-Tornerai a casa con me Loki, che tu lo voglia o no – disse Thor che stava scortando suo fratello ammanettato nei corridoi dello SHIELD – Non sono gradito su Asgard – rispose di rimando il fratello – Ma che stai dicendo fratello, tutti desideriamo il tuo ritorno.. – disse il Dio a bassa voce.
Avrebbe voluto trasformare quel tutti in un Io.
Chiamò Heimdall e, salutati tutti, fu trasportato dal Bifrost con il Fratello.
Loki chiuse gli occhi e quando li riaprì si trovò davanti gli occhi severi del padre – Portatelo nella sala del trono – disse con fermezza e poi si dileguò.
Fu sentenziato che Il figlio dei ghiacci doveva essere rinchiuso per alcuni mesi in una cella e, allo stesso tempo, doveva riparare ai danni commessi.
Mentre, però, il Padre degli dei pronunciava le parole della sentenza, vi era una persona che avrebbe voluto tappargli la bocca ed uccidere il traditore.
Passarono i mesi e Loki decise che non aveva altra scelta se non obbedire a suo Padre e riparare ai danni fatti.
Odino, il quale osservava il figlio, vide che era cambiato tornando ad essere il ragazzo scherzoso e obbediente di un tempo.
Decise di far finire la pena e quella stessa sera invitò tutti per un banchetto; fece tintinnare il coltello d’argento sul bicchiere in cristallo e tutti gli ospiti si zittirono – Asgardiani, amici, oggi siamo tutti qui riuniti per festeggiare mio figlio, Loki, il quale in questi mesi ha riscattato le sue colpe e ha reso me un padre fiero – Loki al sentire quelle parole sentì un tuffo al cuore.
Davvero Odino era fiero di lui?
Sorrise – A Loki! – disse poi Odino alzando in alto il suo calice e tutti lo imitarono, anche Thor e Loki che sorseggiarono il contenuto.
Tutti ripresero a mangiare e a bere, tranne un invitato  che guardò facendo un sorrisetto cattivo.
Loki sentiva la gola asciutta e tossì – Hey fratellino, tutto bene? – chiese Thor sentendolo tossire – Nulla di cui preoccuparsi fratello, solo la gola secca – rispose il Dio del Caos.
Beve ancora dal suo calice, ma la gola rimanne asciutta.
C’era qualcosa che non andava; si sentiva strano e iniziò a sudare freddo.
Thor che stava ridendo con la madre si accorse che Loki era molto pallido e respirava affannosamente – Loki che hai, stai male? – chiese preoccupato.
Ad un tratto il figlio dei ghiacci si alzò facendo così zittire tutti.
La sua vista cominciava ad appannarsi e il suo cuore a battere freneticamente; fece cadere il boccale che aveva ancora in mano e si allontanò dalla tavolata barcollando –T-Thor.. – cercò di chiamare il fratello, ma non riuscì a rimanere in piedi.
Il Dio del Tuono subito si alzò e corse verso il fratello prendendolo prima che toccasse terra – LOKI?!!! Loki!! – urlò Thor che scuoteva il fratello – Figlio mio! – rispose Frigga che accorse il figlio.
Loki era tra le braccia del fratello e respirava a mala pena – Chi può avere il coraggio di farti del male bambino mio? – disse Frigga prima di iniziare a piangere.
Odino si alzò ed ordinò che il figlio fosse portato nella camera della guarigione – Nessuno di voi uscirà da questo palazzo! – disse infine il Padre degli dei che raggiunse Thor e la moglie nella camera della guarigione – Come sta? – chiese subito ai suoi medici – È molto debole sire, ma faremo tutto il possibile – rispose il medico.
Odino guardò Frigga e la strinse a sé portandola fuori dalla stanza.
Thor rimase lì, affianco al fratello il quale lottava tra la vita e la morte – Loki.. – disse grave il biondo il quale scorse delle lacrime rigargli il viso – Scoprirò chi ti ha fatto questo, te lo prometto – disse infine.
Loki rimase in pericolo di vita per alcuni giorni, ma i medici riuscirono a guarirlo.
Quando si svegliò, si guardò attorno – Dove mi trovo? – chiese con voce rauca – Sei nella camera della guarigione fratello – rispose Thor che fece chiamare il padre e la madre.
Frigga appena entrò nella stanza, corse verso il figlio e lo abbraccio forte – Oh Loki! – disse tra le lacrime che ormai erano state sue compagne nei giorni passati.
Odino si avvicinò lentamente – Come ti senti figlio? – chiese dolcemente – Sono stanco – disse Loki che si meravigliò del tono dolce e dell’espressione dispiaciuta del padre.
Tutti e tre lasciarono la stanza e a quel punto Thor esplose – Dobbiamo scoprire chi ha cercato di uccidere Loki! – disse ad Odino, il quale non sapeva che dire al figlio.
Frigga si allontanò e lasciò i due soli  - Abbiamo cercato ovunque Thor e non abbiamo trovato nulla – disse con tono di sconfitta.
Thor distolse lo sguardò posandolo sulle mattonelle del corridoio.
Odino mise una mano sulla spalla del figlio e poi se ne andò.
Thor si avviò verso i giardini del palazzo dove lanciò un urlo per sfogare tutta la sua rabbia repressa.
Calmatosi, vide che Lady Sif lo stava osservando da lontano e decise di avvicinarsi per avere qualcuno di sua conoscenza al suo fianco – Sif io non so cosa fare – disse mettendosi una mano hai capelli – Lo so Thor, però… - la donna aspettò che il biondo la guardasse dritto negli occhi - .. Forse chi ha tentato di uccidere Loki, non aveva tutti i torti.. In fondo lui ha ucciso molte persone e magari ha voluto vendicarsi – concluse la donna.
Thor non poteva credere a ciò che aveva detto la sua compagna di battaglie – Sif ma cosa stai dicendo?! Loki ha ripagato per i suoi sbagli, non merita di morire! – sbottò il Dio pieno d’ira.
- Non dirmi che sei convinto che tuo fratello sia cambiato?! Non puoi essere così ingenuo Thor! – disse Sif – Loki è cambiato! E lo ha dimostrato a tutti noi! – ribatté il biondo – Secondo te, Thor, se Loki fosse cambiato davvero, perché qualcuno lo avrebbe avvelenato? – chiese Lady Sif.
Thor stava per rispondere a tono quando si zittì e assunse un espressione cupa – Sif..- iniziò –Si Thor?- chiese lei convinta di aver vinto la battaglia verbale con il Dio – Come fai a sapere che Loki è stato avvelenato? – il Dio alzò lo sguardo pieno di rabbia verso la donna e le si avvicinò minaccioso – I-io ho provato ad indovinare..- disse la ragazza cercando di cambiare il discorso.
Ma Thor non la bevve: l’aveva scoperta.
 
Tutti ripresero a mangiare e a bere, tranne un invitato  che guardò facendo un sorrisetto cattivo.
Strinse la boccetta di veleno che aveva in mano e la mise sotto la sua armatura argentata.*
 
Thor prese un braccio di Sif – Sei stata tu…- disse con ribrezzo alla ragazza la quale si liberò dalla presa – Si! Sono stata io! Tuo fratello non merita di tornare tra gli Asgardiani, è un traditore e va punito con la morte! – Sif si liberò dal quel peso che le appesantiva il cuore – Come hai potuto?! Ora andrai dal Padre degli dei e gli dirai tutto e avrai la punizione che meriti! – disse il Dio.
Sif sguainò la spada dal fodero –No! Piuttosto la morte! – disse la ragazza che cercò un affondo sul Dio.
Thor si scansò e, chiamando Mjolnir, iniziò a combattere con la ragazza.
Odino sentì i tuoni del figlio che si abbattevano nel suo giardino e si avviò per vedere cosa stesse succedendo.
 - Non riuscirai a proteggere Loki per sempre Thor – disse la ragazza che si scontrò con il biondo – Tu non gli farai ancora del male, non te lo permetterò! – e con grande abilità fece cadere la ragazza a terra.
Sif, però, si rialzò e, senza indugi, ferì Thor al fianco il quale si piegò in avanti.
Il Dio fu colpito in faccia più volte dalla ragazza – Non hai mai avuto la forza per battermi, Loki è il tuo punto debole.. Sei impotente davanti alla sofferenza di tuo fratello – disse Sif che prese la spada e la puntò al collo del Dio.
A quel punto, però, fu fermata da Odino, il quale la spinse via facendole sbattere la testa e perdere i sensi.
Il Padre degli dei corse dal figlio ancora sdraiato a terra – Thor, stai bene? – chiese preoccupato Odino, Thor fece cenno di sì, ma il suo viso fu trasformato in una smorfia di dolore dovuta alla ferita che sanguinava copiosamente.
Fu portato nella sala medica dove vi era ancora Loki – Thor!! Che diavolo succede? – chiese non appena vide entrare il fratello, ma nessuno gli rispose rimanendo in piedi di fianco al suo letto.
Passarono le ore ed Odino fece il suo ingresso nella camera – Come sta mio figlio? – chiese  - Era ferito gravemente e ha perso molto sangue, ma se la caverà – disse il medico.
Odino si girò e vide Loki preoccupato; il Padre degli dei si avvicinò – Cosa è successo  a Thor, padre? – una lacrima gli solcò il viso – Tuo fratello ha combattuto con chi ti ha avvelenato Loki – Loki si sentì in colpa – Perché? – chiese leggero – Perché ti vuole bene e non può vederti soffrire – rispose Odino il quale, poi, se ne andò.
Alcuni giorni dopo Thor uscì dalla stanza accompagnato da Loki, ormai ripresosi e lo accompagnò nella sala del trono dove stava per essere processata Sif.
Odino si alzò in piedi davanti alla ragazza incatenata – Lady Sif! Hai cercato di assassinare i due figli di Odino, tuoi principi e per questo, io ti condanno al Vuoto! – il brusio che si era creato si trasformò in silenzio.
Dal Vuoto mai nessuno aveva fatto ritorno.
Sif non parlò, poiché in cuor suo, sapeva che avrebbe rifatto tutto e non si sarebbe mai piegata al volere di Odino.
La decisione fu presa e la ragazza fu accompagnata da Heimdall e scortata da Odino.
Thor non disse nulla, solo chiese al fratello di portarlo nelle sue stanze per riposare; entrati in stanza i due poterono sentire il Bifrost aprirsi e tirarono un sospiro.
Thor, come Loki, sapeva che non sarebbe mai finita e che avrebbero sempre rischiato, ma sapeva anche che non avrebbe mai abbandonato suo fratello.
Mai.    
 
 
 
* è un flashback della festa
 
 
Ecco a voi questa storia!! Vi prego non mi uccidete xDD Ho solo immaginato che Sif avrebbe potuto incarnare bene il personaggio della cattiva, poiché è sempre molto protettiva.
Spero vi sia piaciuta =D –VS-