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Autore: rosalie_hamilton    06/07/2012    1 recensioni
Questa è una storia completamente diversa dalle altre.
Una storia dove al diciottesimo compleanno di una "normale" ragazza,scoprirà il suo vero essere.
Una nuova vita per lei e per chi le sta intorno.
cosa mai potrà nascondere questa ragazza?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Maggio..tutto il mondo risplende di una luce diversa.
 
 
In un ospedale nella città della splendida Barcellona,chiusa in una sala da parto..una bellissima e speciale bambina stava per nascere..il suo nome era Rosalie..
Era una piccola e indifesa creatura e tutti, dopo averla vista ne rimasero incantati
Poco a poco quella piccola bambina diventò sempre piu grande..cominciò a parlare,camminare e ad andare a scuola
E tutto nella sua vita sembrava essere perfettamente normale,finché un giorno successe qualcosa di inspiegabile.
Era la vigilia del suo diciottesimo compleanno e Rosalie era a scuola,seduta al suo banco.
l’ultimo infondo all’aula intenta ad ascoltare il professore di Mitologia.
-L’origine delle sirene è antichissima.
Già nella mitologia ellenica le sirene erano creature incantatrici che attiravano con i loro irresistibili canti i malcapitati marinai verso le sponde, facendoli naufragare..
Chi di voi sa dirmi come vengono descritte le Sirene nell’Odissea?..-
Durante la sua spiegazione il professor Garcia accorgendosi che Rosalie era evidentemente distratta colse l’occasione per interrogarla.
-Bene signorina Gomez sa darmi lei la risposta?-
Rosalie,colta di sorpresa guardò il suo professore e prontamente rispose.
-le Sirene erano rappresentate come fanciulle, poi si aggiunsero le ali e anche il corpo di uccello, lasciando solo nel volto le sembianze muliebri.-
-Molto bene signorina Gomez- controbatté il professore con aria stupita.
In quel momento il suono della campanella annunciò la fine delle lezioni.
-Bene ragazzi ci vediamo martedì e finalmente arriveremo al mito dei vampiri buon fine settimana- Tutti se ne andarono, la stanza rimase vuota.Fatta eccezione per Rosalie che come ogni tre settimane doveva occuparsi della cura del giardino scolastico.e ripulire le stanze. Sempre da sola,almeno cosi credeva.Un ragazzo decisamente attraente si trovava nei paraggi e notando immediatamente Rosalie intenta a pulire i cancellini appoggiati sulla lavagna,le si avvicinò.
-Ciao piacere io sono Elyan- disse tendendole cordialmente la mano
-pia..piacere io mi.. chiamo Rosalie- disse a mezza voce stringendo la sua mano.
In quell’istante una scossa pervase i due.
-Il piacere è tutto mio Rosalie allora cosa dobbiamo fare? Sai essendo nuovo non conosco  le stranezze di questa scuola-disse ridendo-
anche se da quello che ho capito qui ci riservano un trattamento peggiore di quello del carcere - continuò Elyan , ridendo, e riuscendo con quella risata a contagiare anche Rosalie  
-Beh si diciamo così - rispose la ragazza: negli occhi di Elyan riusciva a leggere uno straordinario entusiasmo, accompagnato però ad un velo di mistero, che lo rendeva ai suoi occhi ancora più interessante.
-Allora dobbiamo per prima cosa pulire la stanza e poi occuparci del giardino.
-Benissimo allora iniziamo subito bellissima-  rispose il ragazzo che la fissò rivolgendole un sorriso. I due si misero subito all’opera ed in poco tempo aveva già terminato: il tempo era passato molto velocemente e Rosalie sentiva una forte intesa che la legava a quel misterioso ragazzo che non conosceva che da poche ore.
Quando finirono il tempo era cambiando: il sole che aveva fatto loro compagnia fino a quel momento fece spazio ad una forte bufera. Sfortunatamente  nessuno dei due aveva un ombrello, così  ne cercarono uno lì vicino. Dopo qualche minuto Elyan tornò da Rosalie con in mano un ombrello abbastanza grande da riparare entrambi dalla pioggià che batteva fprte sui vetri, accompagnata da tuoni minacciosi.
 -deve averlo dimenticato qualche professore...- disse il ragazzo prendendo l'ombrello. I due ragazzi  si avviarono così verso casa di Rosalie,dato che Elyan si era offerto di accompagnarla. La bufera era così forte che sembrava non fermarsi ma una volta arrivati sotto il portico della grande casa di Rosalie cessò, come per magia.. La villa di fornte alla quale si trovavano davanti era bellissima: c’erano un’enorme piscina. Un ampio giardino pieno di fiori bagnati dalle gocce di pioggia, e addirittura un campo da tennis, con vicino una fontana.
-"Deve essere molto antica..chissà se anche dentro è cosi bella"- pensò Elyan ...
-Questa...è casa tua?-disse Elyan guardandola curioso
-Si ..beh dei miei genitori ma è anche mia-
-Wow è ..è...molto bella -.
Rosalie si avvicinò al cancello e suonò il campanello.
Una voce molto cauta ed esile rispose al citofono...
-Salve chi è? posso aiutarla?-
Rosalie, di rimando rispose cordialmente
-Signora Patricia sono io Rosalie-
 A quelle parole il cancello si aprì ,e una volta entrata in compagnia di Elyan , tutte le sue cameriere si inchinarono al suo arrivo...
-Signorina,signorina stà bene per fortuna..ero preoccupata per voi
-Rosalie guardò  la sua governante con un sorriso rassicurate assicurandole che stava benissimo nonostante avesse passato tanto tempo sotto la pioggia.
  
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