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Autore: hugmeharoldxx    02/07/2012    2 recensioni
-Vuoi qualcosa Tomlinson?- gli sussurrò a fior di labbra.
-Si, che tu la smetta.- gli disse il più grande.
-Di fare cosa?- gli disse Harry, che piano piano si avvicinò con la mano alla sua camicia e incominciò a disegnare piccoli tratti sul suo petto. Louis non si scompose.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'm broken, do you hear me.

Musica alta. Occhi chiusi. Testa rivolta al cielo. Bocca impastata. Movimenti lenti. Con la testa che girava Harry Styles si imponeva di sembrare sobrio, e di non cadere per terra. Cosa impossibile. Corse per il giardino pieno di gente come in preda a un’attacco di crisi, e si lasciò cadere per terra. Chinò la testa sull’erba e rimase li fermo. Il terreno fresco sembrò dargli un po’di sollievo alla testa che girava. I capelli ricci che gli ricadevano sulla fronte, gli coprivano   metà della faccia. La gente pensava che fosse morto. Respirò a fatica prima di alzarsi e guardare la piscina. Barcollò un momento, e poi a piccoli passi si diresse verso la piscina. Una mano lo fermò. Harry girò per metà la testa e guardò la mano del tizio. La riconobbe all’istante. Louis. Si girò completamente. Lo guardò in quei suoi occhi azzurri, che in quel momento gli facevano venire il volta stomaco e parlò.
-Vuoi qualcosa Tomlinson?- gli sussurròa fior di labbra.
-Si, che tu la smetta.- gli disse il più grande.
-Di fare cosa?- gli disse Harry, che piano piano si avvicinò con la mano alla sua camicia e incominciò a disegnare piccoli tratti sul suo petto. Louis non si scompose.
-Lo sai- Harry continuò, facendo passare la sua mano sotto la camicia del più grande, e accarezzandogli i capezzoli.
-Troppo tardi- gli disse Harry in un’orecchio, prima di stringergli il capezzolo e depositargli un bacio sotto l’orecchio. Si girò e si avviò verso la piscina. Guardòl’acqua cristallina, e ci si perse. La voleva toccare. Allungò una mano verso l’acqua e ci finì dentro perdendo l’equilibrio. Chiuse gli occhi e aspettò. Aspettò che fosse mattino. Aspettò che tutte le persone lo guardassero. Aspettò che Louis lo venisse a prendere. Non accadde nulla. Harry rimase lì in piscina, troppo fatto per venire fuori dall’acqua. Quando si risvegliò, era in una stanza buia. Gli girava la testa, e non sapeva dove si trovasse. Tastò il letto, per sentire se c’era qualcuno. Capelli, al lato destro del letto. Andò più in giù. Seta. Il vestito era di seta. Scese ancora più giù. Peli nelle gambe, doveva essere un’uomo. Ma chi? Si alzò e a tentoni cercò la tapparella. La trovò e la tirò su, quanto bastava per vedere chi era. Zayn. Era solo Zayn. La alzò del tutto. Aprì la porta e lo lasciò su letto. Si diresse verso il bagno, e si guardò allo specchio. Non si riconosceva più. Le occhiaie avevano preso il posto della sua pelle chiara, e gli occhi verdi erano stanchi di lottare. Il viso scavato fece pensare a Harry che non poteva più continuare così. Era troppo anche per lui, oltre che per gli altri. Si tolse i vestiti, e rimase nudo fissando il suo corpo. Gli faceva schifo. Gli addominale non c’erano quasi più, era troppo magro per averli. E le costole facevano capolino sulla sua pelle bianca. Non sopportava più la sua immagine. Non riusciva a guardarsi più allo specchio. Era diventato freddo. Non ascoltava mai nessuno; e se gli dicevano qualcosa lui alzava le spalle, facendo capire agli altri che non gliene importava. Stava diventando l’uomo che non aveva mai pensato di diventare. Quello corroso dall’amore. Che merda che era l’amore, ti faceva innamorare, e poi ti lasciava lì a passire. Voleva uscirne, ma ormai c’era dentro e non aveva via di scampo. Non aveva via di scampo ogni volta che guardava quegli occhi azzurri. Ogni volta che guardava il suo sorriso. Ogni volta che gli si fermava il cuore per un suo gesto inaspettato. L’amore ti fotteva. No, Louis Tomlinson fotteva Harry. Fotteva quel suo povero cuore, non abituata a sopportare tutti quel dolore. E fotteva lui, rendendolo sempre più debole. Tirò un pugno allo specchio, era troppo, non poteva stare cosi per un coglione. Più tosto era meglio morire. Tante volte aveva sfiorato quell’idea, ma non l’aveva mai fatto. E non lo fece neanche quel giorno. Anche se non riusciva più a vivere, non sopportava l’idea di lasciare Louis, e di non vedere più il suo sorriso. Quel sorriso che amava, ma che gli faceva venire il volta stomaco. Guardò i cocci per terra, e la sua mano sanguinante. Non poteva continuare così. No. Doveva andare via. Doveva evadere da quella tortura. Doveva andare via da lui. Si rivestì, e con la mano ancora tutta sanguinante aprì la porta sporcando la maniglia e si diresse in camera. Con la mano sana, in fretta e furia cercò dei soldi. Quando li trovòsi precipitò giù di sotto, con gli sguardi preoccupati degli altri.
-Harry! Harry! Dove cazzo vai?- gli urlò Zayn. Fece finta di non sentire e si chiuse la porta alle spalle con un botto.
 
Louis Tomlinson.

‘-Cazzo! E’tutta colpa mia! Mia! Capite? Non lo avrei dovuto lasciarlo solo! Avrei dovuto dargli tutto il mio amore! Cazzo, cazzo, cazzo!- Louis era fuori di se e urlava cose senza senso, almeno per gli altri. Ma per Louis no. Per Louis avevano un senso. Si accasciò per  terra, in preda agli spasmi e i singhiozzi. Cominciò a dare pugni sul pavimento, e a muoversi avanti e indietro con le gambe al petto. Sembrava posseduto. –Colpa mia. E’tutta colpa mia. Sono io. Sono stato io. E’tutta colpa mia- sussurrava con la testa tra le ginocchia. I ragazzi non lo avevano mai visto così, avevano paura. Paura che si facesse male da solo. Paura che corresse via anche lui. Il primo ad avvicinarsi a lui, fu Liam. Gli altri non ebbero il coraggio. Forse temevano la reazione di Louis. Liam si inginocchiò vicino a lui, e allungò piano la mano come per paura che lo mordesse.
-Louis?- lo chiamò. Non smetteva di dondolare, e Liam era seriamente preoccupato. Gli accarezzò la spalla. –Louis. Guardami.- gli ordinò Liam. Louis alzò la testa. Aveva gli occhi rossi, e i capelli appiccicati alla fronte. –Louis, vai da lui- gli disse Liam con il tono di voce più calmo possibile guardandolo negli occhi. Louis si alzò di scatto, e guardando Liam gli fece un piccolo sorriso. Andò veloce verso la porta, la aprì e non la richiuse alle sue spalle. Iniziò a correre più che poteva. Sapeva dove Harry si sarebbe diretto, e sapeva anche che si doveva sbrigare. Le lacrime gli ricavano il viso, mentre correva come un’ossesso, per le vie di Londra. Il vento gli scompigliava i capelli. Il cuore gli stava esplodendo nel petto. Non gli importava. Lo doveva raggiungere prima che fosse troppo tardi. Le gambe gli stavano crollando, ma non si fermò. Arrivò all’aeroporto e si fermò un’attimo sulla porta per prendere fiato. Inspirò profondamente, e rincominciò a correre. Aprì la porta e schivo quasi tutte le persone che erano dentro, incurante degli insulti che li lanciavano. Aveva ancora gli occhi rossi, ma non gliene importava. Si fermò di colpo e si guardò in torno in cerca di una testa riccia. La trovò. Stava facendo il biglietto per il Cheshire. Stava ritornando a casa. No. Corse da lui e quando arrivò gli afferro un mano e lo fece girare violentemente verso di lui. Si guardarono negli occhi rossi, e si baciarono. Un bacio pieno di passione, di risentimento e di paura. Un bacio che non si erano mai dati così intensamente. Un bacio che poteva durare per sempre se solo non si fossero trovati in un’aeroporto a fare la fila per i biglietti. Si guardarono negli occhi. E in quell’istante con un solo sguardo, si chiesero scusa a vicenda per tutto l’amore che non si erano dati fino adesso. Louis gli accarezzò il viso, ed Harry fece lo stesso provocando un brivido a entrambi.
-Sei un deficiente lo sai vero?- gli chiese Louis, mentre le lacrime ricominciarono a scendere. La gente li stava guardando, e i paparazzi non persero tempo per fotografarli e per creare un nuovo scoop. –E tu lo sai che sei una femminuccia vero?- gli chiese finalmente Harry facendogli un debole sorriso. Si baciarono ancora una volta, e si sussurrarono contemporaneamente all’orecchio un‘’Ti amo’’   



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Non so da dove mi sia uscito sto obrobrio, ma bho, lo volevo postare D: 
Tra...22 giorni (?) precisamente, i ragazzi compiono 2 anni come baaand! 
eeeeh, quanto sono cambiati vero? 
In meglio ovviamente! 
Non che prima erano brutto, anzi erano tanto pucciosi, e solo che adesso sono dinventati uomini. 
Ok, non tanto ma lo diventeranno! Daai! 
Basta, mi dileguo. 



  
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