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Autore: Disadattata    02/07/2012    2 recensioni
Ho fatto una cazzata ed ora mi ritrvo con degli imbecilli ai servizi sociali. Ma del resta non è brutto perchè niente è normale.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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yy ' Cazzo, non urlare ' continuavo a ripetermi ma davanti a quello scempio era impossibile. Sentendo quei passi ancora più vicini, iniziai a correre senza meta raggiungendo una strada illuminata ma allo stesso tempo vuota, non vi era anima viva. Rivolsi uno sguardo al parco e dei grandi occhi umani e gialli spuntarono dal nulla per poi scomparire. Emisi un urlo strozzato e incominciai a prendere aria come se ogni respiro fosse l'ultimo. Mi stavo letteralmente cagando dalla paura. Ma che porca vacca era quella cosa? 
Ripresi a correre, raggiungendo la casa di mio zio. Salìì in camera e chiamai immediatamente Simon. Non rispose ed ebbi uno strano flash. Vidi Simon disteso a terra, insanguinato e macellato. La bestia lo uccise.
- NO! - urlai buttando un cuscino per terra. Era solo una visione stupida e inutile. Mi addormentai con difficoltà continuando a pensare alla bestia, ai cadaveri e a Simon.
Il giorno dopo Simon non si fece vedere ai servizi sociali. Continuavo a chiamarlo inutilmente. Ero spaventata per lui. E se l'avesse preso? No. Poi d'un tratto ripensai a quegli occhi così noti e belli. Non c'erano dubbi che erano quelli di Simon ma come poteva essere lui? E perché avrebbe dovuto uccidermi? Sono la sua fottuta fidanzata.
- Il tuo bambino è rimasto a casa oggi? Ieri vi siete dati alla pazza gioia? - scherzò Nathan. - Non mi rompere, coglione! - -Che hai , principessa? - mi prese per un braccio per posarmene uno suo sulla spalla guardandomi con aria intensa. Sbuffai e mollai la sua presa. - Ti ho detto di non rompermi! - iniziai a piangere. Perché piangevo?
Nathan continuava a fissarmi con quell'aria e poi mi abbracciò - Ok, ora sono serio. Dimmi che ti è successo, Jane -
Sospirai - Ho rivisto quei cadaveri e stavolta pure la bestia. Ma non era un sogno, te lo giuro! Era tutto vero! E ho paura per Simon..- Mi bloccai. Avevo paura per Simon o di Simon? Scossi la testa. Nathan, stranamente, mi prese per mano.
- Andiamo insieme a cercare Barry - mi incitò.Scoppiai a ridere continuava a scambiare il nome di Simon per un certo Barry. Annuìì e mi avviai per il parco insieme al ragazzo. Quando arrivammo tutti quei corpi che avevo visto la sera prima erano spariti, scomparsi nel nulla. Continuavo a guardare incredula la scena.
- Sei sicura che non fosse un sogno? - - Certo, cazzo! Erano qui, io.. - mi avvicinai di più a lui per guardarlo dritto negli occhi - Io te lo giuro c'erano dei fottuti cadaveri in questo fottuto prato! - Notai che il volto di Nathan si era leggermente arrossato quando la distanza tra noi due si era ristretta. Sorrisi a malapena - Che hai? - Scosse la testa e si allontanò inciampando su qualcosa. Una camicia piena di sangue. Sgranai gli occhi. Quella camicia era di Simon, me la ricordo bene. Non riuscì a trattenere le lacrime e mi gettai a terra accanto a quel pezzo di stoffa stracciato.
- Simon! - urlai tra le lacrime. Nessun corpo, solo quella maledettissima camicia blu. - Oddio mi sto sentendo male! Nathan aiuto.. - mi cinse la vita con le sue braccia e mi aiutò a rialzarmi. Prese pure la camicia e se la mise in spalla. - Torniamo ai servizi sociali - e io annuìì senza aggiungere parola. Ero sconvolta e le lacrime che mi occupavano la vista non erano d'aiuto né per me né per Nathan che con difficoltà riusciva a reggermi in piedi.
Arrivati ai servizi, vedo Simon. Stava bene, anzi alla grande. - Oddio, guarda c'è Simon! - - Oh ma che bello..su va da lui e smettila di piangere - guardai Nathan e gli mimai un ' Grazie ' con le labbra. Corsi dentro e abbracciai subito il mio ragazzo. Lo baciai e lo riabbracciai.
- Grazie al cielo stai bene! - Lui ricambia ogni abbraccio e bacio - Certo che sto bene, amore mio! Oggi ho avuto problemi ad alzarmi, ero morto di sonno. Ieri abbiamo fatto veramente tardi - Lo ascoltai - Io e Nathan abbiamo trovato una tua camicia al parco..E' sporca di sangue. E ieri ho rivisto quella bestia quindi mi sono spaventata ma fortunatamente tu sei sano e salvo.. Ma non capisco perché la tua camicia è in quelle condizioni -  Gliela mostrai e lui con aria indifferente mi rispose che un mucchio di persone la potevano indossare. Accettai la sua risposta ma in realtà, ben sapevo che non era quello che volevo sentire. Volevo la verità. Forse la tempesta aveva cambiato pure lui. Col tempo Kelly mi aveva rivelato il suo potere di sentire i pensieri e così hanno fatto anche Alisha e Curtis. Ma Simon no. E poi c'eravamo sia io che Nathan che non avevamo scoperto i nostri poteri. Non ancora. Fottuta tempesta, fottuti cadaveri, fottuta verità, fottuto..fottuto Simon.


Angolo della scrittrice: Ed ecco che sono ritornata dopo tanto ma veramente tanto tempo con questa storia. Se riuscite a notarlo Jane si sta facendo prendere dalle emozioni, soprattutto dall'amore che prova per Simon. E che mi dite di Nathan? Non sembra geloso? Potrebbe essere anche lui la bestia, voi che pensate? Spero continuiate a leggere questa FF, al prossimo capitolo Disadattati :)
  
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