Angolo autrice: Salve! Da poco ho ricominciato a seguire E.R. Ricominciato perché da piccola lo guardavo in TV con i miei genitori, ma, specie delle prime stagioni, non ricordo quasi niente; il che è un bel guaio visto che lo streaming c'è solo delle prime sette stagioni. Per fortuna ho rinfrescato la memoria dell'undicesima e dodicesima stagione grazie a Premium che trasmette un sano episodio al giorno. :D Questa è la prima fanfiction che pubblico sul fandom,purtroppo deserto. Non mi aspetto recensioni, perché ho visto che sfortunatamente è un fandom poco popolato, ma voglio comunque pubblicare questa flash/drabble.
Buona lettura a chi darà una sbirciata! ;D
 

- Foglie -

“Lo sapevo. Lo sapevo che saresti tornato”.
Michael affonda il viso nei capelli morbidi di Neela; non risponde, eppure, dentro di sé, si rende perfettamente conto che Neela non sapeva assolutamente che sarebbe tornato – o se fosse mai riuscito a farlo.
La vita di un soldato è come una foglia che oscilla sul ramo più sottile di un albero: la osservi muoversi sotto l’impeto del vento, non distogli lo sguardo, ma non sai mai quando cadrà – o se sarà una delle poche a sopravvivere.
Nell’aria c’è puzza di smog, terra bagnata dalla pioggia invernale e, quasi impercettibile, il profumo di mughetto di Neela mescolato a quello che sembra odore di bruciato.
Michael si chiede cos’abbia combinato questa volta, per cosa – o meglio, per chi – abbia rischiato la vita. Decide che lo scoprirà più tardi, magari a casa, seduti sul divano a sorseggiare cioccolata calda, guardare vecchi film e raccontare cosa hanno fatto nell’assenza dell’altro.
Neela sembra più esile dell’ultima volta. Forse è colpa della giacca pesante e ingombrante che quasi la fa scomparire. Michael dovrà fare una bella chiacchierata con Ray; quel ragazzo sarebbe capace di svuotare un supermarket, figurarsi un piccolo frigorifero in un piccolo appartamento condiviso.
Decide che lo farà più tardi.
Per adesso gli basta stare lì, ed essere una foglia in precario equilibrio su un ramo più solido, benché apparentemente così minuto nel suo giubbotto scuro e pesante.