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Autore: Brodos    02/07/2012    3 recensioni
Ne avrei tante da dire e ne avrei dimenticate ancora di più.
Parrebbe uno sfogo.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Voi via. Regna la calma.    
Voi qui? Volano i rompimenti di coglioni con rumori molesti di sottofondo.
Prima fra tutti la vostra voce, segue l’inutilità dei motivi per cui dibattete con il vostro tono più alto di un altro tono.
Voi, 3 toni sopra il silenzio.
E io amo quella solitaria quiete che si era instaurata in casa.
Troppo rumore sopra la quiete.
Troppo voi in mezzo alle balle.
…. Che poi dovrei andarmene io, ma i tempi non sono ancora maturi. Manca il contante e la vita deve ancora insegnarmi qualche trucchetto.
Non rispettate la mia età.
Non rispettate i miei spazi.
Ve lo chiedo ad ogni cosa che faccio per voi, che mi basta essere pagato in “lasciarmi in pace quando voglio essere lasciato in pace”.
Cristo, vi costa meno anche dei soldi…
Posso stare tranquillo però che chiuso nei miei pensieri o in una riflessione voi entrereste nei miei spazi.
E bussate cazzo prima di invadermi!
Non voglio che voi moriate, no, dopotutto siete quello che siete. Io vi devo quello che vi devo.
Voglio solo essere lasciato in pace per un po’.
Ipotecate la casa, fatemi un assegno, una cambiale, un balletto… Quello che volete. Ma prima o poi voglio che tiriate fuori un gruzzolo di “lasciarmi in pace quando voglio essere lasciato in pace”.
Ok, il peggio è che lasciandovi passare tutto vi credete perfetti.
Quanto vorrei che il senso di rispetto e debito che ormai è una legge non scritta dei rapporti familiari se ne stesse a bordo ring a mangiarsi pop corn, mentre vi sbatto in faccia quello che penso.
Par condicio gente: dov’è l’obbligo di rispetto verso i figli?
Perché per voi c’è questa legge e per me no?
Quanto vorrei che vi ricordaste che alla fine dei vostri anni, magari incapaci di badare a voi stessi, diventate voi balia dei figli?
Esatto, una sorta di figli dei figli.
Datemi un anticipo del rispetto che mi spetta.
Diciamocelo, non fate nulla di gravissimo, ma fate molto di scocciante.
I mari non sono forse composti da piccole gocce?
Quelle piccolezze, cari esempi di bravura, hanno una loro gravità.
Assumete quasi un aria di superiorità quando in certi giorni mi sento meno paziente verso di voi e alzo la voce dicendo che una cosa non mi và. Certo, guardate quel povero babbeo immaturo in crisi adolescenziale ritardata attaccare i vostri dogmi di cretinate.
Non vi accorgete che non ho argomenti perché ve li ho perdonati.
Quella è la vera ragione dei comportamenti che etichettate come immaturità.
Non concepisco il fatto che non arriviate a capirlo.
Siete ipocriti, molto.
Dato che vivo secondo una filosofia di modestia non vi dico che in confronto a voi alla mia età, vi supero in ragionevolezza di parecchio. Anzi, mi sento male per averlo scritto anche qua. Non è da me vantarmi.
Voi alla mia età facevate un bella vita, me lo ricordate con un sorriso malinconico “quanto vi siete divertiti alla vostra età”.
La verità è che se provassi a fare solo una metà di quello che avete fatto voi chissà come vi comportereste.
La verità è che finite le spiegazioni stupide esce il vero motivo, l’avete detto qualche volta: “Beh, io ero io, e comunque erano altri tempi”. Beh vaffanculo e vaffanculo, avete appena detto a vostro figlio che non sarebbe in grado di essere come voi. Che non è abbastanza in gamba.
Ma che cazzo ne sapete, della mia capacità di autoregolarmi? Ci vediamo si e no a pranzo e cena!
E non guardatemi ancora come il solito giovane in crisi, lo sapete che se viveste con i vostri ricomincereste anche voi a comportarvi come adolescenti in crisi?
Ora avete famiglia, ora vivete da un'altra parte, ma se i vostri genitori si mettessero a darvi ordini quanto gliele cantereste. Dai, già adesso li zittite ad ogni osservazione e vi ritirate rimuginando!
Questi comportamenti da adolescenti sono dati anche dal fatto di non voler padroni e voi, a 50 anni suonati e passati, volete ancora essere liberi.
Non guardatemi con quella superiorità allora, enormi ipocriti.
Dopotutto è a malincuore che in parte vi odio.
  
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