Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Toya    05/07/2012    1 recensioni
"Di chiunque mi innamori nella vita..per me esiste un solo eroe e quell'eroe sei tu. Perché a questo mondo non c'è nessuno che sia eccezionale come te. Finora... e per sempre." (Nana)
Una piccola, insomma, oneshot che racconta anno dopo anno l'amicizia tra Lavander e Parvati, un'amicizia che però nasconde qualcos'altro..
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Calì Patil, Lavanda Brown
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I ANNO:

Dopo la lezione di Difesa contro le Arti Oscure, il gruppetto del primo anno di Serpeverde si avviò verso l’uscita, facendo cadere chiunque fosse davanti a loro.
Parvati, dopo aver raccolto le sue cose, uscì dall’aula tranquillamente quando l’attenzione le ricadde su una ragazza del suo stesso anno che era seduta per terra che cercava di raccogliere le sue pergamene.
-Ehi.. Vuoi una mano?- le chiese con gentilezza, porgendole con un sorriso la mano verso la ragazza che la osservava con dei grandi occhi curiosi.
-Ma tu sei..Aspetta me lo ricordo il tuo nome..Parvati!- Esclamò la ragazza, facendo cadere all’indietro il fiocco rosa che le cadeva sul viso e senza indugiare troppo si lasciò aiutare. –Quelle serpeviscide.. Non so che si credono di loro..Mi hanno detto che sembro un pagliaccio..- le disse con tono triste, nascondendo il suo volto dietro tutte quelle pergamene.
-Pagliaccio? Tu? E li ascolti pure?- Parvati la guardò con finto stupore e scosse la testa. –Non devi ascoltare a quelli lì.. Tu sei cento volte meglio di loro, mettilo in testa!- Le sussurrò con tono deciso ma allo stesso tempo dolce, mentre le sistemava i capelli che in quel momento erano tutti all’aria. -Ti vedono come loro avversario e cercano di abbatterti in ogni modo, ma sei una Grifondoro no? Quindi reagisci ok? E poi sei davvero carina, quindi non devi farti tutti questi problemi.- Terminò il suo discorso di incoraggiamento e dopo averla aiutata, si girò verso l’uscita.
-Parvati Patil! Vuoi diventare la mia migliore amica?!-

 
II ANNO:

-Hai sentito di Percy e della Clearwater?- chiese con voce eccitata Lavander dalla notizia che ormai circolava da un po’ nel loro dormitorio. La ragazza provò a continuare la frase ma fu azzittita dalla mano di Parvati che le bloccò la bocca. –Sssh! L’ho sentito dire da Ginny ma per ora è meglio tenerlo tra noi questa cosa.-
Parvati notò il dispiacere nel volto dell’amica nel non essere riuscita a trasmettere lo stesso entusiasmo per quella notizia e così, dopo un piccolo sospiro, le prese per le mani. –Oddio non è una cosa romantica? Essere amanti segreti, nascondendosi da tutto e da tutti!-
A quelle parole, Lavander alzò leggermente il suo piccolo volto e annuì vigorosamente col capo, allargando quel piccolo sorriso che aveva. –Sì proprio così! Oh, anch’io vorrei avere una storia così travolgente!- le confidò con tono sognante, giocherellando frivolmente con una ciocca dei suoi capelli.
-Chiunque sarà al tuo fianco, Lav.. Una cosa è sicura, prima se la dovrà vedere con me. Non permetterò a nessuno di poter giocare con i tuoi sentimenti per poi ferirti..- Parvati le sussurrò con tono deciso, per poi riderci su. –Dimentichi che sei la mia donna.- riprese poi con tono possessivo e allo stesso tempo dolce. Lavander sgranò gli occhi da quelle parole, quasi sorpresa dalla confessione della sua migliore amica e senza darle il tempo di ribattere le si buttò addosso stringendola forte in un abbraccio.
-Vati…-


III ANNO:
 

- Ottimo lavoro, ragazzi! Davvero un ottimo lavoro! Cioè…volevo dire che mi dispiace davvero tanto per quei poveri ragazzi che dovranno subire tali infauste sventure, ma questa è la vita. Vorrei potervi consolare dicendovi che il destino può essere modificato, ma quella è solo una sciocca credenza babbana.- La professoressa Trelawney passò di banco in banco, guardando ogni suo alunno con uno sguardo mistico ma allo stesso tempo inquietante. Non aveva risparmiato nessuno dalle sue previsioni poco “allegre”, ma appena passò davanti al tavolinetto di Parvati e Lavander, si fermò di colpo, avvicinandosi al volto dell’indiana con fare sospetto. “Signorina Patil, mia cara, la sua prestazione è stata davvero la migliore, e non parlo solo per oggi. Eccellente dovrei dire, il suo Occhio Interiore è ancora un po’ acerbo ma senza alcun dubbio sboccerà se ben spronato e le darà una marcia in più. Vedo in lei le doti perfette per diventare un’ottima veggente.Se vuole degli altri consigli  però può trovarmi qui ad ogni ora per una buona tazza di tè.-
Lo sguardo di Parvati si illuminò a quelle parole. Adorava quella materia e quelle parole la fecero sentire quasi realizzata. Non era da tutti ottenere un complimento dalla Trelawney. Lavander osservò l’amica elettrizzata da quelle parole, e fece per congratulazioni quando la professoressa si rivolse a lei. –E lei signorina Brown? non le dispiacerebbe fermarsi anche lei con la signorina Patil? Non vogliamo far appassire anche il suo Occhio Interiore. Vedo grandi cose per voi due, signorine.-
 Non appena la professoressa passò al prossimo tavolo, Parvati, seguita con entusiasmo da Lavander, esultarono in silenzio non volendo disturbare l’ennesima previsione di sfortuna al gruppo di turno.

 
IV ANNO:

Lavander era distesa sul letto di Parvati, piuttosto annoiata dalla monotona giornata che aveva passato, quando l’indiana entrò nel dormitorio con un ampio sorriso che fece sospettare l’amica. –Vati..tutto bene?-
Parvati non rispose, lasciandole un sorriso enigmatico, e si sedette davanti allo specchio, sciogliendo la sua lunga treccia. Ancora più curiosa, Lavander le buttò addosso la rivista di moda che stava leggendo per farla voltare. –Che cos’è tutto questo mistero, Vati? Daaaai! Dimmi che cos’è successo!-. L’indiana le lanciò prima un’occhiataccia, ma poi si arrese e girandosi, si passò una mano tra i capelli per nascondere l’imbarazzo. –Ehm..Beh ecco..Harry mi ha chiesto se volevo venire al ballo con lui.-
A quelle parole, Lavander sgranò gli occhi sorpresa e fece per abbracciarla quando notò il rossore nel volto della ragazza, nascosto dalle ciocche di capelli che le coprivano gli occhi. Era la prima volta che vedeva la sua migliore amica così. La ruggente, sempre forte e determinata Parvati era diventata tutta rossa e piccola sotto il suo sguardo. Lavander provò una grande tenerezza nei suoi confronti, una tenerezza che però le faceva quasi battere il cuore soprattutto quando cercò di nascondere l’imbarazzo pettinandosi con garbo ed eleganza quei suoi lunghi capelli neri che le arrivavano fino all’anca.
-S-Sono..davvero felice per te, Vati.- Sussurrò Lavander con tono dolce, senza riuscire a staccare lo sguardo dalla sua migliore amica. Era cambiata, non era più la piccola e testarda Grifondoro che l’aveva protetta sempre da tutto. Era diventata una ragazza, una ragazza davvero bella che aveva colpito tutti col suo splendore. Aveva spesso sentito i discorsi tra Dean e Seamus riguardo la sua migliore amica, ma solo ora era riuscita a vedere i cambiamenti della ragazza.

 
V ANNO:

-Non è questione che non sei brava, devi solo concentrarti di più e soprattutto devi credere in te.-
Parvati accarezzò il volto umido di Lavander che era rannicchiata su sé stessa, piangendo per l’ennesimo errore effettuato durante uno dei tanti incontri dell’ES.
-Per te è facile! Tutti non fanno altro che lodarti e dirti quando sei brava.. Io invece? Non riesco a fare nemmeno una cosa giusta!- Iniziò a sfogarsi la ragazza, con la voce roca dal troppo pianto che rigava il suo piccolo ma tondo volto. –Io non sono mai stata al tuo livello..E a me non interessa nemmeno superarti o cosa.. Vorrei davvero essere alla tua altezza per non farti vergognare di me.. Vorrei davvero poter essere la tua spalla, stupirti.. Vorrei davvero vedere nei tuoi occhi l’orgoglio delle mie azioni.. Non voglio che tu continui a vedere le mie continue sconfitte.. Non lo reggo più, non sotto i tuoi occhi.. Non voglio deluderti ancora..- Continuò a farfugliare singhiozzando la ragazza, nascondendo il volto dietro le sue mani tremanti.
Parvati rimase quasi di sasso a quelle parole e appena terminò, cadde sulle ginocchia davanti a lei e le alzò il volto per guardarla negli occhi.
-Sai che cosa vedo ora, Lav?- le chiese in un sussurro con una voce quasi tremante per la confessione della ragazza. –Vedo una splendida donna, un po’ pazza, ma determinata, sicura, leale, e soprattutto..vera…sincera.-
A quelle parole, Lavander, che per tutto quel tempo aveva cercato di non guardarla negli occhi, le rivolse lo sguardo sorpresa, non riuscendo a trattenere altre lacrime nate da quelle parole. –Vati..-
-Non è vero che mi hai delusa, e non è vero che mi stai deludendo, anzi..Se lo vuoi sapere, sono davvero orgogliosa di te..Sì, proprio così, perché ti stai mettendo anima e corpo per migliorare, e non sai quanti passi da gigante hai fatto..Sono davvero orgogliosa di te, Lavander Brown, non mi deluderai mai.-
Le parole decise e sincere dell’amica fecero battere ancora di più il cuore di Lavander che non potè  non buttarsi tra le braccia dell’amica. –Vati.. Ti adoro!-
Parvati cadde all’indietro, sorpresa dall’abbraccio improvviso della ragazza, scoppiando a ridere per la goffaggine di lei. –Mi sembra ovvio.. Dai ora voglio vederti sorridere. E’ meglio che torniamo, prima che qualcuno ci veda- Le sussurrò con tono serio misto alla dolcezza del sorrise che le aveva rivolto e, alzandosi, le porse la mano per rialzarla.
Lavander annuì vigorosamente, asciugandosi velocemente le lacrime e si alzò con l’aiuto di Parvati e si avviarono mano nella mano verso il loro piano quando videro piombare davanti a loro Draco Malfoy.
-Che ci fanno due Grifondiote come voi a quest’ora qui?- Chiese on il suo solito tono pomposo il Serpeverde, squadrando prima le due ragazze e poi il corridoio dietro di loro che portava ad un muro. –Da dove uscite? Non vi ho visto arrivare..!- Riprese lui, senza dare il tempo di rispondere, eccitato dall’idea di poter scoprire qualcosa.
Lavander inizò quasi a tremare, non sapendo più come rispondere, ma la stretta di mano dell’amica la tranquillizzò e alzò lo sguardo verso di lei, chiedendosi che cosa aveva in mente di fare.
-Che c’è, Malfoy? Ora vuoi sapere che cosa facciamo? Non è colpa mia se non ci hai viste! Eravamo in quell’angolino dietro le armature a parlare, non credo che sia proibito parlare con calma, no?- Parvati rispose a modo a Malfoy, mostrando il suo lato sicuro e sfrontato da vera Grifondoro, provocando l’ammirazione di Lavander.
-Come ti permetti di parlarmi così, Patil?! Sono sicuro di non avervi visto, so che mi state nascondendo qualcosa!- sbraitò il ragazzo andando su tutte le furie per come era stato trattato da quella ragazza, ma cercò di mettere in mostra la sua spilla da membrò dell’Inquisizione quasi come copertura per farle intimorire.
Parvati sospirò, quasi come se volesse arrendersi. –Hai ragione Malfoy, ti abbiamo mentito. In effetti la verità è che.. Siamo morte e siamo dei fantasmi e adoriamo passare di muro in muro spiandovi e facendovi scherzi con Pix. Ora se vuoi scusarci, dobbiamo andare, abbiamo la lezione di Storia della Magia.- e dicendo ciò, prese per mano l’amica e la trascinò via di lì, tra le imprecazioni e le grida del Serpeverde che le osservava furioso.
-Sei il mio eroe, Vati..-

 
VI ANNO: 

-Mi ha lasciato! Mi ha lasciato Vati! Io credevo che mi amasse e invece.. Invece non era così-
Lavander iniziò a urlare come una furia, lanciando ai piedi dell’amica i primi oggetti che trovava tra le mani, per poi buttarsi sul suo letto e scoppiare a piangere. Parvati, che per tutto quel tempo aveva assistito alla scena allibita, provò ad avvicinarsi all’amica. Non l’aveva mai vista in questo stato, ma ciò che le dava rabbia era che era stato proprio Ron Weasley a trattarla così. Doveva aspettarsela dopo ciò che era successo al Ballo del Ceppo con sua sorella, ma nonostante non li sopportasse come coppia, credeva che fossero affiatati insieme.
-Lav, non devi fare così.. Lui non si merita tutte queste lacrime. Tu ti meriti una persona migliore, una persona che ti ami realmente e che ti faccia sentire una principessa..- Iniziò a dire Parvati, cercando di costruire una frase di senso compiuto che potesse confortarla, mentre le accarezzava i capelli. Lavander, però, le bloccò la mano e si voltò verso di lei disillusa.
-Allora trasformati in ragazzo e amami!- le urlò contro Lavander, con gli occhi colmi di lacrime, guardando l’amica sconsolata. –E’ per te che cerco sempre di migliore.. E’ per te che cerco sempre di sorridere.. E’ per te che cerco di mostrarmi più forte affinchè tu possa lodarmi.. E’ per te che cerco di sembrare debole affinchè mi abbracci.. Sei tu che mi fai sentire speciale..Sei tu che mi fai sentire una principessa.-
Parvati guardò scossa l’amica, non sapendo più che dirle. Che stava dicendo? Era seria? Nonostante era rimasta a bocca aperta, non riusciva a emettere nessun suono. Lavander, vedendola reagire in quella maniera, scosse la testa, quasi per nascondere le nuove lacrime che sostituivano quelle precedenti, e rialzò il volto ridendo. –Vati! Dovevi vedere la tua faccia.-
Appena la sentì ridere, Parvati riprese a respirare, scuotendo la testa esasperata. –Lav..Tu sei pazza.. Ti voglio bene! Ricordati che ci sarò sempre io a proteggerti dagli altri, non permetterò a nessuno di ferirti così.. Sei o non sei la mia donna?-
-Sempre..-
 

 
 
ALCUNI ANNI DOPO.. 
 
-Mamma, mamma! Guarda qui!-
Lavander si girò, sentendosi tirata per il soprabito da un bambino dai suoi stessi occhi. –Che cosa c’è Alexander? Ci siamo fermati già troppe volte e la mamma deve ritornare al suo negozio!- gli spiegò esasperata la ragazza, ormai già adulta, accarezzandogli i capelli.
Il bambino indicò curioso l’entrata di una libreria che stranamente quel giorno era intasata di gente con in braccio lo stesso libro. Lavander, più curiosa di suo figlio, si avvicinò al negozio per scoprire che cosa stava succedendo quando sentì qualcosa la sorprese.
-Oh! Non vedo l’ora che la Patil mi firmi il suo nuovo libro! Ho lasciato tutto pur di venire qui quando ho scoperto che era venuta qui alla ricerca della sua migliore amica!-
Lavander, stringendo forte a sé il suo bambino, si avvicinò un po’ all’entrata, trattenendo a stento le lacrime. Era lì, seduta sul suo tavolo, che regalava ai suoi fans i suoi sorrisi. Riusciva a vedere la ragazzina dei tempi di Hogwarts, colei che era riuscita a fare diventare la Lavander che era ora. Rimase lì, a fissarla per qualche minuto, per poi uscire di lì.
-Andiamo Alexander, si è fatto tardi.-
-Mamma..Che ha di così particolare questo libro che tutti non fanno che parlarne?-
-Parla di un’amicizia..Un’amicizia che non si romperà mai.-



" Di chiunque mi innamori nella vita..per me esiste un solo eroe e quell'eroe sei tu. Perché a questo mondo non c'è nessuno che sia eccezionale come te. Finora... e per sempre." (Nana)









{Alla mia migliore amica.. Che oggi mi ha fatto emozionare..e soprattutto resa orgogliosa di lei..
A lei che mi sempre regalato i suoi sorrisi, le sue risate, i suoi sogni, il suo coraggio, la sua allegria, le sue lacrime, il suo disordine, la sua amicizia..
Grazie..(e non pensare male!!)
Continua a splendere così.. 

Toya..}
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Toya