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Autore: Belieberinfinity_    30/06/2012    3 recensioni
Arianna,una sedicenne che vive a Napoli,passa le intere giornate su twitter,sperando che il suo idolo la segua.Dopo ben due anni di prova e speranza,decide di buttare la spugna.Ma,proprio mentre lo pensa,qualcosa le fara' cambiare idea..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 ~Never give up.

Era un giorno come tanti.Mi svegliai,mi lavai,e mi connessi su twitter.

"JustinBieber 3 minuti fa: thanks for all,love you." 

Brividi,brividi ovunque. "L'ha scritto tre minuti fa,sara' ancora connesso.Provo a scrivergli." Scrissi velocemente

un piccolo tweet,semplice."You're my ispiration." Usci' un quadratino blu con scritto "3 nuovi tweet".Sapevo che

non c'era il mio,eppure avevo sempre una piccola parte che sperava ci fosse un mio tweet.Cliccai con la mano


che tremava sul quadratino,e,come al solito,il mio tweet non c'era.Era cosi' fottutamente ingiusto.Perche'

retwittare un "u're hot" e non un "you're my ispiration"?. Mi buttai giu'.Decisi che da quel giorno non avrei mai

piu' scritto un tweet,magari solo uno quando ne sentivo veramente bisogno.Spensi con rabbia il computer e mi

gettai sul letto,accarezzando il cuscino a cerchio con il suo volto sopra. "Non ce la faro' mai,e' inutile continuare

a sperare." 

Gettai nuovamente la testa sul cuscino,facendo un sospiro profondo.

Presi l'ipod con le sue canzoni e mi addormentai.

"Ari,svegliati.Sono le 6 di sera,dai."

"Si,ok."


Mi alzai e mi connessi su twitter.Un tipo mi scrisse un tweet del tipo "Hei ciao bella ,mi segui?:)" Era un tipo

americano,Dalla foto si vedeva che aveva 17 anni.Era abbastanza carino.Lo risposi con un "Certo. :)" e lo

seguii.Mi invio' un messaggio privato dicendo "Ti va di parlare?" Sorrisi,e gli risposi che mi andava

volentieri.Scrissi un tweet pochi minuti dopo,un tweet abbastanza triste.Era riferito a Justin.Ultimamente ne

scrivevo parecchi di tweet tristi riferiti a lui,cosi' il ragazzo mi chiese "C'e' qualcosa che non va?" e dopo parecchi

"no tranquillo,e' tutto ok" gli spiegai tutto.Si rattristi' improvvisamente,e cerco' di incoraggiarmi dicendo che

arrendersi sarebbe stata la cosa peggiore da fare.Era dolcissimo,mi piaceva molto parlare con lui.Era come se ci

conoscessimo da una vita.Poi mi confesso' che era un fan di Justin da parecchio tempo,lo seguiva anche quando

Justin pubblicava video su YouTube e,siccome lui veniva dal Canada,disse che vide anche cantarlo sugli scalini

dell'Avon.Parlammo fino alle sei del mattino,quando poi dovetti staccare perche' sentii che mio padre stava

entrando nella mia camera.Posai tutto velocemente e chiusi gli occhi addormentandomi per davvero.

Il giorno dopo mi svegliai tardissimo,erano tipo le sette di sera,ed era sabato.Dovevo uscire con Charlie,la mia

amica.ma non ne avevo proprio voglia.Mi chiamo' poco dopo.

"Ari,dobbiamo assolutamente vederci,devo raccontarti una cosa."

Era abbastanza euforica,fin troppo direi.Di solito faceva cosi' quando aveva novita' su Justin.

"Dai,spara."

"No,dobbiamo vederci."

"Dammi almeno un indizio." Insistevo.

"No,vediamoci e ti racconto tutto.Non perdere tempo su twitter,preparati in fretta e corri."

Sbuffai e attaccai.Avevo le gambe incrociate,mi guardai intorno.Ero sommersa da occhi color nocciola che mi

fissavano,sbuffai e mi buttai sul letto.

"ARIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII."

Delle urla da matti,perche' non chiamare le persone normalmente?.Cercai di urlare anche io,ma la voce di mia

madre affogava la mia.Sali' sopra tutta infuriata e apri' la porta con troppa forza facendola sbattere contro il

muro.

"Hai per caso bisogno di un amplifon?"

"Se tu non urlassi come una mamma orsa che sta per partorire,forse sentiresti che ti stavo chiedendo cosa

volevi."

Mi guardo' male,sospiro' e continuo' a parlare.

"Charlie ti sta torturando di chiamate.Ha detto che devi muoverti."

"Si,un attimo."

Sbuffai,mi alzai dal letto e andai a prepararmi.Mezz'ora dopo scesi,avvisai mamma che sarei uscita e andai al

parco da Charly.

"Allora?Cosa c'e'?"

"Pronta?"

"Ti muovi?Mi stai facendo venire l'ansia."

Respiro' molto intensamente,sembrava che stava per partorire.La guardai con aria del tipo 'No dico,sei

normale?'.Inizio' ad urlare come un non so cosa,saltellava e tra le urla si sentivano parole del tipo

"JUSTIN..CEL'HO FATTA". La guardai strana.

"Non ci sto capendo niente,siediti e parla chiaro."

"JUSTIN MI HA RETWITTATA."

Era la mia migliore amica,eppure mi sentii il mondo crollare addosso.Come una lama che ti trafigge il cuore.Ma

nello stesso tempo ero felice per lei.Mi alzai e urlai anche io con lei,abbracciandola forte.Era la mia migliore

amica,quel che rendeva felice lei rendeva felice anche me.

Passammo la serata insieme a dei nostri amici che ci raggiunsero dopo.Lo racconto' anche a loro e fecero dei

commenti superflui.come al solito.

Era quasi l'una,ci ritirammo.Quando rientrai mi feci una doccia,indossai il pigiama e piombai subito su twitter.Un

messaggio personale:Joe_Swag.Era ancora quel ragazzo.

J:"Hei,sei in linea?"Lo scrisse mezz'ora prima.

A:"Ora si." Rispose anche lui.Benissimo,era anche lui in linea.

J:"Uh,ciao. :) "

A:"Come butta?"

J:"Tutto ok,e tu?"

A:"mmh.Justin ha retwittato anche la mia migliore amica."

J:"E quindi?."

A:"Dovrei essere felice per lei."

J:"E non lo sei?"

A:"Si lo sono.Cioe',in parte sono felice che lui l'abbia notata.Ma da un'altra parte non lo sono.Ha retwittato la

millesima belieber,e non sono io."

J:"Non devi sentirti in colpa solo perche' non sei completamente felice per la tua amica.Capita,e'

normale.Passera'.E poi,NEVER SAY NEVER."

Le sue parole mi facevano stare un po' meglio,mi consolavano.Era come se lui sapesse che parole usare,come se

sapesse entrare nel mio cervello e capire di cosa avevo bisogno.

J:"Il resto e' tutto ok?"

A:"Sisi."

J:"mhh,che combini?"

A:"Cerco il telecomando della TV,e tu?"

J:"Cerco il telefono.Possibile che lo perdo sempre?.Ne perdo uno ogni mese.Solo che questo e' il terzo in un

mese."

A:"Tre in un mese?Nemmeno mia nonna perderebbe tre telefoni in un mese.E posso assicurarti che e' stra

sbadata."

J:"AHAHAH,maddai.Hai detto che sono peggio di una vecchia.mi hai offeso."

A:"Sei un coglione.AHAHAHA."

J:"Coglione a me?"

A:"Gia'."

J:"Allora tu sei idiota."

A:"Mhh.non ti do tutti i torti.Vado a rubarmi un po' di nutella dal mobile.non ti muovere."

J:"NUTELLA?.ooh,io non posso mangiarla,sono a dieta."

Scesi giu',e quando lessi il messaggio iniziai a prenderlo in giro.

A:"ooh,quant'e' buona.Specialmente in estate."

J:"Vaffanculo Ari."

A:"AHAHAH,ti voglio bene Joe,ti voglio bene."

J:"Si,e io sono Cristiano Ronaldo."

A:"E io Rihanna."

J:"Cosa centra Rihanna con Ronaldo?"

A:"R e R."

J:".........Si,sei idiota."

A:"Fanculo coglione.AHAHAH."

J:"AAHAHAH,love you."

A:"Sai in italia i love you vuol dire due cose."

J:"Davvero?Cosa?"

A:"Ti amo e ti voglio bene."

J:"Ah..cosa vuol dire?"

A:"AHAH,giusto.Ti amo si dice alla persona che ami.Del tipo alla tua ragazza.Mentre ti voglio bene al tuo amico."

J:"E non si puo' dire ti amo ad un tuo amico?"

A:"Certo che si puo',era per farti capire."

J:"Ah..allora io ti amo."

A:"Oh,anche io."

Continuammo a parlare,si rifecero le sei del mattino.Andai a dormire e mi svegliai nuovamente alle sette della

sera.

Si ripete' questo per ben due settimane,e mamma inizio' ad insospettirsi.

"Mi spieghi come fai a dormire fino a tardi?"

"Forse perche' vado a letto tardi?"

"Non e' che fai fughe notturne?"

"Non e' che ti fai le canne?"

Mi guardo' male.

"Resto fino a tardi sul computer."

"Vedi di darti una regolata."

"Si certo.Io vado da Charlie."

Mentre mi dirigevo verso la solita panchina al parco,vidi Charlie piangere.Mi avvicinai correndo e mi sedetti

accanto a lei accarezzandogli i capelli.

"Chi e' il coglione o la cogliona che ti ha fatta piangere?"

"Ha dei capelli neri e gli occhi verdi."

"ALESSIO? IO.."

"Non dire te l'avevo detto,ti prego."

Alessio era un tipo che conobbe Charlie all'inizio dell'anno.Aveva 19 anni,ed io lo conoscevo da quando ero

piccola.Era un coglione gia' da bambino.Cambiava ragazza ogni settimana,e mi sembrava strano che con Charlie

era stato ben 7 mesi.

"D'accordo.Cos'ha fatto?"

"Stavo venendo al parco e l'ho visto mentre baciava na tipa,e poi ancora un'altra tipa,e anche un'altra tipa."

"Che?Tre tipe nel giro di tre minuti?"

"Si,porca troia.Si."

"Senti,lo dici stesso tu.Non ne vale manco la pena starci male."

"Si pero' cazzo,non posso buttare 7 mesi a puttane."

"L'ha gia' fatto lui."

Vennero i nostri amici,e le chiesero perche' piangeva.Erano pure dei coglioni che insultavano Justin,ma erano

amici veri.In qualche modo distrassero Charlie,e per tutta la serata non facemmo che ridere.

Era passato un mese,ormai eravamo ad agosto.Io parlavo ancora con Joe,e Charlie usciva gia' con un altro

ragazzo.Sembrava un tipo apposto,si chiamava Marco.Era un comico nato,non potevi non ridere con lui.Era di

cuore,e l'unica palla che diceva era 'No tranquilla,non sto giocando con l'x box.'

Ero a casa,annoiata a morte sul divano.Joe non era connesso.Entro nel profilo di Justin.Da quel giorno non gli

avevo ancora scritto.

Aveva retwittato un'altra belieber.Mi venne istintivo scrivergli. "Avrei una domanda da farti..il mio sogno,si

avverera' mai?" Ero nel suo profilo,il quadratino,un nuovo tweet.NO,NON ERA IL MIO.Pochi secondi dopo,di

nuovo quel fottuto coso celeste.Lo cliccai sapendo gia' che non stava per apparire il mio..COSA?.IL MIO TWEET?.

AVEVA RETWITTATO IL MIO TWEET.Mi venne automatico saltare dal letto,le lacrime scesero da sole.Il cuore a


mille,mani che mi tremavano.Urlai come quando un ragazzo viene messo in prigione a 19 anni e viene liberato

trent'anni dopo.Vidi che mi rispose. "Qual'e' il tuo sogno?" Stava veramente accadendo a me?.Justin mi aveva

veramente retwittata e poi anche risposta?.No,non era possibile.Stavo sognano.Rimandai i film mentali,dovevo

rispondere in tempo.Altrimenti lui se ne sarebbe andato,oppure milioni di tweet avrebbero potuto sommergere il

mio.

"Che tu mi segua."Mi rispose subito dopo "POOF,il tuo sogno e' reale,ti voglio bene." MI AVEVA SEGUITA E MI

AVEVA DETTO CHE MI VOLEVA BENE.Era troppo.Era sempre capace di farmi sentire euforica,piena di

emozioni.Ma..queste erano emozioni che non potevo reggere. "Ti voglio bene anche io,Justin." Retwitto' anche

quello.Era ufficiale,ero andata completamente fuori di testa.Mi arrivarono una decina di messaggi sul cellulare,e

tre chiamate perse.Il telofono squillo' ancora una volta,era lei.Charlie,la mia migliore amica.

"E' il nostro giorno oggi.Visto?L'ho sempre detto,never say never."

"Dio santo si,capisci?Mi ha risposta piu' volte.Mi ha detto 'ti voglio bene',sai cosa vuol dire?Ho il cuore che boh,e'

andato completamente a puttane.E' possibile che una persona che manco conosci da vicino possa farti sentire in

questo modo?"

"Se lo stiamo vivendo,si.E' possibile."

"Ti voglio bene,davvero."

"Anche io."

Attaccammo.Ero fuori di me,non ragionavo piu'.Volevo solamente urlare al mondo intero che mi aveva

notata.Lessi i messaggi che mi arrivarono,tutte Beliebers che conobbi su twitter e che avevano notato che Justin

mi retwitto'.Erano fantastiche.Eravamo una vera famiglia.Se una era triste le altre facevano di tutto per farla

sorridere.

Era tardi,circa le 3 del mattino.Ero su twitter rileggendo i tweet tra me e Justin.Mi arrivo' un messaggio

personale:JOE.

J:"Ho visto che Justin ti ha seguita,sono contento."

A:"Si,oddio.aglfj."

J:"Mhh,tu sei italiana,giusto?."

A:"Giusto."

J:"E di dove sei?"

A:"Napoli,in campania.Nel sud."

J:"Capisco."

Era abbastanza strano quella sera.Parlammo per poco,poi dovette disconnettersi."Bah.Non aveva tanta voglia

forse." Non ci pensai molto,i miei pensieri erano diretti solo a Justin.

Un'ora dopo mi arrivo' un altro messaggio personale,era Joe.

J:"Posso chiederti la via in cui abiti?"

A:"..lo stesso non lo capisci."

J:"Dai,voglio vedere su google maps."

A:"Si,sei un coglione.AHAHA."

J:"Dai.."

A:"STALKER!"

J:"No,sono un pedofilo.-_-"

A:"PEDOEAR!"

J:"AHAHAHAHA.Dai."

Gli dissi dove abitavo precisamente,e,siccome non sapeva bene come vedere,gli specificai tutto.Fece uno stamp

e mi invio' una foto per farmi vedere se era quella o meno la mia casa,dissi di si.Continuammo a parlare e,come

al solito,si fecero le sei.

Era assurdo.Era come se avesse l'orario per connettersi e disconnettersi,l'avevo imparato a memoria.Non si

connesse per due giorni.

Mi alzai,era lunedi' mattina.Siccome non avevo parlato con Joe,ero andata a dormire verso le tre,quindi mi alzai

di mattina.

Busso' il citofono.

"Chi e'?"

"Il postino."

Aveva uno strano accento,non era di Napoli.E non era nemmeno italiano.

Scesi giu',era un pacco viola pieno di brillantini dorati.Era abbastanza grande.

"Sicuro che e' per me?"

"Sicuro come la morte."

Se ne ando',guardavo il pacco con aria strana.

Lo poggiai sul tavolino nel giardinetto.Lo aprii.C'era una lettera in inglese,un bigliettino capovolto e una busta

per lettere.

Lessi prima la lettera,diceva:

"Hei Ari.Non piangere quando leggerai,sorridi solamente e se vuoi urla un poco.Sono io,Justin.No,non e' una candid o

uno scherzo di pessimo gusto,sono davvero io.Leggo tutti i tuoi tweet,ma mentre sto per retwittarli milioni di tweet li

sommergono e non riesco piu' a trovarli.Non buttarti mai giu',segui sempre i tuoi sogni,come ho fatto io.Tutto e'

possibile,basta crederci.Ora,vedi quel foglietto capovolto? (Spero sia ancora capovolto),prendilo e leggilo."

Lo presi,avevo il volto bagnato e il cuore a mille.Avevo fatto il contrario di quel che mi chiese:non sorrisi e non

urlai,piansi solamente,ma di felicita'.Le mani mi tremavano talmente tanto da non riuscire a reggere il biglietto

e a prendere il foglietto,ma lo presi.C'era il suo autografo e il foglietto odorava in modo pazzesco.

"Spero odori ancora.E' il profumo che uso..Tu lo sai,faccio di tutto per rendere felici le Beliebers,e sta volta la

fortunata sei tu.Apri quella busta che c'e' all'interno della scatola.."

La presi,la aprii e ne tirai fuori dei biglietti aerei e un biglietto per il suo concerto.Il cuore stava per

esplodermi.Era davvero un qualcosa che il mio cuore non poteva reggere,stava per venirmi un infarto.Ma

qualcosa mi rendeva forte,forse perche' avevo l'immagine del suo sorriso avanti agli occhi,o forse perche' avevo

l'immagine del suo sguardo sicuro avanti agli occhi.Strinsi il biglietto a me e continuai a leggere,bagnando

leggermente la lettera.

"Il concerto si terra' a New York.Ti piace New York?Spero di si.E infine ci sono dei fiori..li vedi?"

Feci una faccia strana,guardai meglio nella scatola e in effetti c'erano dei fiori.Erano rose rosse,ma in

plastica.Continuai a leggere.

"Beh si,sono in plastica.Avevo paura che sarebbero appassite,e poi cosi' sei sicura che non spariranno.E' solo un

modo per dirti che sarai la mia One Less Lonely Girl.Credi sempre nei tuoi sogni,sempre.Ora devo lasciarti.Sei

speciale,e non meno delle altre.
TI VOGLIO BENE.

Baci,Justin."

Il ti voglio bene lo scrisse in italiano.Io dissi a Joe che in Italia c'era sia il ti voglio bene che il ti amo.JUSTIN


ERA..ERA JOE?.

Non sapevo piu' cosa pensare,ma forse non c'era il bisogno di pensare.Misi tutto nella scatola e corsi sopra nella

mia camera.Stringevo a me la scatola molto forte,riempiendomi di brillantini.Mi sedetti sul letto,andai a finire sul

telecomando dello stereo e parti' il CD di Justin,Believe.Scesero lacrime a piu' non posso,ma erano lacrime di

felicita'.Ce l'avevo veramente fatta.

Andai su twitter,mi trovai un messaggio personale,no.Non era Joe_Swag,ma Justinbieber.Brividi,brividi

ovunque.
J:"..Sei arrabbiata?"

A:"Grazie di tutto,davvero."

J:"Ti voglio bene."

A:"Anche io,tantissimo."

J:"Dai,prepara tutto che tra poco devi prendere l'aereo."

A:"Si,subito."

J:"A tra poco allora.."

A:"Si,a tra poco."

Avevo brividi ovunque,volto bagnato,mani che tremavano.Sembrava una favola,e io ne ero la

protagonista.Sentivo che quella era una favola speciale,una favola senza fine.Avvisai mia madre di tutto che

grido' euforica e mi abbraccio' molto stretta a se',preparammo tutto e chiamai Charlie.Le raccontai tutto.

"Perche' non mi hai mai parlato di Joe_Swag?"

"Perche' non ci ho mai pensato a dirtelo,scusami."

"Tranquilla,divertiti anche per me."

"No."

"Cosa no?"

"Tu verrai con me.Prepara tutto,ORA."

"Cosa?"

"MUOVITI."


Attaccai,passai a prenderla dopo un'ora.La abbracciai forte,piangemmo assieme.Arrivammo all'aeroporto di

Napoli e partimmo un'ora dopo.

Finalmente arrivammo,scendemmo e sentii un braccio che mi tirava.Non capii niente,mi voltai e vidi Justin.

Avevo sempre pensato 'il giorno in cui lo vedro' o urlero',o piangero' o sverro'.' Ma in realta' l'unica cosa che feci

e lasciare le valige e abbracciarlo fin troppo forte.

"JUSTIN,I LOVE YOOUUUUUUUUUUUUUUU"

"MARRY MEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE"

"YOU'RE AMAZIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIING"

Gente che urlava di qua,gente che urlava di la.Chi piangeva,chi rideva,chi sveniva.Eravamo piu' di ottomila

persone,tutte per una sola ragione:ASCOLTARLO DAL VIVO.Sali' su palco,ci saluto' tutte,cerco' il mio sguardo tra

il pubblico e,quando finalmente lo trovo',mi sorrise.Il concerto inizio'.La sua voce,i suoi

movimenti.Brividi,pianti,urla.Non capivo piu' niente.Mi sentii tirare il braccio,era quasi a meta' concerto.Mi trovai

dietro il palcoscenico.

"Sei tu Ari,la ragazza italiana giusto?"

"Giusto."

"Sei pronta per salire sul palco?"

Abbracciai forte quella fantastica donna di colore,mi strinse.

"Si,lo sono."

Salii sul palco,e mi fecero sedere su uno sgabello.Lui era li',bello piu' che mai,che mi dedicava una canzone.Si

avvicinava spesso a me e mi accarezzava il volto,poi i capelli.Poi mi guardava negli occhi.Era fantastico.Era

veramente li',non era piu' un fottuto pezzo di carta.Era carne,pelle ed ossa.Mi diede le rose,e il le accarezzavo

come se avessi oro tra le mani.Era tutto magico,fin troppo.Com'era possibile che un cantante mi faceva sentire

cosi'?Mi sentivo come sulle montagne russe.Non sai se piangere per la forte paura o ridere per il divertimento,e

il cuore batte cosi' velocemente che sembri non averlo.E io cosi' mi sentivo:non sapevo se piangere per

l'emozione o ridere per la felicita'.

Il concerto' fini' un'oretta dopo.Mi bloccai avanti al palco,se n'erano andati tutti.La signora di prima mi fece

cenno di andare da lei.Andai di nuovo dietro al palcoscenico,c'era Justin senza maglia,con una asciugamano in

torno al collo e col fiatone.Era tutto sudato.

Mi vide da lontano,mi sorrise e lo sorrisi.Corsi verso di lui,e lui mi accolse a braccia aperte.Ci abbracciammo

molto forte,e iniziai a piangere.

"No,non piangere.Ti prego."

"Sono lacrime di felicita',tranquillo."

Sorrisi di tanto in tanto.Mi strinse a lui.

"E' come se ti conoscessi da una vita."Dissi.

"Ti voglio bene."Disse.
  
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