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Autore: heidemi    06/07/2012    2 recensioni
"-Hey, tutto bene?- Mi chiese una ragazza bionda, mentre fumava con nonchalance una sigaretta. Annuii semplicemente e lei si avvicinò. -Sei nuova? Non ti ho mai vista.-
-Veramente sono qui da cinque mesi.-
-Ah, tu sei la ragazza che è arrivata qui a settembre, si ho capito. Piacere,-disse porgendomi la mano destra-sono Ruth.- Le strinsi la mano e dissi il mio nome:-Grace.- Abbozzai un sorriso timido e lei ricambiò. " Spero di avervi incuriosite, fatemi sapere cosa ne pensate! :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi ero da poco trasferita in una piccola città di Londra, perché mio padre trovò un lavoro lì. 
Ero una semplice ragazza, molto timida, che faticava ad aprirsi con le persone. E questo era un punto in meno per me, dato che anche nella città in cui ero nata non avevo molti amici. Ero più una tipa solitaria, una di quelle che preferisce oziare sola in casa o chiudersi pensando a tutti quei difetti, tipo le mie lentiggini rosse in faccia e i capelli che davano un buon motivo alla gente per chiamarmi 'pel di carota'. E se devo essere sincera..odiavo tutto di me. 
Quando mi trasferii lì, nei primi mesi di scuola nessuno si accorse di me, tutti si spostavano o mi guardavo con diprezzo, quando passavo per il corridoio con i libri stretti al petto e lo sguardo basso. Neanche una ragazza si avvicinò a me, nessuno mi sussurrò un timido 'ciao', niente di niente.
Un giorno, sentendomi particolarmente giù di morale, chiesi alla professoressa se potessi andare al bagno e lei acconsentì. Così uscii in fretta e furia dall'aula e mi diressi ai bagni femminili. Aprii la porta e mi diressi ai lavandini per rinfrescarmi la faccia, quando guardai allo specchio, vidi che non ero sola.
-Hey, tutto bene?- Mi chiese una ragazza bionda, mentre fumava con nonchalance una sigaretta. Annuii semplicemente e lei si avvicinò. -Sei nuova? Non ti ho mai vista.- 
-Veramente sono qui da cinque mesi.- 
-Ah, tu sei la ragazza che è arrivata qui a settembre, si ho capito. Piacere,-disse porgendomi la mano destra-sono Ruth.- Le strinsi la mano e dissi il mio nome:-Grace.- Abbozzai un sorriso timido e lei ricambiò. 
-Dovrei tornare..in classe.- 
-Oh, certo. Ci rivediamo a mensa, ciao Grace.- Accennai un saluto con la mano ed uscii dal bagno dirigendomi in classe.
Passai le prime ore, facendo finta di ascoltare le lezioni, partecipando quando mi davano il permesso e dormendo nel tempo restante. Certe persone mi definivano 'secchiona' o 'nerd' perchè secondo loro ero sempre molto attenta alla scuola e facevo sempre il mio dovere, ma non era così. Odiavo la scuola, odiavo studiare, ma avevo un pregio: potevo leggere una volta e impararmi tutto, avevo una mente forte, riuscivo a ricordarmi tutti i nomi e le date di nascita dei miei parenti o delle persone che mi colpivano. Per esempio, se fossi stata un'altra persona, tre ore dopo mi sarei già scordata il nome di quella ragazza al bagno, Ruth, invece riuscivo a ricordarmi anche di che colore avesse la maglia. 
Quando andai a mensa, vidi Ruth farmi segno di andare da lei e, sentendomi osservata, mi diressi a passo svelto al suo tavolo, pieno di gente mai vista e conosciuta. 
-Ciao Grace! Siediti pure qui affianco a me.- Aveva un sorriso smagliante e gli occhi che sorridevano insieme ad esso.
Spostai la sedia e mi sedetti, restando ancora in silenzio. 
Alzai lo sguardo nel preciso istante in cui decise di presentarmi agli altri. -Lei è Grace, la ragazza arrivata a settembre. Trattatela bene, è molto timida.- Tutti dissero 'Ciao Grace' e li guardai uno ad uno, accorgendomi di quanto fossero belli a confronto con me. C'erano ragazze bionde, castane, more, tutte con dei lineamenti perfetti, senza neanche un brufolo, mentre i ragazzi erano tutti muscolosi e dannatamente belli. 
Dopo cinque minuti, si presentò un ragazzo di fretta con il fiatone. Ruth disse:-Oh, che diamine hai fatto?! Sei tutto sudato!-
-Scusa, ho fatto tardi, sai com'è Nicole..- Lasciò la frase sospesa e la sorella annuii. Tutt'e due mi guardarono e lei continuò:-Oh, lei è Grace, è arrivata qui a settembre. Potreste conoscervi..- Disse facendo l'occhiolino al ragazzo.
-Piacere,-disse lui, guardandomi-mi chiamo Liam.- Sorriso stringendomi la mano ed io ricambiai impacciata. Il suo sorriso era uno dei più belli che vidi in quei cinque mesi di scuola.
-Lui è mio fratello minore, ha quindici anni. Mi farebbe piacere se diventaste amici.- Disse sorridendoci ad entrambi. 
Ancora non avevo aperto bocca, mi limitavo ad annuire o sorridere. Odiavo anche il suono della mia voce, era..strana.
-Se vuoi, possiamo uscire fuori per parlare, qui c'è troppo chiasso.-
-Certo.- Sussurrai quasi indecisa se andare con lui o no.
Mi alzai e diedi un ultimo sguardo a Ruth che mi fece l'occhiolino e sorrise. 
Mentre uscivamo dalla mensa dei ragazzi chiamarono Liam.
-Hey amico!- Disse un ragazzo moro, con la cresta sparata in alto. -Dove te ne vai?- continuò quando Liam si fermò.
-Esco fuori, ci vediamo dopo. Ciao!- Disse frettolosamente e subito dopo aprì la porta della mensa, facendomi passare prima a me. Lo guardai nel momento in cui fece segno di andare per prima io e mi sorrise, provocando la terza guerra mondiale dentro il mio stomaco. Ero come nel video di Firework, di Katy Perry; i fuochi d'artificio mi uscivano dal petto per la felicità di aver trovato un ragazzo così..spettacolare. 
Non avevo nessun dubbio che le mie guance fossero rosse come due tizzoni ardenti, era sempre così quando mi sentivo in imbarazzo.
-Sei sempre così loquace?- Disse sarcasticamente, quando arrivammo sugli spalti del campo di football.
-Credo di sì.- Dissi accennando un sorriso timido e stringendomi nel giubbino di pelle. 
Si sedette sul più alto spalto e mi indicò un posto vicino a lui. -Siediti qui.- Disse di nuovo con quel sorriso mozzafiato.
Non me lo feci ripetere due volte e mi sedetti di fianco a lui. Restammo in silenzio per qualche minuto e poi lui ruppe il silenzio.
-Non ti trovi bene qui, vero?-
-Se devo essere sincera..no. Nessuno mi ha mai parlato, oggi tua sorella è stata la prima a presentarsi in cinque mesi che sto qui. So che è anche colpa del mio carattere di merda e del mio aspetto schifoso, ma la gente qui è più..è diversa del posto in cui mi trovavo prima io. Ogni giorno, venire a scuola per me, è come andarsi a buttare da un ponte. Non so perchè io te lo stia dicendo proprio a te e so che ora vorresti evadere, perchè i miei problemi sono una vera rottura, ma tu sei l'unico ragazzo con cui ho parlato in cinque mesi. Ok, sto parlando troppo, scusa.- Sputai tutto, senza guardarlo in faccia. Davvero non sapevo cosa mi fosse preso, ma avevo bisogno di parlarne con qualcuno.
Nel frattempo mi torturavo le pellicine che contornavano le mie unghie minuscole e mangiucchiate.
-Non devi scusarti. So che è dura per te, ma ti giuro che da oggi in poi cambierà tutto, parola mia.- Mi disse guardandomi dritto negli occhi. -Dimmi dove abiti, domani passo a prenderti.- Rimasi a fissarlo non capendo se stesse scherzando o meno, quando vidi che non scherzava affatto, spalancai la bocca e rimasi a fissarlo incredula.
-Tu..tu..stai scherzando vero?- Non riuscivo a credere che me lo stesse dicendo sul serio.
-Oh no, dico davvero. Dai, scrivilo qui.- Tirò fuori un pezzo di carta dalla tuta e mi porse una mini penna che aveva in tasca. 
Scrissi la mia via su quel pezzo di carta, ancora incredula, e glielo porsi. 
-Ora tocca rientrare, tra poco suonerà la campanella.- Si alzò e, dopo avermi accompagnato davanti la porta della mensa, se ne andò per un altro corridoio, dicendo che aveva altre cose da fare. Aspettai che girasse l'angolo e cominciai ad esultare. Un ragazza strafigo il giorno successivo mi sarebbe venuto a prendere per portarmi a scuola, ancora non ci credevo.
 
 
Un mese dopo.
 
-Mamma dov'è la mia sciarpa?!- Urlai dalla mia stanza, cercando disperatamente la sciarpa. Stavo facendo tardi, Liam era fuori che suonava da quasi mezz'ora. -Cazzo Liam, se continua a suonare, gli ficco il clackson al culo!- 
-Tesoro! Non essere volgare anche di prima mattina.-
-Ho capito, ma cazzo! Sto in ritardissimo mamma. Oh, lasciamo perdere, non mi serve, vado senza!- Presi lo zaino e scesi le scale così veloce che rischiai di cadere tre volte di fila. Stampai un bacio in guancia a mia madre ed uscii di casa. 
Aprii la portiera e mi sedetti sul sedile sbuffando rumorosamente. 
-Hai visto che ore sono? Non arriveremo mai in tempo a scuola.- Disse Liam, facendomi venire i cinque minuti.
-Non ti ci mettere anche tu! Mi girano le palle, ok? Non ci volevo neanche venire a 'sta cazzo di scuola stamattina!-
-Okok, tranquilla. Ho capito.- Mise in moto e mi accorsi quasi subito che non prese la strada per andare a scuola.
-Liam..hai sbagliato strada.-
-Non hai detto che non vuoi andare a scuola? Beh, ti sto accontentando.-
-E..dove stiamo andando?- 
-Lontano da qui.-
Restammo in silenzio e ricordai ciò che era successo nell'ultimo mese. 
Scoprii che Liam era fidanzato con un'oca e che avrebbe voluto lasciarla se solo non avesse avuto il terrore di passare lo spezza cuori di turno. Cercai di farlo ragionare, gli dissi che se non l'amava, non poteva continuare ad usarla, ma lui disse che avrebbe dovuto pensarci sù.
Nel frattempo il nostro rapporto si rafforzò e diventò per me come un migliore amico, ma sfortunatamente capii che per il mio cuore non c'era solo amicizia e avrei voluto che ci fosse di più. 
Ora, invece, stavamo marinando la scuola, per la mia prima volta, senza sapere dove andare.
-Mi potresti dire dove mi stai portando?-
-Vuoi stare tranquilla? Non sono mica un maniaco!-
-Va bene, sto tranquilla solo se mi dici dove andiamo.-
-Non rompere e taci.- Disse guardandomi con un sorriso compiaciuto.
Restai zitta e misi il muso, incrociando le braccia al petto. 
Arrivammo dopo quindici minuti, parcheggiò in un parcheggio a spina e uscimmo dalla macchina in silenzio. Camminammo per altri cinque minuti e ci trovammo davanti uno spettacolo della natura; un prato verde, con qualche fiore, e il sole all'orizzonte.
-Oddio, ma è stupendo qui!-
-E ci siamo solo noi.- Lo disse così piano che lo sentii a fatica.
Mi sdraiai sull'erba fresca e ancora inumidita dalla notte e chiusi gli occhi, rilassando tutti i muscoli.
Dopo poco sentii Liam sedersi vicino a me e restare ancora in silenzio. Aprii piano gli occhi e lo beccai a fissarmi.
-Che c'è?- Dissi accennando un sorriso.
-I tuoi capelli sono stupendi al sole.-
-I miei capelli non sono mai stupendi.- 
-Non dire cazzate.- 
Lo lasciai perdere, perchè sapevo che i miei capelli erano orrendi, e continuai a rilassarmi. Dopo poco mi addormentai, quasi senza accorgermene. 
Sognai che Liam mi baciava mentre io ero sdraiata lì. Sembrava così vero che quando mi svegliai ero in lacrime.
-Liam..- Dissi, e dopo mi buttai al suo collo, singhiozzando.
Lo sentivo irrigidirsi sotto il mio abbraccio, ma non capii bene il motivo.
-Che-che succede?- Balbettò.
-Ho fatto un sogno che sembrava così..vero.-
-Un incubo?-
-Oh no, era troppo bello per essere vero.-
-Ah..- Dopo quel mini-dialogo lui restò freddo per quasi tutta la giornata. 
Quando cominciò a tornare lo stesso di prima si irrigidì di nuovo e mi disse che mi doveva parlare.
Ci sedemmo uno di fronte all'altro e cominciò a parlare:-Grace..credo di essermi innamorato.-
Una fitta allo stomaco mi arrivò. -Ah, sono contenta!- Dissi fingendo un sorriso.-Finalmente hai capito che quell'oca non fa per te.- 
-No, io non sono contento, perchè non credo che possa mai esserci qualcosa tra me e lei.-
-E perchè dici così?-
-Perchè..secondo me, lei non prova ciò che provo io.-
-E chi te lo dice? Se non ci provi non saprai mai quello che prova, no?-
-Dici che dovrei provarci?-
-Certo.- Alla fine era il mio migliore amico, quindi non gli avrei mai detto una cazzata. Avrei preferito aiutarlo invece di vederlo soffrire.
-Ok, allora provo.- Detto questo, si avvicinò in un batter d'occhio e posò le sue labbra sulle mie. 
Rimasi immobile, non capii subito che la persona di cui parlava ero io. Poi però, gli feci capire che provavo le sue stesse emozioni e mi lasciai andare.
-Liam..credo di essermi innamorata anche io.- Dissi quando ci staccammo.

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Sono sempre qua a rompervi le palle, yeah! 
No ok, non capisco perchè in questo ultimo periodo sono così romantica, in un mese ho sfornato due storie senza introdurci il sesso. o:
Sto facendo progressi, ohsssì. c:
Beh, spero vi piaccia, come sempre c'ho messo una serata intera per scriverla e gradirei qualche recensione per sapere cosa ne pensate. Mi raccomando, fatevi sentire! 
Quindi..buooonanotte e alla prossima. c: 

 
  
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