PROLOGO.



Sirius White.
Sirius Orange.
Sirius Red.
Sirius Green.
Sirius Yellow.
 
Sirius Black.
Gli piacerebbe chiamarsi in un altro modo, un qualunque altro modo, ma non Sirius Black.
 
 
Sirius Orange vive in una soleggiata villa di campagna, nel suo giardino crescono piante altissime e fiori colorati. Ogni giorno va al piccolo fiume in fondo alla collina per pescare oppure rimane lì, sulla riva, fermo per ore, con i piedi a bagno e la testa che viaggia tra le nuvole bianche che lo sovrastano. Si arrampica spesso sulle piante e da lì domina tutta la valle, spaventa gli scoiattoli e i pettirossi che scappano via veloci, ma, se fa abbastanza in fretta, ogni tanto riesce anche a catturarli. Poi li libera sempre.
 
 
Sirius Red ha un animaletto dal nome dolce. È una bestiola gentile che lo segue sempre, ovunque vada. Il suo cucciolo lo protegge ma non potrebbe mai fare del male a nessuno. Ha il pelo lucente e due grandi occhi marroni, vivaci, che trasmettono tutta la sua intelligenza. Ogni volta che lui entra dalla porta, il suo animaletto gli fa le feste e arriva sempre se il padrone lo chiama.
 
 
Sirius Green ha una grande famiglia felice. Tutti a casa gli vogliono bene: la mamma, il papà e anche il fratellino. Nessuno pretende da lui niente, vogliono solo che lui sia allegro e si diverta, che sia un bambino normale. Va al lavoro col papà, cucina con la mamma e gioca col fratellino, sempre.
 
 
Sirius Yellow è felice.
 
 
 
Sirius Black.
 
Sirius Black vive al centro di Londra, in una casa vecchia e logora da cui può uscire raramente e in cui l’unico posto in cui si trova bene è camera sua.
 
Sirius Black è padrone di un elfo domestico stupido e impertinente che non perde occasione per denigrarlo.
 
Sirius Black ha una famiglia conosciuta, una famiglia potente, una famiglia ricca, una famiglia detestabile e da cui è detestato.
 
 
Gli piacerebbe chiamarsi in un altro modo, un qualunque altro modo, ma non Sirius Black.
 
Sirius Black non vede l’ora di andare a Hogwarts e lasciarsi tutto alle spalle.
 
 
 
Note: capita raramente che faccia note ai prologhi, ma…beh, qui sì…
Sirius è un bambino, e che fanno i bambini quando sono tristi? Immaginano, magari di essere un’altra persona, in un altro posto e in un altro momento.
Così lui si diverte a cambiare cognome e i colori sono la prima associazione che gli (mi) viene in mente al cognome Black.
Riuscirà a realizzare i suoi sogni? (fate finta di non saperlo dai ;) …altrimenti che gusto c’è?)