"Boe a hyn neled herain dan caer menig”

"Si, beriathar hyn ammaeg na ned Edoras."

"Aragorn, nedin dagor hen ú-'erir ortheri. Natha daged dhaer.”

"Allora io morirò come uno di loro!” urlai abbandonando la stanza, lasciandoti nel bel mezzo della discussione.

Non avrei voluto farlo. Non meritavi di certo quelle parole, perchè le tue sono giuste, ma capiscimi amore mio, io devo combattere, il mio lignaggio me lo impone ma la sola idea di poterti perdere mi fa impazzire; la sola idea che tu sia qui ad aspettare una morte certa quando avresti potuto essere al sicuro a Bosco Atro, mi fa odiare me stesso, io, uomo egoista che ha ceduto al desiderio di averti al suo fianco sempre e comunque. Se solo ti avessi impedito di seguirmi in questa missione suicida...

Dovrei tornare indietro e parlarti, spiegarti come mi sento ma ho paura di dire nuovamente qualcosa di sbagliato e poi, quando ti ci metti sai essere più testardo di un Nano; ma è anche per questo che mi hai rubato il cuore. Amo tutto di te, come potrebbe non essere altrimenti.

Non c'è tempo... Abbiamo un appuntamento con la Morte, meglio non farla attendere.

Mentre mi preparo, appari come fai sempre quando ho bisogno di te, sei venuto a salvarmi dai miei pensieri, dalle mie paure e a riportare un po' di serenità in questa anima Mortale come solo tu sai fare, angelo mio, solo con la tua presenza, la tua luce, un tuo sorriso.

Mi porgi la spada.

"Finora ci siamo fidati di te. Non ci hai mai delusi. Perdonami. Sbagliavo a disperarmi."

Mi chiedo come fai. Come fai a toccare il mio cuore con queste semplici frasi che alle orecchie di un ascoltatore ignaro del nostro passato, potrebbero sembrare dele scuse fra compagni d'armi?

Solo tu riesci a caricare di significato le parole, solo tu riesci a farmi sentire così...

Solamente tu sai parlare al mio cuore anche senza dire ti amo...

"Ú-moe edaved, Legolas.”

Avrai capito che ti sto dichiarando il mio amore?

Che vivo solo per te?

Che è il tuo sorriso, il sole che illumina la mia vita?

Che è la tua luce, la forza che mi scorre nelle vene e che m'impedisce di cedere?

Il tuo sorriso mi dice di sì.

"Se ci fosse tempo, la farei sistemare. E’ un po' stretta intorno al torace." Gimli, amico mio, il tuo tempismo rimarrà nella Leggenda.

Il suono di un corno risuona tra le fredde pareti di pietra della fortezza di Helm.

"Non è il corno degli Orchi." affermi voltandoti, per poi dirigerti verso il cancello principale.

"Porto notizie da Elrond di Gran Burrone. Un'alleanza esisteva una volta fra Elfi e Uomini. Molto tempo fa abbiamo combattuto e siamo morti insieme. Siamo qui per onorare questa lealtà."

Haldir di Lórien

"Siamo fieri di combattere al fianco degli Uomini ancora una volta." ti affianchi al guardiano del Bosco d'Oro e sorridi, un sorriso talmente luminoso da far impallidire tutte le stelle del firmamento.

Mi chiedo se veramente hai capito che stiamo per affrontare il potere di Saruman, che stiamo andando incontro a morte certa; ma tu sei così. Celi le tue paure come si conviene ad un principe elfico ed i sorrisi sono il tuo modo di farlo...

... Ti prego nin lirimaer vardo, non smettere mai di sorridere, perchè sento che se lo facessi, non avrei più la forza di muovere un solo passo.

Ed ancora una volta Uomini ed Elfi uniti per la salvezza della Terra di Mezo, uniti come lo siamo io e te.

"A Eruchîn, ú-dano i faelas a hyn an uben tanatha le faelas."

Mi dirigo dove tu e Gimli vi siete appostati.

"Potevi scegliere un posto migliore" il disappunto di Gimli.

Eccoti di nuovo nin calad (mia luce)

In lontanza le torce ed l'eco dei passi di quelle orrende creature, un lampo seguito da un tuono

"I tuoi amici sono con te Aragorn"

Un'altra frase che tocca il mio cuore, lo so cosa avresti voluto dire, perché è lo stesso che sento anch'io "Starò con te. Non ti lascerò mai e ti proteggerò, fosse l'ultima cosa che faccio in vita mia".

In fondo le parole sono superflue di fronte all'immensità del sentimento che ci unisce.

Sei sempre stato con me, mellon nin...

Mio compagno...

Nin gli (mia stella)...

Nin calad (mia luce)...

A’maelamin (amore mio).

Lentamente ti sfioro la mano e la stringo nella mia.

Un ringhio.

E così ha inizio...