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Autore: ItsRobynhere    01/07/2012    4 recensioni
Lei, una ragazza piena di speranza e di sogni.
Lei che, non ha mai amato, non sa cosa voglia dire.
Lei ce la farà a portare a termine tutto quello per cui sta lottando?
'Sono Robyn, ho sedici anni, e la cosa che più amo a questo mondo è la musica, e il sogno più grande che ho, è fare parte di quel mondo e soprattuto, vivere in una grande città americana.'
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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a girl with red hair.


Ed ecco qui, la luce del giorno che mi sveglia dolcemente dopo essersi infiltrata in camera mia, tramite la mia modesta finestra. Mi scuoto leggermente tra le coperte per recuperare l’abitudine di tenere aperti gli occhi, mi alzo con la mia solita goffaggine mattutina e infilo un paio di pantofole rosa e particolarmente morbide, che devo aver lasciato ai piedi del letto la notte precendente.
Rivolgo un’occhiata ai miei svariati poster attaccati al muro, ormai gli spazi riservati al colore fucsia che aveva dato mio papà quando ero ancora piccola, si intravedevano appena. Ma a me confortava più così la mia camera, e non me la riuscirei a immaginare in nessun altro modo.
Dirigersi in cucina è ormai una cosa abituale, e mentre mi ritrovo a preparare la solita tazza di latte caldo, mi inoltro nei miei più strani pensieri, e ricordo improvvisamente che oggi sarei dovuta passare da una mia amica che non vedevo da tempo, perciò dovevo muovermi, la mattinata era iniziata da un pezzo e se non mi fossi vestita in fretta sarei arrivata in ritardo.
Anche se il latte aveva un aspetto molto invitante, dovetti finirlo in un batter d’occhio, e subito corsi in camera mia per esprimere il mio umore sull’abinamento dei vestiti, non che avessi una vasta scelta nel mio guardaroba, ma potevo comunque cavarmela.
Accesi il mio stereo e la canzone che riempi la mia stanza, mi fece sorridere.
Hurt Like Heaven dei Coldplay.
Aprii le ante di legno chiaro del mio armadio e l’indecisione mi travolse, sono sempre la solita testona, possibile che impiego sempre così tanto tempo per scegliere cosa indossare? Bhè si, altrimenti non sarei io.
Estraggo dalla manciata di magliette che avevo, una conottiera rigorosamente bianca, con nessun tipo di stampa sul davanti, stava giusta sulla forma del busto, e a me stava abbastanza lunga. Poi optai per dei jeans scuri a sigaretta e una camicia pesante a quadri, sul rosso scuro, nero e grigio, che avrei abbinato con la canotta, tenendola aperta.
Scuotendomi al ritmo delle note dei Coldplay, indossai velocemente gli indumenti che avevo scelto e infilai le mie classiche Superga bianche.
Guardandomi allo specchio sistemai con la mano i capelli mossi, che avevo tinto interamente di un rosso mogano, poco più di un mese fa.
Afferai la grande borsa beige dalla sedia della mia scrivania, e dopo averci ficcato dentro le chiavi, il portafoglio e altri oggetti che ritenevo abbastanza utili nell’arco di una mattinata, uscii di casa.
Ovviamente, essendo autunno, il mio paesino era regnato da varie folate di vento, fortunamente non raggelante.
Infilai le cuffiette ed estrassi dalla borsa l’adorato iPod che mi aveva prestato il fidanzato di mia sorella, e feci partire la prima canzone che individuai la tra la lunga lista di brani presenti, Talk That Talk di Rihanna.
Bene, immergiamoci nuovamente nei mie stupidi e insensati pensieri, ma aspettate, prima mi presento.
Sono Robyn, ho sedici anni, e la cosa che più amo a questo mondo è la musica, e il sogno più grande che ho, è fare parte di quel mondo e soprattuto, vivere in una grande città americana.
Abito in un piccolo paese nel nord d’Italia, a scuola non sono la secchiona di turno ma nemmeno una menefreghista dello studio, diciamo che sono discreta.
Perciò posso dire, in conclusione, che sono una semplice ragazza italiana con le caratteristiche di una normale sedicienne.

Sono finalmente arrivata a casa di Meg, sicuramente ci avrei messo di meno se in questo buco di terra, chiamato paese, ci fossero dei taxi pronti a portarti dovunque proprio come in città, ma comunque, meglio non pensarci, altrimenti potrei sicuramente partire con uno dei miei viaggi mentali che mi faccio spesso.
Mi limito a suonare il campanello, e la mia amica risponde dopo un tempo indeterminato, come sua abitudine e, se non fosse che la conosco da fin troppo tempo, sicuramente me ne sarei infischiata e sarei tornata sui miei passi.
Mi raggiunge al cancelletto in metallo scuro, aprendolo e le rivolgo un sorriso tranquillo quando riesco a vedere il suo viso liberamente. Ha i capelli estremamente dritti raccolti in una treccia laterale, mi devo ancora abituare a vederla con questo nuovo taglio che si è fatta assieme a me, quando mi ero tinta i capelli, prima li portava lunghi e del suo colore naturale, ora, sono lunghi fino al seno e scalati con un ciuffo folto e morbido sulla destra, e le punte sono di un azzurro aqua che contrasta sul suo castano chiaro. Sta benissimo così, e i suoi occhi color caramello sono in risalto. E’ poco più bassa di me, e indossa un paio di pantaloni grigi che stanno comodi sulla sua figura e una semplice maglietta bianca che anche quella, lei la porta larga.
E’ la mia Meg, e davvero non saprei come descriverla, oltre che dire che con lei posso fare tutte le pazzie che voglio, perché lei, come me, non ha paura di vivere a pieno la vita.
Brittany’ escama, più radiosa che mai. Giusto, Brittany è il mio sopprannome che mi ha dato Meg, per il semplice fatto che è un nome che desidero fin da quando sono piccola, e per di più assomiglia molto al nome della mia ispirazione femminile, non che Britney Spears.
Meg! Come mai tutto questo entusiasmo?’ chiedo curiosa, mentre mi trascina velocemente dentro casa sua,  e subito chiude la porta dietro le nostre spalle, dirigendosi con altrettanta velocità verso la cucina, la seguo e cerco di trovare un motivo valido per il quale dovrebbe essere così eccitata.
Mia madre mi ha fatto una sopresa unica’ dice puntanto i piedi per terra e voltandosi immediatamente verso di me, con una espressione carica in volto.
Cioè? Dai splendore, muoviti a dirmelo, perché davvero mi stai tenendo troppo sulle spine’ dico con un tono parecchio sarcastico e divertito, non sapevo davvero cosa pensare, non riuscivo a decifrare la felicità della mia amica, e questa era una cosa parecchio strana, credetemi.
Ha comprato due biglietti per il concerto dei Coldplay a Parigi, albergo e aereo’ la mente mi si acceca dalla felicità, anche se, ovviamente, un po’ la tristezza si fa sentire, questo gruppo mi piace davvero molto, e mi sarebbe piaciuto vederli a Torino, ma i biglietti erano esauriti in pochi giorni, e soppratutto, erano davvero troppo costosi, perciò non creai ulteriori problemi alla mia famiglia per far sì che io potessi andarci.
Dici sul serio?’ esclamai, accompagnando la domanda con uno dei sorrisi migliori che potessi regalare.
Meg mi guardò un secondo, continuando a sorridere come se avesse appena vinto un premio ad un concorso ‘Si Brit, e l’altro biglietto è per te’.
Il mondo si bloccò improvvisamente, e mi buttai tra le braccia di Meg, in preda alla felicità.





HI EVERYONE (?) 
vorrei subito ringraziare le persone che hanno letto questo primo capitolo della mia prima FF: I hear angels sing in your voice.
non ho svelato di chi parlerà la storia, perchè vorrei tenervi un po' sulle spine, sempre se continuerete a leggere, ovvio!
se vi è piaciuto questo piccolo spunto, vi prego di recensire, o anche dirmi che ne pensate, darmi dei consigli o anche critiche, pur sempre che non ci siano offese pensati C:
questo capitolo è davvero molto corto, ma volevo solo darvi una specie di introduzione (?) per capire se vi interessa almeno un pochino pochino :')
ovviamente da qui non si può capire molto bene quello che succederà, eh si D:
grazie davvero, per aver letto, o anche solo aver dato un'occhiata!
aspetto ansiosa qualche recensione!
Robyn.
  
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