- Hai qualcosa di familiare tu. - mi disse Bieber accompagnandomi nella cameretta di Jazmyn e Jaxon.
Beh, forse è la volta buona che si ricordi di me, no?
E pensare che ha avuto anche un figlio da me, pft.
Che imbranato.
Certe volte mi chiedo come ho fatto a sprecare la mia prima volta con lui.
Non dovevo farlo.
Mi ha abbandonata, insomma, come dargli torto?
Un po' ha ragione, aveva solo diciassette anni per essere padre, però lasciarmi sola con una piccola creatura in grembo,beh, non è molto intelligente da parte sua, no?
Poteva benissimo dirmi di non volere il figlio, ciò che ha fatto, ma poteva anche venirmi ad aiutare tutte le volte che ho avuto bisogno di lui.
- Davvero? A chi assomiglierei? - risposi quasi urlando.
- Ehi, ehi, calma. Mi dici il tuo nome? - domandò gentilmente.
- Hope. Mi chiamo Hope. - dissi fredda, molto fredda.
- Aspetta, io so chi sei! - esclamò sorridendo.
Io invece rimasi seria, non gli sorrisi neanche.
- Ti si è accesa adesso la lampadina, Bieber? - chiesi acida.
- So chi sei. Tu sei Hope Cooper! - Ma questo mi prende per il culo?
Feci una faccia interrogativa, come per chiedergli spiegazioni, mentre ero intenta a giocare con Jazmyn e Jaxon con le costruzioni.
- Tu sei...- tappò le orecchie ai bambini - Sei quella che è venuta a letto con me. - affermò convinto.
Ma che s'è fumato questo? Se ha fumato deve essere roba forte, eh.
- Non sono la Cooper, e non sono mai andata a letto con te, in questo anno. Tanto per specificare, non sono una delle tue puttanelle. - risposi ovvia guardandolo.
- Mi puoi dire allora il tuo cognome? - disse guardandomi.
Ora che facevo? Gli dicevo il mio cognome?
Oh, ma chi se ne frega, deve pentirsi di avermi lasciata sola.
- Hope. Hope Parker. - sgranò gli occhi appena gli dissi il mio cognome.
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Due capitoli in un giorno, ragazzi!
AMATEMI. AHAHAHAH.
L'ho fatto per voi, perché
la maggior parte voleva il continuo.
Eccovi accontentate. uu
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