Storie originali > Comico
Ricorda la storia  |      
Autore: AllyJacksonBeLIEver    03/07/2012    3 recensioni
Questa che sto per raccontarvi è soltanto una delle mille pazzie che accompagnano quotidianamante le mie giornate. Spero che vi divertiate leggendo questo piccolo episodio divertente che mi è successo qualche giorno fa, buon divertimento!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tutto è cominciato alle otto e mezza di sera, mentre mi trovavo assieme a mia madre a casa di mia zia. Il caldo era soffocante, tanto che veniva voglia di strapparsi la pelle di dosso pur di avere un poco di sollievo. Com'è nostra abitudine, io, mia zia, mia madre e mia cugina eravamo in coma sul balcone del quarto piano, buttate come pezze su 4 sedie che facevano il sedere a strisce. Una situazione piuttosto spiacevole. Stavamo tornando indietro nel tempo con alcune vecchie fotografie dei nostri antenati, quando all' improvviso una folata di vento, mai sentita in quel caldo infernale, fa volare giù dal balcone una fotografia che apparentemente sembrava molto importante dal punto di vista familiare. Ci sono stati atti di panico veri e propri: mia zia e mia cugina che correvano verso il balcone per assicurarsi che la fotografia non stesse già raggiungendo l'alto dei cieli, mia madre che si fiondava nello ascensore per partire alla ricerca della foto perduta urlando e sbraitando e io, che con insensibile immobilità, osservavo la scena da una sedia nei dintorni. Adesso vorrei parlarvi di un altro elemento che non ho citato prima: mio zio. Beh, dovete sapere che lui è quello che si può definire metaforicamente parlando una "gatta di piombo". La sua vita si svolge per la maggior parte su un divano davanti alla tv, pronto a scagliarsi su chiunque passi per più di tre volte davanti allo schermo. Ma, allo stesso tempo, sa stupirsi come un bambino che ha appena visto la luce del giorno, quando accade qualcosa di sconcertante. Sapendo questo, potete immaginare l'espressione che era apparsa sul suo volto mentre vedeva mia madre passargli davanti e correre in ascensore con la velocità e la violenza di un ciclone tropicale. "Ma che cosa sta succedendo?" diceva lui come se fosse appena uscito da un ibernazione di più di 50 anni. "è caduta una foto dal balcone!" ha strillato mia madre. Mio zio diceva di rimando: "Che cosa è che è caduto dal balcone!?" ma non ha ricevuto nessuna risposta, poichè mia madre aveva già premuto il bottone del pianterreno ed era sparita. Mentre mia madre era in cerca della foto, io vedevo mio zio incamminarsi verso il bagno, con l'aria di chi avrebbe dato l'anima per un pò di refrigerio. Dopo un pò, ho sentito delle grida disumane provenienti dal suddetto bagno: " Sei un pazzo! Uno squilibrato! Non ti funziona il cervello! Mo mi devi bagnare tutto il letto?! che hai deciso!?" queste le parole infuocate di mia zia che aveva beccato mio zio mentre prendeva secchiate di acqua dal lavandino e se le gettava addosso. Non potete immaginare a che livelli possa arrivare mio zio quando ha caldo. No, davvero, non potete. Con tempismo perfetto, mia madre ritorna al piano ed entra in casa con la faccia sconvolta, dato che le grida si sentivano dall' ascensore. Questo è stato il primo momento in cui sono scoppiata a ridere, una risata incontrollata ed inquietante. Mi incamminavo anche io verso il bagno, per vedere che ne era stato del mio povero zio e, con mio grande stupore, lo trovo con le mutande mezze abbassate che continuava a buttarsi acqua addosso. Ovviamente lui si è schiaffato subito una mano davanti e strillato " OOho! ancora!" temendo che qualcun'altro andasse a fargli il secondo caziatone. Io mi trascinavo lungo il corridoio straziata da tutte le risate che mi stavo facendo e, temendo di ridere fino ad entrare in coma, mi sono buttata sul divano implorando pietà. La pancia mi scoppiava. Mentre continuavo a ridere e mia zia mi diceva di come mi fossi permessa ad entrare nel bagno senza bussare, è uscito mio zio in mutande dal bagno gridando "Questa è una casa di pazzi! Io me n'aggh scè da qua! Mannagh! Ma so cose da sse patch! Uno sta nel bagno e deve essere rotto le scatole la prima e la seconda volta! Non ce la faccio più!" Io sentivo che stava arrivando la mia ora; se quella situazione non fosse terminata lì, sarei davvero morta dal ridere. E mio zio continuava a gridare anche dall' altra stanza e io non mi sentivo più lo stomaco. Ma non soltanto io stavo rischiando la pelle, anche le altre tre stavano sul punto di tirare le cuoia, soprattutto mia cugina, che era diventata color porpora. Storia rigorosamente vera! Tutto quello che accade fra le mura domestiche! Ahahaha.
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: AllyJacksonBeLIEver