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Autore: frodina178    18/05/2004    0 recensioni
Una storia stravagante, confusionaria e divertente che immagina un'incredibile vita di Elijah Wood.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Elijah Wood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Indecisione pura....riconciliazione o meno?


Sentivo un'irrefrenabile bisogno di porre domande,di chiedere,di conoscere.Diana era lì,accanto a me,sarebbe stato facile porre fine ai miei tormentosi dubbi,ma non lo feci.Forse avevo paura che erano lì per dirmi addio,e in realtà,dentro di me,ero convinta che fosse così.Tutto quello che avevo fatto prima....e ora questo gesto.Dovevano odiarmi,io stesso lo facevo,cosa avrebbe loro impedito di farlo?Ma nonostante tutto ero felice di poter ancora respirare,provare quel dolore,sentire la luce;non avevo mai avuto la reale intenzione di morire,mai,e lo sapevo anche quando mi sono gettata.Se solamente per un attimo mi fossi liberata di quella allucinante pazzia che mi aveva travolto sarei riuscita a fermarmi.
Sentii la porta aprirsi e qualcuno entrare,pregai non fosse Elijah,non sarei riuscita a reggere di nuovo quello sguardo dolorosamente freddo e distaccato.
Evidentemente qualcuno da lassù stava guardando nella mia direzione,perchè fece il suo ingresso Orlando,sorridendo timidamente.
"Posso?" -domandò ancora sulla soglia.
Diana si alzò e fece per andare.
"No!" -la fermai io per un braccio.
Lei si piegò su di me e,prima di schioccarmi un bacio sulla fronte,mi disse a bassa voce:"E' meglio che parli con lui un attimo...."
Orlando si sedette accanto a me,infilandosi le mani tra le cosce e mostrandomi un sorriso teso e nervoso.
"Michelle.....io....."
Non lo interruppi,sperando che continuasse,volevo che parlasse.Ma lui non lo fece,si limitò a pronunciare quelle due parole,e si zittì.
Due grossi lacrimoni tentavano di scivolarmi sulle guance.
"Ho letto la lettera....." -sussurrò poi lui
"Cosa?"
"Ho letto quella lettera che Elijah ti ha dato....ero con lui quando l'ha scritta!"
"Ma come è possibile?"
"Vedi,dopo aver fatto.......dopo aver fatto quello che abbiamo fatto io l'ho cercato tutto il giorno.Poi sono tornato nella camera d'albergo,sapendo che tu già eri partita e che lui doveva tornare a prendersi le sue cose.E' arrivato la mattina dopo.Io sapevo che non avrei dovuto farlo,ma lui è,....o era.....,uno dei miei migliori amici,e come te,immagino,mi sentivo sporco e male.Così glielo ho detto.Non voglio stare qui a raccontarti le sue reazioni o quello che ha detto...........ma ha preparato le sue cose in fretta,ti ha scritto la lettera e io sono riuscito a leggerla mentre lui era in bagno.Lui non lo sa.
E Michelle.........io ti giuro che capisco,capisco quello che hai,fatto,capisco la tua disperazione.Ma credimi!!TI PREGO CREDIMI!!! -mi prese le mani tra le sue -Non pensa nemmeno una di quelle cose!!Era fuori di se!!"
"Lo so Orlando che me lo stai dicendo solo perchè ti senti in colpa....."
"NO!!Cioè,sì,mi sento in colpa,come mai prima.Ma ti giuro,te lo giuro sulla vita mia e di mia sorella che erano tutte bugie,dettate da una rabbia e un dolore irrrazionali................." "Non ci devo pensare….."
"E' la cosa assurdamente più giusta che ti ho sentito dire in questi ultimi due mesi…."
"Cosa è successo Orlando?"
"In che senso?"
"Cosa è successo?"
"Oggi?"
"No,cosa è successo?"
"E' successo che due persone si sono innamorate e si sono lasciate troppo trasportare!"
"Tutto quello che è successo non è giusto…..ed è tutta colpa mia…."
Lui stette zitto.
"Lo sapevo….." -mormorai voltandomi dall'altra parte
"Cosa sapevi?" -vidi che cercava di fuggire il mio sguardo
"So quello che sei venuto a fare qui Orlando,nonostante tu stia facendo di tutto per non darmelo a vedere,per ritardare il momento in cui me lo dovrai dire….."
"Non capisco di cosa tu stia parlando…"
"Stai tranquillo…..non ti farò pesare questo.Non è stato un bel gesto quello di usarti,avrebbe dovuto dirmelo in faccia.Voglio che tu stia zitto,non voglio che tu ti senta più in colpa di quello che già provi……ho capito e basta…."
"Micelle io….."
"Vattene per favore…."
"Io..…"
"Fallo per me….per Elijah….per te…vattene…….."
Lui si alzò,passandosi una mano tra i capelli e guardandomi aggrottando le sopracciglia.
"Non vuoi sapere come….."
"Lo scoprirò,ma non da te…"
"Deve essere così un addio?"
"Esistono stereotipi per un addio?"
"Non credo….."
"E allora deve essere proprio così!"
"Allora….. -sollevò una mano facendo per uscire -……ciao….."
"Ciao Orlando…."

"Hai fame?" -Diana spuntò nella camera con un vassoio in mano.
"Tu che dici?"
"Che tutto questo ben di Dio -guardò il prosciutto e il panino andato a male -Me lo posso mangiare io………."
"Brava,vedo che hai capito….."
"Micelle…… -sospirò e si sedette accanto a me -Dobbiamo parlare seriamente"
"Lo so….ma prima vorrei sapere cosa diavolo….."
"Pensavi che fossimo tutti stupidi?Cioè….pensavi realmente che Orlando,dopo aver letto quella lettera,se ne sarebbe stato zitto e buono?!?Ti conosce abbastanza per aver potuto pensare che non l'avresti presa tanto bene….mi ha chiamato e me lo ha detto……naturalmente non potevo certo dirtelo!Le cose devono assolutamente fare il loro corso….non potevo intromettermi finchè non sarebbe arrivata la mia parte in questa storia….."
"Non riesco ancora a capire….."
"Ti voglio bene Micelle,farei tutto per te,spero che questo tu lo sappia!Quel giorno mi sono messa a fare la posta sotto casa tua,ho visto Elijah entrare ed uscire,ti ho visto andartene in macchina.Ti ho seguito.Non ci vuole una laurea per capire quello che volevi fare….mentre eri per strada ho provato a chiamarti,ho provato a superarti per sbarrarti la strada,ho suonato il clacson come una matta…………." -scoppiò in lacrime.
"Ok….basta così…..ho capito Diana!Vieni qui…." -mi sollevai un poco e la invitai verso di me.Lei si gettò tra le mie braccia singhiozzando convulsamente.
"Tu…..tu!!!!!!!! -cominciò a prendere a pugni un mio braccio -SEI UNA STRONZA!COME HAI POTUTO FARE UNA COSA DEL GENERE?!?!Come hai potuto pensare di potertene morire….non hai pensato a me….non hai pensato che c'è ancora qualcuno per cui vale la pena di vivere?!?"
"Diana….amore mio…non ho mai avuto realmente l'intenzione di ammazzarmi….tu lo capisci questo vero?" -le presi il volto tra le mani.
"No Michelle….non capisco….non riesco a capire più niente….ma non mi piace quello che si è venuto a creare………"
"Nemmeno a me….ma è così…."
"Cosa hai intenzione di fare adesso?"
"Lo sai cosa farò Diana….lo sai……"
"Ma non puoi!!!"
"Perché?" -le sorrisi.Il mio era un sorriso rassegnato,triste ma consapevole della condizione. "Perché ci sono io…….."
"E ci sarai sempre….dentro di me,nel mio cuore,nella mia mente e nel mio passato e nel mio presente.Una cosa così non può certo finire……mai….."
"Devo aiutarti?"
"Tu non devi proprio niente……"
"POSSO aiutarti?"
"No….."
"Cosa devo fare adesso?"
Le sorrisi complice.
"No Michelle…non mi puio chiedere questo è troppo…."
"E' troppo per chi?Per me o per te?" -cercavo di mostrarmi il più sicura possibile.Sapevo che se non lo avessi fatto subito sarebbe stato più doloroso dello stretto necessario,e già questo sarebbe stato praticamente impossibile poterlo sopportare….
"Ma non è così che….."
"Diana!Te lo chiedo come ultimo regalo…….te ne sarò grata per tutta la vita,non dimenticherò mai l'enorme sforzo che stai facendo,e so che lo sopporti perché mi ami,perché in fondo sai che è giusto così…."
"Ma tu lo sai come mi sento dentro?" -non si decideva a lasciarmi la mano.La ritrassi con una strattone voltandomi e chiudendo gli occhi.
"Ma davvero vuoi che sia così?DAVVERO VUOI BUTTARMI FUORI DALLA TUA VITA IN QUESTO MODO?!?" Non risposi,sempre tenendo gli occhi chiusi e le labbra serrate tentando di non mostrare il terrore che mi aveva sorpreso.
"E va bene….." -si staccò bruscamente,afferrando le sue cose e uscendo sbattendo la porta. Mai avrei sperato che tutto finisse così,ma questa era la realtà.Ora mi aspettava solamente l'ultimo scontro poi,almeno fisicamente,sarei stata "libera".
Mi vestii,lasciando sul comodino le poche che Diana mi aveva portato,estraendomi con poca delicatezza l'ago della flebo.Mi girava la testa da morire,ma non ci badai.Feci un profondo respiro prima di abbassare la maniglia della porta,prima di affrontare la parte più dura,più cruda,più spietata.
Fu formalmente più semplice di quello che avrei immaginato,Elijah sedeva nel corridoio,con le mani in tasca e lo sguardo fisso davanti a se,perso nel vuoto.
Mi avvicinai a lui,cercando di non mostrarmi titubante.
"Ciao…" -azzardai io
Lui lentamente si voltò,e stancamente mi fissò a lungo,prima di pronunciare:"Orlando ti ha detto….?"
"Non ce ne è stato il bisogno….."-gli sorrisi io.
Si stava creando un silenzio estremamente inquietante,ma io non volevo andarmene via,come era nei mie piani.Volevo fissarlo intensamente per un'ultima volta,e probabilmente per lui era lo stesso……non l'ho mai scoperto….nemmeno ora che stò scrivendo la mia storia.
"Non ci sarà mai un momento giusto Michelle…." -spezzò il mutismo lui.
"Lo so… -sospirai forte -Pensi che sia meglio che ora…."
"Si….." -si limitò a rispondere riprendendo a fissare il vuoto.
"Va bene,hai ragione……"
Ma ancora non mi decidevo a muovermi.Il suo sguardo,che sebbene non mi stava fissando potevo vedere che mi seguiva,divenne severo e impaziente.
"Perché vuoi rendere anche questo così difficile?" -un grosso lacrimone lottava per scivolargli sulla guancia.
"Scusami……ciao…."
Mi voltai allontanandomi a grandi passi,l'aria attorno a me si fece rarefatta e il corridoio in cui stavo camminando aveva perso ogni forma o colore….nebbia confusa che si mescolava al dolore lancinante che provavo,dentro e fuori.
  
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