Solita giornata in casa Vargas: Romano seduto a guardare la TV, Feliciano a mangiare la pasta e la loro sorellina Letizia lavava i piatti. I VARGAS HANNO UNA SORELLA? Esatto, si chiama Letizia Eleonora Vargas, aveva 15 anni. Rappresentava il Centro Italia ma anche le Isole. I fratelli la tennero lontana dalle grandi riunioni mondiali e quindi nessuno Stato sapeva della sua esistenza. La tenevano segregata in casa, lontana da tutto e da tutti. Infatti era molto ingenua e dolce come Feliciano, ma a volte diventava uguale a Lovino, da cui aveva preso l'aspetto, escluso il ricciolo a sinistra come Veneziano. La ragazza si sedette vicino al fratello Lovino a guardare la TV, che trasmetteva il telegiornale: si parlava della grande riunione che ci sarebbe stata pochi giorni dopo sull'effetto serra. Sospirò: avrebbe tanto voluto partecipare, ma i fratelli le vietavano tutto. All'improvviso Lovino, dopo averci pensato su esclamò:
-Letizia, sento che sia venuto il momento di... farti partecipare alle riunioni...
Gli occhi ambrati della ragazza si illuminarono: il suo sogno era sentire quelle parole.
-Davvero fratellone? Posso...?
Dopo aver fatto roteare gli occhi, leggermente seccato, il giovane rispose di sì. D'impeto Letizia lo abbracciò forte.
-Veeh, vedrai Let che sarà bellissimo~
-Conoscerà tanti Stati... Ma chi ci andrà?
-Mmm... vee~ io non lo so... Romano rispondi tu!
-Umpf, sempre io devo rispondere. Inghilterra, Francia, Germania, Russia...
-Russia? E' il mio stato preferito. Oddio che vergogna, sono così poco importante rispetto a quelli. Loro sono grandi nazioni...-Mosse gli occhi di lato.
-Veeh, sorellina non fa nulla. Noi tre formiamo un grande stato: l'Italia!-Feliciano corse dalla sorella e l'abbracciò.

Passarono i giorni. Il giorno del meeting mondiale la ragazza cercò di apparire la più dolce possibile, ma di essere anche molto riservata. Aveva così paura di entrare lì: e prima invece non vedeva l'ora di andarci! Aprì la porta e vide tanti ragazzi come lei seduti. Un giovane biondo con gli occhi azzurro-ghiaccio, con l'aria molto da duro le disse:
-Tu chi saresti? Cosa rappresenti?
-C-Centro Italia e Isole...
-Bene, vai a sederti lì!- Le indicò un posto, con la bandierina dell'Italia (con scritto nome e cognome), tra un ragazzo con le sopracciglia molto grosse ma con degli occhi smeraldo bellissima e vicino a un giovane coi capelli biondi cinerei e con indosso uno sciarpone. Un po' imbarazzata, si sedette e notò con sgomento chi aveva accanto: il giovane biondo sopracciglione era nientemeno che Inghilterra, mentre il tipo con gli occhi viola con la sciarpa era la sua amata Russia! Si morse le labbra. Per rompere quel silenzio imbarazzante, iniziò a parlare con Inghilterra:
-C-ciao sono Letizia...
-Oh hi! I'm Arthur Kirkland.- Indicò la bandiera.
-Oh sì lo so. Sono onorata di fare la vostra conoscenza...
-Dammi del tu!-La guardò disperato.
-Va bene...
I due incominciarono a parlare ma si fermarono quando Letizia sentì qualcuno toccarle la spalla. Era Russia: era molto sorridente e aveva un viso paffuto da bambino.
-Ciao signorina...-Lesse la bandiera-Letizia! Sono Ivan Braginski, rappresento la Russia.
-Uhm...-Era visibilmente imbarazzata.-Lo Stato più grande del mondo...
-Sì.-Si battè la mano sul petto con fierezza.-Purtroppo non il più popolato quello è la Cina.-Indicò con disprezzo il giovane con la coda che aveva davanti.-Ma un giorno diventerete tutti un tuttuno con Grande Madre Russia...-Assunse un'aria malvagia, emetteva un'aura oscura e iniziava a pronunciare degli strani versi, ripetendoli molte volte. La giovane tremò: era così carino Russia, con quella sua voce da bambino, sembrava gentile ma non lo era. Chiaramente. Iniziò il meeting, anche se sembrava più un mercato: tutti urlavano, chiacchieravano, si lanciavano bigliettini: Letizia pensava di essere tornata a scuola! All'improvviso il giovane biondo con gli occhi ghiaccio che le aveva detto di sedersi battè le mani sul tavolo, facendolo tremare e urlò:
-ZITTI! E voi sareste Stati? Mi meraviglio di voi! Sono Germania...
''Allora è lui l'amico di Feliciano. Parla sempre di questo qui...'' pensò l'italiana.
-...e non tollero questi comportamenti. Dovete stare tutti CALMI!
Da quel momento in poi, iniziò il vero meeting, che era una noia mortale. Letizia appoggiò la testa sulla mano dalla stanchezza. Si stava per addormentare. Al contrario Arthur era parecchio interessato all'argomento mentre Ivan, disegnava un girasole sotto il banco. Non fece in tempo a finirlo che sentì una voce, che conosceva sin troppo:
-Fratellone sposami, sposami, sposami, sposami, sposami...
Il giovane saltò dalla sedia, facendo cadere il disegno, afferrato prontamente da Letizia. La giovane era Bielorussia, sua stessa età, sorella di Ivan. Era carina, con un grosso fiocco in testa e con indosso un vestito blu scuro coperto in parte da un candido grembiule bianco. Aveva gli occhi di Ivan, solo che erano blu. I capelli erano mossi e biondi. Si avvicinò pericolosamente al fratello, continuando la cantilena. Tutti gli Stati osservavano la scena. Alcuni commentavano, altri ridevano. 
-Lasciami Natalia! Non ti voglio sposare... Quante volte te l'ho detto?
Germania interruppe la riunione e andò ad aiutare il russo.

''Che bella riunione.''pensò tra sé e sé Letizia. ''Per essere la prima...'' Camminava distrattamente accompagnata dai fratelloni, verso casa. Da quel giorno sarebbe cominciata una nuova vita.



Ecco la mia seconda FF! Spero piaccia a tutti... Recensite recensite ;) Alla prossima C: