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Autore: Mel Jason    21/01/2007    4 recensioni
Sam e Teal'c preoccupati per il teso rapporto fra Jack e Daniel elaborano un piano per risolvere la situazione. (Gli avvenimenti citati riguardano l'episodio 3_18 Shades of Grey)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AMMENDA

 

AMMENDA

 

 Era calata la notte sulla Cheyenne Mountain.

Nell’SGC tutto era tranquillo. Una figura si aggirava fra i lunghi corridoi della Base; arrivata a destinazione, era indecisa se bussare o no, alla porta che aveva appena raggiunto; pochi attimi d’incertezza, e poi prese la sua decisione, e diede un paio di leggeri colpi alla porta.

Seduto con le gambe incrociate sul pavimento ed ad occhi chiusi, Teal’c che stava eseguendo il Kel’No’Reem circondato come sempre, dalla luce fioca delle candele, aprì di colpo gli occhi.

Sam fece capolino dalla porta.

“Teal'c...Disturbo?”

“Per niente, MaggioreCarter... desideri qualcosa?”

Sam entrò nella stanza, chiuse la porta dietro di sé e si sedette davanti a Teal'c.

“Ehm...senti, Tealc'...noi dobbiamo fare qualcosa!”

“A che cosa ti riferisci, MaggioreCarter?”

“Mi riferisco al Colonnello O'Neill ed a Daniel.Il loro comportamento non ti è sembrato un po’…strano?”

Teal’c alzò un sopracciglio poi rispose:“Invero. Il loro comportamento ultimamente è assai inusuale.”

“Giàà, Teal'c.”

“Tu ritieni che essi non abbiano ancora superato gli eventi riguardanti l'inganno di O'Neill?”

“Sì, lo credo. Noi due dobbiamo aiutarli a farlo.”

“Tu in che modo proponi di agire, MaggioreCarter?”

Sam sorrise e, piegandosi verso di lui, gli spiegò il suo piano elaborato per mettere di nuovo pace fra i suoi due compagni ed amici.

“Io mi auguro che ciò possa restaurare la loro amicizia.”

“Deve funzionare o li perderemo entrambi.”

Teal’c annuì solennemente.

**

Il mattino seguente, l’SG-1 si apprestava a portarsi su P5-8543 per compiere una semplice missione di ricognizione del Pianeta; e mentre la voce del Sergente Davis attraverso l’interfono, snocciolava il numero consueto dei simboli nella Sala della Porta, i quattro membri dell’SG-1 aspettavano che la Porta si attivasse.

La tensione fra Jack e Daniel era palpabile. Sam e Teal’c si lanciavano ripetutamente degli sguardi preoccupati;finalmente il settimo simbolo si agganciò e la Porta si attivò.

La Galleria fuoriuscì con tutta la sua potenza.

“SG-1, avete il via”!- Esclamò la voce del Generale Hammond dalla Sala Controllo.

La squadra s’incamminò sulla rampa. Jack, con passo svelto, sorpassò i suoi compagni ed attraversò la Galleria. Daniel, Sam e Teal’c lo seguirono dopo pochi secondi.

***

Giunti su P5-8543, la squadra si apprestò ad eseguire i compiti che erano stati assegnati loro.

Teal’c e Sam avevano appena eseguito una ricognizione e stavano ritornando alla Porta; quando videro, ma sopratutto udirono, le voci di Jack e Daniel: il tono era alquanto alterato.

“Daniel, per una volta, fai quello che ti ho ordinato di fare!”

“Io non prendo ordini da te, Jack!”

“Già, infatti, me n’ero accorto!”

Teal’c e Sam li guardano sconcertati, poi si lanciano delle occhiate: non potevano più sopportare quella situazione.

“Okay! Farò quello che mi hai ordinato, Colonnello.”

Daniel sfrecciò via, non degnando di uno sguardo Sam e Teal’c e tanto meno Jack.

“Evviva! È la prima volta!”-Gli urlò dietro Jack.”

Il Maggiore ed il Jaffa raggiunsero il Colonnello, che li aveva visti arrivare.  

“Maledizione!”– Esclamò, e si mise seduto sulle scalinate della Porta.

Sam e Teal’c lo guardarono per alcuni secondi, poi si voltarono verso la direzione in cui si era diretto Daniel.

Pochi minuti dopo Daniel ritornò.

Ho eseguito il tuo ordine, Colonnello. Ora sei soddisfatto?”

Jack lo fulminò con lo sguardo, poi si alzò di scatto.

“Carter, componi casa. Qui abbiamo finito.”

Sam eseguì e la Porta si attivò, il Maggiore inviò il codice dell’iride. Jack la attraversò subito ed i suoi compagni lo seguirono.

***

L’SG-1 ricomparve nella Sala della Porta, e mentre scendevano la rampa, il Generale venne loro incontro.

“Allora, com’è andata, SG-1?”

Benissimo, Generale.” –Rispose il Colonnello con un tono alquanto brusco mentre continuava a scendere la rampa.

Hammond afferrò subito che c’era qualcosa che non andava, guardò con espressione seria gli altri membri della squadra: Daniel aveva un’aria corrucciata ed innervosita, Sam e Teal’c avevano delle espressioni impensierite e sconcertate.

“Faremo il rapporto post-operativo fra mezzora” -Aggiunse il Generale lasciando la Sala, e l’SG-1 fece lo stesso.

***

Gli uomini dell’SG-1 erano appena entrati nello loro spogliatoio, che Jack e Daniel iniziarono una nuova accesa discussione e non si accorsero che Teal’c,avendo finito di vestirsi, si era alzato ed aveva lasciato la stanza, senza farsi notare dai due.

Un colpo improvviso della porta ed il rumore della serratura fece voltare i due uomini.

Jack andò verso la porta e capì che era chiusa a chiave.

“Ma che diav...!”

“Ehi!”

I due iniziarono a colpire la porta.

Teal’c diede un’altra mandata e poi estrasse la chiave; guardò Sam che gli era accanto.

“Mi dispiace, Colonnello. È per il vostro bene.”-Rispose una voce femminile dall’altra parte della porta.

“Invero.” Aggiunse la voce maschile.

“Carter?… Teal'c!”

“Sam? Teal’c? Che significa?”

In quel momento arrivò il Generale.

L’uomo, non avendo visto presentarsi l’SG-1 alla riunione, aveva deciso di scendere a vedere cosa stesse succedendo; appena arrivato davanti al corridoio, dove si trovava lo spogliatoio dell’SG-1, sentì le urla del Colonnello e di Daniel e vide il Maggiore e Teal’c impalati davanti alla porta.

“Maggiore? Mi vuole spiegare che sta succedendo!?”

Sam e Teal’c raggiunsero il Generale alla fine del corridoio.

 “Signore...”

“O'Neill e DanielJackson necessitano di un tempo indeterminato per restaurare la loro amicizia.” –Intervenne Teal’c. 

Il Generale lo fissò per un istante.

“...Oh,Capisco. Speriamo che succeda, Teal'c. Maggiore Carter, quando...escono…li farete uscire... dica loro che vi aspetto tutti per la riunione post-operativa.”

“Sì, signore.”

Hammond annuì e se ne ritornò in ufficio, aspettando la buona notizia.

**

Dentro lo spogliatoio, i due amici si erano stancati di dare dei colpi alla porta e si erano seduti su ciascuna delle due panchine.

In quel momento si fissarono dritti negli occhi, cosa che non era capitata spesso negli ultimi giorni.

“Perché credi abbiano fatto una cosa del genere!?” Domandò in tono irritato Jack.

“...Eh?”

“Parlo con te, Daniel.”

“Da quando parli con me?”

“Cosa?”

“Ultimamente non fai altro che urlarmi contro!”

“Non è vero.”

“Oh,sì che è vero.”

“Invece no.”

“Invece sì!”

“E io ti dico di no, Daniel!”

E quasi nello stesso istante Jack e Daniel si alzarono di scatto dalle panchine.

“Da quando sei ritornato dalla tua missione segreta, sei irascibile più del solito!”

“Ah, sì? E tu sei più... permaloso del... solito!”

**

Fuori della porta Sam e Teal’c riuscivano solo a sentire delle voci alterate ma indecifrabili.

Avevano deciso di non origliare quello che i due si sarebbero detti e di rispettare la loro privacy e quindi si tenevano a distanza dalla porta.

“Cosa credi che stia succedendo là dentro, Teal'c.”

“Questo io non sono in grado di saperlo, MaggioreCarter.”

**

Nello spogliatoio Daniel e Jack erano ancora in piedi uno di fronte all’altro che si fissavano.

“Perché non ti sei fidato di noi?!”-Sbottò Daniel

“Cosa?”

“Perché non ti sei fidato di me! “

“Non era questione di fiducia, Daniel.”

“Sì…”

“No, non lo era…la casa era sotto controllo...quando…”

“Ma la Base non lo era!”

“Cosa?”

“La Base,l'SGC, Jack. Quando sei ritornato per andare definitivamente da Laira...potevi lasciarmi un messaggio o farmi capire in qualche modo...”

“No...sarebbe troppo rischioso, Daniel. Avrei compromesso...”

“Allora hai preferito che credessimo ...che io...che noi…che la nostra amicizia…”

“Credi che mi sia piaciuto comportami al quel modo!?... Sai cosa ho provato a dire certe cose, a comportarmi …a doverti dire quelle cose?”

“E tu sai cosa ho provato io a sentirti dire quelle cose!?”

“Sì che lo so!”

Daniel fissò Jack.

“Credevo che noi due fossimo amici...e sentirti dire… che la nostra amicizia non aveva fondamento...”-la voce di Daniel per un momento tremò dall’emozione.

“…Mi dispiace averti ferito a quel modo, Daniel. Ma dovevo convincerti...”

“Oh, ci sei riuscito benissimo.Ho creduto davvero che tu fossi una persona diversa da quella che avevo imparato a conoscere...”

“Mi è costato molto farlo...credevo che fosse finito per sempre, il tempo delle bugie e dei segreti...”-La voce e lo sguardo del Colonnello divennero mesti e l’uomo abbassò lo sguardo verso il pavimento.

Il Colonnello si sedette di nuovo lentamente sulla panchina. 

Daniel fissò a lungo il suo amico, poi si sedette accanto a lui.

(segreti e bugie) Ripeté nella sua mente, l’archeologo.

Jack alzò per un attimo lo sguardo verso Daniel, poi riposò il suo sguardo verso il pavimento.

“…Quando il Generale mi ha convocato e ha proposto la missione, io gli ho detto okay...poi mi rivelò che dovevo essere solo io,a compierla: gli Asgard lo avevano chiaramente espresso...io esitai...Daniel...ci ero già passato...dover mentire, avere dei segreti...ma il Generale mi convinse che quella era l'unica possibilità per… “

“Così, quando siamo partiti per Tollàn era già stato tutto stabilito?… quello tuo strano modo su Tollàn… e quell’accesa discussione fra te e  Hammond, che avete inscenato nella Sala Riunioni era solo per convincere noi che…!?”

“Beh, ci eravamo preparati un bel dialogo da recitare , ma alla fine abbiamo improvvisato.”

“Non sai quanto ero furioso per il tuo compor...”

“Hai davvero detto che non hai mai avuto fiducia nel mio comando, Daniel?”- Lo interruppe bruscamente Jack fissandolo.

“Huh?...ahm...Chi...?”

“Makepeace...e ha gioito nel dirmelo in faccia.”

Daniel non rispose.

“Questo lo deve interpretare come un sì?”

“...ahm…sì…”-Rispose Daniel distogliendo lo sguardo.

“Ah.” - L’espressione che era comparsa sul volto di Jack era un misto di disappunto e di tristezza.

“Sì, è vero. L'ho detto Jack, ma non l'ho mai pensato.” -Aggiunse subito l’egittologo- “Ero ferito e arrabbiato con te dopo che...”

Il Colonnello alzò lo sguardo.

“Credimi, Jack, io ho fiducia nel tuo comando…” -Continuò Daniel- (io ho fiducia in te, Jack) -aggiunse poi mentalmente.

Fra i due ci fu un momento di silenzio. I due rimasero seduti l’uno accanto all’altro.

“Daniel?”

“Jack?”

Jack sorrise leggermente e così fece Daniel.

“Sai…a proposito …la… nostra…amicizia…Noi due siamo amici…ottimi amici, giusto? Daniel, la nostra amicizia ha moltoo fondamento…”- e gli diede una leggera pacca sulla spalla. (Non dubitarne mai più) aggiunse mentalmente Jack.

“Sì, Jack molto fondamento.” -Disse Daniel sorridendo e pensò ( non ne dubiterò mai più.)

I due si fissarono e poi sorrisero.

Jack si alzò ed andò verso alla porta, e Daniel seguì il suo esempio.

“Ehi, voi due, lasciateci uscire!” -Urlò il Colonnello dando dei forti colpi alla porta.”

“Sì lasciateci uscire.”- Disse Daniel nello stesso istante.

**

Teal’c e Sam che si erano appoggiati al muro, aspettando che le cose prendessero una bella piega; appena sentirono la voce del Colonnello e di Daniel, si precipitarono verso la porta.

“O’Neill.”

“Teal’c.”

“Signore?”

Carter. Lasciateci uscire.”

“No, finché tu e DanielJackson non avrete rammendato la vostra amicizia, O'Neill.”

Rammendato?… Sì, sì, abbiamo rammendato!”

“Dice sul serio, signore?”

Sì,Carter.”

Sì, Sam...abbiamo… chiarito.”

Teal'c e Sam si scambiarono uno sguardo interrogativo.

“Ci dobbiamo fidare, Teal'c?”

Teal’c alzò un sopracciglio.

Avanti, ragazzi, non ci potete lasciare qui dentro all'infinito!”- Dissero all’unisono Jack e Daniel.

“Io sarei in grado di fare ciò, se vi fosse necessario.”

“Davvero, Teal'c!?” –Domandò stupita Sam.

Teal'c sorrise leggermente e Sam scosse la testa sorridendo.

**

“Ehi!..Era una battuta,vero?Ahaaha...Non sei per niente spiritoso, Teal'c.”-Disse Jack.-“Lo era vero…una battuta?”-Aggiunse guardando Daniel.

“Io spero di sì, Jack…ma con Teal’c non si è mai sicuri.”

**

In quel momento Teal'c infilò la chiave nella toppa e aprì la porta.

“Finalmente!”-Sbottò Jack.

“Grazie.” -Disse Daniel sorridendo quando vide Teal’c.

I due amici uscirono dalla stanza e si lanciarono delle occhiate di complicità.

“Signore, il Generale ci aspetta per la Riunione post-operativa...”

“Di’ a Hammond che arriverò…arriveremo in ritardo, perché sto offendo un caffè al mio amico Daniel.”- Disse Jack allontanandosi da Sam e Teal’c.-

“Daniel…” -aggiunse facendogli segno di seguirlo e Daniel lo fece.

“Io ritengo che il nostro piano abbia avuto successo,MaggioreCarter.”

I due videro Jack e Daniel camminare lungo il corridoio e conversare amichevolmente. Sorrisero, quando videro il Colonnello che metteva un braccio intorno all'archeologo prima di sparire dietro l’angolo.

Molto successo, Teal'c.”

“Ti posso offrire altresì la stessa bevanda calda, MaggioreCarter?”

“Sì. Grazie, Teal'c. Accetto molto volentieri.”

Il Maggiore ed il Jaffa si allontanarono sorridendo.

FINE

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