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Autore: brilLiam    02/07/2012    1 recensioni
una strana giornata di surf
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le onde erano fantastiche quel giorno, dopo una settimana di mare calmo. Mi sentivo carica, emozionata. Era da tanto che non cavalcavo le onde, in più oggi avrei dovuto fare da istruttrice a due ragazzi. Non sapevo molto su di loro, solo che li avrei incontrati in spiaggia a Sidney, a qualche kilometro da casa mia. Mi preparai velocemente, optando per un bikini azzurro che risaltava i miei occhi chiari e la mia pelle abbbronzata. Misi nello zainetto la tuta da surf e tutto quello che mi sarebbe potuto servire. Con il mio nuovo scooter arrivai in spiaggia in pochi minuti, ma dei miei "allievi" neanche l'ombra. Aspettai seduta sulla sella del mio motorino per poco, quando qualcuno picchiettò sulla mia spalla. Mi voltai e vidi due ragazzi a dir poco stupendi, entrambi con i capelli castani. Quello che mi aveva chiamata aveva gli occhi color cioccolato ed erano così profondi che mi sarei potuta sciogliere con un suo sguardo. Il secondo aveva gli occhi di un azzurro indefinibile talmente erano belli. 
-Piacere sono Liam e lui è il mio amico Louis, penso che tu sia la nostra istruttrice di surf.- disse il primo ragazzo sorridendomi. -Esatto, piacere sono Madison.- risposi raggiante. Ci avviammo verso la spiaggia ed iniziammo subito. Per prima cosa gli insegnai le posizioni basi del surf a terra; non avrei mai voluto che cadessero in acqua in modo pericoloso così gli dissi come cercare di evitare ogni danno dopo una caduta. Dopo un'oretta circa li feci entrare in mare; in pratica ciò che gli avevo spiegato non era servito a niente. Tutti la prima volta sono un po' impacciati e cadono spesso, io cerco sempre di non ridere per essere professionale, ma con loro era impossibile! Si prendevano in giro, ridevano, scherzavano ed io feci lo stesso. -Louis, sei su una tavola da surf, non ad una sfilata di moda, smettila di continuare a sistemarti la tuta!- dissi provocando una risata generale. -Ma è bagnata e si appiccica ovunque, proprio OVUNQUE.- rispose indicando il suo basso ventre. Liam scoppiò a ridere mentre si stava alzando in piedi sulla tavola e per questo cadde, sbattendo la fronte contro di essa. Corsi subito verso di lui per aiutarlo e lo portai fuori dall'acqua. Si era procurato un taglio sopra il sopracciglio destro, ma non era grave per fortuna. Presi dallo zaino la cassetta del pronto soccorso che portavo sempre con me per evenienze come quella. Per tranquillizzare Louis che si sentiva tremendamente in colpa, gli dissi di correre al bar a prendere del ghiaccio anche se non era strettamente necessario. Con del cotone imbevuto di disinfettante tamponai la ferita di Liam che scrutava ogni mio movimento con attenzione. -Non ti preoccupare, il taglio non è profondo e tra qualche giorno non resterà neanche la cicatrice.- dissi con un sorriso timido che ricambiò. Eravamo vicini, molto, e potevo sentire il suo cuore accelerare, mentre il mio era già andato quando lo avevo visto al parcheggio. Gli misi un cerotto sul taglio -Fatto.- e i nostri occhi si incrociarono. Dio, in quello sguardo mi ci potevo perdere; sembravano capaci di leggermi dentro, fino in fondo all'anima. I nostri visi si avvicinavano sempre di più quando Louis urlò qualcosa e ci staccammo di colpo. -Hey Liam, ho incontrato Paul e vuole assolutamente che torniamo in hotel o quel taglio sarà solo l'inizio.- disse sarcastico mentre io e Liam continuavamo a fissarci. Mi accompagnarono fino allo scooter e ci salutammo. -Grazie mille Madison, è stato bello imparare a fare surf ma la prossimo volta starò zitto!- disse Louis facendoci ridere e chiedendo ancora scusa a Liam. -Tranquillo amico. Inizia ad andare da Paul e digli che per ora siamo ancora vivi.- Si sorrisero e poi Louis si diresse verso l'uscita del parcheggio salutandomi. -Grazie, hem... per tutto.- indicò la ferita sorridendo. -Ma figurati, era il minimo.- risposi arrossendo e abbassando lo sguardo. Mi prese la mano e la strinse fra le sue. Alzai di nuovo gli occhi, trovando i suoi che mi fissavano. Si avvicinò e mi lasciò un bacio sulla fronte. Rimasi leggermente scioccata ma poi ci sorridemmo a vicenda e si allontanò verso Louis agitando la mano. Quando aprii la mia mano vidi che conteneva un foglietto con un numero telefonico, chissà quando l'aveva scritto. Sorrisi. La stessa sera ci vedemmo a cena, dove accadde ciò che Louis aveva interrotto in spiaggia. 
  
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