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Autore: Miss BloodyFangs    05/07/2012    1 recensioni
"- Liz, tutto ok? Stai fissando il tavolo con aria assorta…- allo stesso modo cominciai a spostare i libri. Finché non m’incazzai di brutto e li buttai giù – ELIZABETH! Ma che diavolo fai?!- feci quattro rapidi passi verso di lei.
- Mon Amour, non ce la faccio più. Mi permetteresti di fare una cosa?- lei mi guardò con i suoi occhi azzurri e dorati – certo, ma cos…- prima che potesse finire la frase raccolsi tutto il coraggio che avevo.
E la baciai."
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Just the way you are'
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Let me kiss you

 

 

 

Ho sempre detestato fare i compiti. Sempre.

La cosa non le è mai stata estranea, ma Emily è fatta così: prima il dovere e poi il piacere.

Intanto la mano con cui impugnavo la matita era buttata dall’altra parte dello schienale della sedia, le mie gambe lunghe distese sotto al tavolo e l’altra mano tra i capelli sciolti.

Lei, invece, sempre il ritratto della compostezza e della laboriosità: i capelli chiari legati in una coda alta, il volto chino sui compiti, le gambe incrociate sotto la sua sedia… e gli splendidi occhi azzurri fissi sull’esercizio di matematica, quando è in difficoltà, Emily, si morde il labbro inferiore mettendo in mostra una chiostra di denti bianchissimi.

- dai Liz, finiamo ‘st’esercizio così abbiamo finito e poi cazzeggiamo!- le sorrisi e sbadigliai – certo Mon Amour, quello che vuoi…- poi feci finta di addormentarmi sul libro di matematica – eddai Liz!- Emily mi chiama “Mi Amor” solo quando deve fare l’affettuosa, ed i compiti di solito fanno si che lei abbandoni il soprannome per ore… sbadigliai nuovamente – Mon Amour, ma a te viene ‘sto cazzo de esercizio?- sbottai cancellando l’ennesimo procedimento errato – uh… ancora lì stai?!- io divenni rossa quasi quanto i miei capelli – ehmm…- lei si mise una mano sulla fronte – perfetto…- borbottò, io mi lasciai cadere sul tavolo – andiamo, facciamo una pausa, il mio cervello non ricorda neanche più che giorno sia!- lei fece una smorfietta adorabile – ok, ok… allora, hai sete?- scossi la testa, nonostante la gola mi sembrasse carta vetrata.

A dire il vero quel giorno non ero andata da lei per fare i compiti, tutt’altro.

 

Mentre lei tornava dalla cucina dopo aver bevuto un po’ d’acqua ghiacciata io volsi il mio sguardo ai compiti.

Quegli stupidi, inutili libri. Io e Mon Amour ci lamentavamo secondo una procedura precisa: “andiamo, ma a cosa cazzo serve la matematica?” “non ne ho idea, ma in questo momento ho voglia di tornare indietro nel tempo e strozzare il coglione a cui è venuto in mente di farla studiare nelle scuole!” e via dicendo con insulti alla prof annessi.

Eppure studiare con lei è sempre un piacere… guardarla mentre s’impegna… non credo arriverei mai a fare una tale follia!

 

- Liz, tutto ok? Stai fissando il tavolo con aria assorta…- allo stesso modo cominciai a spostare i libri. Finché non m’incazzai di brutto e li buttai giù – ELIZABETH! Ma che diavolo fai?!- feci quattro rapidi passi verso di lei.

 

- Mon Amour, non ce la faccio più. Mi permetteresti di fare una cosa?- lei mi guardò con i suoi occhi azzurri e dorati – certo, ma cos…- prima che potesse finire la frase raccolsi tutto il coraggio che avevo.

 

E la baciai.

 

Nulla di schifosamente sessuale, niente di orribilmente spinto.

 

Solo le mie labbra sulle sue.

Quella bocca rossa, morbida che si modellava sulla mia.

Non mi arrischiai ad abbracciarla, perché già quel bacio doveva essere uno shock per lei… ma poi pensai… che lei capisse.

Quel bacio non era da un ragazzo timido ad una ragazza insicura.

Era da me a lei.

Da “Mi Amor” a “Mon Amour”.

E non era niente che c’entrasse con relazioni diverse dall’amicizia.

Era… qualcosa di puro, mi resi conto, strabuzzando gli occhi.

Per la prima volta, in vita mia, compresi sul serio la parola “purezza” e circondando la mia migliore amica con delicatezza mi dissi che quel bacio era puro, rasentando l’insostenibile.

 

Facendomi scoppiare il cuore.


  
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