voglio che tu mi segua, se non te lo dice il cuore.