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Autore: Momi_    01/07/2012    1 recensioni
Momi inarcò un sorriso ingenuo,e salì sui gradini in pietra.«Zayn» alzò la voce,richiamando
l'attenzione del ragazzo.«E se fossi così?Mi vorresti?»
'Basta,dio cane',pensò lui,era arrivato il momento.
«No,io ti voglio sempre»la prese per i fianchi,e la baciò;chiuse gli occhi,vedeva tutto con il cuore,mentre lei al contrario li strabuzzò per
lo stupore,ma poi li chiuse,e poggiò le mani sul viso di lui,muovendo lentamente la lingua.
«Ti amo papera.» sussurrò lui ad occhi socchiusi.
«Anche io zayn.» sussurrò la ragazza sorridendo appena appena,dopo quel bacio che sapeva di fragola,che le aveva regalato il paradiso in un secondo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cominciamo con le presentazioni.
Momi,era una una ragazza qualunque,come le altre.Aveva quattordici anni e una vita complicata,genitori divorziati,che non la 
 
comprendevano,una camera disordinata,amici strani,la passione per la musica,la scrittura,la fotografia e un amore impossibile.
Era un metro e cinquantacinque di allegria pura,era una bellezza semplice,di quelle genuine,che si trovavano raramente.I suoi capelli lunghi 
 
cadevano mossi sulle sue spalle,aveva quell'ingenuità dipinta sul viso,a mo' di sorriso,ma la parte più bella erano gli occhi cangianti,azzurro 
 
cristallino come il vetro a volte,verdeazzurro come il mare altre,era bello d'inverno quando si schiarivano fino a diventar quasi bianchi,vitrei,glaciali.
Ma ora parliamo di lui.Beh,che dire,il suo nome era Zayn.un metro e ottantanove di pura follia mischiata alla dolcezza,sovrastati da 
 
venticinque centimetri sani di cresta di monta e stupidità.in fondo,era un ragazzo e ragazzo era sinonimo di stupidità.I suoi capelli corvini 
 
erano spesso alzati,e curati in una cresta,pelle ambrata,occhi scuri come le tenebre,neri come la notte,segnati dalla vita.il suo sorriso 
 
poi,era meraviglioso,di una bellezza incredibile,non ce n'erano al mondo di più belli.
Ebbene,il loro era un amore elettronico,a distanza,ma soprattutto un amore impossibile.Vedevano il mondo,la vita in modo diverso.
Non si reggeva,e sapete perchè?Oltre,ben oltre la distanza,Zayn,esisteva da ben otto anni prima di Momi.Era un 
 
peter pan,mai voleva crescere,mai voleva affrontare la vita,che oramai l'aveva già preso a schiaffi in faccia.Ma in amore,tutto era lecito,così le 
 
ripeteva la mamma,in amore tutto era lecito,che tu sia omosessuale oppure etero,che tu sia cattolico,musulmano,ebreo,che tu sia di colore,o 
 
che tu abbia quindici anni e stia con uno di trentatrè.L'amore è amore,non è un errore mai.
 
 
 
«Marco,sono tornata!» urlò la ragazza,gettando da qualche parte del pavimento lo zaino,entrando poi in cucina.afferrò il panino sul tavolo,e 
 
l'addentò,per poi leggere il solito bigliettino giallo appiccicato al frigorifero.
"Momi,nemmeno oggi sarò in casa,il pranzo è nel micronde,e se non ti va ci sono alcuni panini sul tavolo.Ah,un'altra cosa,dovresti 
 
accompagnare Marco al compleanno del piccolo Oscar.
A stasera,se sarai ancora sveglia.Baci,mamma." 
la ragazza sentì la tasca del pantaloncino vibrare,ed estrasse il cellulare.era un messaggio.lesse il display e sorrise. c'era scritto 'He's the 
 
one',era lui.Perchè lo chiamò così?Beh,era tutto così ovvio.era l'unico tra tanti ragazzi,che voleva.era l'unico che amava nonostante la 
 
distanza.era l'unico che anche quando non doveva esserci,c'era.quando era triste,c'era.c'era sempre,anche quando lei non voleva.
aprì il messaggio e rimase di sasso,non capiva,così lasciò il panino sul tavolo,e corse verso la sua stanza.urtò qualcuno,senza rendersene 
 
conto,ed abbassò lo sguardo.
«Ahi,zia,attenta!»urlò il piccolo marco,rialzandosi da terra.
«Dio,scusami Marco.mi sono distratta un attimo» disse,per poi correre in camera,e scivolare per terra con le spalle attaccate alla porta.riafferrò il cellulare,non 
 
ebbe il coraggio di rispondere,e rilesse il messaggio più volte,e poi un'altra volta ancora,ma a voce alta.«Ehi momi,scusa ma vorrei che 
 
dimenticassi tutto quello che ho detto,non farti film mentali in cui ti voglio,ok?mi spiace.» sentì gli occhi infastiditi,stava per scoppiare in 
 
lacrime,e si alzò,con la rabbia nelle vene,ed inizio a sfogarsi,lanciando i cuscini contro le finestre,gli oggetti contro i muri,urlava 
 
«Stronzo!Ecco cosa sei!Solo uno stronzo!Bastardo!» i suoi occhi vomitavano lacrime,al loro interno bruciavano,ardevano le fiamme dell'inferno,senza fermarsi,e si lasciò cadere sul letto,piegata in 
 
due dal dolore.«Se è questo davvero l'amore,non voglio più innamorarmi» urlò col cuore straziato.
Ma momi era fatta così,dava a tutti dritte su una vita che nemmeno lei sapeva gestire.
Amava,ma non credeva all'amore.
Era un'amica,ma non credeva all'amicizia.
Pregava,ma non credeva in Dio.
Sperava,ma sapeva che il mondo da un momento all'altro sarebbe crollato.
Non si arrendeva,non cedeva mai.Lei voleva vivere,anche se non sapeva ancora cosa in realtà significasse.
Credeva nei calci di rigore,ma il calcio non lo amava,non credeva ai 'ti amo' detti con il cuore,ma spesso li diceva,diceva spesso invece 
 
'vaffanculo' ma in relatà era il contrario che voleva.
«Zia Momi,zia Momi» il nipote entrò nella camera,e la vide in lacrime «Perchè piangi?»domandò per poi iniziare a piangere a sua volta.
«No,no,no amore.niente,non piangere» si alzò di scatto,e corse ad abbracciare marco,rassicurandolo.il bambino attorcigliò le braccia al 
 
collo della ragazza,accoccolandosi all'incavo del suo collo.«Allora,pronto per la festa?e togli quel muso lungo,sorridi» esclamò sorridendo 
 
dolcemente,per poi prendere il piccolo per i fianchi e fargli il solletico,affinchè ridesse come un matto.Marco si alzò,e prese il pacchetto 
 
tra le mani.prese per mano il bambino,e uscirono di casa,lasciando che lui le indicasse la strada,e non tardarono ad arrivare.
«Okay,Marco,vai da Oscar e portagli anche i miei auguri» disse ancora,per dargli poi delle pacche sulla spalla,inducendolo a correre 
 
incontro al festeggiato.«Ehi,ehi,ehi!Aspetta,torna qui!» urlò facendo voltare marco,assiame agli altri bambini.«prima voglio un bacio.» si 
 
piegò sulle ginocchia,all'altezza del piccolo,che le saltò addosso,riempiendola di piccoli baci,e di abbracci affettuosi.
«Zia,dimmi la verità..non faranno del male alla mamma,vero?» lei scosse la testa a destra e sinistra,e si alzò intenta ad andar via.«Aspetta 
 
zia!vero che se fanno male alla mamma vieni con me a rompere i denti ai dottori?» Momi sorrise,mordendosi il labbro,e lasciò il garage.
«piccolo,ehi,ehi,marco!vieni.»disse il fratello maggiore di Oscar.
«Sì,zayn?»domandò il bambino titubante.
«Chi è quella?»chiese poi,con ancora le immagini degli occhi glaciali di lei lampeggiare nella mente.Gli sembrava di conoscerla,da sempre.
«Mia zia.E' bellissima vero?»sorrise Marco felicemente.
«Sì,molto.E per caso mi puoi dire il suo nome?»domandò,abbassandosi.
«Momi» Zayn rimase impietrito,e sorrise a trentadue denti,per poi scappar via,senza dar spiegazione.
-
«stronzo.»momi sospirò,leggendo la cronologia di messaggi con il ragazzo.
'-voglio vederti.usciamo insieme quando ci vediamo?-
-ahaha,preferirei di no.1,sono bassa,2 sono brutta.-
-ma per favore.1 sembri bella.2,amo le basse:3,3.ti odio-
-1 non lo sono,2 si?:3 3 Perchè?-
-1 lo sembri.2 si.3 perchè mi stai a cuore.4mi piaci.5 voglio lanciarti in aria lol.6 voglio baciarti.-
-7 cosa significa tutto questo?-
-8,quello che ho scritto.9 è vero 10perchè,non si può? u.u 11 ti riconoscerei tra mille 12notte piccola.-' rilesse ancora,incominciando a giocare con i capelli,con musica 
 
di sottofondo la canzone che odiava di più al mondo.Quella che aveva dedicato al ragazzo.
una morsa le prese il cuore,facendo scappare così qualche lacrima,che asciugò in fretta.
«Momi..»la ragazza sentì una voce,che le pareva familiare,si voltò di scatto.
«tu..»
«Sì,io...» disse lui imbarazzato,portandosi una mano dietro la nuca.
«Lasciami in pace.»disse voltandosi con lo sguardo verso il cielo.«voglio solo dirti che mi dispiace.»disse.lei si alzò in piedi,e poi si alzò sulle punte,affinchè si trovassero faccia a faccia.
 
«Per cosa vuoi scusarti?Per avermi illusa e poi delusa senza alcuno scrupolo?eh?»disse con tono,quasi cattivo,influenzato dalla tristezza.
Lui prese un respiro profondo,prima di rispondere.
«No,per altre cose..che..» Si allontanò da lei,posando i suoi occhi sul lago.
«Rispondimi zayn.» urlò lei.
«Ti voglio bene,piccola.»L'abbracciò forte,stringendola pian piano.Lei si abituò ai loro corpi che aderivano,e ricambiò l'abbraccio.
«Ti voglio bene Momi..» disse guardandola dritta negli occhi,con l'alito che sapeva di tabacco e menta.
lei guardò le foglie cadute a terra,oramai giallognole,e singhiozzò «Anche io.» disse lei con l'alito che sapeva di zucchero filato.
l'abbraccio si spezzò,e lui si sedette sul prato.Momi inarcò un sorriso ingenuo,e salì sui gradini in pietra.«Zayn» alzò la voce,richiamando 
 
l'attenzione del ragazzo.«E se fossi così?Mi vorresti?»
'Basta,dio cane',pensò lui,era arrivato il momento.
«No,io ti voglio sempre»la prese per i fianchi,e la baciò;chiuse gli occhi,vedeva tutto con il cuore,mentre lei al contrario li strabuzzò per 
 
lo stupore,ma poi li chiuse,e poggiò le mani sul viso di lui,muovendo lentamente la lingua.
«Ti amo papera.» sussurrò lui ad occhi socchiusi.
«Anche io zayn.» sussurrò la ragazza sorridendo appena appena,dopo quel bacio che sapeva di fragola,che le aveva regalato il paradiso in un secondo.
«Sai,Mara mi ha inviato un altro dei suo messaggi.»disse poi.Momi si girò incrociando le braccia per poi mettere il broncio.
«Via da questo lago.» sbottò.
Lui rise,e che risata aveva.«Scherzavo amore,non essere gelosa.»
«Amore?»
«Sì,perchè ora stiamo insieme e ti amo più di ogni altra cosa.» disse,e lei si girò con un sorriso,un sorriso che irradiava amore e lo baciò.
«Momi»
«Sì?»
«Ti va di fare una pazzia?»
«Perchè no?»
«Un giorno,mi vuoi sposare?anche ora se ti va»domandò ingoiando la caramella.
«Ma cosa dici,siamo..sono troppo piccola.»disse lei facendo spallucce.
«Mi ami?»
«Certamente!»
«Allora sposami,quando vuoi ma sposami!»urlò,sperando che sentisse il mondo intero.
Beh,che dire ancora,in amore tutto era lecito,tutto era permesso.uno sguardo,una parola,un minimo dettaglio poteva farci innamorare,e 
 
tutto ciò era stupendo.
«Ah,zayn..io non credo all'amore.»
«Non è vero.»
«Sì invece.»
«Ti amo!»
«Anche io cuore.»
«Visto che ci credi?»disse facendola sorridere.
L'amore è amore anche quando ci sono trecentocinquanta chilometri o dieci anni di differenza a separarli.L'amore è sempre amore,a 
 
prescindere da tutto,il resto è una scusa.
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Salve unicorni.
Sono le 3.12 di mattina e vi posto questa OS.c:
Spero piaccia,buonanotte.
Hope you like it.
Baci.
Momi_
  
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