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Autore: _Mad_Girl_    18/01/2007    13 recensioni
Primissima fanfic che pubblico. ---------- -Avete mai baciato una ragazza?-. L’amica di Lucy si sconvolse a tale quesito e negò arrossendo per l’imbarazzo: Sharon non aveva mai visto una ragazza tanto pudica quanto lei! Regina, invece, iniziò a ridere divertita, destando qualche sospetto… -Tu si?!-. Chiese sorpresa Stephany. -L’anno scorso è andata con Mary!-. Rispose Sharon per lei. -Perché non proviamo?-. Buttò lì Lucy. -Ragazze ma siete pazze?-. Se c’era una cosa che Stephany non avrebbe mai fatto era sicuramente quella. Prima che qualcuno potesse rendersi conto di quello che stava succedendo, Lucy e Regina si baciarono. Sharon rideva: probabilmente non capiva cosa stavano facendo dato l’alcool che le circolava in corpo e Stephany le guardava sconvolta: quello era un bacio vero, in piena regola…con tanto di lingua! -Ragazze!-. A quel punto le staccò. Quando si separarono iniziarono a ridere come pazze. -Vuoi provare?-. Domandò Regina a Sharon. -Io?!-. Chiese sorpresa lei. La bionda rise e, senza darle il tempo di rispondere, la baciò. -------Storia vera-------
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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PREMESSA:

So che l’inizio non sarà entusiasmante, ma ho voluto narrare i fatti esattamente come sono successe…no: non è una storia inventata, motivo per il quale ho usato degli pseudonimi. Non mi aspetto che lasciate delle recensioni, anche se mi farebbe immenso piacere dato che è la prima storia che scrivo. Diciamo che l’ho fatto più per me stessa, perché volevo urlare al mondo questa esperienza nascondendomi dietro lo schermo di un computer dato che non riuscirei mai a parlarne apertamente. Nel caso vi interessasse…qui mi chiamo Sharon.

Vi ringrazio per aver aperto questa storia e…spero che non ne rimaniate delusi.

 

 

 

Un’ esperienza sconvolgente!

31 Dicembre 2006

17.56

-Sharon non possiamo andare in treno perchè Lucy l’ha detto ai suoi-.

-Cosa? E ora come accidenti ci andiamo?!-.

-Ci devono portare. I tuoi possono?-.

-Per forza, altrimenti come facciamo…Ti richiamo dopo-.

-Va bene, ciao tesoro-.

Regina era una sua compagna di classe. Si erano conosciute quell’anno: Sharon si era trasferita in quel liceo da pochi mesi. Si erano trovate subito bene insieme, erano inseparabili da settembre. Avevano deciso di festeggiare l’arrivo del nuovo anno andando in una famosa discoteca di Firenze, tutte insieme. Sarebbero dovute andare e tornare in treno e avrebbero dormito da Regina: i suoi erano fuori città. Purtroppo quella guastafeste di Lucy aveva spifferato tutto ai genitori e ora si trovavano a piedi: avevano sedici anni, tutte quante. Sharon compose il numero di sua madre e pregò Dio che le dicesse di sì.

-Quindi non c’è nessuno che vi possa portare?-.

-Esatto. Sei la nostra unica speranza-.

-Io posso, ma quante siete?-.

-Cinque, ma Lucy e la sua amica vengono con i suoi genitori, quindi dovresti portare me, Regina e Stephany-.

-Va bene. Io mi fermo a fare spesa, ci vediamo dopo-.

Sharon richiamò l’amica e le disse che andava bene, così si accordarono per l’orario.

 

 

 

 

 

23.30

Le due macchine stavano percorrendo l’autostrada verso Firenze e Sharon, Regina e Stephany ridevano e scherzavano, cantando le canzoni che mettevano alla radio. Dopo dieci minuti di acuti estenuanti si fermarono davanti al viale che portava all’ingresso del locale.

-Mi raccomando non fate cavolate! Regina allora viene tuo padre?-.

-Si, si ci viene a riprendere lui verso le quattro e mezza e ci porta a casa mia-.

-D’accordo. Tu vedi di rispondermi che ti chiamo domani verso le tre-. Disse rivolta alla figlia.

-Si, mamma! Ciao-. La salutò Sharon.

Dopo un’imbarazzante tentativo della madre di Lucy di immortalarle in una foto le cinque amiche si avviarono lungo il viale. Quella donna era opprimente: va bene non fidarsi dei treni ma era una maniaca della macchina fotografica!

-Lucy la prossima volta che tua madre ci fa fare una figura simile giuro che ti lascio a casa-. La rimbecca Stephany.

-Senti ci ho già litigato abbastanza per il fatto del treno, lasciamo perdere…-.

Tutte scuse, pensò Sharon.

Aspettarono la mezzanotte fuori: le liste aprivano dopo le ventiquattro!

-Splendido: il conto alla rovescia sotto l’acqua a vedere gli altri dentro con lo spumante!-. Ironizzò Sharon.

-Se volete l’omaggio per entrare è questo il prezzo da pagare-.

-Ringrazia tuo zio per il favore-. Le disse Stephany.

Per fortuna lo zio di Regina aveva conoscenze nel locale, ragion per cui avrebbero pagato quaranta euro e non settanta, cosa che andava a favore dell’alcool visto che avrebbero usato lo sconto per le bevute…

Dopo essere entrate e essersi organizzate al guardaroba per chi teneva sigarette, soldi e cellulari fecero il loro ingresso in pista. Regina conduceva il gruppo: i capelli biondi liscissimi che le sfioravano le spalle, un abito grigio fumo con motivi neri le fasciava il corpo snello e indossava un paio di semplici decolletè nere. Di fianco a lei c’era Sharon: stivali texani in camoscio, un paio di cortissimi pantaloncini bianchi e una maglietta dorata piuttosto scollata e fermata in vita da una cintura scura come la collana; i capelli castani e la frangia rigorosamente lisci, come al solito. Dietro di loro le altre tre si guardavano intorno: la discoteca gli piaceva molto!

-Che ne dite di iniziare il primo giro?-. Domandò Sharon entusiasta.

-Dico che ci sto!-. Rispose Regina fiondandosi al bar.

Quando tutte ebbero in mano il loro drink andarono a fare un giro: c’era davvero un sacco di gente. Passò qualche minuto e, dopo aver ballato un po’, optarono per il secondo giro.

Dire che anche il secondo cocktail finì in tempo record è un eufemismo. Si erano passate i bicchieri, come qualche minuto prima, facendo un mix esagerato di alcolici. Regina stava già dimostrando che tutto quel bere non le permetteva di ragionare perfettamente e Sharon ballava vedendo il mondo intorno a lei girare pericolosamente.

-Io…devo andare…in bagno-. Disse Regina quasi urlando per farsi sentire.

-Andiamo! Ma prima beviamo qualcosa?-. Propose Stephany.

-Si!-. Disse subito Sharon.

La bionda rise senza motivo e andarono al bar per la terza volta. Un drink a testa e, come consuetudine, ognuno beveva un po’ di quello delle altre. Appena finirono di bere, tutte abbracciate e barcollanti attraversarono la pista e andarono verso le scale che scendevano ai bagni. Nessuno, praticamente, riusciva a reggersi in piedi e,come prevedibile, sulle scale Regina cadde rovinosamente trascinando con sé Stephany che l’abbracciava. Sharon e le altre tre iniziarono a ridere a crepapelle.

-Non ridete! Mi sono fatta male-. Disse Regina ridendo a sua volta.

-Come…come facciamo a…a non ridere? Avete fatto…un volo spettacolare!-. Rispose Lucy con le lacrime agli occhi.

Scesero altri tre scalini e questa volta fu Sparo a cadere facendosi gli ultimi quattro con il sedere!

-No…rinunciamoci…-. Disse allora Stephany ridendo come una pazza.

Dopo essersi rese conto che non erano nelle migliori condizioni per ballare o camminare decisero di sedersi su un lungo tavolo di fronte al bar. Lucy era parecchio allegra e iniziò uno strano discorso sui ragazzi e sui baci, così Stephany fece una domanda che sarebbe stata l’inizio della fine…

-Avete mai baciato una ragazza?-.

L’amica di Lucy si sconvolse a tale quesito e negò arrossendo per l’imbarazzo: Sharon non aveva mai visto una ragazza tanto pudica quanto lei! Regina, invece, iniziò a ridere divertita, destando qualche sospetto…

-Tu si?!-. Chiese sorpresa Stephany.

-L’anno scorso è andata con Mary!-. Rispose Sharon per lei.

-Perché non proviamo?-. Buttò lì Lucy.

-Ragazze ma siete pazze?-. Se c’era una cosa che Stephany non avrebbe mai fatto era sicuramente quella.

Prima che qualcuno potesse rendersi conto di quello che stava succedendo, Lucy e Regina si baciarono. Sharon rideva: probabilmente non capiva cosa stavano facendo dato l’alcool che le circolava in corpo e Stephany le guardava sconvolta: quello era un bacio vero, in piena regola…con tanto di lingua!

-Ragazze!-. A quel punto le staccò.

Quando si separarono iniziarono a ridere come pazze.

-Vuoi provare?-. Domandò Regina a Sharon.

-Io?!-. Chiese sorpresa lei.

La bionda rise e, senza darle il tempo di rispondere, la baciò. Sharon non aveva mai baciato una ragazza e aveva sempre pensato che due ragazze insieme era la cosa peggiore che ci potesse essere, eppure non si staccò da quelle labbra e, anzi ricambiò il bacio.

-Sharon!-. Solo l’intervento di Stephany separò le due amiche.

Lei sapeva che se non fosse stata ubriaca la cosa avrebbe sconvolto la sua migliore amica e non voleva che le rimanesse il ricordo di qualcosa che non avrebbe mai voluto fare.

-Manchi solo tu-. Le disse Lucy.

-No no! Io non voglio-. Replicò Stephany. Era l’unica che aveva retto tutti i cocktail che avevano bevuto.

-Io vado a fare un giro!-. Annunciò Lucy prendendo per mano la sua amica e sparendo tra la gente.

-Io devo andare in bagno-. Disse Regina ridendo senza motivo.

-Si, anch’io. Ti accompagno-. Rispose Sharon.

-Allora andate voi, io controllo se è arrivato Daniel!-. Concluse Stephany lasciandole sole.

Le due compagne, reggendosi una all’altra e barcollando vistosamente, riuscirono a scendere le scale che portavano ai bagni, questa volta senza cadere. Mentre camminavano Regina aveva cominciato a delirare, facendo sconclusionati discorsi sul suo ex che ancora non aveva dimenticato e continuò anche quando si chiusero la porta dell’unico bagno libero alle spalle.

-Nick non mi vuole…lo sai…non mi vuole nessuno!-.

-Non è vero, Regi…qualcuno trovi…però dobbiamo farci passare la botta-.

-No io voglio Nick…ma lui no…non mi vuoi neppure te-.

-Cosa?-.

-Te non mi vuoi-. Replicò.

-Ma no…lo sai che ti voglio bene-. Rispose sorridendo.

Prima che Sharon potesse capire cosa stesse accadendo, Regina le mise le braccia al collo e la baciò, spingendola contro la porta chiusa del bagno. Senza sapere cosa stavano facendo realmente continuarono a baciarsi. Erano baci…appassionati. Ad un certo punto Sharon invertì le posizioni e Regina si trovò con le spalle al muro. La bionda iniziò ad accarezzarle la schiena e poi lasciò scivolare la mano più giù, sui glutei sodi. Sharon si stupì di tanta audacia: sapeva che Regina non aveva esperienza con i ragazzi, in realtà si era sempre rifiutata di andare oltre il bacio. Senza riuscire a controllarsi iniziarono ad accarezzarsi con foga, baciandosi con trasporto, tanto che Regina si spinse oltre la cintura, ma si accorse che Sharon era “nel periodo rosso”, così si limitò ad accarezzarla da sopra gli slip. Iniziò a baciarle il collo e invertì le posizioni, appoggiando la mora contro la parete. Sharon sentì la bionda spingere il bacino contro il suo, così intuì cosa volesse. Senza riflettere portò una mano sotto il vestito di Regina e iniziò ad accarezzarla timidamente: nonostante fosse ubriaca sapeva di non sapere da che parte cominciare, in fondo non aveva mai fatto una cosa del genere! La bionda allargò un po’ le gambe e si strusciò contro la sua mano, così prese coraggio e risalì lentamente per infilare la mano dentro gli slip. Era bagnata. L’accarezzò un po’, sentendola respirare con affanno decise di continuare. Fece scivolare un dito dentro di lei, penetrandola, senza neppure sapere bene cosa fare, spinta solo dall’alcool e dall’inaspettata passione. Regina la baciava con trasporto, mordicchiandole dolcemente le labbra per poi torturarle teneramente il collo. Tratteneva i gemiti che le sue dita le stavano provocando, ma respirava affannosamente e la stringeva forte. Sentì i muscoli irrigidirsi e, prima che potesse capire il motivo, sentì riversarsi sulle sue dita il suo orgasmo, accompagnato da un dolce bacio e un forte abbraccio.

-Regina! Sharon!-.

-Sharon ci sei?-.

-Regina! Siete qui?-.

Le voci ovattate delle loro amiche risuonarono fuori dal bagno dove si trovavano. Regina appoggiò un dito sulle labbra di Sharon e le sorrise divertita, gli occhi appannati dalla passione e le labbra rosse. Si strinse più forte a lei e, quando fu sicura che se n’erano andate, iniziò di nuovo a baciarla. Sharon si lasciava baciare e accarezzare docilmente, abbracciandola dolcemente: se avesse capito ciò che avevano appena fatto, probabilmente sarebbe scappata a gambe levate da quel nascondiglio lontano dal mondo.

-Dobbiamo andare-. Le disse Regina tra un bacio e l’altro.

Era da mezz’ora, forse di più, che si baciavano e accarezzavano dentro quel bagno: le altre si sarebbero insospettite.

-Si-. Rispose confusa Sharon.

-A noi piacciono ancora i ragazzi, vero?-.

Più che una domanda suonava come una disperata convinzione. La mora non rispose: probabilmente quello che era appena successo era già solo un pallido ricordo.

Quando tornarono dalle altre Regina disse che erano andate a fare un giro e le altre non fecero troppe domande. Andarono tutte fuori a fumare una sigaretta, ma dopo qualche minuto un tipo si avvicinò a Regina e le altre la lasciarono con lui. Stephany sparì con il ragazzo con cui usciva che era appena arrivato e Lucy era con uno che aveva conosciuto dieci minuti prima. Sharon era con l’amica di Lucy, quando si accorse che il suo stomaco stava cominciando a ribellarsi. Fece appena in tempo ad arrivare in bagno che tutto l’alcool che aveva bevuto fece il suo effetto. Quando uscì per sciacquarsi la bocca c’era ancora la sua amica ad aspettarla.

-Tutto bene?-.

-Ho vomitato due volte-. Rispose lei.

-Si vede che stai male: hai una faccia…-. Constatò lei.

Appena finì di parlare, Sharon fece dietro front e corse di nuovo in bagno. Uscì cinque minuti dopo pallida più di prima.

-Ancora?-.

-Si, ma era l’ultima, non me lo sento più-. Rispose la mora.

Decisero di tornare di sopra. Sharon si sdraiò su un divanetto vicino a dove Stephany e Daniel stavano ballando e l’amica di Lucy la sorvegliò.

 

 

04.15

-Ma è morta?-.

-Ma no, scema! Sta dormendo!-.

-Dobbiamo andare via-.

-Svegliala-.

Questo fu il dialogo che Sharon sentì prima di aprire gli occhi.

-Buongiorno principessa!-.

-Che ore sono?-.

-L’ora di andare: c’è il padre di Regina fuori che ci aspetta-.

-Cosa?! Scusate ma io quanto ho dormito?-.

-Più o meno un’ora e mezza!-. Rispose Stephany ridendo.

-No! Scherzi? E Ricky? E Fasano?!-.

-Spiacente…Ricky l’hai perso. Ora arriva Gabry, ma noi dobbiamo andare-. Disse Lucy.

-Accidenti! Ma si può passare l’ultimo dell’anno a dormire davanti alla console?-.

-Sapessi cos’hai fatto oltre a dormire…-. Alluse Stephany.

-Perché cos’ho fatto?-. Domandò preoccupata.

-Hai baciato Lucy e Regina-.

-Scema…non mi fare questi scherzi!-. Rispose Sharon ridendo.

Era ancora ubriaca, ma Stephany lasciò perdere: sapeva che quando le sarebbe passata la sbornia avrebbe dovuto spiegarglielo con molta calma…

Uscirono tutte insieme dalla discoteca, con Regina che urlava di amare il romano con cui aveva passato tutta la sera da quando era uscita dal bagno. Le altre, ovviamente, non sapevano di quello che era successo tra lei e Sharon, anche perché lei era troppo ubriaca per ricordarselo!

Dopo aver accompagnato a casa le altre due, Stephany e Sharon si fermarono a casa di Regina e si misero subito a letto. La mora accolse tra le braccia la bionda che, a suo parere, inspiegabilmente le si era accoccolata addosso per dormire.

Il giorno dopo verso le due aprirono gli occhi e, a turno, andarono in bagno per sistemarsi un po’.

-Ragazze!-. Urlò Sharon tornando dal bagno con gli occhi sgranati.

-Vi prego ditemi con chi sono andata ieri sera!-.

-Vedi…devo dirti una cosa- iniziò con calma Stephany -quando eravate ubriache vi siete fatte prendere la mano e…tu, Regina e Lucy vi siete baciate-.

L’espressione che si dipinse sul volto di Sharon era la più sconvolta ed esterrefatta che avessero mai visto.

-Oh mio Dio-.

Sharon cominciava a realizzare le parole dell’amica.

-Si, ma è stato solo un bacio, niente di più-. Assicurò Stephany.

-Allora questo chi me l’ha fatto?-.

Sharon si scostò i capelli e mostrò alle amiche un grosso segno bluastro.

Regina scoppiò a ridere all’istante e uscì dalla camera farfugliando qualcosa riguardo il bagno.

-Sharon!- esclamò Stephany sorridendo -questo non lo so, che io sappia non sei andata con nessun ragazzo! Almeno…io non ti ho vista-.

 

 

 

3 gennaio 2006

15.40

Sharon stava cercando di ricordarsi qualcosa della notte dell’ultimo dell’anno. Era davanti allo specchio e guardava quel succhiotto. Possibile che non sapesse chi accidenti glielo avesse fatto? Ripensò a quello che avevano fatto, cercò di ricordare qualcosa di quello che avevano detto le altre. Piano piano i buchi neri che aveva cominciavano a chiarirsi. Si ricordò del bacio con Lucy, poi si ricordò di quando si era svegliata sul divanetto in pista. Sentiva, però, che c’era altro. Ma cosa? Si vide in bagno, con l’amica di Lucy, appoggiata al piano dove c’erano i lavandini: aveva appena dato di stomaco. Improvvisamente i suoi occhi si spalancarono. Si portò una mano alla bocca, guardandosi allo specchio.

Regina.

Una manciata di dubbi la travolse. Un milione di domande le affollarono la mente. Si ricordava tutto. Si chiese se fosse peggio ciò che avevano combinato oppure il fatto che saperlo non la sconvolgesse affatto!

Avrebbe avuto gran parte delle proprie risposte solo rivedendola: che effetto le avrebbe fatto? Avrebbe sentito qualcosa? Avrebbe dovuto dirle che aveva ricordato quello che era successo tra loro nel bagno? Tutte quelle domande e tante, tante altre aspettavano una risposta!

 

 

 

 

The end

  
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