CAPITOLO 1 : VENDETTA
"Per cosa vivo?Per quale ideale?"
"Io vivo solo....per la vendetta?"
-No...ti prego...non uccidermi...ti supplico....-
Il famoso samurai Wakibanshu era inginocchiato davanti a
lui.Wakibanshu...il samurai che nella Guerra Gempei non si era mai piegato
davanti a nessuno ora si era piegato davanti a lui e lo stava supplicando.Lo
stava supplicando di non ucciderlo.
Per un fuggente attimo Watanabe Izuki pensò di
risparmiarlo.Ma ci ripensò immediatamente.
"Perchè io dovrei risparmiare uno sporco
assassino?"
Forse,in futuro,qualcuno avrebbe fatto lo stesso
ragionamento con lui."Già...perchè dovrebbero risparmiarmi?" pensò.
-Risparmiami....- disse Wakibanshu.
-Quante volte le tue vittime te lo hanno chiesto?- rispose
Watanabe.
Wakibanshu fece una cosa che,durante la sua carriera da
assassino,non aveva mai fatto : pianse.
"Tutti gli uomini sono uguali davanti alla morte"
pensò Watanabe.
Il samurai dalla tunica bianca,Watanabe Izuki,non ebbe pietà
per Wakibanshu.Alzò la sua katana a doppio taglio e l'affondò nella carne del
samurai ai suoi piedi.Il serpente argentato chiamato "Haikotsu" colpì
e trapassò il cuore del nemico.
Subito dopo aver ucciso Wakibanshu Watanabe pianse lacrime
amare.
"Tutti gli uomini sono uguali davanti alla morte.Ma
io...sono davvero un uomo?" si chiese prima di ripulire la lama di
Haikotsu,la sua katana,con un fazzoletto di seta.
__________
Youshimaru si sedette sull'erba verde di una collinetta ad
osservare il tramonto.
Amava il tramonto,ma allo stesso tempo lo odiava.Proprio
come amava e odiava se stesso.
Amava il tramonto perchè era stupendo,a suo parere.Lo odiava
perchè era rosso,rosso come il sangue delle sue vittime.
Amava se stesso perchè nel corso della sua vita piena di
sofferenze aveva imparato che solo i malvagi e gli egoisti sopravvivono.Odiava se
stesso perchè era un assassino.Eppure gli piaceva essere un assassino.
Dentro di lui v'era un continuo conflitto che non avrebbe
cessato se non con la sua morte.
Il Sole,infine,tramontò del tutto.
Youshimaru si alzò e si diresse verso il villaggio ai piedi
della collina.
"Watanabe Izuki.E' questo il nome della mia prossima
vittima"
Odiava dover uccidere le persone.
Ma amava l'odore del sangue.
__________
Watanabe Izuki,dopo quattro giorni di viaggio,raggiunse il
villaggio.Lì avrebbe trovato riposo e un po' di pace.
Era da tanto tempo che non trovava pace.Era da dieci lunghi
anni.
Dalla fine della Guerra Gempei i sicari dei Minamoto avevano
continuato a cercarlo.Era per merito suo che la Guerra Gempei era finita con la
completa disfatta dei Minamoto e la vittoria dei Taira.
Ma alcuni samurai erano sopravvissuti allo sterminio e gli
davano la caccia senza nemmeno sapere quale fosse il suo volto.
Tuttavia la sua descrizione era conosciuta in tutto il
Giappone : un samurai che porta sempre una katana a doppio taglio argentata,con
dei capelli neri e degli occhi color del mare,indossava sempre una tunica
bianca nonostante un tempo fosse appartenuto all'esercito dei Taira,i quali
stendardi erano rossi.
"Ho scelto il colore bianco per la mia tunica perchè il
bianco si sporca facilmente di sangue.Ho scelto il bianco per ricordarmi delle
vittime che ho ucciso e per non scordarmi mai della mia natura di assassino"
Watanabe Izuki entrò in una locanda.
-Salve- salutò il proprietario.
-Buonasera,viandante,mi dica pure-
-Vorrei una stanza,solo per questa notte-
-Certo- gli rispose il locandiere. -Mi segua- aggiunse
l'uomo.
Il locandiere condusse Watanabe in una stanza al primo
piano.
-La pago già adesso- disse Watanabe e pagò il locandiere.
Era solito pagare i locandieri in anticipo perchè non era
mai certo di ciò che sarebbe successo.
Watanabe Izuki,coi suoi pensieri,con le sue
preoccupazioni,col suo passato,si assopì e non pensò più a nulla.
_________
"Prendetela!"
Quegli uomini vestiti di nero....
Quelle urla....
Sua madre....
Il cadavere di suo padre insanguinato....
Quelle fiamme....
"Akira!Scappa!"
"No!Mamma!Devo combattere!"
"Scappa ti ho detto!"
Maledetti....che siano tutti maledetti....
Non avrebbe mai potuto perdonarli.Mai.
E mai sarebbe scomparso del tutto il suo
dolore....Mai.Mai....
Mai.........
Youshimaru si svegliò di soprassalto.Aveva di nuovo fatto
quell'incubo.
Aveva di nuovo rivisto quelle fiamme,quelle grida,quel
dannatissimo sangue.
Aveva di nuovo rivisto quella notte...
Smise di respirare affannosamente e cercò di calmarsi.
-Mi sono addormentato- si disse, -Non dovrei mai
addormentarmi-
Si rivestì in tutta calma.Era appena passata la
mezzanotte,c'era ancora tempo,molto tempo.
Indossò la sua armatura nera come la pece,per mimetizzarsi
con l'oscurità.
Prese l'arco e le frecce avvelentate,prese la katana e due
pugnali gemelli.
Uscì dalla finestra silenziosamente.Senza fare alcun rumore.
Dopo anni e anni di esperienza aveva imparato a essere
silenzioso come un'ombra.Aveva addirittura imparato a controllare il rumore che
avrebbero provocato i suoi movimenti quando indossava l'armatura.
Youshimaru era pronto per l'assassinio di Watanabe Izuki.
_________
Prima di svegliarsi,Watanabe aveva fatto un sogno.
Aveva sognato di essere in un verde prato,ad osservare
l'alba di un nuovo stupendo giorno.Lui non indossava più la sua tunica bianca e
con sè non aveva Haikotsu - non ne aveva bisogno.
E con lui c'era...
Lei....
Uno strano movimento tra gli alberi lo costrinse ad
accantonare il ricordo del sogno.
Ne era certo.Aveva percepito,anche se non molto bene,un
movimento tra il boschetto.
Chi era stato a provocare quel movimento?Era un movimento
troppo leggero e fugace per una persona comune,eppure troppo maldestro per uno
scoiattolo o un qualsiasi altro animale.
Watanabe Izuki riflettè a lungo prima che un nuovo movimento
attirò la sua attenzione.
Questa volta il movimento era stato nascosto meglio.Ma non
gli era stato nascosto del tutto.
"Un sicario" ipotizzò immediatamente.
"Un sicaro molto stupido"
O molto furbo...
Voleva che Watanabe andasse nel boschetto a controllare.Era
una trappola,non c'era alcun dubbio.O forse voleva che...lui si affacciasse
alla finestra...
Appena si rese conto della trappola si scansò.Per fortuna si
scansò appena in tempo per evitare una freccia.
"Una freccia avvelenata" potè constatare Watanabe
quando esaminò meglio il dardo,dalla punta scendeva un liquido violastro.
Che fare,ora?Affrontare a viso aperto il sicario o attendere
un'altra sua mossa?
Watanabe non ci pensò due volte : voleva affrontarlo a viso
aperto.Lui non era un codardo.
Watanabe saltò dalla finestra e atterrò sul tappeto morbido
di alcuni cespugli.
-Finalmente ti sei degnato di agire,Izuki- disse una voce
rauca davanti a lui.
Watanabe indietreggiò per vedere meglio l'aggressore.
Un samurai in armatura nera gli sorrise con aria di sfida.
-Chi sei?- chiese Watanabe.
-Ti basti sapere che sono uno che è qui per ammazzarti-
disse il sicario e scoccò un'altro dardo.
-Ti ho chiesto chi sei?- insistette il samurai dalla tunica
bianca.
-Se proprio insisti...Il mio vero nome non lo rivelerò,l'ho
dimenticato io stesso,mi chiamano Youshimaru-
-Molto piacere.Io sono Watanabe Izuki-
-Lo immaginavo-
Youshimaru sfoderò la katana.
Immediatamente Watanabe lo imitò.
-Minamoto!- gridò Youshimaru catapultandosi su Watanabe,il
quale si difese tenendo la katana in verticale.
-Sei dunque un sicario dei Minamoto come immaginavo...-
Youshimaru non rispose.Tentò un nuovo attacco saltando sopra
Watanabe e atterrando dietro quest'ultimo.
-Mi vorresti colpire alle spalle?- chiese retoricamente
Watanabe.
-Che sciocco....- aggiunse il samurai.
Detto questo prese a far vorticare la katana e con un
movimento fulmineo si scagliò contro il suo aggressore sferrandogli svariati
fendenti,sempre roteando la spada.
-Tigre Rossa!- gridò Watanabe durante l'attacco.
Youshimaru,a suo malgrado,seppe parare solo alcuni dei
fendenti del suo avversario.
Quando Watanabe smise di colpire Youshimaru si ritrovava
gravemente ferito e grondante di sangue.
-Dannazione...- sussurrò il sicario.
Detto questo tentò un ultimo,disperato assalto contro
Watanabe Izuki.
Quest'ultimo si limitò a parare il fendente e a contraccare
con un calcio nello stomaco di Youshimaru.
-Scappa.Va' via!Il più lontano che puoi!- gli disse Watanabe
prima di andarsene da quel villaggio.
Youshimaru restò steso a terra fino all'alba.
Quando si alzò aveva perso molto sangue,ma era ugualmente in
grado di andare a rifugiarsi.
-Perfino il Samurai Senza Pietà,Watanabe Izuki,ha avuto
pietà di me.Non glielo perdonerò mai....anche a costo della morte!-
"Sono davvero felice,ora?"
C
O
N
T
I
N
U
A
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