Dopo tanti insuccessi e delusioni, il mio sogno si era avverato. Ero all'aeroporto di Milano-Malpensa e stavo per partire per Londra. Io e la mia band avremmo suonato per una settimana in un pub inglese. C'eravamo tutti: io, Denise,Giulia, Marco, Mauro e Andrea, il ragazzo che mi piaceva. Avevo il sospetto di essere ricambiata, perché ogni tanto lo sorprendevo a fissarmi. Mancava solo il nostro insegnante, che come al solito era in ritardo. Arrivò mentre annunciavano che l'aereo sarebbe partito con un'ora di ritardo. Il viaggio fu molto divertente, scherzammo e ridemmo tra noi tutto il tempo L'albergo era nel centro di Londra e si chiamava "the top of London" (me lo sono inventato).Ci avevano assegnato una camera da sei, così da poter stare tutti insieme. Dopo esserci fatti una doccia, scendemmo nella hall, dove ci consegnarono un biglietto dal prof. Diceva: Siete abbastanza grande per poter girare in una metropoli da soli. Scoppiammo a ridere. Chi era quel pazzo che si fidava di noi? Noi ragazze ammiravamo il look delle inglesi, e decidemmo di comprarci qualcosa di carino. Entrammo in una boutique e la svaligiammo. Arrivammo in hotel alle 19, e dopo aver cenato, andammo subito a dormire. La mattina alle nove eravamo in piedi. Dovevamo andare a provare ed eravamo eccitatissimi. Wow,un vero palco, una vera acustica e un vero pubblico. Il pub era abbastanza grande e luminoso. Sul palco c'erano due ragazzi che stavano collegando dei fili. Ci vennero incontro per presentarsi. -Hi! we are Luca and john. -Hi! we are the band and tonight we are gonna play here. -oh welcome. -Are you italian? Chiese Luca -Si, siamo di Genova. Non avevo notato che aveva un nome italiano -Anche io. Comunque, è tutto pronto per le prove. -Grazie, allora andiamo subito. Eravamo molto concentrati, e facemmo delle prove bellissime. Nessuno andò fuori tempo e io non stonai. -Complimenti, hai una bellissima voce. Era Luca. -Grazie mille. Sei gentile. -Dico solo la verità. -Ragazzi, siete liberi, alle otto in punto vi voglio qui. -Ok. Non mi sembrava che tra poche ore quel locale si sarebbe riempito per vedere e ascoltare noi. -Ti va un gelato – -Va bene. Visitare quella città è sempre stato il mio sogno, e adesso che avevo la possibilità di farlo,non avrei di certo sprecato quest’occasione. Avevo intenzione di visitare tutti i musei e i monumenti, di divertirmi e fare una bella figura tutte le sere sul palco. Ci avviammo verso un chioschetto sulle sponde del Tamigi. Nonostante fosse giugno, il clima non era dei migliori. Per rimanere seduti su una panchina faceva troppo freddo, allora decidemmo di fare una passegggiata. Mi divertii moltissimo, Luca era un tipo divertente. Faceva delle battute stupide e non potevi fare a meno di ridere.Passai una giornata piacevole. Prima di tornare al pub, decidemmo di mangiare un panino da nando's. Era uno di quei tanti ristoranti come il mcdodalld's che vendevano cibo spazzatura. -Direi che è ora di tornare... -Mi sa di si... -Brrr che freddo. dissi -Tieni e mi porse la sua felpa. La serata fu un successone. Il pubblico partecipò attivamente e conosceva molte canzoni. Dal palco, in prima fila, vedevo Luca. Non smetteva di guardarmi. Non riuscivo a capire se questo mi infastidiva o mi faceva piacere. Tornati in albergo, andammo subito a dormire perché eravamo distrutti. La giornata seguente sarebbe stata ancora più faticoso. A mezzanotte mi arrivò un messaggio. "Grazie per la bellissima serata che mi hai fatto passare. Mi piacerebbe se ci rivedessimo, e non al pub.