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Autore: Angel_Liam    16/01/2007    1 recensioni
Allora siccome non mi è piaciuta per niente la fine del quinto libro e tutta la storia del sesto, ho cominciato a pensare: cosa sarebbe successo ai genitori di Harry se...??? E così ho scritto questa storia, mentre ascoltavo la canzone dei Pooh... il titolo non ha molto a che fare con il racconto, è solo legato alle mie emozioni. Spero vi piacerà! Leggete numerosi e recensite! E' la mia prima storia, vi prego siate clementi ho tanta paura di aver fatto schifo....
Genere: Romantico, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Sorpresa
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti!

Allora questa è la prima storia che scrivo (o meglio, che pubblico), perciò spero di essere stata all’altezza… La mia idea è stata questa: ho inserito il mondo di Buffy nel mondo di Harry Potter, collegandoli… ho tanta tanta paura che sia venuta fuori una schifezza, spero che non sarete proprio così crudeli nel recensire… beh, che altro dire, leggete e recensite numerosi!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL CIELO NON FINISCE MAI

1.

 

Il cielo quel giorno era plumbeo. Si sarebbe messo a piovere, era certo. Con tutte le speranze di arrivare all’Espresso di Hogwarts prima di prendersi una bella lavata, Sirius Black e James Potter, i due ragazzi più desiderati di tutta Hogwarts, correvano attraverso la barriera che li separava dal binario 9 e ¾ più veloce che potevano.

Arrivati dall’altra parte, caricarono i bagagli sul treno e subito presero i posti a sedere.

“Uff… appena in tempo!” ansimò James, guardando l’orologio da polso. “Le dieci e cinquantasette! C’è mancato poco che lo perdessimo!”

“La prossima volta che un Babbano ti ferma per strada evita di ridicolizzarlo, magari!” disse Sirius.

In quel momento, dalla porta dello scompartimento apparve Peter. Aveva un’aria affannata.

“Ciao, Codaliscia” disse James con un sorriso. “Hai visto Remus?”

“No…” ansimò Peter, afflosciandosi sul sedile di fianco all’amico. “Non… si è… ancora… visto?”

“No, ma è molto strano” disse Sirius, guardando fuori dal finestrino. “Di solito arriva sempre per primo, dov’è?”

Le undici in punto. Si udì un fischio, mentre il treno si muoveva.

“No! Così Remus lo perderà!” disse James, sbattendo il pugno sul sedile alla sua sinistra, vuoto.

“Che sia nella cabina dei Prefetti?” azzardò Sirius.

“Vado a vedere” disse James, e uscì.

Arrivato allo scompartimento dei Prefetti aprì la porta e cacciò dentro la testa.

“Ciao” salutò.

“Potter”.

La voce inconfondibile di Lily Evans fu la prima di tutte. Che suono melodioso aveva.

“Ciao, Evans, che bello vederti. Hai fatto qualcosa ai capelli?”

“Taglia corto, Potter” disse lei seria. “Che vuoi?”

“Avete visto Remus?”

“No, non si è fatto vedere” rispose Jeremy Capello, di Corvonero.

“È successo qualcosa?” chiese Lily.

“No, è solo che… è tutto ok, Evans, non ti devi preoccupare. Dimmi, tu ce l’hai un ombrello? Sai, non credo che il clima sia dei migliori, perciò se vuoi, quando arriviamo a Hogwarts, posso darti un passaggio…”

“Grazie, ma preferisco rovinarmi la capigliatura piuttosto di venire sotto l’ombrello con te” Detto questo, la ragazza gli chiuse la porta dello scompartimento in faccia. A James non rimase altra scelta che ritornare dai suoi amici, i quali dopo aver appreso che Remus non si era fatto vedere nemmeno dai Prefetti cominciarono seriamente a preoccuparsi.

“Che cosa gli sarà successo?” chiese Sirius. “Io chiedo di tornare indietro e vado a cercarlo”.

Fece per alzarlo, ma James lo trattenne per un braccio.

“Fermo! Sirius ma sei impazzito?”

“James, non possiamo abbandonarlo in questo modo! È il nostro migliore amico, e potrebbe essere nei guai!”

“Si, ma… che cosa conti di fare? Non fermeranno di certo il treno perché glielo chiedi tu!”

“Lo so che è un’impresa disperata, ma devo tentare!”

“Ti prego non… Sirius, nooooo!”

Black stava cercando in tutti i modi di uscire, ma gli altri due lo trattenevano con tutta la forza che avevano.

“Non essere così impulsivo!” sbottò Peter. “Perché non andiamo invece a chiederlo a sua cugina? Vive con lui, se non lo sa lei dov’è!”

“Hai ragione” disse James. “Proviamo a chiedere a Lehane, magari sa qualcosa!”

Sirius cessò di lottare.

“E va bene, ma vado io” disse, dopodiché uscì.

Strano, pensò Sirius. Faith non era in nessuno scompartimento. Ma che cosa stava succedendo quel giorno? Dov’erano finiti tutti? Ad un tratto vide in uno scompartimento Anya Jenkins e Xander Harris, quelli che erano i migliori amici di della cucina di Remus, e decise di tentare la sorte.

“Ciao, avete visto per caso Remus o Faith?” chiese, dopo essere entrato nello scompartimento.

“Ciao, no, non li abbiamo visti” rispose Anya.

“Hanno perso il treno” aggiunse Xander.

“Cosa?” disse Sirius incredulo. “Hanno… perso il treno?”

“Già” disse Xander. “Hanno preso il treno dopo, Faith mi ha detto che arriveranno molto tardi”.

“Quanto tardi?”

“Non ne ho idea! So solo che per quel momento io sarò già nel mondo dei sogni”.

“Ah… beh, grazie per avermelo fatto sapere”.

“Figurati”.

Sirius si affrettò a tornare nel suo scompartimento e a riferire la notizia ai suoi amici.

“Oh” fece James, dopo aver appreso come stavano veramente le cose. “Adesso mi spiego… forse Faith lo ha trascinato in una delle sue avventure bizzarre…”

“Avventure? In uno dei suoi guai, direi” disse Sirius.

“Non essere crudele con lei” ribatté James. “Infondo fa del bene”.

“Si, ma… perché trascinarsi dietro Remus? Che cosa c’entra lui in tutta quella storia?”

James sospirò. “È chiaro che non lo so, Sirius, altrimenti te lo dicevo”. Altro sospiro. “Meglio rassegnarsi. Provvederemo domani a farci dire cos’è successo. Infondo, secondo quanto ha detto Harris, arriveranno stanotte”.

Sirius annuì, tuttavia non sembrava convinto.

“Mettiti l’anima in pace, amico mio” gli disse James. “È meglio per te, ma soprattutto per tutti noi”.

Tra discorsi e altre cose arrivarono a Hogwarts, la quale era invasa da una miriade di acqua, come immaginavano. Si ripararono come poterono, ma quando entrarono al castello erano fradici. Si sedettero e, dopo lo Smistamento, andarono nelle loro sale comuni, mentre continuavano a pensare a che fine avevano fatto il loro migliore amico e la rispettiva cugina.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

...c he schifo, vero? Beh, è la mia prima storia, penso che possiate anche concedermelo, infondo… Recensite numerosi, se piacerà presto posterò il prossimo capitolo.

 

Angel_Liam

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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