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Autore: lacrimedidinosauro    05/07/2012    2 recensioni
Due Ragazze del 2012 che amano i Beatles.
Una noiosa estate.
E un'evento che sconvolgerà la vita ad entrambe.
Cosa succede?
Leggete la storia :3
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Ringo Starr
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Across the Beatles universe.'
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~ My precious summer with The Beatles.















Odore di zampirone, persone abbronzate che appena passano davanti al tuo Bungalow ti salutano sempre anche se non ti conoscono, spettacoli serali con gli animatori….
 
Io ho sempre trovato noioso questo periodo, mi divertivo in campeggio ma non durante questi momenti.
 
Me ne andavo in giro da sola per il villaggio turistico in bicicletta facendomi i video-mentali con gli auricolari dell’mp3 piantati nelle orecchie cercando di fare sempre i giri più lunghi, era l’unica cosa che più amavo fare a parte l’andare in piscina oppure sonnecchiare sotto alla pineta.
 
Una volta era tutto molto più facile, era bello quando ero innocente e piccola, quando ero solo una bambina amavo tutto di quel campeggio, le mie cugine che giocavano con me, tanti amici anch’essi piccoli e che ti accettavano per quello che eri, infine ballare la “Baby dance” prima degli spettacoli serali.
 
Ormai quei momenti non c’erano più….gli amici si erano dimenticati di me e mi resi conto che fui l’unica ad essere stata lasciata in disparte, persino dalle mie cugine.
 
Solo una.
 
Solo un’amica potevo dire di non aver perso, Marina.
 
Marina che ero riuscita anche a “Beatlesianizzare”
 
-   Marina guarda cosa ho trovato! – Dissi correndo verso il suo ombrellone.
 
-   Cosa Vero? –
 
-   Un giornaletto tutto sui nostri ragazzi. –
 
Glielo mostrai sorridendo come un’ebete.
 
-    Wow, ma non se ne vedono di queste cose nel 2012 dove l’hai trovato? –
 
-    Al Bazar del campeggio, Sorbole! appena l’ho visto non ci credevo nemmeno io. – Gli risposi strabuzzando gli occhi e marcando il mio accento Bolognese.
 
-    Grande vero!! – Disse Marina andando subito a cercare delle foto di George, il suo Beatle preferito.
 
-    Ehhh sempre a Geo pensi tu. – Mi divertii a punzecchiarla.
 
-   Allora tu pensi sempre a Paul! – Disse tirandomi un’amichevole pugno.
 
-   Che ci posso fare se mi sono innamorata della sua voce e dei suoi occhi? –
 
Mi sedetti sullo sdraio di fianco a lei e insieme cominciavamo a guardare la rivista continuando a sorridere come delle deficienti.
 
-    Che bello che sarebbe poter andare a un loro concerto. –
 
-    Eh si, ti immagini anche se…..- Marina stava per parlare ma si bloccò subito e notai che il suo sguardo vagava sognante verso il mare.
Io sorrisi e continuai la frase.
 
-   ……Mi immagino anche che vengano a prenderci con il loro Sottomarino Giallo! –
 
-   Ci farebbero fare un giro sul Bus del Magical Mistery Tour. –
 
Tutte e due tirammo due respiri pesanti e sognanti con gli occhi rivolti al cielo.
 
-   Ti voglio bene Veronica, se non c’eri tu credo che avrei proprio passato un’estate di merda. –
 
-   La stessa cosa vale per me Marina. –
 
Rimanemmo al mare fino a tardi, facevamo il bagno immaginandoci la presenza di un sottomarino giallo in mezzo all’acqua.
Non era una cosa normale, ma li amavamo talmente tanto quei quattro ragazzi di Liverpool che ce li avevamo costantemente impressi nel cervello.
Mentre ci asciugavamo distese al sole, ascoltavamo insieme le loro canzoni, picchiettando la mano sul telo, canticchiando muovendo appena le labbra e tenendo gli occhi chiusi.
 
Ritornammo appena in tempo per farci una doccia rinfrescante, quella sera io sarei dovuta andare a cena con i miei parenti al ristorante del campeggio, che io amavo alla follia per i suoi gustosissimi piatti di pesce.
 
La cosa che mi piaceva di meno era andarci per forza con i parenti, mi aspettava una cena piena di noiosissimi discorsi e sicuramente i miei zii avrebbero preso a parlare del mio andamento scolastico insieme a mia madre in modo naturalmente negativo, anche se ero riuscita ad ottenere la qualifica di Operatore del Punto Vendita con un ottimo voto, mia madre avrebbe sempre fatto in modo di cercare le cose peggiori.
 
Sbuffai annoiata mentre finivo di asciugare i miei capelli castani, li legai velocemente in una coda di cavallo, indossai dei pantaloncini corti di Jeans, la maglia nera di “Let it Be” che tra l’altro mi metteva in risalto le forme, le mie amate converse nere e infine mi inumidii tutta la pelle che non fosse coperta dei vestiti con la “santa” salviettina alla citronella.
 
Mentre a piedi mi avviavo al ristorante con la mia famiglia, mi raggiunse Marina in bicicletta che era ancora in costume.
 
-   Vero senti, che cosa fanno questa sera all’animazione? –
 
-   Non lo so proprio, non c’è scritto nulla sul programma? – Chiesi perplessa.
 
-   Sono appena passata davanti al cartello ma non c’è niente. – Mi disse scuotendo il capo.
 
-   Boh, se riesco a sbrigarmi andiamo a dare un’occhiata insieme ok? –
 
-   Va bene Vero, a dopo. –
 
-   A dopo! –
 
Come mi aspettavo, la cena fu molto noiosa e come se non bastasse anche mio nonno doveva intromettersi con i suoi soliti discorsi.
 
-  Veronica ma perché non ascolti la musica di adesso che invece la roba di 50 anni fa, ma non ti vergogni? – Disse mio nonno con aria da saccente.
 
Avrei voluto rispondergli, eccome se avrei voluto ma per sfortuna mio nonno è una persona molto rigida nell’educazione e molto permalosa, non mi sarei dovuta permettere di rispondergli.
 
Guardai mia madre scuotendo la testa, abbassai il capo e mi misi a guardare delle foto dei Beatles che avevo sul cellulare, il sorriso ritornò radioso sul mio volto.
 
Era naturale che li amassi, come potevo non amare dei ragazzi che hanno fatto solo del bene a questo mondo e alle persone?
Come potevo non amare dei ragazzi di cui la musica anche dopo 50 anni non sarebbe stata dimenticata da tutti?
Non ce la faccio ad ascoltare la roba di adesso, non mi comporto da “pecorella”.
Una di quelle ragazze che ascoltano una canzone dicendo che è figa e subito dopo 3 mesi dicono che fa schifo solo perché è passata di moda.
 
Piuttosto che essere così mi sarei buttata giù da un ponte.
 
I Beatles non passeranno mai di moda, sono stati troppo importanti per il mondo.
E le persone “intelligenti” non smetteranno mai di amarli.
 
La cena finalmente giunse al termine, mi alzai da tavola salutando educatamente e mi avviai per prima verso il mio Bungalow, arrivai in 5 minuti, presi la mia bicicletta rossa e andai verso il teatro dell’animazione che era situato in fondo al campeggio dove c’era anche il bar e la piscina.
 
-  Oh Veronica ma perché ascolti ancora questa roba?? Ohhh ma non ti vergogni??, Ma valà valà! – Ripetei imitando la voce di mio nonno alzando gli occhi al cielo, ma adesso non era il caso di pensarci.
 
Mentre pedalavo per la stradina buia del campeggio illuminata da pochi lampioni situati ai lati della strada, mi ascoltavo la canzone “A day in the life” , poteva centrare poco o niente in quella situazione ma io ho sempre trovato rilassante il suono di quelle note e anche la voce di John è come se ti facesse entrare in una specie di paradiso in cui scarichi tutte le tue ansie e “incazzature”.
 
 

-

 
 

I read the news today oh, boy 

About a lucky man who made the grade 

And though the news was rather sad 

Well, I just had to laugh

 
 
 
 
Osservavo la gente che se ne stava seduta fuori dai loro camper, alcuni erano intenti a stare al computer, altri a guardare la televisione e altri ancora a leggere dei libri.
Era talmente tutto così rilassante che quella canzone ci cascava a pennello.
 
 

-

 
 

I saw the photograph 

He blew his mind out in a car 

He didn't notice that the lights had changed 

A crowd of people stood and stared….
 

 
 
 
Arrivai davanti all’entrata del bar della piscine dove Marina mi stava aspettando seduta su una panchina, mi levai l’mp3 dalle orecchie e cominciai a sentire meglio le canzoni dell’animazione messe apposta per far ballare i bambini prima dell’inizio dello spettacolo.
 
-  Marina allora hai chiesto a qualche animatore che cosa c’è stasera? – Chiesi mentre parcheggiavo la bici nella griglia di metallo.
 
-  Si, ma ci credi che nessuno lo sa? Uno mi ha detto che è una sorpresa per tutti! – Mi disse la mia amica alzando le spalle.
 
-  Che strano, vabbè noi andiamo a prendere posto e poi vedremo. –
 
Entrammo nel teatro dove il fracasso degli animatori ci raggiunse.
 
-  Forza bambini venite a ballare!! –
 
Prendemmo posto sulle gradinate di legno nella zona centrale mente nella pista che si trovava fra il palco e le tribune tantissimi bambini di divertivano a ballare “le tagliatelle di nonna pina” seguendo i passi degli animatori che si scatenavano sul palco.
 
Notammo che le tendete della scena solitamente aperte questa volta erano chiuse, io capii allora che si doveva trattare di uno spettacolo di cui bisognava preparare in segreto la scena.
 
-    Marina hai visto? Il sipario è chiuso….- Dissi alla mia amica toccandola sulla spalla e indirizzando il suo sguardo verso le tende rosse.
 
-   Chissà cosa faranno. – Si chiese fra sé.
 
-   Vieni andiamo. – Dissi prendendole un braccio.
 
-   Dove vuoi andare? Ci rubano i posti. –
 
-   Marina vieni, forse riusciamo a vedere chi c’è dietro le quinte! –
 
-   Oh, ok allora, speriamo ne valga la pena, già mi annoio abbastanza con questa stupida animazione, magari facessero uno spettacolo decente di tanto in tanto. – Sussurò Marina alzandosi.
 
-   Forse questa è la volta buona. – Dissi sorridendo.
 
-   Mah speriamo! Se non c’è nulla come al solito andiamo a prenderci un gelato e poi si và al mio Bungalow a vederci “Help!” Oppure “A Hard day’s night” ok? –
 
-  Ci sto! –
 
Andammo dietro al teatro, fra la stradina che divideva I bagni delle piscine e il campo da calcio, trovammo una fessura tra due pareti di legno, all’inizio riuscimmo a vedere solamente del gran disordine, c’erano abiti di scena, pupazzi giganti e attrezzi per l’arte circense.
 
Ma spostando l’angolazione del nostro sguardo vedemmo qualcosa che ci lasciò a bocca aperta, quella Grancassa, quella grancassa che tutte due conoscevamo troppo bene, quel basso a forma di violino e quelle due chitarre dalla forma familiare.
 
Levai subito lo sguardo strabuzzando gli occhi e tappandomi la bocca per non urlare, la stessa cosa fece Marina un secondo dopo.
 
-  Oh mio dio! Non è possibile! – Disse eccitata la mia amica.
 
-  Non ci posso credere finalmente hanno invitato un gruppo interessante! Deve essere una cover band dei Fab!! –
 
-  Vero vieni, ritorniamo a prendere i posti che non dobbiamo perderceli! –
 
Proprio quando la mia amica mi stava trascinando via, sentimmo delle voci allegre provenire da dietro le quinte, erano particolarmente acute e con un accento inglese molto pronunciato.
 
-  Oh sorbole non dirmi che sono pure inglesi?? – Dissi ascoltando meglio e tornando a sbirciare nella fessura.


Guardai i quattro membri del gruppo e rimasi a bocca aperta per pochi istanti finché non mi alzai e guardando la mia amica dissi:
 
-  Marina dammi un pizzico ti prego!!! – Urlai.
 
-  Perché Vero? che hai visto? – Mi domandò Marina senza ricevere risposta.
 
Si affacciò anch’essa alla fessura e dopo cominciò a prendersi a schiaffi.
 
-   Ma tutto questo non è possibile, è troppo bello per essere vero! – Dissi passandomi le mani nei capelli ormai disordinati.
 
-   Ma ci assomigliano un botto cavolo! –
 
-   Marina dobbiamo trovare il modo di entrare li voglio conoscere. – Dissi felicemente.
 
A fianco del teatro c’era una porta di ferro quasi sempre chiusa da un lucchetto, ma qualcuno che magari da lassù ci voleva bene fece in modo che quella sera non fosse chiusa.
Ascoltai per un altro po’ le voci dei quattro ragazzi, chiamatemi scema ma io cominciavo addirittura che fossero proprio loro quattro.



















____________________________________Angolo autrice________________________________


 



Salve gente!
Lo sapete che questa fanfiction mi è venuta in mente proprio sentendo l'odore dello zampirone ed ascoltando la canzone
"a day in the life"?? Hahahah beh si, la storia dello zampirone è davvero strana XD
Ci sono alcune cose vere in questa storia....è vero che io quasi tutte le estati vado in questo campeggio sulla riviera romagnola e
che mi annoio a morte! ed è vero che avevo un'amica di nome Marina....e che ora....è una B*******a insomma avete capito.
Magari ci fosse una Beatlesiana :(
Comunque sia miei cari lettori, spero tanto di avervi incuriosito e di ricevere delle recensioni per sapere cosa ne pensate
ho bisogno del vostro giudizio ;)
Il porssimo capitolo sarà il secondo e probabilmente l'ultimo perchè questa storiella doveva essere inizialmente una One-shot
ma alla fine mi sono prolungata.

Bacione grande.


Hey J u d e.

   
 
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