Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Lies_Of_My_Mind    01/07/2012    1 recensioni
Nessuno ti aveva guardato con la compassione che avevi sperato, nessuno portava negli occhi un sentimento bonario nei tuoi confronti, nessuno ti aveva teso una mano e nessuno ti aveva chiesto spiegazioni.
Come potevi anche solo sperare che dopo tutto quel tempo ti avrebbero accolto a braccia aperte? Non puoi mordere la mano che ti nutre aspettandoti che questa poi si tenda verso di te per aiutarti, nemmeno se si tratta della mano di un santo.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

And he is not one of us, he has never been one of us

 

 

 

 

 

Born in grief

Raised in hate

Helpless to defy his fate

Let him run

Let him live

But do not forget

What we cannot forgive

 

Ti eri presentato a quella porta, una notte buia e senza vento. Le nuvole ricoprivano i cieli sopra la Londra babbana ed in fondo alla strada un lampione emetteva una luce soffusa.

Ti eri presentato a quella porta la notte in cui ti eri reso conto di aver sprecato un’intera vita a perseguire una causa non tua, a cercare l’approvazione di un padre che non ti aveva mai amato. La stessa notte in cui quello stesso padre aveva ucciso colei che più di tutti contava per te.

Le aveva strappato la vita, guardandola negli occhi, e pronunciando l’anatema che uccide. L’aveva guardata, mentre muoveva elegantemente il polso che reggeva saldamente la bacchetta, fino a che il suo corpo privo di vita non si era accasciato sul pavimento come un pezzo di stoffa vecchia.

Aveva provato a salvarti, era questa la sua colpa, aveva cercato di salvare il suo unico figlio, tentando di strapparti dalle mani di quegli sporchi assassini che ti avrebbero marchiato come carne da macello.

La sua colpa e la sua condanna era di amarti troppo.

Ti eri reso conto che tua madre aveva passato un’intera vita a proteggerti, a nasconderti ed a sacrificarsi al posto tuo. Eri rimasto, tremante e piangente, come un bambino, accanto al suo corpo per ore ed ore prima di riuscire a rialzarti di nuovo, ma chiunque ti avesse visto in quel momento avrebbe potuto giurare di vedere una nuova luce nei tuoi occhi.

Non eri rimasto in quella casa un minuto di più e ti eri recato al numero 12 di Grimmauld Place senza nemmeno rendertene conto. Avevi socchiuso gli occhi e ti eri smaterializzato pensando ad un luogo sicuro, e ti eri ritrovato lì.

Per lungo tempo avevi fissato quelle case babbane, che ti erano parse cupe e malandate, chiedendoti con quale faccia ti saresti presentato ai membri dell’Ordine, chiedendoti come avresti potuto guardarli negli occhi dopo aver quasi ucciso Silente e dopo aver passato una vita intera a disprezzarli.

Riponevi tutte le tue speranze nella comprensione di cui si vantavano tanto, nelle loro anime pure e nei loro cuori fiduciosi. Ma come potevi pensare che ti avrebbero accolto come uno di loro?

Ti eri avvicinato tremante a quella porta completamente erosa dal vento e dalla pioggia, da cui cadevano grossi pezzi di vernice vecchia. Ti eri avvicinato ed avevi bussato, ascoltando il suono delle tue nocche che colpivano quella superficie scrostata.

Avevi atteso per un po’ di tempo, con il rumore del tipico vento Inglese che ti soffiava nelle orecchie, con l’orgoglio ormai messo da parte e pronto a scappare con la coda fra le gambe.

Si era aperta con un cigolio a metà fra il terrificante ed il rassicurante, dopo tutto quella porta si stava aprendo per te, ma quella sensazione di calma e speranza era durata ben poco.

Potter ti aveva fissato coi suoi occhi verdi, calmo, come se non fosse per lui una sorpresa ritrovarti davanti a casa sua. Ti aveva guardato per qualche secondo e poi aveva socchiuso l’uscio ancora di più così che tutti potessero vederti.

 

And he is not one of us

He has never been one of us

He is not part of us

Not our kind

 

Nessuno ti aveva guardato con la compassione che avevi sperato, nessuno portava negli occhi un sentimento bonario nei tuoi confronti, nessuno ti aveva teso una mano e nessuno ti aveva chiesto spiegazioni.

A loro non importava il perché tu fossi lì, di sicuro non ti avrebbero ascoltato, nemmeno se tu gli avessi urlato tutto quanto nelle orecchie, nessuno voleva ascoltare le tue ragioni, nessuno ti riteneva degno di ciò.

Come potevi anche solo sperare che dopo tutto quel tempo ti avrebbero accolto a braccia aperte? Nemmeno i più puri di cuore avrebbero potuto dimenticare tutto ciò che la tua famiglia aveva fatto nel corso di quegli anni. Non esistono persone buone o persone cattive, non esiste la netta distinzione fra bianco e nero, ma anzi, a questo mondo vi sono infinite sfumature di grigio e sentimenti contrastanti che non possono essere ignorati. Non puoi mordere la mano che ti nutre aspettandoti che questa poi si tenda verso di te per aiutarti, nemmeno se si tratta della mano di un santo.

Tutti ti avevano fissato ed avevi visto centinaia di sentimenti ed emozioni diverse fra loro passare in quegli occhi che speravi ti avrebbero compreso, ma nessuna di esse era a tuo favore.

Avevi riportato la tua attenzione sul bambino sopravvissuto che più di tutti ti guardava con un espressione indecifrabile, niente traspariva da quegli occhi così profondi.

Avevi annuito col capo, comprendendo di non aver più nulla da fare in quel luogo ed avevi accennato un passo indietro vedendo Potter iniziare a richiudere lentamente la porta.

“Hai fatto la tua scelta molto tempo fa, Draco” lo avevi sentito sussurrare.

Gli voltasti le spalle, voltasti le spalle alla casa, all’Ordine ed a tutto ciò che avrebbe potuto aiutarti, ma che non l’avrebbe fatto. Avevi sentito la porta chiudersi definitivamente come un eco lontano e lieve, come la pioggia che cade fine sul cotone.

Eri uscito dal vialetto ed avevi iniziato a camminare nel buio senza una meta, chiedendoti cosa ne sarebbe stato di te, chiedendoti cosa ti avrebbe riservato il fato.

Camminasti a lungo e nessuno ti rivide mai più. Non si seppe più nulla sul tuo conto, ma una lapide venne posta per te nel giardino di Hogwarts, accanto a chi, come te, era morto combattendo nella speranza di cambiare le cose.

 

Someone once lied to us

Now we're not so blind

For we knew he would do what he's done

And we know that he'll never be one of us

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lies_Of_My_Mind