12/09/2011, h 11:43

A volte, si arriva ad un punto tale della propria vita in cui niente ha senso, non ci si sente capiti dalle persone, si vede tutto in nero e ci si chiede "Che diavolo vivo a fare?".
Bene, oggi sono arrivata a questo punto.
E' inutile continuare a vivere, dopo ciò che ho visto, dopo ciò che ho subito, dopo...tutto.
Anche se ho solo 17 anni.

Così, ho deciso.
I tagli sui polsi nemmeno li sento più.
Ho speso molti soldi, in tre anni.
In farmacia. Per cerotti, disinfettanti, ovatta, garze e riduttori di cicatrici.
Quindi, sarebbe inutile.

Darmi fuoco è da escludere in partenza: i miei vicini chiamerebbero i pompieri, appena visto il fumo. Credo.

Annegamento anche: questa orrenda cittadina non è sul mare, non ha fiumi e non ha laghi.
Non ho nemmeno la vasca da bagno, mia madre, l'unica volta che mi ha scoperto i tagli, l'ha fatta togliere: aveva paura che potessi davvero annegarci dentro.
Folgorazione? Con la sfiga che ho, la carica elettrica non sarebbe abbastanza.
Rimangono, quindi, avvelenamento oppure il salto dal terrazzo.

12/09/2011, h17:08

Ho deciso.
Voglio avvelenarmi.
Così nessuno mi vedrà.

I miei sono usciti con la macchina di papà, non torneranno che stasera tardi. Bene.
Il motorino di mio fratello è qui, mentre lui è partito. Benissimo.
Accendo il motorino, il serbatoio del carburante è pieno. Perfetto.
Avvelenamento da monossido di carbonio.

Il garage è piccolo, non mi rimane che chiudere la saracinesca.

Diamine, c'è troppo silenzio.
E se mettessi un po' di musica?
Ma sì.

A heart that’s full up like a landfill
A job that slowly kills you
Bruises that won’t heal

E' inutile continuare a vivere.
Il mio cuore e la mia mente sono pieni di rifiuti. Come una lurida discarica a ridosso di una grande metropoli.
Questo gas, lentamente, mi sta uccidendo.
E le mie ferite non guariranno.
Moriranno con me prima che possano rimarginarsi.
 

You look so tired-happy
Bring down the government
They don’t, they don’t speak for us

Oh che bello, c'è uno specchio.
Sembro felice. Sembro felice, come sempre, del resto.
I tagli, le bruciature, i lividi parlavano al posto mio.
Ma tanto nessuno se ne accorgeva.

Quando papà mi troverà riversa per terra, sarà come se gli avessi rovesciato addosso un secchio d'acqua gelida addosso.
Probabilmente, qualche altra cosa si rovescerà: mamma. Per terra.
Svenirà, ne sono sicura.
Loro non hanno mai pensato per il mio bene.

I’ll take a quiet life
A handshake
Of carbon monoxide

Sto per passare a miglior vita.
Sto stringendo la mano al monossido di carbonio.
Colui che mi sta dolcemente trasportando nell'oblio.

Inizio a stare male.
Devo vomitare.
Mi gira la testa, sento che tra poco mi scoppierà.
Mi accorgo che sto tremando.
Odio tutti.
Ho sonno.
Sto ingoiando una miscela di gas combusti.
Motore a quattro tempi.
Sto morendo per la fase di scarico.
Un atomo di ossigeno e un atomo di carbonio.
Il monossido di carbonio è una molecola composta.

Chissà se sono solo allucinazioni.
Magari tra poco mi sveglio nel mio letto.
Non dire stronzate, lo sai benissimo che stai morendo.
 

-Ci dispiace, signori Olay. Vostra figlia Valerie è morta per avvelenamento da monossido di carbonio. Un suicidio.-

This is my final fit,
My final bellyache with
No alarms and no surprises
No alarms and no surprises
No alarms and no surprises
Please

Angolo autrice: ehm ok, anche questa schifezza è finita! x°D
Dopo un mese e mezzo torno a scrivere. Evviva. :D
Sono tornata un po' sullo stile "classico", un ritorno alle origini. Più o meno. D:
Quest'idea mi frullava per la testa da un bel po'...oggi mi sentivo particolarmente ispirata (e depressa), così mi sono messa all'opera. :33
Lasciatemi un commento, se vi va xD anche se è un "fai schifo datti all'ippica" c:

La canzone citata più volte è "No Surprises" dei Radiohead.