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Autore: S n o w    03/07/2012    8 recensioni
Ispirata al capitolo 144 - 145, ecco una one-shot con la coppia
Mikan & Natsume che vi farà sognare... Godetevela!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La luna è la nostra testimone

Buongiorno, ecco una nuova Fanfiction ispirata al capitolo 144 e 145 del manga; onestamente questi sono i capitolo dove un Natsume al quanto sdolcinato, prova grandi sentimenti d'amore verso Mikan, sentimenti che si esprimono con parole, gesti ecc. qualcosa di davvero romantico :)

Attenzione: potrebbe causare carie ai denti in quanto ad alto di livello di dolcezza XD


Era una notte particolarmente fredda, la neve, con i suoi leggiadri fiocchi, cadeva lenta, coprendo ogni singolo angolo presente. La luna, ormai piena, illuminava il tragitto di un misterioso ragazzo dai capelli blu scuro, che, ansimando correva. *Solo per questa notte* si ripeteva percorrendo il suo tragitto in cerca di lei. Natsume le aveva mandato un piccolo messaggio con su scritte con accurata caligrafia Verrò a salvarti.
*Già, verrò a salvarti* pensò affondando ogni singolo passo nella fredda e bianca neve. Mancava poco ormai, riusciva perfino a vedere il balcone sul quale Mikan Sakura era appoggiata. Aveva la testa china e stringeva con le mani al petto il suo messaggio. I capelli, ormai sciolti, le cadevano morbidamente, sfiorando la gelida supeficie della pietra.
Era passato parecchio tempo e Natsume non vedeva l'ora di rivederla, di abbracciarla. Arrivato sotto il balcone cercò di farsi notare:
"Natsume"sussurrò Mikan con le sue labbra ormai diventate violacee a causa del freddo. La ragazza, senza alcuna esitazione, si diresse in camera e prese una corda, non molto resistente. Ritornò al balcone e la legò ad esso per poi gettarla giù.
Lui salì pian piano fino ad arrivare in cima. Gli occhi lacrimanti di lei incrociarono quelli del ragazzo:
"Natsume, non è un sogno, verò?!"
"No..."
"Come sapevi che ero qui? Come sei riuscito ad arrivarci? E..."
"Chiudi il becco"disse lui appoggiando dolcemente la mano sulla sua bocca.
"Come sei arrivato qua?" Mikan tolse delicatamente la sua mano
"Sei stata tu a chiamarmi: ti mancavo?"
"Si mi sei mancato, un momento...io non ti ho chiamato proprio"disse lei con tono confuso e vivace.
"Beh, diciamo, allora, che avevo la sensazione che tu mi chiamassi!"
"Non inventarti storie cercando di renderti più figo!" una leggera espressione ironica le balenò il volto *Sei sleale*
"Quindi non dico la verità" disse lui con tono malizioso.
"Beh, forse non è nemmeno del tutto falso"Ormai lei era rassegnata.
"Sento sempre la tua voce" -*E stare con te come adesso, è più che abbastanza per me*continuò nella sua mente. Cercando di andare avanti con la conversazione Mikan, con il suo bel sorrisso in volto, precisò:
"Sono felice che sei venuto, questo è il miglior regalo di Natale di tutti i tempi..."-*Un momento...Natale?!*Rammendando di trovarsi in pieno periodo natalizio, cercò di trovare una scusa adatta per giustificare di non aver fatto alcun regalo al povero Natsume.
"OH NO, HO SCORDATO IL TUO REGALO DI NATALE, ma non ti preoccupare, ci sono anche i regali di compleanno, magari fammi sapere cosa vuoi e..."
"Baciami"A questa parola il volto di Mikan diventò più bianco della neve intorno, le pupille si dilatarono e la bocca rimase aperta per un pò.
*Ho davvero sentito quella parola...*
"Tu mi hai chiesto cosa volevo e ti ho appena risposto!"
Un'aria di pesante imbrazzo ricadde su loro due. "Natsume...BRUTTO PERVERTITO!"
Il ragazzo, con la consapevolezza di non avere più tempo in quanto la corda si sarebbe staccata presto, disse:
"Sbrigati, cadrò tra poco... fallo!"
Rossa in viso Mikan si guardò attorno, gli prese il braccio e gli sussurrò da vicino
"non sta guardando nessuno..."
Socchiudendo sia occhi che labbra, si avvicinò ulteriormente e premette pian piano sulle morbide labbra di Natsume, che ricambiò con tenerezza. La pallida luna illuminava i volti congiunti dei due che non avevano alcuna intenzione di staccarsi l'uno dall'altro.
Solo dopo qualche minuto la ragazza si allontanò dal viso di lui, sempre, però, tenendolo con le sue esili braccia.
Non poteva crederci, ancora, lo aveva baciato ancora...una sensazione di leggero imbrazzo si scontrova con un sentimeno di profonda felicità, che, avendo la meglio, pervase ogni centimetro del suo corpo. Peccato solo che non durò molto, perchè, con aria al quanto spavalda, Natsume chiese: "Fallo ancora!"
*AHHHHHH BASTA, BASTA, STO PER MORIRE!*
"Sei un'idiota!"

"Ok, va bene, adesso dì che mi ami!" aggiunse
"Dillo, voglio sentire quelle parole uscire dalla tua bocca, e chiaramente!"
"E dovrei dirlo io?"
"Lo dirò anch'io dopo di te...Mikan"
"Io" la ragazza indugiava "Ti amo, stupido egoista!"
Un lieve sorriso si formò nel volto di Natsume, che scherzando disse:
"La parte dell'egoista e dello stupido non era necessaria!"
Avvicinandosi nuovamente il ragazzo sussurrò a pochi centimetri da lei:
"Anch'io, Mikan, Ti amo e ti amerò per sempre, più di ogni altra persona"
Dopo la baciò nuovamente, accarezzandole il volto con la mano destra. Quando si staccò, notò una lacrima scendere dal volto di Mikan, una lacrima scaturita dalla gioia, da un gesto così semplice e pure ricco di tanto amore. Nuovamente il ragazzo poggiò la mano su una delle gote per asciugare il meraviglioso volto che aveva davanti: "Sorridi, stupida!" una piccola risata partì dalla bocca di Mikan. Natsume, intanto, la guardava con occhi brillanti, quasi si fossero imbattuti nella vista di un meraviglioso e splendente angelo.
"Ti porterò via da qui!" detto questo strinse con delicatezza il suo corpo coperto da una felpa pesante ed una gonna accompagnata da grossi calzettoni, utili a coprirsi dal freddo.
"Io ti aspetterò..."Con ancora le mani tremolanti per tutte le varie sensazioni provate in una volta, Mikan mise una mano dentro la felpa ed estrasse una collana con delle piccole pietre (le famose Pietre Alice), sciolse il filo e prese la sua per poi porgerla nella mano del ragazzo.
"Tutti sanno che le Pietre Alice sono parte di noi stessi, e quindi questa pietra è come il mio cuore." continuò
"tieni il mio cuore con te Natsume, pansa che un giorno saremo felici... e per sempre!"
"Stupida, la terrò sempre con me, in eterno...Mikan, sei mia! E anche se finirai con l'odiarmi, non ti ritornerò mai questa pietra, ricordalo!"
Baciò la tonda sfera che teneva in mano, poi si rivolse nuovamente a lei:
"Chiudi gli occhi e giura, la luna è la nostra testimoneUnirono le fredde labbra per un terzo bacio, un bacio che, però, non durò a lungo: la corda si ruppe in maniera improvvisa e Natsume cadde sulla soffice neve.
"MIKAAAAAN!"
Disteso sulla neve, stette lì a rimirarla sognante, la neve non sembrava avere alcun effetto sul ragazzo, che, totalmente assorto, non percepiva niente, nemmeno il gelo; solo dei rumori di passi  che si fecero sempre più forti, lo fecero tornare alla realtà: "Ruka!" -
"Natsume, ti stavo cercando, ma non riuscivo a trovarti!" - "Adesso mi hai trovato"rispose lui mentre diede un'ultima occhiata al balcone ormai vuoto. Senza esitazioni si alzò e con il suo migliore amico se ne andò da quel posto, che ormai considerava magico.
*La luna è la nostra testimone* ripetè nella sua mente mentre si allontanava *Ricordalo, Mikan, ricordalo!*


  
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