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Autore: Alice Dolohov    06/07/2012    2 recensioni
"Nuvole scure apparvero nel cielo azzurro. L'arietta che prima muoveva solo leggermente le foglie si fece più forte, facendo sbattere la finestra. Gli uccellini smisero di cantare. Prima di un battito di cuore cominciò a piovere. In poco tempo la pioggia inzuppò il tappeto, penetrando dalla finestra ancora aperta. Ma la ragazza non si mosse. Si sciolse la treccia, accarezzando i lunghi capelli scuri, morbidi, profumati, per poi tornare a guardare la sua immagine riflessa nello specchio: Daphne Rosier sorrise."
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Tom O. Riddle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Long di cui è protagonista un nuovo personaggio inventato da me, Daphne Rosier (sorella gemella di Rosier, uno dei più fedeli accoliti del Signore Oscuro), la cui strada si incrocia ad Hogwarts fin dal primo anno con il giovane Tom Riddle, con Antonin Dolohov e altri futuri Mangiamorte. Ecco cosa succede nel lato oscuro...


Prologo


Stoltezza, errore, peccato, avarizia
occupano i nostri spiriti e tormentano
i nostri corpi e, come mendicanti
che i loro insetti nutrono, educhiamo
piacevoli rimorsi. Son caparbi
i peccati, vigliacchi i pentimenti;
le nostre confessioni lautamente
ci facciamo pagare, e nel fangoso
sentiero ritorniamo lieti, illusi
d'aver lavato con lacrime vili
tutte le nostre macchie. Sul guanciale
del male, a lungo il Trismegisto Satana
lo spirito incantato culla, e il ricco
metallo della nostra volontà
vien svaporato da quel dotto chimico.
Regge il Diavolo i fili che ci muovono!

 
Charles Baudelaire, I Fiori del Male
 

 

La luce del sole entrava dalle finestre spalancate sulla campagna inglese. Gli usignoli cantavano. L'arietta fresca di quella giornata di fine agosto muoveva leggermente le foglie degli alberi. Un dolce profumo di fiori aleggiava nella stanza. Tutto era immobile, come se tutto fosse immerso in un sonno profondo. L'unico rumore estraneo alla naturalezza di quella scena era il leggero frusciare delle pagine di un libro: una ragazza sedeva vicino alla finestra aperta, un libro tra le mani, immersa nella lettura, senza badare a ciò che la circondava. I capelli scuri raccolti in una morbida treccia, gli occhi che scorrevano rapidi sulle pagine ingiallite di quel vecchio libro, letto e riletto molte volte.
Daphne alzò il viso ad osservare il cielo e chiuse il libro con un colpo secco, appoggiandolo sul davanzale. Canticchiando tra sé e sé, si alzò in piedi e si sdraiò sul letto, dove il suo gattino,  Lucifer, sonnecchiava acciambellato sul suo cuscino preferito. Chiuse gli occhi e i suoi pensieri corsero alla scuola che stava per iniziare nuovamente, ai suoi amici che avrebbe rincontrato presto, alle lezioni che quell'anno sarebbero state ancora più difficili del precedente. I risultati dei G.U.F.O. sarebbero senz'altro arrivati di lì a breve, così avrebbe potuto decidere quali materie seguire, quali invece avrebbe potuto abbandonare perché non utili a ciò che avrebbe voluto fare nella vita. Era sicura di essersi aggiudicata un Eccezionale almeno in Pozioni... Lucifer aprì gli occhi furbi e cominciò a strusciare il musetto contro il suo braccio sinistro. Daphne accarezzò lentamente il suo pelo bianco e lucido, e il gatto sembrò quasi sorriderle, come per ringraziarla.
Daphne si alzò in piedi e osservò il suo riflesso nello specchio, sedendosi poi al suo tavolino da toeletta. Il vestitino rosa che indossava la faceva sembrare un piccolo angelo, una bambolina dalle lunghe ciglia scure e le labbra rosa. Si passò una mano sulla guancia, sentendone la morbidezza sotto le dita: per quanto tempo sarebbe ancora stata giovane e bella? Il tempo passa in fretta, il tempo passa per tutti... Glielo ripeteva sempre sua madre, osservando la sua figura snella e la sua pelle color miele. Non sarai sempre così perfetta, diceva, un giorno il tuo viso si riempirà di rughe, i tuoi fianchi si allargheranno, la tua vita non sarà più sottile, le tue gambe non più toniche, diventerai brutta e vecchia e nessuno ti guarderà più. E Daphne odiava essere ignorata. Ma non le sarebbe successo, avrebbe fatto in modo di rimanere per sempre così... bella, giovane, perfetta...
Nuvole scure apparvero nel cielo azzurro. L'arietta che prima muoveva solo leggermente le foglie si fece più forte, facendo sbattere la finestra. Gli uccellini smisero di cantare. Prima di un battito di cuore cominciò a piovere. In poco tempo la pioggia inzuppò il tappeto, penetrando dalla finestra ancora aperta. Ma la ragazza non si mosse. Si sciolse la treccia, accarezzando i lunghi capelli scuri, morbidi, profumati, per poi tornare a guardare la sua immagine riflessa nello specchio: Daphne Rosier sorrise.




Angolo autrice: ciao! Questa è la mia prima long "seria", che avrà come protagonista Daphne Rosier, personaggio da me inventato. Le vicende di Daphne si intreccieranno con quelle di Tom e dei suoi più fedeli Mangiamorte. Spero che il prologo vi sia piaciuto. A presto con il primo capitolo! 
  
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