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Autore: mere    04/07/2012    8 recensioni
No, di certo Dean Winchester non si era accontentato a leggere racconti che non parlassero di sesso e di rapporti intimi. Quindi, ovviamente, in quella storia non poteva non esserci un rapporto sessuale tra i due protagonisti. Eppure Dean si faceva due domande (beh, anche più di due, delle volte.):
1- Per quale strambo motivo c’era il suo nome in quel racconto?
2- E per quale stramaledetto motivo la descrizione del suo amante sembrava l’esatta descrizione fisica di quel maledetto angelo che non si faceva vivo da giorni e che, mentendo spudoratamente, o così pensava Dean, continuava a sostenere di stare combattendo una guerra civile in Paradiso? (Come se potessero esistere le guerre in Paradiso.. )
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione
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Destiel? Istruzioni per l’uso.

 

 

 

‘‘Lo aveva acclamato per tutta la notte, lo aveva cercato, lo aveva desiderato, toccato, amato.. eppure Dean Winchester non era ancora stufo. Non era per niente stanco di sentire addosso il suo profumo, il suo impermeabile ruvido sotto le dita, non era stanco della sua barba accennata, dei suoi occhi meravigliosamente blu, delle sue labbra carnose. Dean Winchester non aveva mai desiderato così tanto il suo angelo preferito come quella volta. Voleva solo urlare il suo nome nella note, lo avrebbe fatto in quel momento, in quel giorno, lo avrebbe fatto per sempre.’’

 

Analizzando bene la situazione, Dean Winchester non aveva mai letto una cosa del genere in tutta la sua vita. Oh sì, certo, di racconti erotici ne aveva assaporati a bizzeffe, aveva sorriso languido ad ogni frase, ad ogni azione che la cameriera sexy faceva nella sua preziosa camera d’hotel, o aveva semplicemente adorato le disavventure di una bibliotecaria nuda alle prese con il ritrovamento dei suoi vestiti mentre un’aspirante lettore accanito di appena diciassette anni non faceva altro che inseguirla per poter ammirare le sue grazie.

No, di certo Dean Winchester non si era accontentato a leggere racconti che non parlassero di sesso e di rapporti intimi. Quindi, ovviamente, in quella storia non poteva non esserci un rapporto sessuale tra i due protagonisti. Eppure Dean si faceva due domande (beh, anche più di due, delle volte.):

 

1-     Per quale strambo motivo c’era il suo nome in quel racconto?

2-   E per quale stramaledetto motivo la descrizione del suo amante sembrava l’esatta descrizione fisica di quel maledetto angelo che non si faceva vivo da giorni e che, mentendo spudoratamente, o così pensava Dean, continuava a sostenere di stare combattendo una guerra civile in Paradiso? (Come se potessero esistere le guerre in Paradiso.. )

 

Ma certo, le risposte erano più che ovvie. Anzi, la risposta era una sola e Dean la sapeva bene. Ma, con un bicchiere di qualcosadimoltoalcolico tra le mani e l’aria affranta sul viso, era determinato  a rifiutare categoricamente quella dannata risposta che gli aleggiava tra i pensieri.

‘‘E che diamine!’’ pensò tra un sorso e l’altro ‘‘Non posso essermi imbattuto davvero in una..’’, non riusciva nemmeno a pensarla quella maledetta parola. Quella parola ambigua e strana che la mente di Dean Winchester non riusciva a partorire, era Destiel. E la parola Destiel non era altro che l’unione del nome Dean con quello di Castiel, cosa che il biondo trovò assolutamente intollerante.

Ma partendo dall’inizio, tutto era cominciato dalla noia. Sam era sparito, o meglio era semplicemente andato in veste di FBI a fare qualche domanda per il caso che stavano seguendo in quel periodo - anche se la definizione giusta per Dean era sparito -, e il fratello maggiore si era ritrovato col beneamato computer di Sam tra le dita. Una succulente tentazione a cui non seppe resistere. In un attimo era già collegato nei più famosi siti porno in cui ormai era abituato ad accedere; se avesse combinato qualcosa, se per un puro caso, avesse danneggiato l’aggeggio, avrebbe sicuramente inventato una scusa decente da spiattellare a Sam. Non gli importava. E poi Sam era senz’anima - già, gran bel problema, eh? -, non gli importava praticamente di nessun essere vivente sulla Terra, figuriamoci di un oggetto inutile come il computer, no?

Ma la curiosità dei Winchester è praticamente inarrestabile, e Dean si ritrovò a trafficare tra i maggiori siti in cui si raccontava la loro storia. Supernatural, una saga - piuttosto scadente - in cui Chuck, il Profeta, non aveva fatto altro che sbandierare la loro privacy come se nulla fosse, portando ai suoi piedi migliaia di ragazzette che non facevano altro che idolatrarlo come un dio. Solamente perché aveva raccontato una storia di una famiglia maledetta. Beh, più che altro, per le ragazzette, Chuck aveva inventato tutto di sana pianta. Che ingenue.

Irrimediabilmente si era ritrovato in un forum, gestito da un mucchio di fan che passavano le loro giornate a parlare della loro saga preferita e a fantasticare su Sam e Dean. Ma, di certo, Dean Winchester non si aspettava di imbattersi in un sito interamente dedicato alle storie su Supernatural. Un sito di malate di mente che scrivevano racconti, assolutamente impossibili, sulla vita dei fratelli e, inaspettatamente, anche sulla vita di Castiel.

Con una smorfia, Dean aveva cliccato qua e là, alla ricerca di qualcosa di interessante, finché la parola Destiel non cominciò a lampeggiare sullo schermo e sulla sua mente. Con orrore aveva cominciato a leggere una delle tante storie, bevendo alcol a più non posso e rischiando seriamente di correre in bagno a vomitare. Ma, stranamente, non riusciva a fermarsi. Più leggeva, più aveva voglia di leggere, nonostante l’espressione palesemente schifata che aleggiava sul suo volto.

Quando Castiel apparve, il vero Castiel, alle sue spalle, Dean entrò nel panico e nella fretta di chiudere tutto e nasconderlo alla vista dell’angelo, diede una gomitata, parecchio forte, allo schermo del computer che, se avesse avuto il dono della parola, si sarebbe lamentato come un ossesso.

- Dean? - mormorò Castiel, fissandolo stralunato - Che stai facendo? -

- Porno, Cas, porno. Non fa per te! - rispose prontamente con un sorrisetto sornione.

L’angelo fece spallucce ma non sembrò credergli particolarmente.

- Dean.. c’è qualcosa che non va? Sei.. imbarazzato? -

- Io? Ma che vai farneticando? - si oppose il biondo, continuando a nascondere il computer con le mani - Dì un po’, la guerra lì sopra ti ha dato alla testa? -

- Non continuare con questa storia, Dean. Non vi sto mentendo. Sto facendo il possibile per aiutarvi con il problema di Sam, ma mi è difficile venire a trovarvi di questi tempi. -

Con uno slancio, Dean cercò in tutti i modi di spegnere il computer, ma sembrava come bloccato. ‘‘Dannato aggeggio!’’, Sam l’avrebbe sicuramente ucciso. Forse..

- Quello è il computer di Sam? - continuò Castiel che in quel momento, dovette notare Dean, sembrava stranamente petulante come non lo era mai stato - Si è di nuovo danneggiato? -

- Non far finta di sapere come si usa un computer, Cas! - si difese il biondo - Ho solo.. e va bene, forse si è bloccato! Di nuovo. -

Inaspettatamente, l’angelo si era avvicinato e Dean se lo ritrovò alle spalle, intento a decifrare la scrittura sullo schermo.

- No, Cas, non è il caso.. -

- Destiel? - mormorò l’angelo, fissando lo schermo, assorto - Che tipo di ricerche stavi facendo, Dean? -

Dean sospirò passandosi, rovinosamente, una mano sul viso - Non ti ho mai detto di stare facendo delle ricerche, mi pare. -

Castiel inclinò la testa di lato, non capendo.

- Te l’ho detto, non fa per te. Lascia perdere. - riprese Dean, con un sorriso palesemente falso.

In quel momento, la porta polverosa del motel in cui alloggiavano si aprì e apparve Sam, con del caffè in mano, vestito di tutto punto.

- Allora.. - cominciò con un sorrisetto, ma si bloccò di colpo quando vide Dean e Cas con il corpo rivolto verso il computer - Cosa.. ? -

Dean si dipinse in viso un’espressione sinceramente colpevole e l’angelo squadrò Sam da capo a piedi prima di rivolgere lo sguardo curioso allo schermo.

- Dean, cosa è una Destiel? - bofonchiò ingenuo, indicando un punto sul computer bloccato.

Sam Winchester posò i caffè sul tavolo e, con aria inevitabilmente minacciosa, si rivolse a Dean - Dean! Hai usato di nuovo il mio computer? Ti avevo detto che non avrei ritardato molto! -

- Ritardato? Eri completamente sparito! -

- Piantala, ti avevo detto che sarei andato ad indagare, mi hai anche raccomandato di prenderti una torta al mio ritorno. -

Dean parve illuminarsi di botto - E l’hai presa? -

- No, erano finite. - rispose cinico il moro, facendo sgonfiare l’entusiasmo da bimbo di otto anni del fratello maggiore.

- Comunque, - continuò Sam - Hai fatto delle ricerche, Dean? -

- No, il computer si è bloccato. - rispose di slancio Castiel, e Dean prese a fissarlo torvo mormorando frasi sconnesse tra i denti.

- Che cosa? Dean, sei proprio un idiota. -

- Ma dai! Sei senz’anima! - si difese il fratello e Sam parve non capire - Che ti importa di un computer! -

- Ecco, sei doppiamente idiota. - Sam si avvicinò al suo computer, ormai bloccato, e intimò il fratello di allontanarsi. Dean cercò di desistere ma dopo, con un sospiro, demorse e lasciò la postazione al fratello minore che cominciò ad armeggiare esperto con la tastiera. Castiel rimase alle loro spalle, immobile, come se non avesse praticamente nulla da fare. Eppure, cinque minuti prima, aveva parlato del suo impegno in Paradiso.

- E questo cosa sarebbe? - rantolò Sam soffocando una risata - Destiel? -

- Taci, mostro. - sibilò Dean mentre le sue guance cominciavano ad arrossarsi.

- Dì un po’, Dean, eri impegnato in una lettura interessante prima del mio arrivo, eh? -

- Ti ho detto di.. -

Sam esplose in una vera e propria risata, una di quelle che il fratello non vedeva più sulle sue labbra da parecchio tempo.

- Tu e Cas ci date dentro, dico bene? - il moro continuò a mettere il dito nella piaga, estremamente divertito.

- Io e.. Dean? - mormorò Castiel, ignaro di tutto.

- Dean stava leggendo dei racconti ideati dalle fan di Supernatural - sai, i racconti di Chuck - e pare si sia imbattuto in una di quelle storie un po’.. come dire.. piccanti. -

- Non l’ho fatto a posta, il computer si è bloccato proprio lì. - si giustificò Dean facendo spallucce. Il fratello lo fissò accondiscendente.

- Sicuro! Vediamo un po’.. -

- Sei uno stronzo. - disse Dean tra i denti.

Sam prese a leggere:

 

‘‘Dean Winchester amava Castiel, non c’erano altre alternative. E stava cominciando ad accettare quella dolorosa ma meravigliosa verità. Il suo cuore continuava a battere impazzito alla sola presenza dell’angelo, il battito si triplicava quando quest’ultimo posava le sue labbra umide e calde sul suo collo, facendolo rabbrividire. Non c’era scampo. Dean Winchester era fottuto, avrebbe dovuto dire addio alle sue conquiste di una notte, alle sue belle donne del bar, alle sue scappatelle. Era innamorato di un angelo, ed era la cosa più bella che gli fosse mai capitata.’’

 

Sam ricominciò a ridere come un ossesso, facendo impallidire Dean che, subito dopo, cominciò a cambiare sfumature di colore in viso. Dal rosa pallido, al verde, dal verde al blu, dal blu al viola e dal viola al rosso pomodoro. Ma Castiel non parve molto sveglio, continuava a fissare i due perplesso, come se si fosse perso qualche pezzo.

- Dio mio, queste ragazze sono uno spasso. - commentò il fratello minore, facendo scorrere le dita sulla tastiera, alla ricerca del capitolo successivo.

- Non ho capito molto, in verità. - l’angelo fu sincero e il biondo non si trattenne dal fulminarlo con lo sguardo.

- Oh, insomma, Castiel! Sono dei racconti che parlano della storia d’amore tra te e Dean. -

- Ma io e Dean non abbiamo nessuna storia d’amore. -

Dean alzò gli occhi al cielo.

- Ma ovvio che no. - rise Sam - Ma è uno spasso leggere certe cose.. -

- Sì, fai lo spiritoso, mostro. Perché non leggiamo qualche storia dove ci sei anche tu? -

- Perché le Destiel sono più divertenti. -

E il commento di Sam zittì de finitamente il biondo, affascinante, fratello maggiore, Dean Winchester.

 

- Sei ancora col naso incollato a quello schifo?! -

L’urlo mostruoso di Dean Winchester doveva aver perforato i timpani a chilometri di distanza, forse, persino nello Stato vicino dovevano aver percepito la sua voce soave.

Sam alzò gli occhi al cielo, ma non rispose. Era intendo a spulciare, come un vero nerd, i racconti ispirati a Supernatural, ma in particolar modo ispirati a Dean e Cas.

- Cosa posso farci se siete adorabili? -

Con un sorriso sghembo, Sam schivò la scarpa marrone che il fratello gli aveva appena tirato e che andò a colpire un perplesso e confuso angelo in trenchcoat.

- Ehi, Castiel, sei ancora qui? - gli chiese Sam stupito.

- Ti guardavo leggere. - rispose provocando un moto di imbarazzo e disgusto nel Winchester minore - E pensavo che, queste ragazze, devono avere una fantasia ammirevole per poter partorire.. certe cose. -

- Beh, lo credo anch’io! - ancora una volta Sam Winchester rise, rivolgendo il suo sguardo al computer, ormai definitivamente sbloccato.

- Okay, facciamola finita. - Dean fece il suo ingresso furioso come non mai - I-insomma.. bisogna farci una guida su queste.. su queste.. schifezze! -

- Istruzioni per l’uso, eh, Dean? -

- Come minimo! -

- Okay, allora. -

- Eh? -

Dean si avvicinò al fratello che, agguantato un foglio di carta, prese a scrivere a carattere cubitali ‘‘Destiel? Istruzioni per l’uso’’.

- Cos’è, oltre all’anima hai anche perso il cervello? - disse il biondo con una smorfia.

- Prima di tutto, - iniziò Sam - quando vuoi leggere qualcosa, - quando non sei impegnato a guardare quegli stupidi cartoni animati porno, ovviamente - cerca di assicurarti in quale categoria sei finito. Poi dovresti semplicemente scartare l’idea di usare il mio computer, ora che ci penso, sarebbe l’idea migliore! -

- Beh, sì okay, mettiamola così: e se volessi usare di proposito il tuo computer? -

L’angelo, ancora ignaro, continuava a guardarli perplesso.

- Se io non sono in casa pronto ad ucciderti, beh, mi sa che ti devi accontentare. - proruppe Sam, passandosi una mano tra i capelli.

- Come sarebbe a dire? -

-Se ti piacciono così tanto, magari potresti provare veramente ad amare Cas, no? -

Dean fissò il fratello di sbieco, prima di allontanarsi bruscamente da lui, prendendo un bel respiro. In un batter d’occhio si ritrovò l’alito dell’angelo sul collo e rabbrividì istintivamente ripensando alle scene della storia che aveva appena letto. Scosse la testa e volse a Castiel uno sguardo di fuoco.

- Gira al largo, angioletto! - sbraitò furioso, prima di rivolgersi nuovamente al fratello minore - E tu! Sei uno stronzo! -

- L’hai detto tu che sono senz’anima, no? -

E quella era la classica, ma infallibile, giustificazione di Sam Winchester che riusciva a zittire in maniera quasi permanente un furioso, disgustato e imbarazzato Dean Winchester.

 

 

 

 

 

 

 

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Salve a tutti! No, okay, prima di lanciarmi i pomodori, lasciatemi dire due paroline XD
Non sono esattamente un’amante del Destiel, e penso si sia capito, ma non sono riuscita a non scrivere qualcosa su questo argomento fortemente discusso. Per carità, non ho nulla contro le Destiel, anzi quando guardo Supernatural mi capita spesso di pensare ad una possibile relazione tra i due piccioncini XD Poi entra in gioco la parte razionale di me che comincia a dire che si tratta solo di una semplice amicizia intensa tra due uomini. Beh sì, magari in realtà sarà anche così.. ma nessuno impedisce alla propria fantasia di prendere il volo, no?
Beh, proprio per questo volevo scrivere anche io qualcosa che parlasse di Destiel. So che vi aspettavate chissà quale incontro amoroso tra Dean e Cas XD Mi scuso per questo, allora!
Spero vi sia piaciuta e vi abbia, almeno, strappato una risata.
Bacioni enormi,
mere

   
 
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