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Autore: ticci    04/07/2012    2 recensioni
Spin off di “Per volere del padre” di cui consiglio la lettura per comprendere al meglio questa OS, in quanto ricca di riferimenti
Alla fine di "Per volere del padre" si fa riferimento a tre lettere di cui si intuisce vagamente il contenuto. Ho deciso di scriverle e farvele leggere.
Dal testo: Caro Marcus,
l’avresti mai detto di ricevere una lettera da parte mia, dopo che ci dicemmo addio in quell’aula diversi anni fa? Dopo che tacitamente ci promettemmo di non rivolgerci mai più la parola, di fare finta che non ci fossimo mai conosciuti?
Eppure eccomi qua, con la piuma in mano a cercare di scriverti qualcosa per convincerti a vedermi, per dirti in faccia ciò che mi porto dentro da diversi anni.
[...]
Ieri sono andato a Hogwarts per questioni di lavoro e sono riuscito a vedere la nostra aula: è bellissima proprio come te, proprio come noi.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Marcus Flint, Oliver Wood/Baston
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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1 giugno 1998

 
Caro Marcus,
l’avresti mai detto di ricevere una lettera da parte mia, dopo che ci dicemmo addio in quell’aula diversi anni fa? Dopo che tacitamente ci promettemmo di non rivolgerci mai più la parola, di fare finta che non ci fossimo mai conosciuti?
Eppure eccomi qua, con la piuma in mano a cercare di scriverti qualcosa per convincerti a vedermi, per dirti in faccia ciò che mi porto dentro da diversi anni.
Ti domanderai perché lo sto facendo proprio ora: la guerra contro Voldemort è finita, è morto una volta per tutte, siamo finalmente liberi dalla sua minaccia. Ho preso parte alla battaglia anche io, accanto a Harry, il quale era disposto a sacrificarsi per tutti noi, affiancato da ragazzi molto più piccoli di noi, come Colin Canon. Probabilmente non lo conosci, era un giovane mago appartenente alla mia Casa, che, nonostante fosse minorenne, ha deciso ugualmente di combattere per un futuro che la sua giovane mente immaginava roseo e non certo lugubre, come invece appariva con l’ascesa di Voldemort.
Ho visto molti ragazzi morire, famiglie piangere dignitosamente di fronte alla morte dei loro membri, famiglie che non conosceranno mai un futuro insieme, come il professor Lupin e sua moglie. Ti ricordi di lui? Probabilmente è stato uno dei migliori insegnanti che abbiamo avuto e non conoscerà mai davvero suo figlio.
 
Di fronte a tutto questo, sai quel era il mio unico pensiero? Tu. Mi continuavo a domandare se stavi bene, se eri al sicuro e sì, se non fossi stato costretto a compiere delle scelte che in realtà non avresti mai compiuto.
Probabilmente avrai capito a cosa mi sto riferendo: alla notizia, diffusa la settimana scorsa, che tuo padre è un Mangiamorte. Non ti nego che ho temuto che anche tu ti fossi unito alle fila di Voldemort, che il ragazzo che ho imparato a conoscere a Hogwarts fosse cambiato, la tua mente deformata dagli assurdi ideali di quel folle mago, che avessi compiuto azioni per cui ti saresti pentito per il resto della tua vita. Ma poi mi sono detto che tu non avresti mai compiuto una simile idiozia. Vero?
Vero?
 
Recentemente mi sono recato alla nostra scuola per aiutare i volontari a ricostruire il vecchio castello. Tutte le persone che erano là hanno iniziato immediatamente a costruire a partire dai luoghi per loro più significativi: Harry Potter nella Sala Comune dei Grifondoro, Hermione Granger nella biblioteca, la professoressa McGranitt nella sua aula di Trasfigurazione, Luna Lovegood ha aiutato Hagrid a curare la Creature Magiche, Ron Weasley ha assistito gli Elfi Domestici nella ricostruzione della loro cucine, le gemelle Patil dalla torre di Divinazione, con l’onnipresente Cooman.
Sai io dove mi sono immediatamente diretto? No, non al campo da Quidditch (anche se è uscito malconcio dallo scontro), ma a quell’aula del terzo piano, che usavamo per fare le relazioni per il G.U.F.O., in cui abbiamo iniziato a parlarci, dove abbiamo incominciato a conoscerci, dove abbiamo imparato ad amarci. Una parete è completamente crollata, i vetri sono tutti infranti e molti banchi sono talmente danneggiati che il signor Manny - un mago specializzato nella riparazione degli oggetti- ha detto che non possono essere riparati perché alcuni studenti li hanno utilizzati come scudo contro le Maledizioni Senza Perdono.
Ora, tutti i frammenti delle finestre sono stati tolti, i banchi sostituiti e una parte di muro è stata issata, sebbene manchi ancora una piccola parte e da verniciare. Ma il signor Manny dice che il grosso del lavoro è stato compiuto.
 
Stamattina, mentre osservavo l’aula prendere nuovamente vita, ho rivissuto tutte le sensazioni che provavo con te, quando ti parlavo, quando ti ascoltavo, quando mi baciavi, quando mi toccavi, quando mi amavi. Mi hanno colpito in pieno petto, come un’onda, durante una tempesta, che si scaglia con forza su uno scoglio. Tutta la rabbia e delusione che provavo per te sono sparite e ora sono pronto per rivederti e per darci una seconda possibilità.
Abbiamo già perso molto tempo, abbiamo rischiato di morire e di non avere più occasioni per chiarire.
Io non sono più disposto ad aspettare ancora. E tu?
In attesa di una tua risposta,
sempre tuo,

 

Oliver
 

P.S. Nonostante tutto, io continuo ad amarti.
 
 


 

17 Gennaio 1999
 

Marcus,
così è ufficiale: ti sposi. Ho letto ora l’annuncio di tua madre sulla Gazzetta del Profeta e mi sono precipitato a scriverti, sebbene alla mia precedente lettera non hai risposto. Il messaggio, comunque, è arrivato chiaro e tondo: non mi vuoi vedere perché non ti importa niente di me, di quello che c’è stato tra noi, di quello che provo. L’ho capito, non sono stupido.
Ti chiedo solo di vederci: ho bisogno di dirti addio guardandoti dritto negli occhi. Solo così credo (spero) di riuscire a un mettere un punto alla nostra storia.

 

Oliver
 

 
P.S. Dimenticavo: congratulazioni.
 


23 Settembre 2003
 


Caro Oliver,
guarda cosa mi tocca fare: scriverti una lettera. Spero apprezzerai lo sforzo.
L’incontro casuale di stamattina è stato così…. Non saprei come descriverlo, per rendergli giustizia.
Sai che non sono molto bravo con le parole, però posso dirti che i sentimenti che provavo per te, che con forza cercavo di cacciare in un angolo della mia mente per non doverci fare i conti, sono affiorati in un colpo.
So che la mia decisione avviene con molti anni di ritardo, probabilmente ti sarai rifatto una vita (magari con la Spinnet!), mi avrai dimenticato, ma… stamattina ho lasciato mia moglie, mi sono deciso. Sei la prima persona a cui lo comunico e voglio dirti che sono pronto ad accettare ogni conseguenza che ne deriverà: non pretendo che tu mi abbia aspettato, non lo merito. Ma ora sono pronto per venire alle tue partite e dire fiero: Oliver Wood, io ti amo!
Puoi fare di questa lettera quello che vuoi, me lo merito.
Sappi solo che se cambi idea, io ci sono e ci sarò sempre.
Tuo,
Marcus
 
P.S. Ieri sono andato a Hogwarts per questioni di lavoro e sono riuscito a vedere la nostra aula: è bellissima proprio come te, proprio come noi.

 

  
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