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Autore: 0Faith0    15/01/2007    3 recensioni
Due cuori che battono, un anima sola per sempre
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

I'm so tired of being here
Suppressed by all my childish fears
These wounds won't seem to heal
This pain is just too real
There's just too much that time cannot erase

Le coincidenze non esistono, impara…
Tutto ciò che supponi sia opera del Caso,
è un accordo del Fato.
Allunga le tue mani, accogli ciò che attendi,
E vedrai…vedrai che sarà diverso.

Stazione di Kings-Cross, binario 9 e ¾. Ginny Weasley percorre il corridoio assieme a Ron, Hermione ed Harry. Si affrettano, per trovare, come solito fare, uno scompartimento libero. Nella sua mente vagano mille pensieri. E’ contenta, il negozio dei suoi fratelli gemelli Fred e George, va a gonfie vele, suo padre ha ricevuto la promozione, finalmente la sua famiglia può permettersi vestiti e libri come tutti gli altri, non più di seconda mano. Salgono sul treno e in fondo alla corsia trovano uno scompartimento vuoto, non sanno che proprio dietro di loro si sono seduti appena pochi attimi più tardi i ragazzi da loro più odiati. Ginny, seduta vicino al finestrino, si sente però opprimere. E’ veramente felice? No, si dice lei. “no che non sono felice! Mi ha mai amato qualcuno? Ho mai avuto il modo di amare davvero qualcuno? Harry era solo una cotta, non si poteva certo definire amore” Fa caldo, ha bisogno di una boccata d’aria.
Nel frattempo nello scompartimento posteriore un ragazzo, magro, i cui muscoli durante l’estate sono aumentati e ora può esibire la sua schiena scolpita e i bicipiti delle braccia, vantandosi di quella sua “forza”. E’ stanco di sentire i pettegolezzi, i commenti di quell’oca che gli è sempre al seguito, talmente brutta poi…e vedere le facce di quegli idioti che gli fanno, come dice Potter, sempre da guardie del corpo. Tira fuori un pacchetto di sigarette, n’estrae una ed esce. Si appoggia alla porta di due scompartimenti più avanti e con un incantesimo (-incendio-) accende. Si apre la porta davanti a lui, n’esce una ragazza di 15 anni, dagli occhi verdi, chiari e luminosi, e i capelli, vistosamente rossi. Guarda innanzi a se e lo vede, gli occhi grigi e inespressivi, i capelli biondissimi che gli ricadono ai lati del viso.
–Malfoy! Che piacere vederti!- gli disse Ginny con sarcasmo. –Non per me Weasley! A proposito hai ringraziato il tuo fidanzatino Potter per aver spedito mio padre in quella fogna d’Azkaban?- era terribile! La ragazza non capiva come quello riuscisse a farla infuriare in quel modo!
–Harry non è il mio ragazzo! Tuo padre meritava di andare in prigione! E’ un maledettissimo mangiamorte!- nonostante la rabbia non alzava la voce. Non voleva che i suoi compagni di scompartimento uscissero per “soccorrerla” quando sapeva benissimo arrangiarsi. Poi aggiunse con tono bassissimo, parlando quasi con se stessa, tanto che Draco non sentì -…e tu lo sai meglio di me, Malfoy- lui che non la stava guardando sentì un borbottio –Hai detto qualcosa Weasley?- -No. Da quand’è che fumi?- chiese bruscamente –Che ti frega?- Che maleducato! –Niente, era una domanda così…- -Allora cerca di usare la tua boccaccia per qualcosa di più importante!- Questo era troppo –Brutto stupido schifoso perfido mang…-
Draco le mise una mano sulla bocca, su quella morbida bocca rosea e con un braccio le attorniò la vita. Rise di gusto, nel vederla lì davanti a se guardarlo con odio indescrivibile, impotente, cercando di liberarsi da quella morsa. –Sei troppo debole Weasley. E’ davvero un peccato sai? Mi costa dirlo, ma sei davvero bella, un bocconcino come te sarebbe stato bene tra i Serpeverde, ma sei debole, e noi non possiamo permetterci di avere delle persone così nella nostra potente casa…no, no…Argh!- Ginny gli aveva assestato un calcio ben diretto sullo stinco –Serpeverde potente? Ma non farmi ridere! Siete solo degli sporchi vigliacchi, non mi stupirei se diventassi anche tu un mangiamorte! Abbastanza orgoglioso e sciocco da diventarlo!-
Fece per aprire la porta poi si voltò e con espressione compassionevole guardandolo negli occhi disse –Anche se spero che ti schiererai dalla parte dei buoni- dopodiché entrò sbattendogli la porta in faccia.
Draco era rimasto esterrefatto. Che cosa significava “Anche se spero che ti schiererai dalla parte dei buoni”? Con quegli occhi poi! Come se il solo pensiero che lui sarebbe potuto diventare mangiamorte la sconvolgesse.

***
Nella sala grande si udivano mille voci, insegnanti, ragazzi, persino i fantasmi, tutti si abbuffavano, dopo lo Smistamento iniziato con Appleleaf Jessica (Corvonero) e terminando con Veluchien Timothy (Serpeverde). Alla fine del banchetto, Silente si alzò in piedi –So che siete stanchi e con le pance piene, ma devo comunicarvi una decisione presa da tutto il corpo dei docenti. Quest’anno, ci sarà il ballo d’inverno. Potranno parteciparvi, solo e soltanto studenti che frequentano dal 4^ al 7^ anno- nella sala si sollevarono molti –Oh…!- di delusione da parte degli studenti del 1, 2 e 3^ anno. –Sono dispiaciuto, ma questo è stato deciso. Ed ora Buonanotte a tutti!- La mattina seguente iniziarono le lezioni, Ginny si dirigeva verso l’aula di Trasfigurazione ed uno studente, più grande di lei le andò a sbattere contro –Hey!- Malfoy. La guardò male e poi entrò nella classe del professor Vitius. Fu una giornata davvero pesante per la giovane Grifondoro. Compiti di trasfigurazione per il giorno dopo, una ricerca di Erbologia per la settima seguente, tema sulla corretta composizione della Bevanda della Pace per Piton, più allenamento di Quidditch la sera stessa. Harry era diventato caposquadra, lei era una cacciatrice, Ron come dall’anno passato era il portiere. Alle 17.30 prese la sua scopa nuova (una Tornado 1000) e raggiunse il campo da Quidditch. Quando arrivò i suoi compagni si stavano già allenando, li guardava volare sopra al campo verde. Salì sulla sua scopa e si precipitò da Harry. Primo giorno e già in ritardo. Si sentiva uno straccio, possibile che non le andasse una cosa per il verso giusto? –Harry, io…scusami, ma ho avuto un contrattempo!- il ragazzo si girò e inaspettatamente le sorrise –Non preoccuparti, è tutto a posto. Non abbiamo ancora cominciato- le passò la pluffa e fece segno a Ron di prepararsi, Ginny alzò la palla all’altezza dei suoi occhi e decise di eseguire una finta. La mise sotto il braccio e a tutta velocità partì verso il palo di sinistra, Ron si spostò, e Ginny si mosse con una manovra pericolosa ma efficace e lanciò la pluffa nell’anello centrale. Eh Goal! Harry nel frattempo si allenava col boccino e i due battitori con i bolidi con colpi via, via sempre più potenti. L’allenamento durò circa un’ora, poi tutti stanchi e sudati entrarono nello spogliatoio correndo alle docce. A cena, la squadra di Grifondoro si abbuffava come non mai e tra un boccone e l’altro, il cercatore nonché caposquadra decideva quante volte alla settimana si sarebbero allenati. Finita la cena ognuno andò nel proprio dormitorio felice di appoggiare la testa su un morbido e caldo cuscino e infilarsi sotto le coperte. Una Grifondoro però uscì dal dormitorio per farsi un giro notturno. Lo scorso anno a Hogwarts, quando si sentiva sola andava in cima alla torre Est, dove c’era un balconcino che si affacciava sul lago e si vedeva persino la capanna di Hagrid, quindi si diresse lì. Aprì la porticina in legno e allungò la testa all’interno, c’era qualcuno, ma non era né un insegnante, né gazza e neanche la sua spelacchiata gatta Mrs Purr. Era uno studente, che si sporgeva sul balconcino guardando la liscia acqua del lago, increspata tal volta da un soffio di vento. Il ragazzo si sporse di più, e ancora di più…Oh no! Era scivolato e ora era appeso all’inferriata con una sola mano. Ginny finalmente riuscì a guardarlo in volto, era Draco Malfoy; egli non aveva emesso nemmeno un suono, non aveva urlato, non aveva chiesto aiuto, semplicemente era diventato più pallido del solito e guardava verso il basso con terrore dipinto in viso. “Cosa faccio? Non posso lasciarlo lì, equivarrebbe ad omicidio!” pensava la ragazza, finché non si decise, corse avanti e gli afferrò la mano, che sudata dalla paura stava pian piano lasciando la presa all’inizio salda. –Malfoy! Dammi l’altra mano! Presto!- urlava Ginny. Draco ubbidì e non appena riuscì a tirarlo su, ella si ritrovò a terra, abbracciata a lui, poteva sentire i suoi muscoli, e i loro nasi si sfioravano, per un momento si fissarono negli occhi, poi Draco si alzò e corse via, senza una parola. Ginny raccolse il suo mantello blu e tornò alla sua sala comune. Sobbalzò quando vide suo fratello, Ron, Hermione ed Harry seduti sulle poltrone davanti al camino. –Ginny! Dove sei stata?- chiese il rosso. Ella fece per andare di sopra nella sua stanza, ma Hermione la fermò –Ginny, tutto bene? Vieni qua dai!- Allora si andò a sedere di fianco a lei, ma non rispose ugualmente. –Allora dove sei stata?- insisté Ron –Ma, a fare un giro, niente di speciale- arrossì ed Hermione se n’accorse –Ginny, la verità…- la rossa sbuffò e poi disse –Ho incontrato Malfoy- -Incontrato in che senso?!?- chiesero Ron ed Hermione all’unisono arrossendo violentemente –Ehm, beh…sono andata fino alla torre est, lì ho visto che c’era qualcuno, Malfoy, si sporgeva sul balconcino e guardava di sotto. Ad un certo punto è scivolato ed è rimasto appeso con una mano sola…e io, insomma, l’ho salvato- a quest’affermazione Ron sembrava stesse per scoppiare –Hai fatto cosa?!? Lui è Malfoy Ginny!! Probabilmente diventerà uno schifosissimo Mangiamorte tra poco più di due anni!-
-Lo so Ron! Ma tu che avresti fatto?!? Lo avresti lasciato lì, a guardarlo mentre scivola a mano a mano, e quando fosse caduto giù, cosa avresti fatto? Ti saresti messo a ridere e gli avresti detto “Ben ti sta!!”?!?- Ginny si alzò facendo cadere la poltrona, e con il volto tra le mani fuggì in camera furiosa. Si buttò sul letto piangendo silenziosa, ma in realtà avrebbe voluto gridare al mondo quanto soffriva. “Perché Malfoy non mi ha neanche ringraziata? Io gli salvo la vita e lui mi ripaga così? E quello stupido di mio fratello che non capisce mai un accidente!”. In un’altra parte del castello, Draco sdraiato sul suo letto rifletteva sull’accaduto, pensava che avrebbe potuto almeno ringraziarla, il minimo…ma era talmente imbarazzato e spaventato che non sarebbe riuscito a parlare, erano stati per un attimo così vicini! Pensò che doveva assolutamente parlarle, non solo per dirle grazie, ma anche per chiederle di non farne parola con nessuno, poi stanco piombò nel sonno. A colazione, Ginny ricevette una lettera da un gufo grigio, che non aveva mai visto, comunque gli sfilò la lettera dalla zampa e lesse il breve messaggio:
“Incontriamoci alla torre est alle 17.30. D.M” D.M? Una sola persona poteva essere, che tra l’altro gli chiedeva di incontrarsi alla torre est: Draco Malfoy. Si girò verso di lui che incontrando il suo sguardo annuì per poi tornare a concentrarsi sulle sua uova e pancetta. La ragazza passò tutto il giorno a chiedersi per che accidente gli avesse chiesto di vederla, naturalmente sperava la ringraziasse, ma se non fosse stato così? Alle 17.00 Ginny si stava vestendo, niente di particolare, dei jeans e una felpa bianca con due fasce rosa verticali sulle maniche, quando Hermione entrò in camera.
–Ginny…ehm, volevo chiederti una cosa…è successo qualcos’altro dopo che hai salvato Malfoy?- Ginny sorrise. La sera prima si era fregata da sola, era arrossita –Si, involontariamente, dopo che l’ho tirato su, me lo sono trovata sopra di me- Hermione annuì –E cos’hai provato quando l’hai salvato?- chiese fissando il pavimento –So che non è qui che vuoi arrivare. Prova a pensare, tu cosa avresti fatto!?- detto questo uscì dalla stanza sbattendo la porta e s’incamminò alla torre est. Quando arrivò Draco non c’era, lei pensò che stava sicuramente per arrivare, dopotutto l’aveva cercata lui. Attese 20, 30 minuti, e il ragazzo non si era ancora visto, così credendo di essere stata presa in giro aprì la porticina in legno e si trovò di fronte a Draco –Finalmente! Tu mi cerchi e io sono quella che deve aspettare?!-
Egli entrò con in bocca una sigaretta e con la mano giocherellava distrattamente con un accendino d’argento –Ho avuto un piccolissimo incidente di percorso Weasley- Ginny si sedette sul divanetto in pelle verde in fondo alla stanza e lo guardava con attesa –Allora Malfoy? Perché mi hai voluta vedere?- La guardò con i suoi occhi grigio-azzurri e Ginny distolse lo sguardo imbarazzata “Perché mi guarda così? Perché si comporta in questo modo?”
–Ieri sera…sono venuto qui per pensare, e un qualcosa che si muoveva ha colpito la mia attenzione. Così mi sono sporto sempre di più e alla fine… sono scivolato- deglutì –Avrei voluto ringraziarti, ma ero spaventato, le parole non volevano uscirmi di bocca…capisci? Mi dispiace…- Ginny scosse la testa –No, ti capisco…devo confessarti che ho provato una sensazione strana quando mi sei caduto sopra- Draco prese un colorito roseo –Beh anch’io, forse perché ero un po’ rigido, comunque devo chiederti di tenere la bocca chiusa su questa storia, va bene?- Ginny abbassò la testa, poi con uno scatto si alzò e mettendosi di fronte a lui (era più bassa di qualche centimetro) gli disse acida: - immaginavo che eri qui che volevi arrivare Malfoy! Non te ne importa un accidente se ti ho salvato, i tuoi ringraziamenti e le tue scuse erano false! A te importa soltanto salvarti la faccia, non è così?- e senza aspettare risposta se n’andò delusa. Come aveva potuto essere così insensibile? E pensare che le aveva persino rivelato di aver avvertito qualcosa di strano quando si erano involontariamente abbracciati! La mattina seguente indossò l’uniforme e prendendo la borsa nuova, già preparata con i libri la sera prima, si avviò alla Sala Grande per far colazione.
Entrando incrociò lo sguardo di Draco che con un ghigno divertito la salutò –Weasley! Che piacere incontrarla così presto!- Ginny continuò a camminare sussurrando qualcosa tipo “Vai al diavolo verme!”. Stava per sedersi di fianco ad Hermione, quando un gruppo di ragazze di Corvonero e Tassorosso l’afferrarono –Frequenti Malfoy?- chiese una, eccitata –No, è solo un verme schifoso- si girò per sedersi, quando una di loro, dai capelli lisci castano chiaro e gli occhi nocciola le fece un’altra domanda sempre con tono eccitato, cose che le fece sembrare più che ragazze un gruppo di oche –Ma ti ha salutato! Siete amici! Sei amica del ragazzo più bello della scuola!- Ginny assunse un’espressione disgustata, con uno strattone portò via il braccio a quelle ragazze e rispose con un sorriso sarcastico –Amica di Draco Malfoy io non la sarò neanche se mi seppellissero nella sua tomba- detto questo si sedette, si versò del succo di zucca nel calice e mise delle fettine di pancetta nel piatto. Legò i capelli in un morbido chignon che le lasciava due ciocche ai lati del volto e guardando seriamente Hermione, Harry e Ron chiese –Cos’è questa storia di Malfoy? Il più bello della scuola?!?- I tre si guardarono in modo strano ed Hermione rispose –Non lo sai? E’ dall’inizio della scuola che le ragazze dal secondo al quinto anno, cioè il tuo muoiono letteralmente dietro a…quello. Lui ne gode moltissimo, guardalo un po’!- Si voltarono appena in tempo per vedere Draco, appoggiato ad una colonna con le mani nelle tasche, sorridere e vantarsi con un gruppetto di ragazze, ogni tanto si buttava i capelli lisci e morbidi all’indietro con una mano, ed ogni volta le ragazze lo guardavano sempre più sognanti. Ginny disgustata si girò e pianse, quelle lacrime che non volevano scendere la sera precedente.
  
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