AMMENDA
Era
calata la notte sulla Cheyenne Mountain.
Nell’SGC
tutto era tranquillo. Una figura si aggirava fra i lunghi corridoi della Base;
arrivata a destinazione, era indecisa se bussare o no, alla porta che aveva
appena raggiunto; pochi attimi d’incertezza, e poi prese la sua decisione, e
diede un paio di leggeri colpi alla porta.
Seduto
con le gambe incrociate sul pavimento ed ad occhi chiusi, Teal’c che stava
eseguendo il Kel’No’Reem circondato come sempre, dalla luce fioca delle
candele, aprì di colpo gli occhi.
Sam
fece capolino dalla porta.
“Teal'c...Disturbo?”
“Per
niente, MaggioreCarter... desideri qualcosa?”
Sam
entrò nella stanza, chiuse la porta dietro di sé e si sedette davanti a
Teal'c.
“Ehm...senti,
Tealc'...noi dobbiamo fare qualcosa!”
“A
che cosa ti riferisci, MaggioreCarter?”
“Mi
riferisco al Colonnello O'Neill ed a Daniel.Il loro comportamento non ti è
sembrato un po’…strano?”
Teal’c
alzò un sopracciglio poi rispose:“Invero. Il loro comportamento ultimamente
è assai inusuale.”
“Giàà,
Teal'c.”
“Tu
ritieni che essi non abbiano ancora superato gli eventi riguardanti l'inganno di
O'Neill?”
“Sì,
lo credo. Noi due dobbiamo aiutarli a farlo.”
“Tu
in che modo proponi di agire, MaggioreCarter?”
Sam
sorrise e, piegandosi verso di lui, gli spiegò il suo piano elaborato
per mettere di nuovo pace fra i suoi due compagni ed amici.
“Io
mi auguro che ciò possa restaurare la loro amicizia.”
“Deve
funzionare o li perderemo entrambi.”
Teal’c
annuì solennemente.
**
Il
mattino seguente, l’SG-1 si apprestava a portarsi su P5-8543 per
compiere una semplice missione di ricognizione del Pianeta; e mentre la voce del
Sergente Davis attraverso l’interfono, snocciolava il numero consueto dei
simboli nella Sala della Porta, i quattro membri dell’SG-1 aspettavano
che la Porta si attivasse.
La
tensione fra Jack e Daniel era palpabile. Sam e Teal’c si lanciavano
ripetutamente degli sguardi preoccupati;finalmente il settimo simbolo si agganciò
e la Porta si attivò.
La
Galleria fuoriuscì con tutta la sua potenza.
“SG-1,
avete il via”!- Esclamò la voce del Generale Hammond dalla Sala Controllo.
La
squadra s’incamminò sulla rampa. Jack, con passo svelto, sorpassò i suoi
compagni ed attraversò la Galleria. Daniel, Sam e Teal’c lo seguirono
dopo pochi secondi.
***
Giunti
su P5-8543, la squadra si apprestò ad eseguire i compiti che erano stati
assegnati loro.
Teal’c
e Sam avevano appena eseguito una ricognizione e stavano ritornando alla Porta;
quando videro, ma sopratutto udirono, le voci di Jack e Daniel: il tono era
alquanto alterato.
“Daniel,
per una volta, fai quello che ti ho ordinato di fare!”
“Io
non prendo ordini da te, Jack!”
“Già,
infatti, me n’ero accorto!”
Teal’c
e Sam li guardano sconcertati, poi si lanciano delle occhiate: non potevano più
sopportare quella situazione.
“Okay!
Farò quello che mi hai ordinato, Colonnello.”
Daniel
sfrecciò via, non degnando di uno sguardo Sam e Teal’c e tanto meno Jack.
“Evviva!
È la prima volta!”-Gli urlò dietro Jack.”
Il
Maggiore ed il Jaffa raggiunsero il Colonnello, che li aveva visti arrivare.
“Maledizione!”–
Esclamò, e si mise seduto sulle scalinate della Porta.
Sam
e Teal’c lo guardarono per alcuni secondi, poi si voltarono verso la direzione
in cui si era diretto Daniel.
Pochi
minuti dopo Daniel ritornò.
“Ho
eseguito il tuo ordine, Colonnello. Ora sei soddisfatto?”
Jack
lo fulminò con lo sguardo, poi si alzò di scatto.
“Carter,
componi casa. Qui abbiamo finito.”
Sam
eseguì e la Porta si attivò, il Maggiore inviò il codice dell’iride. Jack
la attraversò subito ed i suoi compagni lo seguirono.
***
L’SG-1
ricomparve nella Sala della Porta, e mentre scendevano la rampa, il Generale
venne loro incontro.
“Allora,
com’è andata, SG-1?”
“Benissimo,
Generale.” –Rispose il Colonnello con un tono alquanto brusco mentre
continuava a scendere la rampa.
Hammond
afferrò subito che c’era qualcosa che non andava, guardò con espressione
seria gli altri membri della squadra: Daniel aveva un’aria corrucciata ed
innervosita, Sam e Teal’c avevano delle espressioni impensierite e
sconcertate.
“Faremo
il rapporto post-operativo fra mezzora” -Aggiunse il Generale lasciando la
Sala, e l’SG-1 fece lo stesso.
***
Gli
uomini dell’SG-1 erano appena entrati nello loro spogliatoio, che Jack
e Daniel iniziarono una nuova accesa discussione e non si accorsero che Teal’c,avendo
finito di vestirsi, si era alzato ed aveva lasciato la stanza, senza farsi
notare dai due.
Un
colpo improvviso della porta ed il rumore della serratura fece voltare i due
uomini.
Jack
andò verso la porta e capì che era chiusa a chiave.
“Ma
che diav...!”
“Ehi!”
I
due iniziarono a colpire la porta.
Teal’c
diede un’altra mandata e poi estrasse la chiave; guardò Sam che gli era
accanto.
“Mi
dispiace, Colonnello. È per il vostro bene.”-Rispose una voce femminile
dall’altra parte della porta.
“Invero.”
Aggiunse la voce maschile.
“Carter?…
Teal'c!”
“Sam?
Teal’c? Che significa?”
In
quel momento arrivò il Generale.
L’uomo,
non avendo visto presentarsi l’SG-1 alla riunione, aveva deciso di scendere a
vedere cosa stesse succedendo; appena arrivato davanti al corridoio, dove si
trovava lo spogliatoio dell’SG-1, sentì le urla del Colonnello e di Daniel e
vide il Maggiore e Teal’c impalati davanti alla porta.
“Maggiore?
Mi vuole spiegare che sta succedendo!?”
Sam
e Teal’c raggiunsero il Generale alla fine del corridoio.
“Signore...”
“O'Neill
e DanielJackson necessitano di un tempo indeterminato per restaurare la loro
amicizia.” –Intervenne Teal’c.
Il
Generale lo fissò per un istante.
“...Oh,Capisco.
Speriamo che succeda, Teal'c. Maggiore Carter, quando...escono…li farete
uscire... dica loro che vi aspetto tutti per la riunione post-operativa.”
“Sì,
signore.”
Hammond
annuì e se ne ritornò in ufficio, aspettando la buona notizia.
**
Dentro
lo spogliatoio, i due amici si erano stancati di dare dei colpi alla porta e si
erano seduti su ciascuna delle due panchine.
In
quel momento si fissarono dritti negli occhi, cosa che non era capitata spesso
negli ultimi giorni.
“Perché
credi abbiano fatto una cosa del genere!?” Domandò in tono irritato Jack.
“...Eh?”
“Parlo
con te, Daniel.”
“Da
quando parli con me?”
“Cosa?”
“Ultimamente
non fai altro che urlarmi contro!”
“Non
è vero.”
“Oh,sì
che è vero.”
“Invece
no.”
“Invece
sì!”
“E
io ti dico di no, Daniel!”
E
quasi nello stesso istante Jack e Daniel si alzarono di scatto dalle panchine.
“Da
quando sei ritornato dalla tua missione segreta, sei irascibile più del
solito!”
“Ah,
sì? E tu sei più... permaloso del... solito!”
**
Fuori
della porta Sam e Teal’c riuscivano solo a sentire delle voci alterate
ma indecifrabili.
Avevano
deciso di non origliare quello che i due si sarebbero detti e di rispettare la
loro privacy e quindi si tenevano a distanza dalla porta.
“Cosa
credi che stia succedendo là dentro, Teal'c.”
“Questo
io non sono in grado di saperlo, MaggioreCarter.”
**
Nello
spogliatoio Daniel e Jack erano ancora in piedi uno di fronte all’altro che si
fissavano.
“Perché
non ti sei fidato di noi?!”-Sbottò Daniel
“Cosa?”
“Perché
non ti sei fidato di me! “
“Non
era questione di fiducia, Daniel.”
“Sì…”
“No,
non lo era…la casa era sotto controllo...quando…”
“Ma
la Base non lo era!”
“Cosa?”
“La
Base,l'SGC, Jack. Quando sei ritornato per andare definitivamente
da Laira...potevi lasciarmi un messaggio o farmi capire in qualche modo...”
“No...sarebbe
troppo rischioso, Daniel. Avrei compromesso...”
“Allora
hai preferito che credessimo ...che io...che noi…che la nostra amicizia…”
“Credi
che mi sia piaciuto comportami al quel modo!?... Sai cosa ho provato a
dire certe cose, a comportarmi …a doverti dire quelle cose?”
“E
tu sai cosa ho provato io a sentirti dire quelle cose!?”
“Sì
che lo so!”
Daniel
fissò Jack.
“Credevo
che noi due fossimo amici...e sentirti dire… che la nostra amicizia non aveva
fondamento...”-la voce di Daniel per un momento tremò dall’emozione.
“…Mi
dispiace averti ferito a quel modo, Daniel. Ma dovevo convincerti...”
“Oh,
ci sei riuscito benissimo.Ho creduto davvero che tu fossi una persona
diversa da quella che avevo imparato a conoscere...”
“Mi
è costato molto farlo...credevo che fosse finito per sempre, il tempo delle
bugie e dei segreti...”-La voce e lo sguardo del Colonnello divennero mesti e
l’uomo abbassò lo sguardo verso il pavimento.
Il
Colonnello si sedette di nuovo lentamente sulla panchina.
Daniel
fissò a lungo il suo amico, poi si sedette accanto a lui.
(segreti
e bugie) Ripeté nella sua mente, l’archeologo.
Jack
alzò per un attimo lo sguardo verso Daniel, poi riposò il suo sguardo verso il
pavimento.
“…Quando
il Generale mi ha convocato e ha proposto la missione, io gli ho detto
okay...poi mi rivelò che dovevo essere solo io,a compierla: gli Asgard
lo avevano chiaramente espresso...io esitai...Daniel...ci ero già
passato...dover mentire, avere dei segreti...ma il Generale mi convinse che
quella era l'unica possibilità per… “
“Così,
quando siamo partiti per Tollàn era già stato tutto stabilito?…
quello tuo strano modo su Tollàn… e quell’accesa discussione fra te
e Hammond, che avete inscenato
nella Sala Riunioni era solo per convincere noi che…!?”
“Beh,
ci eravamo preparati un bel dialogo da recitare , ma alla fine abbiamo
improvvisato.”
“Non
sai quanto ero furioso per il tuo compor...”
“Hai
davvero detto che non hai mai avuto fiducia nel mio comando, Daniel?”-
Lo interruppe bruscamente Jack fissandolo.
“Huh?...ahm...Chi...?”
“Makepeace...e
ha gioito nel dirmelo in faccia.”
Daniel
non rispose.
“Questo
lo deve interpretare come un sì?”
“...ahm…sì…”-Rispose
Daniel distogliendo lo sguardo.
“Ah.”
- L’espressione che era comparsa sul volto di Jack era un misto di disappunto
e di tristezza.
“Sì,
è vero. L'ho detto Jack, ma non l'ho mai pensato.” -Aggiunse subito
l’egittologo- “Ero ferito e arrabbiato con te dopo che...”
Il
Colonnello alzò lo sguardo.
“Credimi,
Jack, io ho fiducia nel tuo comando…” -Continuò Daniel- (io ho
fiducia in te, Jack) -aggiunse poi mentalmente.
Fra
i due ci fu un momento di silenzio. I due rimasero seduti l’uno accanto
all’altro.
“Daniel?”
“Jack?”
Jack
sorrise leggermente e così fece Daniel.
“Sai…a
proposito …la… nostra…amicizia…Noi due siamo amici…ottimi
amici, giusto? Daniel, la nostra amicizia ha moltoo fondamento…”- e gli
diede una leggera pacca sulla spalla. (Non dubitarne mai più) aggiunse
mentalmente Jack.
“Sì,
Jack molto fondamento.” -Disse Daniel sorridendo e pensò ( non ne dubiterò
mai più.)
I
due si fissarono e poi sorrisero.
Jack
si alzò ed andò verso alla porta, e Daniel seguì il suo esempio.
“Ehi,
voi due, lasciateci uscire!” -Urlò il Colonnello dando dei forti colpi alla
porta.”
“Sì
lasciateci uscire.”- Disse Daniel nello stesso istante.
**
Teal’c
e Sam che si erano appoggiati al muro, aspettando che le cose prendessero una
bella piega; appena sentirono la voce del Colonnello e di Daniel, si
precipitarono verso la porta.
“O’Neill.”
“Teal’c.”
“Signore?”
“Carter.
Lasciateci uscire.”
“No,
finché tu e DanielJackson non avrete rammendato la vostra amicizia, O'Neill.”
“Rammendato?…
Sì, sì, abbiamo rammendato!”
“Dice
sul serio, signore?”
“Sì,Carter.”
“Sì,
Sam...abbiamo… chiarito.”
Teal'c
e Sam si scambiarono uno sguardo interrogativo.
“Ci
dobbiamo fidare, Teal'c?”
Teal’c
alzò un sopracciglio.
“Avanti,
ragazzi, non ci potete lasciare qui dentro all'infinito!”- Dissero
all’unisono Jack e Daniel.
“Io
sarei in grado di fare ciò, se vi fosse necessario.”
“Davvero,
Teal'c!?” –Domandò stupita Sam.
Teal'c
sorrise leggermente e Sam scosse la testa sorridendo.
**
“Ehi!..Era
una battuta,vero?Ahaaha...Non sei per niente spiritoso, Teal'c.”-Disse
Jack.-“Lo era vero…una battuta?”-Aggiunse guardando Daniel.
“Io
spero di sì, Jack…ma con Teal’c non si è mai sicuri.”
**
In
quel momento Teal'c infilò la chiave nella toppa e aprì la porta.
“Finalmente!”-Sbottò
Jack.
“Grazie.”
-Disse Daniel sorridendo quando vide Teal’c.
I
due amici uscirono dalla stanza e si lanciarono delle occhiate di complicità.
“Signore,
il Generale ci aspetta per la Riunione post-operativa...”
“Di’
a Hammond che arriverò…arriveremo in ritardo, perché sto offendo un
caffè al mio amico Daniel.”- Disse Jack allontanandosi da Sam e Teal’c.-
“Daniel…”
-aggiunse facendogli segno di seguirlo e Daniel lo fece.
“Io
ritengo che il nostro piano abbia avuto successo,MaggioreCarter.”
I
due videro Jack e Daniel camminare lungo il corridoio e conversare
amichevolmente. Sorrisero, quando videro il Colonnello che metteva un braccio
intorno all'archeologo prima di sparire dietro l’angolo.
“Molto
successo, Teal'c.”
“Ti
posso offrire altresì la stessa bevanda calda, MaggioreCarter?”
“Sì.
Grazie, Teal'c. Accetto molto volentieri.”
Il
Maggiore ed il Jaffa si allontanarono sorridendo.
FINE
by
Mel Jason