Una parte di uno completava quella mancante nell'altro


Ora sono qui a scrivere, non so per quale valido motivo.

Forse per sentirmi ancora parte di quella amicizia che prima ci legava.

Già, prima. Una piccola, sola, parola che può distorcere tutto e renderlo inevitabilmente diverso.

Da quel giorno non ci eravamo più rivolti nemmeno una parola.

Ma il nostro non era odio, la nostra era solo paura. Quella paura che ti stringe il cuore e ti porta a tenerti

tutto dentro, per timore di ferire chi ti sta accanto praticamente da sempre.

Ora con questa pioggia, stanno ‘cadendo’ tutte quelle parole che non ci siamo detti e nessuno ha mai

sentito pronunciare dalle nostre labbra.

Si, proprio quelle stesse labbra che si sono toccate e hanno eliminato ogni possibile distanza per una volta soltanto.

Ricordo ancora ogni singola parola che uscì dalla tua bocca quel giorno come se fosse ieri, rimbombavano

dentro di me in modo assordante, come si volesse liberare tutto quello che avessi dentro: amore, odio, tristezza, delusione.

Troppi sentimenti che non possono formare un puzzle perfetto  all’interno del mio cuore.

Due lacrime mi solcarono il viso.

Forse lacrime di delusione?

Probabilmente si. Ero delusa perché non pensavo potessi arrivare a rovinare la nostra amicizia in quel modo.

O meglio, qualcosa in più di una semplice amicizia.

Tutto per degli stupidi pregiudizi.

Pregiudizi dettati dalla gente ‘convenzionale’, che non ci conosce nemmeno.

Si, è vero siamo due persone opposte caratterialmente, ma in un certo senso una parte di uno completava quella mancante nell’altro.

Ora ripenso a tutti quei momenti di spensieratezza e felicità che abbiamo passato insieme.

Probabilmente essi appartengono a quel tutto che è destinato a rimanere un ricordo del passato.

Quel passato che, sono certa, non si ripresenterà di nuovo davanti ai miei occhi.