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Autore: LonelySpring    04/07/2012    2 recensioni
[Naruto/Sasuke/Sakura]
"[...] «Devo andare» aggiunse poi.
«No che non devi. Resta… qui… ancora un po’…
per favore
Una supplica, un sussurro. Gli occhi stanchi della Haruno cercavano di non mostrare un dolore che sarebbe diventato liquido di lì a poco.
«Mi dispiace.»
«No, resta» ringhiò Naruto deciso, asciugandosi le ultime lacrime.
«E perché dovrei?».
«Perché siamo sempre stati assieme anche quando tu te ne sei andato, perché il nostro legame non si è mai potuto spezzare, neanche quando tu eri troppo accecato dalla tua vendetta per rendertene conto, nemmeno quando avresti voluto spezzarlo. È ancora qui, vivo. E andartene non cancellerà la nostra unione. Smettila di nascondere quello che provi.»
Un sospiro, poi secondi di silenzio che parvero eterni.
«L’amore non può essere infranto.»"

Affetta/o da Shipping compulsivo, partecipo all'iniziativa del forum « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome? GOD SAVE THE SHIP! I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »


Just one night

 

«Vecchia dormigliona, avanti, alzati.»
Il suono della sua voce fu la prima cosa che Sakura percepì al risveglio. I suoi grandi occhi verdi si mossero fulminei, tentando di capire perché mai si sentisse ancora così intontita dal sonno e non così attiva com’era ogni mattina. Che fosse diventata anche fin troppo vecchia per quello?
Vide la luna splendere fuori dalla finestra, attorniata da miriadi di stelle. No, non era invecchiata, era solo quello stupido di Naruto che voleva farle uno dei suoi soliti scherzi.  
«È notte fonda. Ti prego, lasciami dormire, Naruto. Non ho più l’età per fare certe cose.»
Il sorriso sul volto del ragazzo ti spense.
«L’hai dimenticato.»
«Cosa?»
«Il nostro incontro.»
Un brivido le scivolò lungo tutta la schiena.
Come aveva potuto? Come aveva potuto dimenticarsene? Aveva atteso giorni e giorni, sperando ardentemente che quella notte arrivasse al più presto. E poi? Non aveva nemmeno capito che quella notte era arrivata.
«Ti prego, scusami. Sto diventando troppo vecchia per ricordarmi tutto.»
«Non t’importa più di lui?».
«Non essere più stupido di quello che sei, Naruto. Sai che non è così. Ora andiamo, ti prego, non indugiamo un minuto di più.»
 
Uscire dal Villaggio della Foglia senza dare nell’occhio fu un gioco da ragazzi per due come loro. Sapevano padroneggiare ogni tipo di tecnica ninja. E poi chi si sarebbe mai accorto dell’assenza di due vecchi ninja? Sì, erano pur sempre un Hokage e una veterana delle arti mediche, ma chi avrebbero mai dovuto incontrare di così pericoloso? Molti ninja erano morti dopo la fine della guerra, soprattutto quelli che la Foglia considerava “nemici”.
Per tutti, anche Sasuke era morto.
«Là, Sakura, guarda!».
C’era una foresta di fronte a loro, con alberi dalla corteccia dura e forte.
E c’era anche un uomo. Un vecchio, a dire il vero. I suoi capelli brizzolati erano illuminati dalla fioca luce della luna.
Sasuke era lì, a pochi passi da loro.
 
«Sakura, Naruto.» Le rughe sembrarono ancor più marcate sul viso del vecchio superstite del clan Uchiha quando pronunciò quei due nomi. Freddo, schivo, senza nessuna emozione.
«Sas’ke, ci sei mancato
Sakura gli buttò le braccia al collo e lo abbracciò. Per un attimo, si sentì ragazzina quando le sue braccia cinsero il vecchio compagno. Le sembrò che nulla fosse cambiato, che non si fossero mai separati.
In realtà, lui li aveva abbandonati, traditi, senza contare che aveva ripetutamente cercato di mettere fine alle loro vite. Naruto e Sakura avevano tentato con tutte le loro forze di riportarlo a casa ma, a causa della bramosia di vendetta e del odio cieco verso la Foglia, non si era mai lasciato convincere.
Neanche alla fine della guerra aveva deciso di redimersi. Aveva preferito nascondersi, finger di essere morto. Si era fatto giurare da Naruto che nessuno avrebbe saputo, ad eccezione di lui, Sakura e il defunto maestro Kakashi.
Ne erano passati di anni dall’ultima volta che si erano visti. Finché, un giorno, Naruto lo aveva incontrato in un villaggio sperduto sulle montagne. Era stato un caso, forse uno scherzo del destino. Non si erano parlati molto, anzi non si erano praticamente detti nulla. E come biasimarli? Naruto era andato vicino alla morte numerose volte, e la colpa di questo era stata spesso da imputarsi a Sasuke. Ma forse la presenza di Sakura sarebbe riuscita ad alleviare quell’atmosfera pesante che si era creata negli anni tra i due. Naruto aveva quindi proposto un incontro segreto, al di fuori del Villaggio della Foglia.
«Fallo per Sakura. Vorrebbe vederti per un’ultima volta. Sai, gli anni da vivere che le rimangono non sono molti. E questo dicasi anche per noi due.» gli aveva chiesto, con aria supplichevole. E, per qualche oscuro motivo, Sasuke aveva accettato.
Ora, però, sembrava che avesse dimenticato le motivazioni che l’avevano spinto a compiere quella scelta.
«Non so nemmeno perché ho accettato d’incontrarvi. Voi due siete il passato.»
«Hai sempre brancolato nel passato, facendolo diventare parte del tuo presente. Perché ora dovresti essere diverso? Perché ora dovresti staccarti dalle uniche persone che ti tengono attaccate alla tua vita?».
La voce di Naruto era carica di dolore.
«Che importa del passato, dei nostri errori, delle nostre scelte? Smettetela, vi prego. Ora siamo qui, insieme. Ora va tutto bene» disse Sakura, stringendosi sempre di più al petto di Sasuke.
Quanto lo aveva amato, quanto lo amava.
Quanto li amava.
Senza di loro nulla avrebbe avuto un senso. Erano stati i due cardini della sua vita.
Giorno e notte. Luce e tenebre. Naruto e Sasuke.
Sakura tese la mano all’amico dietro di lei. Tentò d’includerlo in quell’abbraccio.
«Sakura, il passato non può essere cancellato.»
«Questo lo so, Sas’ke. Ma ora siamo qui, che importa? Rimaniamoci. Come una volta. Come quando potevamo essere felici.»
Si sentì un gemito alle spalle dei due. Un gemito che seguì un pianto. E una mano, poi, afferrò quella di Sakura.
«I ninja non devono piangere, Naruto.»
«I ninja non dovrebbero nemmeno tradire il proprio villaggio, idiota.»
«Io non sono mai stato come voi» pronunciò, quasi sibilando. «Non era il mio posto quello, per questo me ne sono dovuto andare. La Foglia non è mai stata la mia casa e mai lo sarà. E voi non dovreste essere qui.»
Pronunciate quelle parole, staccò Sakura da sé, lasciandola a stringere la mano del vecchio Naruto.
«Devo andare» aggiunse poi.
«No che non devi. Resta… qui… ancora un po’… per favore
Una supplica, un sussurro. Gli occhi stanchi della Haruno cercavano di non mostrare un dolore che sarebbe diventato liquido di lì a poco.
«Mi dispiace.»
«No, resta» ringhiò Naruto deciso, asciugandosi le ultime lacrime.
«E perché dovrei?».
«Perché siamo sempre stati assieme anche quando tu te ne sei andato, perché il nostro legame non si è mai potuto spezzare, neanche quando tu eri troppo accecato dalla tua vendetta per rendertene conto, nemmeno quando avresti voluto spezzarlo. È ancora qui, vivo. E andartene non cancellerà la nostra unione. Smettila di nascondere quello che provi.»
Un sospiro, poi secondi di silenzio che parvero eterni.
«L’amore non può essere infranto.»
Naruto non aveva mai detto frase più vera di quella. Scosse tutti nel profondo.
E, per la prima volta, Sasuke tornò quello di tanti anni prima. Forse per un attimo, per pochi istanti, ma un sentimento tornò in lui. Tornò a provare quell’amore che aveva rinchiuso a forza dentro sé.
Quanto gli erano mancati.
Una lacrima scese sul suo viso e, semplicemente, si lasciò abbracciare. Dimenticarsi di quello che era stato, ora, sembrava una cosa semplice.
Non rimaneva altro che restare abbracciati per tutta una notte.
Ma l’alba sarebbe giunta presto.

 


NdA
Questa potrebbe benissimo essere la storia più orrenda che abbiate mai letto nel fandom di "Naruto". Io non so cosa questa storia vi abbia suscitato, so solo che ho cercato di essere più credibile possibile. Questa storia ha come protagonisti Naruto, Sakura e Sasuke, ormai anziani, che s'incontrano dopo anni di separazione. Sakura e Naruto sono sempre stati assieme, legati da tutto quello che avevano vissuto durante quegli anni, legati da una ricerca disperata di Sasuke. Sono cambiati, sono cambiati moltissimo. La guerra li ha tramutati, non sono più i ragazzini di una volta.
Ritrovarsi con Sasuke è doloroso per Naruto, perché non è riuscito nel suo intento, non è riuscito a riportare Sasuke alla Foglia.
Sakura invece è ancora profondamente innamorata di Sasuke e, abbracciandolo, allontana tutti i cattivi pensieri. Ha imparato ad amare a fondo Naruto, in questi anni, ma continua a nutrire un profondo sentimento per Sasuke.
Però Sasuke è diverso, Sasuke non si lascia amare tanto facilmente. Ha passato anni a scappare dai sentimenti che provava per i suoi compagni, tagliando i ponti con loro, per questo non riesce a capire cosa ci faccia lì, nel cuore della notte, a pochi chilometri dal Villaggio della Foglia.
Questa storia parla d'amore, dell'amore che ha sempre legato i protagonisti indiscussi di questo fandom. Si potrebbe definire un triangolo, ma è "un triangolo confuso, come sono soliti ad esser loro", per citare *slice*. Questa storia è infatti stata scritta per l'iniziativa "I ♥ Shipping", da una sfida pubblica proposta dall'autrice citata qui sopra. Purtroppo non sono riuscita a finirla entro il limite di tempo fissato, ma già che l'avevo conclusa, ho pensato di pubblicarla, sperando ardentemente di non fare una sciocchezza unica.
La storia non ha un lieto fine, come si può capire dall'ultima battuta. Sasuke, all'alba, se ne andrà e tutto tornerà come prima. Quei sentimenti che ha provato verranno di nuovo soffocati ed, infine, annullati. Naruto e Sakura, invece, torneranno al Villaggio, alla loro vita di sempre.
Diciamo che l'incontro tra i tre è un modo per ritornare ai bei vecchi tempi, ma non cancellerà ciò che il tempo ha marchiato in loro. Il legame che li unisce sarà sempre amore, ma non potranno più viverlo assieme.
E con questo vi lascio. Recensioni di qualunque tipo sono sempre bene accette.
Un saluto,

Lonely.

   
 
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