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Autore: KeepCalm_Always    04/07/2012    3 recensioni
Mentre ritornavo verso la mia classe, lo vidi arrivare con il suo amico David e gli altri. Lo presi per il braccio e lo guardai dritto negli occhi.
-Perché non mi ha considerato stamattina?
-Non sei sempre al centro dei miei pensieri-
A quelle parole mi venne un colpo al cuore.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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After all, you still have all of me...

 

Arrivai a scuola un po’ più tardi del solito, ma fortunatamente la campanella non era ancora suonata. Attraversai l’entrata insicura. Decine e decine di volti mi guardavano. Quel giorno ero ancora più nervosa perché avevo litigato per telefono con Chris. Conoscevo il suo carattere e di conseguenza ero altamente sicura che quel giorno non mi avrebbe rivolto parola. Arrivata nell’atrio, svoltai a destra e proseguii dritto per arrivare nella mia classe. Vedevo appoggiate alla parete le mie amiche. Ad un certo punto da dietro mi sorpassò qualcuno. Era Chris. Aveva tirato dritto per la sua strada. Come poteva comportarsi così? Che importanza avevo per lui?
-Ciao Jess, perché non ti ha considerato? - mi disse Jane
-Che stronzo! - imprecai
Salutai con un bacio le mie amiche al di fuori dell’aula, poi entrai più infuriata di quanto non lo fossi già. Sbattei la cartella dell’estpack per terra e diedi un pugno al muro. Tutti si girarono a guardare, come se fossi pazza. In quel momento avrei solo voluto scomparire. Ronnie, la mia migliore amica, si avvicinò a me. Ero in ginocchio a piangere. Poi, di conseguenza, tutti mi accerchiarono come se mi fossi sentita male. Mi prese le mani e mi convinse a tirarmi su per portarmi in bagno.

-Non puoi continuare così. Ti farai solo del male- mi disse bagnandomi i polsi sotto l’acqua fredda fredda. Un brivido, mi attraversò la schiena.
-Io lo amo, Ronnie
-Questo lo so. Lo vedo. Ma smettila, devi dimenticarlo
-Non posso. So che anche lui mi ama, ha solo un brutto carattere- dissi cercando di convincerla.
-Non ti farebbe stare così. Ora andiamo, è suonata.
Insieme tornammo in classe, tutti mi chiesero se stavo bene, io rispondevo con un sorriso, ma dentro di me volevo solo morire.

All’intervallo uscita dalla classe con il mio gruppo, mi diressi verso il bar. Di Chris nessuna traccia. Stavo male e sapevo che non c’era speranza di farlo calmare.
Mentre ritornavo verso la mia classe, lo vidi arrivare con il suo amico David e gli altri. Lo presi per il braccio e lo guardai dritto negli occhi.
-Perché non mi ha considerato stamattina?
-Non sei sempre al centro dei miei pensieri-
A quelle parole mi venne un colpo al cuore.
-Allora perché stiamo insieme?- dissi quasi piangendo.
-Perché io ti amo, baby- mi rispose ironicamente.
Si avvicinò come per baciarmi, ma gli misi una mano sul petto e lo respinsi. Nonostante tutto non avevo la forza di lasciarlo, ero troppo innamorata di quello stronzo.
 

Durante la lezione di italiano uscii nel sottoscala che dava al giardino, per prendere un boccata d’aria. Mi sedetti sulle scale e poco dopo sentii dei passi dietro di me. Mi voltai, era lui.
-Chris!- esclamai con aria quasi impaurita.
Stava fumando una sigaretta, al che, la buttò per terra, e la spense con la Timberland. Si avvicinò a me e piano mi appoggiò al muro. Era sempre così, passava da momenti di ira a momenti di completa maturità e dolcezza. Incominciò a baciarmi. Io ci stavo, ero felice di sentirlo di nuovo mio, ma poi incominciò a toccarmi dappertutto. Feci finta di niente. Poi si slacciò la cintura dei pantaloni.
-Che vuoi fare?- gli domandai in preda al terrore.
-Voglio farlo. Non c’è nessuno. Dai!- rispose lui sorridendo.
-No, Chris. Fermati- gli dissi.
Ma niente, continua a toccarmi e provò ad abbassarmi i Jeans. A quel punto lo spinsi via con la mano.
-Vedi! Sei una stronza!- mi urlò contro
-Una santarellina!-
Scoppiai a piangere.
-Tu non puoi trattarmi così, non sei nessuno- singhiozzai tra le lacrime.
-Io posso farti di tutto dal momento che sei con me- disse furiosamente prendendomi per il braccio. Cacciò un urlò e poi tirò un pugno forte. Per poco non mi beccava. Io rimasi immobile. Aveva colpito il muro alla destra del mio viso. Tolse la mano e si sedette sugli scalini di fronte a me. La mano era piena di sangue. Io mi portai le mani alla bocca. Gli andai vicino e presi un fazzoletto dalla tasca. Gli asciugai un po’ il sangue che stillava dalle ferite, ma si alzò di scatto.
-Vattene!- mi disse.
Poi sparì. Rimasi sulle scale a piangere. Non riuscivo a tornare in classe, il dolore era troppo forte. Una voragine si racchiudeva nel mio petto facendomi scendere le lacrime come una cascata.
 

Alla fine di scuola, mi diressi con le mie amiche verso la metropolitana per fare rientro a casa.
Il telefono trillò nella tasca.
-Dove sei?-
-All’uscita di scuola, dall’altro lato-
-Aspetta, arrivo-
-Chi è?- mi chiese Katie
-Chris. Io rimango qua-
-Non ti lascio con quel coglione- si infuriò Ronnie.
-Non ti preoccupare, andrà bene-
Ronnie rimase a pensare per qualche secondo. Poi tirò un sospiro.
-Mandami un messaggio ogni tanto, per sapere se stai bene-
-Certo- le risposi sorridendo.
Ci salutammo e le guardai allontanarsi.

Qualche minuto dopo vidi Chris in lontananza, con una benda sulla mano. Salutava i suoi amici sorridente e attraversò le strisce pedonali per raggiungermi.
-Scusa- mi disse.
Mi baciò più volte, poi insieme andammo a casa.
Arrivati nel suo appartamento, non mi sentivo molto a mio agio, conoscendo i suoi cambiamenti improvvisi d’umore. Entrai insicura. Mi prese la mano e andammo in camera sua.
-Appoggia pure tutto accanto al letto, io vado un attimo in bagno.
Annuì e scomparse dietro il muro. Mi tolsi il giubbino e la cartella delle spalle e feci come disse. Poi mi sedetti sul letto. Sul comodino aveva una nostra foto. Sorrisi. Poco dopo tornò dal bagno.
-Vuoi qualcosa da bere?- mi chiese.
-No, sto bene così, grazie-
-Ok, io frego un po' di Sambuca dall'armadio di mio fratello- disse ridacchiando
Quelle parole mi provocarono un nodo allo stomaco. Avevo paura che l’alcool lo mandasse fuori. Poi scacciai subito l’idea, fidandomi di lui. Tornato dalla camera si sedette per terra.
-Stai qui con me- mi disse
Mi misi tra le sue braccia. Sentivo l’odore della Sambuca che mi invitò a berne un sorso. Gliela presi dalle mani sorridendo. Ne assaggia un po’ e poi feci una smorfia di disgusto. Lui scoppiò a ridere. Stammo in silenzio tutto il tempo. Quando finì il bicchierino mi prese la mano e con la sua incominciammo a disegnare forme in aria. Intanto canticchiava qualcosa. Piano gli tolsi la benda dalla mano. Aveva molti tagli, sul dorso e sulle nocche, ancora di un rosso vivo. Appoggiai con delicatezza le labbra. Gli diedi alcuni baci consecutivi come se avessero il potere di guarirlo.
-Mi crea una strana sensazione quando appoggi le labbra- sussurrò.
Girai il volto e lo guardai, poi presi a baciarlo. Ero follemente innamorata di lui. Niente mi avrebbe fatto cambiare idea.

*******
Ciao ragazzi, questa è la prima FF che scrivo, abbiate pietà xD! Spero che sia scritta in modo scorrevole, senza intoppi e sopratutto che vi piaccia! Grazie in anticipo a quelli che mi recensiranno, e anche a quelli la leggeranno. 
Un bacio xx
Bangel

PS: se vi va, mi trovate anche su twitter: https://twitter.com/#!/KeepCalm_Always

   
 
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