Salve a tutti!
Allora questa è la prima storia
che scrivo (o meglio, che pubblico), perciò spero di essere stata all’altezza…
La mia idea è stata questa: ho inserito il mondo di Buffy nel mondo di Harry
Potter, collegandoli… ho tanta tanta paura che sia venuta fuori una schifezza,
spero che non sarete proprio così crudeli nel recensire… beh, che altro dire,
leggete e recensite numerosi!
IL CIELO
NON FINISCE MAI
1.
Il cielo quel giorno era plumbeo.
Si sarebbe messo a piovere, era certo. Con tutte le speranze di arrivare
all’Espresso di Hogwarts prima di prendersi una bella lavata, Sirius Black e
James Potter, i due ragazzi più desiderati di tutta Hogwarts, correvano
attraverso la barriera che li separava dal binario 9 e ¾ più veloce che
potevano.
Arrivati dall’altra parte,
caricarono i bagagli sul treno e subito presero i posti a
sedere.
“Uff… appena in tempo!” ansimò
James, guardando l’orologio da polso. “Le dieci e cinquantasette! C’è mancato
poco che lo perdessimo!”
“La prossima volta che un Babbano
ti ferma per strada evita di ridicolizzarlo, magari!” disse
Sirius.
In quel momento, dalla porta dello
scompartimento apparve Peter. Aveva un’aria affannata.
“Ciao, Codaliscia” disse James con
un sorriso. “Hai visto Remus?”
“No…” ansimò Peter, afflosciandosi
sul sedile di fianco all’amico. “Non… si è… ancora…
visto?”
“No, ma è molto strano” disse
Sirius, guardando fuori dal finestrino. “Di solito arriva sempre per primo,
dov’è?”
Le undici in punto. Si udì un
fischio, mentre il treno si muoveva.
“No! Così Remus lo perderà!” disse
James, sbattendo il pugno sul sedile alla sua sinistra,
vuoto.
“Che sia nella cabina dei
Prefetti?” azzardò Sirius.
“Vado a vedere” disse James, e
uscì.
Arrivato allo scompartimento dei
Prefetti aprì la porta e cacciò dentro la testa.
“Ciao”
salutò.
“Potter”.
La voce inconfondibile di Lily
Evans fu la prima di tutte. Che suono melodioso aveva.
“Ciao, Evans, che bello vederti.
Hai fatto qualcosa ai capelli?”
“Taglia corto, Potter” disse lei
seria. “Che vuoi?”
“Avete visto
Remus?”
“No, non si è fatto vedere”
rispose Jeremy Capello, di Corvonero.
“È successo qualcosa?” chiese
Lily.
“No, è solo che… è tutto ok,
Evans, non ti devi preoccupare. Dimmi, tu ce l’hai un ombrello? Sai, non credo
che il clima sia dei migliori, perciò se vuoi, quando arriviamo a Hogwarts,
posso darti un passaggio…”
“Grazie, ma preferisco rovinarmi
la capigliatura piuttosto di venire sotto l’ombrello con te” Detto questo, la
ragazza gli chiuse la porta dello scompartimento in faccia. A James non rimase
altra scelta che ritornare dai suoi amici, i quali dopo aver appreso che Remus
non si era fatto vedere nemmeno dai Prefetti cominciarono seriamente a
preoccuparsi.
“Che cosa gli sarà successo?”
chiese Sirius. “Io chiedo di tornare indietro e vado a
cercarlo”.
Fece per alzarlo, ma James lo
trattenne per un braccio.
“Fermo! Sirius ma sei
impazzito?”
“James, non possiamo abbandonarlo
in questo modo! È il nostro migliore amico, e potrebbe essere nei
guai!”
“Si, ma… che cosa conti di fare?
Non fermeranno di certo il treno perché glielo chiedi tu!”
“Lo so che è un’impresa disperata,
ma devo tentare!”
“Ti prego non… Sirius, nooooo!”
Black stava cercando in tutti i
modi di uscire, ma gli altri due lo trattenevano con tutta la forza che
avevano.
“Non essere così impulsivo!”
sbottò Peter. “Perché non andiamo invece a chiederlo a sua cugina? Vive con lui,
se non lo sa lei dov’è!”
“Hai ragione” disse James.
“Proviamo a chiedere a Lehane, magari sa qualcosa!”
Sirius cessò di
lottare.
“E va bene, ma vado io” disse,
dopodiché uscì.
Strano, pensò Sirius. Faith non
era in nessuno scompartimento. Ma che cosa stava succedendo quel giorno?
Dov’erano finiti tutti? Ad un tratto vide in uno scompartimento Anya Jenkins e
Xander Harris, quelli che erano i migliori amici di della cucina di Remus, e
decise di tentare la sorte.
“Ciao, avete visto per caso Remus
o Faith?” chiese, dopo essere entrato nello
scompartimento.
“Ciao, no, non li abbiamo visti”
rispose Anya.
“Hanno perso il treno” aggiunse
Xander.
“Cosa?” disse Sirius incredulo.
“Hanno… perso il treno?”
“Già” disse Xander. “Hanno preso
il treno dopo, Faith mi ha detto che arriveranno molto
tardi”.
“Quanto
tardi?”
“Non ne ho idea! So solo che per
quel momento io sarò già nel mondo dei sogni”.
“Ah… beh, grazie per avermelo
fatto sapere”.
“Figurati”.
Sirius si affrettò a tornare nel
suo scompartimento e a riferire la notizia ai suoi amici.
“Oh” fece James, dopo aver appreso
come stavano veramente le cose. “Adesso mi spiego… forse Faith lo ha trascinato
in una delle sue avventure bizzarre…”
“Avventure? In uno dei suoi guai,
direi” disse Sirius.
“Non essere crudele con lei”
ribatté James. “Infondo fa del bene”.
“Si, ma… perché trascinarsi dietro
Remus? Che cosa c’entra lui in tutta quella storia?”
James sospirò. “È chiaro che non
lo so, Sirius, altrimenti te lo dicevo”. Altro sospiro. “Meglio rassegnarsi.
Provvederemo domani a farci dire cos’è successo. Infondo, secondo quanto ha
detto Harris, arriveranno stanotte”.
Sirius annuì, tuttavia non
sembrava convinto.
“Mettiti l’anima in pace, amico
mio” gli disse James. “È meglio per te, ma soprattutto per tutti noi”.
Tra discorsi e altre cose
arrivarono a Hogwarts, la quale era invasa da una miriade di acqua, come
immaginavano. Si ripararono come poterono, ma quando entrarono al castello erano
fradici. Si sedettero e, dopo lo Smistamento, andarono nelle loro sale comuni,
mentre continuavano a pensare a che fine avevano fatto il loro migliore amico e
la rispettiva cugina.
Angel_Liam
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