-Ah Ah Ah, ho smesso di credere nell’amore! L’amore è solo una perdita di tempo.. Arriva una ragazza e ti fotte il cuore come nulla fosse. Basta! –Mi  disse Fabio con tono di superiorità. Io sono Daniele,amico stretto di Fabio. Diciamo che solo il fratello che non ha mai avuto.
Fabio.. Beh che dire di Fabio.. Non ho mai visto uomo più bastardo e più pieno di se in tutta la mia vita. Però era simpatico,allegro e giocoso ma sapeva esser serio quando ce n’era bisogno.
Lui è sempre stato il più figo tra me e lui. Quello che si vestiva bene,quello che aveva le donne senza mai farsi risucchiare dal morso dell’amore.
Gli bastava uno sguardo,fatto bene,per far sciogliere le donne che voleva portarsi al letto, ed era fatta. Ecco,lui è il solito uomo che usava le donna come svuota coglioni. Ma poi arrivò lei e capì che certi grandi poi, erano troppo grandi: praticamente dei supereroi; finché non hanno capito che camminare è meglio che volare.
 
-Daniè,guarda quella.. Entro oggi me la porto al letto! Scommettiamo 50 euro??- Mi disse per l’ennesima volta Fabio. –Ma non ti stufi? Insomma Fa,hai vent’anni e non hai ancora capito cos’è l’amore!! Magari non sarà il caso che la finisca da fare ‘ste cose??Non sei più un ragazzino- Gli risposi,quasi infastidito dal suo comportamento! –Ma perché rovinarsi la vita con l’amore? È tanto semplice: scelgo la donna,la guardo,la sera me la porto al letto e il giorno dopo amici come prima! Cosa c’è di così difficile da capire??-Mi rispose.-Lascia sta Fa,tanto non capirai mai!- Risposi deluso dalla sua affermazione.
Con il tempo capii che sbagliavo,gira che rigira,tutti cadono nella morsa dell’amore. Anche il ragazzo più stronzo e balordo. E così accadde.
-Oh ma l’hai vista oggi la Ferrari?? È proprio bella quella tipa. Quasi,quasi ci faccio un pensierino!! ^.^-Mi disse –Ah ah ah,Fabio scordatela!- -Perché?- -Perché punto numero uno:non è come le tipe che ti porti al letto! Punto numero due: la devi conquistare. Punto numero tre: mi spiace ammetterlo,ma piace a me.. È da un po’ di tempo che ci sentiamo ed ho intenzione di mettermici insieme! Lei è dolce,simpatica,accattivante.. Insomma è una ragazza che sa il fatto suo.- - Ah,va bene,me ne farò una ragione. Resta il fatto che è figa!-
Ebbene si,me l’aspettavo, prima o poi sarebbe arrivato il momento in cui avrebbe messo gli occhi sulla ragazza che mi piaceva. Che poi in realtà molte volte ero sul punto di baciarla ma puntualmente arrivava Fabio e tutto andava a monte. Mi ero stufato di quella situazione, era arrivato il tempo di dirle ciò che provavo!
-Ciao Martha!- Le disse con un sorriso a trentadue denti mentre stava entrando nell’aula di Biologia.
-Hey ciao Daniele!- Mi rispose. Quanto era bella,non avevo mai visto una ragazza così bella.. Che mi si filasse! Ero al settimo cielo.
-Senti ti va oggi se pranziamo assieme? Sai devo raccontarti un sacco di cose!- Le buttai l’invito lì. –Ok allora ci vediamo all’una al solito posto!Ora scappo, Ciao!!- Mi diede un bacio sulla guancia e poi scappò.
Rimasi cinque minuti lì ad aspettare, a contemplare quel fantastico momento. Cavolo quanto mi piaceva!
Se il mondo si potesse fermare nei momenti migliori,l’avrei voluta rivire per tutta la vita quella scena.
Arrivò l’ora di pranzo ed io ero sempre più emozionato. Cavolo ora glielo dico,oh mamma mia! E se mi dice di no,che faccio? Scappo via oppure resto lì ad aspettare? E se invece mi dice di si? La bacio subito oppure prima la coccolo un po’?” Mille pensieri vagavano nella mia mente ma soprattutto quel discorso che mi ero preparato da settimane ormai,ma che non avevo mai avuto l’occasione per dirlo: “Allora vediamo,le dico: Senti Martha, .. No no e ancora no,non posso iniziare un discorso con senti, è bruttissimo. Allora dico: Ciao Martha,senti è da mesi ormai che avevo intenzione di dirtelo ma non ci sono mai riuscito. Insomma,cioè, tu mi piaci. Mi piace il modo in cui ti trucchi,il modo in cui ti tocchi i capelli, il modo in cui ti vesti,il tuo modo di fare. Mi piace tutto di te! Ok dai questo può andare bene. Continuavo a dirmi tra me e me.
Poi arrivò,non avevo mai visto una creatura più bella. Dopo anni ricordo ancora com’era vestita: aveva una maglietta bianca con sopra la Faccia di J-Ax e dei pantaloni a tubo neri. Ci salutammo,ci mettemmo seduti e ordinammo.  Non riuscivo a mangiare c’era un peso che mi opprimeva lo stomaco. Erano un fiume di parole che non sapevano dove andare, ruffiane come un gatto che si faceva accarezzare, mi nuotavano nella testa e poi mi scendevano nella gola e volevano essere sentite da una persona sola, una persona sola che le sapeva capire, che sapeva catturare tutto quello che avevano da dire, qualcuno che le prendeva per poterle conservare, qualcuno a cui poterle dedicare.
-Martha senti, ho provato a far finta di niente,ad andare avanti. Ho provato di tutto..Ho provato a farmi piacere un’altra ma non ci sono riuscito. La verità è che mi piaci tu,mi piaci da quando ti ho conosciuto. Da quando abbiamo iniziato a parlare e a confidarci..- Non mi fece finire di parlare,mi mise un dito sulla bocca e mi disse: -Stai zitto,era ora!-Mi rispose e subito dopo mi ritrovai in un incontro di labbra.
Fu l’attimo più bello della mia vita. Altro che farfalle nello stomaco,ormai mi ero giocato lo stomaco,il cuore..Insomma tutti gli organi! E la “colpa”,se così si può chiamare, era sua. Lei fu la “colpa” più bella di questo mondo!
Peccato che questo momento non durò un’eternità. Nel momento in cui il “gioco” si fece serio,arrivò Fabio e rovinò tutto..Come sempre.
-Ciao Fratè.. E ciao anche a te,Ferrari!- Disse Fabio,inchinandosi mentre si toglieva il cappello come se volesse sembrare un gentil uomo. Odiavo quando mi chiamava Fratè, ormai “Fratè” era un nome così comune e banale,non era più un nomignolo per gli amici stretti e di vecchia data.
- Martha,se non ti dispiace!-Rispose lei arrabbiata per l’interruzione. –Ah,c’è una cosa che non mi torna però,da quando abbiamo iniziato a darci del tu io e te,Ferrari??-Disse lui. –Vabbè basta Fa,se non ti dispiace,noi due avevamo da fare! Se gentilmente puoi andare!-Dissi io cercando di mandarlo via.
Andò via,ma ormai la situazione si era distrutta. Non c’era più quell’intimità di dieci minuti prima. Lo notai soprattutto dalla faccia arrabbiata e pensosa di lei.