Justin Bieber, 'Sorry, but i love you.' di Runaway su EFP Fanfiction

Sorry, but i love you.

Le luci si abbassano e decido che è arrivato il momento.
Devo farlo ora o mai più.
Mi avvicino al palco e chiedo ad una guardia di sicurezza :" Scusi posso avere un autografo dall'artista?"
La guardia si gira verso di me con una faccia serissima e poco dopo tuona un severo NO.
Si certo perchè secondo lui io ora rinuncio.
La convinzione...
Aspetto il momento esatto perchè tutti siano distratti e corro velocemente verso i camerini.
Mi ritrovo davanti un corridoio bianco pieno di porte, anch'esse bianche.
"Merda." sussurro.
Sento dei passi e mi nascondo in un piccolo angoletto.
"Justiiiiin." sento chiamare a gran voce.
Poi una porta che si chiude,così esco dal nascondiglio e prego che nessuno mi veda.
"Ehi, tu che ci fai qui?" Ecco, immaginavo.
Pregare non serve ,qui occorre scappare.
Difatti comincio a correre seguita da un omone di cui non ho visto nemmeno il viso.
Svolto alla prima curva(?) che trovo e apro una porta buttandomi dentro.
La porta si chiude da sola.
Cerco di imparare a respirare di nuovo regolarmente ma ,quando mi accorgo chi c'è in questa stanza, capisco che non serve a niente.
A pochi metri da me c'è Justin Bieber con l'orecchio sulla porta.
"Ma che.." Cerco di parlare ma mi mette una mano sulla bocca.
D'istinto la mordo e lui trattiene un urlo di dolore.
Ridacchio.
"Tu chi sei?" chiede poi.
Per un momento rimango immobile, non solo per aver sentito la sua voce ma anche per il tono che ha usato.
"Una fan." dico sicura.
"Bene, appena posso uscire da qui ti faccio cacciare."
FARMI CACCIARE?
Cos'è ha bevuto per caso?
"Perchè? La porta mica è chiusa a chiave." dico ingenuamente.
"Lo so ma non posso uscire prima di - guarda l'orologio - mezz'ora. Perfetto Bieber bloccato in una stanza con una Belieber che potrebbe stuprarti da un momento all'altro perchè non vuoi prendere una medicina, davvero molto maturo." dice parlando da solo.
Sto assistendo alla scena di un Bieber che parla con se stesso e che farnetica cose senza senso,giusto?
DOVE CAZZO SONO I POP CORN QUANDO SERVONO?
"Che diamine succede? Prima cosa non sono una stupratrice, quindi stai tranquillo. Seconda cosa calmati.Terza cosa fammi un autografo e me ne vado."
"Col cavolo." dice rimettendo l'orecchio sulla porta.
Ma che è impazzito?
Dov'è finito il Justin Bieber che conosco io?
"Lo sai che sei proprio maleducato? Ti credevo diverso." sbotto incazzata.
"Anche tu ora? Basta! Io non ne posso più - cammina per la stanza - Ora che aspetti? Racconta a tutti i giornalisti che sono una star egoista e montata che non fa un autografo nemmeno per sbaglio!" dice alzando la voce.
"Tu ti comporti così e ti aspetti che io non ti dica che sei una star egoista e montata? Cazzo Bieber scendi dal piedistallo non esisti solo tu." lo contrabbatto.
Forse si aspettava che stessi zitta.
Ha una faccia sconvolta e il cappello gli è appena caduto da testa mostrando i capelli intinti di sudore da concerto.
Sto ufficialmente litigando con Justin Bieber.
Stronze venite a chiedere l'autografo anche a me ora (?)
Si avvicina alla finestra e sbuffa.
"Posso svelarti un segreto?Beh certo che posso dato che non ti vedrò mai più..."
"Bieber smettila di parlare da solo." lo interrompo.
Si gira verso di me e mi guarda.
Per un secondo mi rendo conto di cosa sta accadendo realmente.
Si siede su un divanetto lì vicino ed io lo imito.
"Ok, allora..."
"ASPETTA." lo interrompo di nuovo.
"Fai finta che io sia la tua psicologa. Prima cosa stenditi, poi rilassati e poi parla di cosa ti preoccupa." continuo.
Lui alza le spalle e tranquillo mette la sua testa sulle mie ginocchia.
Il mio viso si infiamma in meno di due secondi.
Dal basso mi guarda con i suoi occhioni nocciola e con un sorriso divertito sul viso.
Mi calmo e cerco di fare una faccia seria.
"Forse quella che dovrebbe rilassarsi sei tu,bella."
Ma che stronzo!
"Me ne vado?" chiedo.
"No, ok. Prometto sarò buono." dice mettendo la mano sul cuore.
Ridacchio.
"Sono Justin Bieber, un cantante canadese di fama mondiale che sta raccontando i cazzi suoi ad una belieber di cui non conosce nemmeno il nome." si ferma.
"Mi chiamo Gioia."
"Ok, Gioia. Devi sapere che la mia vita non è tutta rose e fiori come credete voi fan.Ogni dannato giorno devo alzarmi consapevole che il resto della giornata lo passerò su aerei, facendo interviste e mangiando veloce perchè sennò 'si fa tardi'. In più voi fan pretendete che a fine giornata ,nell'unico momento di respiro io firmi un autografo. Ciò non mi dispiace perchè voi siete la più grande soddisfazione che esiste però ,vorrei una pausa."
Riprende fiato solo dopo aver cacciato tutti questi pensieri, queste frasi così pesanti per lui da tenere sullo stomaco.
"In più il dottore ha detto che sono stressato e mi è uscita una macchia rossa sulla spalla che brucia.Per toglierla in fretta mi ha consigliato una pomata che attenua il dolore, secondo lui.
Ogni volta che me la mettono mi sembra di essere una patatina fritta che brucia nella friggitrice del Mc'donald."
"Le patatine fritte non bruciano, friggono Biebs." commento divertita e allo stesso tempo preoccupata.
"E' lo stesso." dice come un bambino cocciuto.
"Posso vederla?" chiedo titubante.
Si alza e con la mano scosta la maglia dalla spalla.
Vedo un segno rosso come il fuoco e un coltello mi si conficca nello stomaco.
Un grande nodo mi sale alla gola.
Lo tocco con la punta delle dita e sento un lamento fuoriuscire dalle sue labbra.
"S-scusa." balbetto.
Poggio la guancia lì vicino è sento che è bollente.
Mi sento uno schifo.
Lui, che fa di tutto per farci sentire felici e noi che lo stiamo riducendo a questo con la nostra fame di sapere tutto di lui.
"Scusa." dico trattenendo un singhiozzo.
Lui si gira e mi guarda preoccupato.
Metto le mani davanti al viso per non farmi vedere.
Insomma, frignare davanti al proprio idolo è una cosa da idioti.
Prende le mie mani e le sposta.
Poi mi abbraccia senza dire nulla.
Mi sento così tremendamente in colpa per averlo insultato in quel modo.
"Non piangere, non serve a nulla.Mi dispiace di aver scaricato tutte le mie preoccupazioni su di te che non centri niente."
Sciolgo l'abbraccio e mi asciugo gli occhi.
"Tieni duro. Davvero. Cerca di toglierti la maschera da duro che stai indossando e di farti valere.Qualunque siano le tue azioni o le tue scelte noi fan saremo sempre al tuo fianco, SEMPRE." dico convinta.
Il cuore piano piano accellera nel petto tanto che credo che tra poco possa udirlo anche lui.
Sorride.
"Grazie."
"Che ore sono?" chiedo.
"Penso di poter uscire,ora." dice senza nemmeno guardare l'orologio.
Si alza e si dirige verso la porta.
Lo seguo.
Ad un certo punto si ferma e torna indietro.
Prende qualcosa da sopra un mobile, lo vedo trafficare e poi torna verso di me sorridente.
Mi porge un cd su cui leggo 'BELIEVE' con sopra uno scarabocchio.
"Il tuo autografo."
E non posso fare a meno di allargare le mie labbra in un sorriso.
Questo è il Bieber che io conosco.
"Bene, ora devo escogitare un modo per farti uscire senza farti beccare."
Ce, ma io lo amo. Voi no?
"Facciamo che esco e faccio finta di aver preso una storta. Così distraggo Kenny e tu te la svigni."
"Geniale." ci battiamo il cinque.
Così dopo il conto alla rovescia esce dalla porta lamentandosi come un dannato ,dando il tempo a me di scappare.
Gli lancio un bacio e lui sorride prima che io mi volti alla disperata ricerca di un uscita.

HELLO GUYZZZ(?)
Eccola qui, una os tirata fuori dalla mia cartella di testi.
E' un pò vecchiotta, ma voi questo non potete saperlo.
La pubblico perchè in questi giorni, forse settimane, non riuscirò ad aggiornare le altre due storie çç
Sarebbe una specie di regalo per farmi perdonare (?)
*corre via*
So, spero vi sia piaciuta :)
-Runaway.

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