Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |      
Autore: lally66    06/07/2012    0 recensioni
Voi penserete come si fa a provare rabbia e rispetto verso una persona?
Vi racconto la storia di due ragazzi..
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Lucas era un ragazzo di appena dodici anni quando perdette i genitori, ma a crescerlo non fu il fratello maggiore, o la dolce sorellina, ma una parola: rabbia.

La rabbia di stare da solo sempre e di non avere nessuno, i pensieri di rabbia che lo ossessionavano ogni giorno, la paura di morire.

Provava rabbia verso tutti e nessuno era escluso, neanche verso un ragazzo, il suo unico amico, X.

Tra i poveri era comune non avere un nome e a ognuno veniva dato il nome di una lettera, la più comune era per l'appunto la x.

X era innamorato di Lucas, anche se lo teneva nascosto, per questo accettava di essere insultato, deriso, schernito dal suo amico, perchè lo amava, e Lucas nonostante non sapesse dell'amore che provava, rispettava il fatto che X non lo odiasse, rispettava il suo coraggio, il suo modo di accettare, ma la rabbia era più forte, l'odio per tutto e tutti era più forte.

 

Un giorno X stette male, e tra i poveri se ti riprendi bene, se no muori.

Lucas però non riusciva a preoccuparsene, pensava, pensava, pensava, ma non riusciva a starci male, ma X era più forte, sopportava anche il dolore di vedere il suo primo e unico amico li, che continuava a insultarlo, a picchiarlo, senza far nulla, non che il dolore o la malattia erano più forte di lui, ma era lui stesso a non volere.

Non c'era una somma di denaro abbastanza grande per X, e doveva morire, ma...

Lucas aveva molto rispetto per X, e non voleva lui morisse, e pensò all'unica idea possibile oltre la prostituzione, vendette la sua mano destra.

Al mercato nero, a cui molti poveri si rivolgevano, era facile trovare un acquirente, e l'idea di vendere la mano, la ebbe solo quando vide un uomo senza le gambe, e pensò fosse più plausibile perdere una mano, o un braccio, piuttosto che non poter mai più camminare.

Tanto non li serviva a molto, disegnare? Non c'erano fogli, scrivere? Non c'erano penne.

 

Tornò a “casa” con i soldi per la malattia, e riuscì a salvare il suo amico X.

Capì allora di esserne innamorato, capì allora di pensare solo al suo bene;

i soldi salvarono la vita al giovane ragazzo e con quello che avanzava X si comprò una maglietta nuova, era riuscito a sopravvivere, era riuscito a restare in vita.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: lally66